Alla quarta puntata del nostro sequel “Il milanese imbruttito” siamo (forse) venuti a capo della questione: è tutta colpa di una cartello sbagliato. La segnaletica verticale alla colonnina Enel X di Piazzale Bacone, infatti, già domani sarà modificata. L’equivoco riguarda lo stallo di destra. Anzi, più che di un equivoco si tratta di un paradosso: la postazione è effettivamente riservata alla ricarica; quasi sempre, però, è impunemente occupata da auto termiche.
L’abbiamo appreso stamattina da una pattuglia dei Vigili Urbani, durante l’ormai quotidiano sopralluogo a Piazzale Bacone, Milano. Alle ore 9,30 la situazione si presentava come nella foto qui sotto: lo stallo di sinistra (a destra nella foto) è occupato da una BMW i3 in regolare ricarica, l’altro da una Panda termica.
Abbiamo contattato una pattuglia di “Ghisa” (così i milanesi doc definiscono i vigili) impegnata in un intervento poco distante, chiedendo che intervenissero per la contravvenzione e la rimozione forzata.
Inutile multare, perderemmo il ricorso
La loro risposta è stata illuminante. Sì, ci hanno detto, potremmo fare ciò che ci chiedete, dal momento che lo stallo occupato dalla Panda è effettivamente riservato alla ricarica. Però la segnaletica è ambigua e perderemmo un eventuale ricorso. La faccenda è all’attenzione dell’Amministrazione che ha già predisposto la modifica del cartello. Sarà sostituito domani o nei giorni immediatamente successivi.


Questo è quanto. Verificheremo nei prossimi giorni se le promesse sono state mantenute. Ci chiediamo però quante siano le situazioni simili, a Milano e nelle altre città italiane. E se è troppo pretendere che la segnaletica sia chiara, inequivocabile e omogenea in tutto il Paese.
E troppo pretendere una segnaletica standard?
Considerando inoltre il costo per l’installazione di una colonnina di ricarica come quella di Piazzale Bacone, che si aggira per l’operatore della ricarica (Enel X in questo caso) attorno ai 5 mila euro, ed è condizionata a un complesso iter di autorizzazione. Prima da parte del Comune, poi del distributore che deve concedere l’allacciamento alla rete elettrica.
Vanificare tanto lavoro per un cartello sbagliato è assurdo.
AGGIORNAMENTO-In attesa che venga sostituito il cartello sbagliato, la saga della colonnina di Piazzale Bacone si arricchisce di un nuovo capitolo. Alle ore 14,25 entrambi gli stalli adibiti alla ricarica sono nuovamente occupati da auto termiche.

A dimostrazione del fatto che il milanese imbruttito non è la povera vittima di una segnaletica ambigua, ma della segnaletica e dei diritti altrui proprio se ne frega. Per fortuna nella jungla d’asfalto vale la legge del taglione; quindi chi la fa l’aspetti. Infatti l’amico della Smart elettrica (uno della zona che, ci assicura, trova la colonnina inutilizzabile un giorno sì e l’altro pure) ha trovato lo spazio per piazzarsi dietro uno dei due incivili e collegarsi ugualmente alla colonnina raggiungendola grazie a un cavo XXL. E così l’ha bloccato. Fai i comodi tuoi? Io faccio i miei.
Occhio, però: andando avanti così arriveremo presto alle risse. Ecco perchè l’intervento dell’mministrazione comunale è sempre più urgente.
Non mi sembra cosi sbagliato il cartello stradale, al posto del divieto di sosta userei la P di parcheggio.
Questo è un estratto del nuovo codice della strada
# Infine, due novità che riguardano i disabili: come già accade in alcune città, potranno utilizzare i parcheggi con le strisce blu senza pagare la sosta, inoltre chi parcheggia in un posto riservato senza averne diritto va incontro ad una sanzione decisamente maggiore rispetto al passato, ossia fra 168 e 672 euro. #
Perché non hanno implementato anche per le colonnine di ricarica 🤔🤔
Concordo con lei Signor Degli Esposti di restare alle buone.
Ma, come proprietario di un’auto elettrica, mi chiedo cosa si protrebe fare (entro i limiti della legalità) per contrastare il malcostume che avete documentato.
Secondo lei, potrebbe essere utile (e legale) una manifestazione di protesta basata sull’occupazione temporanea da parte di veicoli elettrcii delle stazioni di rifornimento di carburanti, scegliendo le stazioni più frequentate e gli orari di punta?
Se non ricordo male, una manifestazione di questo tipo venne orgnazzata in una città Slovena nel 2020.
Non vedo come danneggiare altre persone possa essere di aiuto.
Per ora la situazione è questa: c’è un errore nella segnaletica stradale che consente legalmente a chiunque di parcheggiare in corrispondenza dello stallo. Si tratta di una situazione anomala e specifica di quello stallo e non può essere usata per generalizzare una situazione nazionale.
Risolto il problema della segnaletica, la situazione andrà normalizzarsi con il normale corso previsto dalle leggi: parcheggio auto termica su stallo-> denuncia ai vigili -> rimozione immediata -> automobilista istruito ( a spese sue ).
In questo momento, in quello stallo, qualsiasi azione mirata a danneggiare in qualche modo l’automobilista che ha parcheggiato senza averne diritto ( in base al buon senso, ma non in base alla legge) comporta il passare dalla parte del torto, con conseguenze anche gravi ed è facile passare dal civile al penale quando si danneggia qualcuno intenzionalmente
Auspico che non ce ne sia bisogno.
Ciao enzo mi ha fatto piacere il tuo intervento.
Spero allora di spiegarmi meglio partendo dal presupposto che essendo figlio di comandante di polizia municipale qualcosa papa ‘ ai tempi me la spiegò, inoltre vivendo quel mondo da dentro qualcosa ho imparato.
Allora di sicuro i vigili nel dubbio han fatto bene a non elevare multa,ma solo perché anche loro non eranodel tutto sicuri di dare una corretta interpretazione ai segnali indicati nel cartello, quindi delle due l’una o i vigili non hanno voluto appunto prendersi briga,oppure non erano proprio sicuri della corretta interpretazione dei segnali perché questi erano confusi e contraddittori.
Spero di essere stato chiaro anche a me secca maledettamente vedermi appioppato una multa che ritengo ingiusta.ci mancherebbe
Lungi da me nel difendere chi occupa abusivamente i parcheggi riservati alla ricarica delle auto elettriche, ma secondo me il cartello e la segnaletica sono sì ambigue, ma non errate.
Mi spiego: la segnaletica gialla indica “spazio dedicato a qualche particolare categoria di utenti”, la quale è specificata nel cartello verticale. La categoria può essere: residenti, disabili, ecc. o auto elettriche in questo caso, quindi il colore giallo è giusto.
Il palo invece dice: divieto di sosta per tutti tranne auto elettriche 0-24. Esse però possono ricaricare al massimo 120 min nella fascia oraria 7-22 (per agevolare tutti quelli che devono ricaricare). Il simbolo di rimozione forzata è in omaggio quando installano il palo..
Infine la freccia a sinistra: il cartello ha validità dal posto dove si trova verso sinistra, quindi per entrambi gli stalli. Come con il divieto di sosta in linea da / a, con le frecce su e giù.
Ovviamente essendo così complicato da capire, nessuno parcheggia correttamente (e in più vige il menefreghismo).
la freccia indica che il divieto è in essere da li a sinistra… quindi lo stallo di destra è escluso… avrebbero dovuto mettere la scritta “2 Stalli” oppure le due frecce contrapposte, il vecchio “continua” per intenderci
Purtroppo, la segnaletica è sbagliata e non ambigua. Il codice della strada è chiaro, la segnaletica verticale ha sempre la precedenza su quella orizzontale!! Pertanto se il cartello indica che l’area riservata alla ricarica inizia solo a sinistra, chi parcheggia alla destra del palo è “salvo”. Che ne dicano le indicazioni al suolo.. Basterebbe togliere l’indicatore di inizio a sinistra per regolarizzare lo stallo di destra. Saluti.
A che cartello si riferisce la freccia a sinistra? Per me si riferisce alla sosta a pagamento, max 120 minuti e a partire dallo stallo di fonte al quale è collocato il carello. Cioè da quello di destra.
La freccia vale per tutto il cartello.
La parte del parcheggio a tempo è infatti una sola “estensione” del cartello principale
vero, se la freccia è l’ultima indicazione in basso, si riferisce a tutto il cartello, quindi anche l’indicazione della sosta a pagamento viene indicata da li in poi…
Personalmente nel baule ho un cavo di ricarica da 7 metri !
Mi è già capitato di non poter caricare a causa di termiche posteggiate in modo abusivo 🙁
Ci vorrebbe un po’ di guerriglia urbana… tipo sgonfiaggio gomme così da causare un certo fastidio senza danno. Io al momento mi limito ad alzare i tergi e a chiudere gli specchietti per i pochi casi che trovo. Magari capiscono con le buone…
Restiamo alle buone, per favore
Scusate tutti ho un problema di app che mi appioppa i commenti sotto gli articoli sbagliati.
Speriamo bene.
Allora secondo me sarebbe meglio affrontare il discorso in maniera semi seria,nel senso che se in GB si amministrano tranquillamente con circa quattromila leggi ed in Francia con circa settemila,mentre se da noi, con all’incirca quattordicimila leggi non vi è certezza della pena,un motivo ci sarà.
Nel senso che si è creato nel tempo un guazzabuglio tale che nessuno e più sicuro di niente e quindi:
I “ghisa “son diventati giudici di pace per sapere con certezza di perdere il ricorso sulla multa?
Oppure non han voluto prendersi la briga?
Chi ha deciso di produrre ed installare il cartello lo ha fatto in un impeto di creatività artistica personale o lo ha fatto in base ad una ben precisa norma di legge?
E quali norme riferite a regolamenti comunali ha inteso applicare?
Ma soprattutto c’è qualcuno di competente che poi controlla cosa diavolo installano in giro?
Oltretutto non è mica vietato dalla legge utilizzare più pali per apporre segnali diversi anziché concentrare tutto insieme in un coacervo contraddittorio lasciando libera interpretazione al cittadino anche perché poi la legge,che non ammette ignoranza, interviene inflessibile e zac….
Se non ricordo male la cartellonistica verticale deve essere vidimata previa apposita ordinanza municipale ed apposizione di timbro di autenticazione .
Volendo fare una battuta sembra abbiano aperto anche in questo caso un UCAS di fantozziana memoria,cioè un Ufficio Complicazioni Affari Semplici.
Ma è mai possibile che in questo meraviglioso paese non possa esistere un qualcosa di uguale e valido allo stesso modo su tutto il territorio nazionale?
Ah saperlo….
> I “ghisa “son diventati giudici di pace per sapere con certezza di perdere il ricorso sulla multa?
Non sono d’accordo Luca, assolutamente. I ghisa hanno fatto benissimo il loro dovere, mostrando la dovuta diligenza. Ci mancherebbe altro che adesso i vigili sfruttino situazioni caotiche per appioppare multe a destra e sinistra. A questo punto aspettiamoci anche i vigili con autovelox non segnalato o non tarato, lasciando poi al multato l’onere di ricorrere in giudizio. E’ proprio un paese malato quello in cui un vigile ti fa una multa che sa già essere annullabile e conta e spera che tu non ricorra in giudizio. E poi mettiti nei panni dei giudici di pace: che bello un mondo in cui questi passano le giornate a cancellare multe elevate nella consapevolezza che sarebbero state annullate. Concordo con Massimo quando scrive “La loro risposta è stata illuminante”: è così.
No, no, per carità, già viviamo in un mondo in cui una persona, che ha un minimo di potere, lo esercita in base al suo arbitrio e non secondo legge. Molto offtopic, stamani mia moglie era in ospedale. Una dottoressa imbecille la trattava male, senza motivo, minacciandola di negarle i suoi diritti. Una poveretta, una scoppiata di testa. Mia moglie prima l’ha fatta parlare e poi le ha detto “io sono un avvocato”. AAHHAHHAHAHAH la poveretta ha completamente cambiato atteggiamento, è sbiancata, si è scusata, si è rimangiato tutto quello che aveva detto … ma vedi se a questo mondo bisogna sopportare personaggi del genere, persone che non operano rispettando il mandato ricevuto ma giocano tutti a fare i boss di Gomorra e i giustizieri della legge, poi quando trovano il cane più grande e feroce tutta la loro sbruffoneria va a farsi benedire. Viviamo in un mondo in cui ormai conviene andare in giro con i registratori sempre accesi. Chiuso off-topic e plauso ai ghisa meneghini.
Il cartello il se per se è a regola d’arte. Peccato che andava posizionato 2 metri più a destra.
Buonasera a tutti il commento di Alessandro d.come al solito è il più pertinente di tutti ed è un piacere leggerlo.
Ma serimente pensate che le 7 sorelle,o chi per loro ,restino con il cerino in mano o come si suol dire in braghe di tela?
D’altronde effettivamente vendono energia,sotto forme diverse e noi consumatori sempre energia dobbiamo acquistare e consumare quindi cosa cambia?
Stesso discorso per lo Stato che dovrà decidere come modificare il sistema di accise e tasse varie sull’energia, sperando che la cura non uccida paziente cioè noi consumatori.
Speriamo che la mitigazione dell’impatto ambientale e l’abbattimento dei costi sociali e sanitari dovuti al minore inquinamento si traducano in un alleggerimento dei costi complessivi.
Staremo a vedere.
Certo che installare una colonnina del genere dal costo non proprio irrisorio, senza dotarla di segnaletica orizzontale né segnali idonei, denota l’importanza che l’amministrazione di Milano riserva alla mobilità elettrica. E pensare che è sicuramente l’amministrazione che ha investito di più sulla mobilità sostenibile in tutta Italia.
Il proprietario della Smart ha una birra offerta da me 🙂
Tutto il mio supporto al proprietario della Smart, così si fa!
Ad ogni modo mi sorge una domanda spontanea, nel caso il proprietario dell’utilitaria grigia in che occupa abusivamente la postazione, chiamasse i vigili per poter uscire, ovviamente sarebbe passibile di verbale, ma non lo sarebbe anche quello della Smart perché sta ricaricando fuori dalle strisce e pure perché impedisce il passaggio?
Infatti: un bel rebus
Per me sarebbe una beffa perchè l auto grigia sarebbe impassibile di contravvenzione e invece la smart parcheggiata in quella maniera rischia grosso!
Perchè “impassibile” di una multa? Occupa abusivamente uno stallo per cui è prevista non solo la semplice contravvenzione, ma addirittura la rimozione forzata.
No Massimo, purtroppo ha ragione Denis. Il codice della strada è molto chiaro. Il divieto INIZIA a sinistra del cartello per via del modificatore (la freccia). Essendo un modificatore di inizio, indica che PRIMA il divieto non c’è. Ci fosse stato, il modificatore doveva essere la doppia freccia di CONTINUA. Poichè il cartello ha precedenza sulle indicazioni a terra, il veicolo endotermico parcheggiato sullo stallo NON è in divieto. Punto. Purtroppo è così e non si può fare nulla se non correggere il cartello (ossia spostarlo a destra di 2 metri o togliere l’indicatore di inizio).
infatti l’auto in divieto è quella di sinistra, bloccata dalla smart
“Sotto, però, è indicata la sosta a pagamento dalle ore 7 alle 22 per un massimo di 120 minuti, con relativa rimozione scaduti i termini”. In realtà sotto è indicata la sosta con esposizione del disco orario, un cartello che non so se è legalmente associabile al primo. Apparentemente, nell’intenzione del comune la sosta per la ricarica sarebbe, dalle 7 alle 22, limitata a 2 ore (con esposizione del disco orario), poi occorre staccare e liberare lo stallo. Ho diversi dubbi sulla legalità di quel cartello, fosse solo per il fatto che i dischi orari che ho nelle mie 2 auto vanno dalle 8 alle 20, quindi un po’ difficile da rispettare, ma anche perché di disco orario si parla solo al comma 6 dell.art 157 del Codice della Strada: “Nei luoghi ove la sosta è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile, l’orario in cui la sosta ha avuto inizio. Ove esiste il dispositivo di controllo della durata della sosta è fatto obbligo di porlo in funzione.”
Quindi non ho idea di come abbiano potuto applicare lì quel cartello …
Condivido tutte le altre considerazioni dell’articolo.
Fare le aree di ricarica verdi è troppo, così hanno un colore diverso dagli altri, ne ho già viste ma non dapertutto, quindi penso sia a discrezione, e fare una norma per tutti 🤔