Il ministro: “Fino a 18 permessi per una colonnina, assurdo”

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, prende atto del caos autorizzativo a cui si deve sottoporre che vuol installare una colonna di ricarica per veicoli elettrici. E propone di semplificare l’iter, che può arrivare fino a 18 passaggi.

Il ministro dell’Ambiente: “Semplificare, o non si riparte”

il ministro
I lavori per la realizzazione di un Supercharger Tesla a Forlì, con le autorizzazioni (foto: Tesla Club Italy-Twitter).

Costa ha parlato di come puntare sul Green per la ripresa del dopo-Corona Virus in un’intervista a Pianeta 2.0, la sezione dedicata alla sostenibilità del Corriere della Sera. E ha sottolineato il fatto che gli investimenti pubblici non bastano, se non sono accompagnati da una semplificazione della burocrazia: “Per mettere una colonnina per la ricarica di un mezzo elettrico, non è possibile siano necessarie tra le 11 e le 18 autorizzazioni amministrative. Un Paese così è ingessato…Io come ministero sono come il prezzemolo tra gli altri. Devo fare in modo che in campo ambientale si tengano salde le tutele, ma devo anche agire per cambiare il sistema“. Secondo Costa le colonnine vanno messe “con una certa facilità in tutti i Comuni“. Questo grazie a una semplificazione al quale il ministero starebbe lavorando.

Costa parla addirittura di 15 mila euro di incentivo (?)

Costa, per la verità, parla anche di una proposta che a noi sembra doppiamente incomprensibile: “…a chi vuole cambiare una macchina a motore termico da Euro 0 a Euro 5, invece di dare 5 mila euro come adesso, se ne possono dare 15 mila. Si ingolosiscono le persone a passare a un’auto ibrida o totalmente elettrica, visto che sono state realizzate tante colonnine sul territorio…“. il ministroA parte che già da tempo viviamo nell’era dell’Euro 6, non si capisce bene a quale incentivo di 5 mila euro faccia riferimento il ministro. E ancora: come si può pensare  di dare un contributo di 15 mila euro a chi acquista un’auto? È una cifra enorme, del tutto ingiustificata, che in molti casi supera il costo dell’automobile. I casi sono due: o c’è stata un’incomprensione con il giornalista del Corriere e le parole di Costa sono state travisate. Oppure al ministero dell’Ambiente vivono in una confusione francamente preoccupante per chi deve occuparsi di temi così importanti.

SECONDO NOI. Tralasciamo questa seconda parte dell’intervista, francamente sconcertante. E restiamo sul tema della semplificazione, che è cruciale per dare anche all’Italia un’adeguata rete di ricarica. Purtroppo da noi l’Ambiente è sempre stato considerato un ministero di serie B, non passano da lì i giochi importanti. Ma è sempre più diffusa la condizione che per ridare una spinta a questo Paese sull’orlo del collasso economico serva uno choc taglia-burocrazia. Speriamo, senza illuderci troppo.

— Leggi anche: come ci sposteremo dalla Fase 2? Se tutti in auto…

Visualizza commenti (5)
  1. Luca Bartolozzi

    Beh, il ministro Costa rappresenta in modo esemplare l’archetipo dell’ambientalista militante che vive in una bolla tua sua senza contatto con la realtà. Facciamo un esempio. Le colonnine verranno messe nei pochissimi parcheggi strisce bianche o in quelli strisce blu? Vi rendete conto del costo di manutenzione di ogni colonnina? Vi rendete conto dell’orribile arredo urbano delle colonnine che occuperanno gran parte dei marciapiedi? Passiamo oltre.
    Perché noi lavoratori e classe media dobbiamo pagare le tasse per finanziare l’acquisto di auto di lusso come le auto elettriche? Facciamo una cosa più intelligente… Vogliamo ridurre l’inquinamento ed aumentare l’occupazione, bene basta rinnovare il parco auto italiano, uno dei più vecchi dell’Europa, mettendo una IVA del 2% invece del 22% per tutte le auto nuove, togliendo ogni imposta e bollo sulle auto nuove prodotte in Italia o con una componente italiana superiore al 50%. Un’auto prodotta nel 2020 ovviamente consuma ed inquina molto meno di ogni automobile più vecchia. Nella mia famiglia abbiamo 3 veicoli rispettivamente del 2015, 2006 e 2003. Almeno 2 sarebbero da sostituire con veicoli più efficienti. Già niente bollo, niente tassa di immatricolazione, Iva quasi nulla spingerebbero a farlo, se poi garantisci un finanziamento a tasso legale tipo 1% e costi di assicurazione calmierati, oltre il fatto che l’acquisto aiuta l’economia italiana, il successo è garantito. A chi replica che tale azione è scorretta per il commercio internazionale, siamo chiari, dato il livello di solidarietà mostrato dall’unione Europea è evidente che ognuno deve pensare per sé.

    1. luigi cuccia

      Luca, spiegami perchè dovrei continuare a foraggiare gli arabi ed arricchire le multinazionali se posso produrre/caricare con 3 kwatt di fotovoltaico un’auto elettrica, che al momento non posso comprare non disponendo di tanti soldi. Ma che, però, con un incentivo statale cosi forte potrei acquistare e smetterla di andare alle pompe di banzina/diesel a fare il fai da te, sporcarmi di benzina, impuzzolirmi le mani e pagare a peso d’oro questo liquido puzzolente ed inquinante.

    2. Tu metti sempre molti “ovviamente” nei tuoi ragionamenti. Ma di ovvio dici ben poco. Quale auto nuova termica consumerebbe cosí tanto di meno di una vecchia ? Intanto dacci dei parametri. Etá, potenza, peso delle vetture. Poi riesci a provare che i valori di emissioni siano sicuri ? Lo sappiamo tutti che le case hanno barato per decenni. E inoltre anche le leggi attuali permettono tolleranze assurde che arrivano fino al 50% sui valori limite. Un’altra cosa: tu proponi tutta una serie di sgravi fiscali. Pensi forse che questi non siano un costo per il paese ? O credi che basti chiamarli tagli dell’IVA anziché incentivi per non farli pesare sulle casse dello stato ? Preferisco darli tutti e subito al momento dell’acquisto di un’auto a emissioni zero ( al diavolo anche le ibride) perché vedi Luca, forse non sará cosí nel tuo mondo ideale, ma un paziente malato di cancro ai polmoni ( vale anche per altre malattie) in lungodegenza ospedaliera costa al paese 1500€/giorno. E i poveracci di cui sei strenuo difensore, tra i quali mi ci metto anche io, vorrebbero vedere spesi quei soldi in altro modo.

    3. Umberto Alfieri

      Secondo me le parole del Ministro sono chiare e comprensibili… ha fatto semplicemente riferimento ad un corposo incentico di 15.000 euro a chi debba sostituire la sua auto che ha un motore da euro 0 ad euro5, ad un’auto non inquinante (e non passare da un auto euro 0 ad un’auto euro 5). Non capire il senso logico di questa frase potrebbe far pensare alla malafede di chi ha scritto l’articolo!

      1. Quindi secondo Lei, Umberto, l’Italia è in grado di regalare automobili con incentivi da 15 mila euro a teesta? Non scherziamo, per piacere, una cosa del genere non si è mai vista in nessun Paese del mondo, si tratta di una cantonata che non vale neppure la pena di commentare.

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