Il milanese imbruttito 3/ Arrivano i nostri: la colonnina di ricarica è libera

colonnina di ricarica

Il milanese imbruttito è stato punito (forse) e la famigerata colonnina di Piazzale Bacone, a Milano, è stata restituita all’utilizzo per cui fu installata: la ricarica delle auto elettriche e ibride plug in.

Sono le 9 e 30 di lunedì 17 gennaio. Finalmente è sparita la Citroen C 5 termica  che aveva occupato abusivamente lo stallo di destra per tre giorni consecutivi. La presenza di una pattuglia dei Vigili Urbani fa pensare che il trasgressore sia stato punito e la sua auto rimossa. Fatto sta che al suo posto troviamo una Jeep ibrida plug-in che ha appena avviato la ricarica e lo stallo di sinistra è a disposizione di un nuovo utente. Evviva: la nostra denuncia ha avuto successo.

Quei giustificazionisti a tutti i costi

Ai giustificazionisti a tutti i costi, cioè a chi ci ha scritto: «State sbagliando: lo stallo riservato alla ricarica è solo quello di sinistra, come dice il cartello” proponiamo in questa foto l’inequivocabile indicazione della segnaletica orrizzontale. Chi ha dimestichezza con la ricarica l’auto elettrica, del resto, sa bene che ogni colonnina di ricarica pubblica ha due prese e ovviamente due stalli riservati.

colonnina di ricarica
Il simbolo della colonnina di ricarica al centro dello stallo, semicoperto dalla Jeep

Quelle righe gialle confondono. Perchè non verdi?

Anche se dobbiamo ammettere che la colorazione gialla può indurre a qualche confusione. Nella gran parte delle città, infatti, gli stalli riservati sono delimitati da righe verdi, così come il simbolo della colonnina di ricarica. Il che toglie ogni alibi ai trasgressori.

Consegnamo il suggerimento all’Amministrazione comunale di Milano, ribadendo anche ciò che scrivemmo fin dall’inizio.

La colonnina di ricarica deve vedersi da lontano

Una segnaletica verticale specifica, magari illuminata nelle ore notturne, scoraggerebbe ulteriormente gli abusi. Permetterebbe inoltre di individuare istantaneamente la colonnina altrimenti nascosta dalla selva di auto in sosta. Infine darebbe agli automobilisti l’esatta “percezione” di una infrastruttura di ricarica via via più capillare.

E con ciò poniamo fine al sequel.

Contrordine compagni!

Oggi pomeriggio il milanese imbruttito è passato al contrattacco riconquistando di forza le postazioni perdute. Entrambe le postazioni di ricarica, vogliamo dire, della sventurata colonnina di Piazzale Bacone. Ce lo comunica un amico e collega che abita in zona e che, incuriosito dai nostri articoli, ha fatto un sopralluogo pomeridiano. Questa la situzione che ha immortalato alle ore 17,15: cambiano gli interpreti, ma non il copione.

Ore 17,15 del 17 gennaio: questa volta sono una Fiat Tipo e una Ford, entrambe termiche, a occupare abusivamente gli stalli, impedendo la ricarica..

«Su mia segnalazione _ ci scrive il collega _ i vigili che stavano facendo multe a 50 metri di distanza, sono subito interventi. Quando sono ripassato, alle 17,35, la Ford aveva il biglietto di avviso infrazione, la Tipo no. Nessuna delle due era stata rimossa. Saluti».

Alla prossima puntata.

 

Visualizza commenti (37)
    1. Coltellino no , magari un bell adesivo di 30 cm da incollare sul parabrezza dove si spiega di non parcheggiare

  1. Sarebbe interessante se qualcuno intentasse una denuncia per “violenza privata”, pari a quella che si configura in caso di auto in doppia fila o davanti a passo carrabile, che impedisce di uscire
    https://www.laleggepertutti.it/406109_auto-in-doppia-fila-impedisce-luscita-dal-parcheggio
    oppure come nel caso del posto disabili (però nominalmente assegnato) regolarmente occupato abusivamente
    http://www.vita.it/it/article/2017/04/19/occupare-il-parcheggio-di-un-disabile-e-reato-si-ma-solo-in-un-caso/143084/

    Ricaricare in alcuni casi può essere una esigenza inderogabile, come sappiamo. Chissà quale interpretazione darebbe un giudice….

  2. Fatevi un giro al centro commerciale CityLife di Milano parcheggio B. C’è un’area riservata ai soli veicoli elettrici ma ci parcheggia chiunque.

  3. Scusate… domanda da ignorante: ma non esiste qualche normativa univoca per la segnaletica, sia orizzontale che verticale, delle postazioni di ricarica?
    Possibile che sia ancora un aspetto a discrezione delle amministrazioni locali?

  4. Buon di’, è utile questa denuncia, forse telefonando ai vigili il primo giorno, avrebbero emesso nella stessa giornata la sanzione e liberato prima lo stallo.

    In Emilia le cose funzionano, quando telefoni alla poluzia municipale nella maggior parte dei casi inviano una pattuglia, e fanno la multa anche se occupi lo stallo elettrico senza fare la ricarica.
    La rassegnazione annulla il miglioramento, mai rassegnarsi alla prepotenza imperante, come a Milano.
    Telefonate agli enti preposti quando ci sono infrazioni,
    solo così si migliora la vivibilità delle città in cui viviamo e si diffonde un po’ d’educazione civica. Buona giornata.

  5. Pro Elettrico

    Per il codice della strada il parcheggio sulla dx (quello occupato “abusivamente”) è libero, come dimostrato chiaramente dal cartello e come dimostrato dal fatto che non è delimitato da strisce gialle. Infatti la striscia gialla alla dx dell’auto non è tracciata. Infatti i vigili non hanno fatto la multa.
    Sull’asfalto è presente il simbolo di disponibilità della ricarica elettrica, quindi se tanti indizi fanno una prova: quello stallo non è esclusivo per la ricarica elettrica, bensì è misto.
    Purtroppo la legge è uguale per tutti.

    1. Pro Elettrico

      Anzi, mi correggo. Sembrerebbe che sul posto occupato “abusivamente” dalla fiat tipo non multata (stesso posto occupato dalla citroen termica nei giorni scorsi) non sia presente a terra il logo giallo per la ricarica.

        1. Pro Elettrico

          La foto che ritrae la jeep bianca non è assolutamente lo stesso stallo della Citroen termica di ieri né è lo stesso stallo della tipo blu termica. Lo stallo della tipo blu termica (lo stesso della citroen termica di ieri) non ha il logo giallo verniciato sull’asfalto. E infatti non ha ricevuto la multa

          1. Sia gentile: le foto sono state scattate da me personalmente, quindi ho verificato sul posto quello che scrivo. Eviti quell’ “assolutamente” così categorico perchè equivale a darmi del bugiardo.

    2. Non so come si possa dedurre, dalla segnaletica, che il parcheggio sulla destra è “misto”. E’ delimitato da striscia gialla tracciata a terra esattamente come quello di sinistra. E in più, sempre a terra e in giallo, reca il simbolo della ricarica. Il cartello di divieto di sosta con rimozione forzata è posto esattamente davanti a questo stallo; la piccola freccetta in basso significa che il divieto di sosta con rimozione riguarda anche lo stallo a fianco a sinistra. Aggiungo che l’App di Enel JuicePass segnala due postazioni di ricarica per la colonnina di Piazzale Bacone, indicando come “libera e disponibile” quella di destra quando nessuna vettura è collegata alla presa. Il che induce qualsiasi automobilista elettrico a prenotarla da remoto raggiungendola con autonomia anche ai minimi termini ma con la garanzia di poter ricaricare. Ci informeremo direttamente dal Comune di Milano sulla corretta interpretazione della segnaletica, ma già il fatto che possa prestarsi ad equivoci e diverse interpretazioni significa che qualcosa non va. Come abbiamo scritto nell’articolo, nella maggior parte delle città gli stalli riservati alla ricarica sono evidenziati in modo inequivocabile dalla colorazione in verde o bianco-verde.

  6. Sfortunatamente per me, da molti anni per problemi di deambulazione ho il permesso disabili. Spesso lo stallo riservato lo trovo occupato da veicoli che non espongono il permesso. A volte chiamo i vigili urbani la risposta è sempre la stessa : non abbiamo pattuglie disponibili. La sua potenza e influenza mediatica fa’ materializzare la pattuglia dei vigili. Alle prossime necessità mi rivolgerò a lei.

    1. Non devi scrivere qui, ma sulle testate per disabili: qui parlano (e interessa) solo degli stalli elettrici. Così ha detto la redazione capitanata da Massimo..

      1. Lei è malevolo. Noi ci occupiamo di difendere i diritti degli automobilisti elettrici. Ciò non significa fregarsene del resto. Oppure secondo lei ci dovremmo occupare di diete salutistiche, fame nel mondo ed effetti indesiderati delle vaccinazioni anti covid?

        1. Sempre arrogante. I suoi paragoni mi lasciano attonito. Si tratta sempre di inciviltà, per lei vengo velocemente, la forza del potere mediatico. Addirittura i vigili non multano per paura che la segnaletica non è chiara a me rispondono; non abbiamo la pattuglia in zona. Sono senza gambe devo essere offeso da lei. I diritti vanno difesi tutti.

          1. Io non l’ho offesa. Lei sì, se mi dà dell’arrogante. I diritti vanno difesi tutti, per carità. Ma non tutti insieme: ha presente il detto mal comune mezzo gaudio? Ognuno faccia la sua parte. Noi facciamo la nostra

          2. Coda di paglia caro Massimo..
            Da quando leggo vaielettrico le sue risposte sono sempre state arroganti/supponenti.
            Da quando “arrogante” è un’offesa?
            Comportandosi da marchese del Grillo è un attimo sentirselo dire, e si ritorna all’inizio di questo commento..

            Amico invalido,
            I vigili cercano soldi facili e quindi controllano parchimetri e posteggi. Tutto il resto lo considerano come un giorno di pioggia: ne ha mai visti in giro a prendere l’acqua? Non gli interessa uscire a sorbirsi le sue giuste lamentele e sbattersi per rimuovere il coglione di turno..

          3. Caro Cristiano, se dovessi preoccuparmi delle sue offese (o quelle di chiunque altro) o se avessi, come si direbbe all’asilo, la coda di paglia, mi limiterei a cestinare serenamente i suoi commenti.

          4. Massimo, è esattamente quello che fa(te): ho visto sparire miei commenti (con altro nome) in cui parlavo del modo in cui attaccavate chi poneva dubbi (più o meno pretestuosi ma leciti).

        2. Spiacente, il nome che uso adesso è conseguenza della cancellazione dei commenti con l’altro nick.
          Non si è accorto proprio di niente..
          Ma visto che mi fa una morale “pelosa”, chiedo: è corretto cancellare commenti scomodi?

  7. In realtà basterebbe (e costerebbe davvero poco) che la colonnina, con un semplicissimo e banalissimo sensore ad ultrasuoni da 1€, quando rileva un ostacolo cominciasse a lampeggiare di rosso e dopo 5 minuti se non si è avviata una carica, aggiungesse un fastidiosissimo BIP BIP BIP…
    Richiamerebbe qualsiasi passante (soprattutto il lampeggiatore)
    Ancora più bello se partisse una chiamata automatica al gestore della colonnina… che è quello che ha il maggior danno.
    Chissà perchè non lo fanno: forse perchè alla fine nella incivile Italia non servirebbe sostanzialmente a niente? Che amarezza….

    1. In Croazia, nella città di Veglia (KRK) c’è una colonnina in centro che fa questo da almeno 5 anni. Telecamera montata ad altezza strada, fotografia appena una macchina parcheggia e multa automatica con chiamata alla polizia locale se non attivi la carica entro 5 minuti oppure se lasci lì la macchina a carica finita.
      …e la ricarica è gratuita.

      1. Non pretendevo tanto, ma questo dimostra che non sarebbe certo un problema farlo…
        Sarebbe importante che scattasse la sovrattassa a costo crescente a fine carica, altrimenti i proprietari di elettrica in certe città la userebbe alternativamente alla sosta… se a Milano mi costa almeno 10€ lasciare la macchina tutto il giorno in parcheggio e l’occupazione di uno stallo mi costasse meno, tanto varrebbe… invece deve essere disincentivato (a tariffa crescente, può succedere che arrivi con mezz’ora di ritardo ed è giusto che paghi un sovraprezzo, ma se arrivo 3 ore dopo mi devono massacrare!)

  8. Considerato che la colonnina non avrebbe problema a iniziare a lampeggiare e a suonare quando una auto si avvicina .
    A questo punto la termica inizierebbe a capire che non è parcheggio

  9. Addio micro-vett! Mi spiace saperlo, io li avevo conosciuti … Peccato! Il prodotto, mi sembra evidente, era eccellente, avantissimo! Se non bastasse la frenata rigenerativa pure 110 di punta!

    Dovrebbe stare in un museo. Quello dell’Italia che sarebbe potuta essere. Il caricatore per quella cifra è andata anche bene e direi che sarebbe tutto nell ambito dell’hobbistica ora… Bisogna capire il limite della legalità. Serviva la liberalizzazione in questo campo.

  10. Direi che sarebbero utili dei segnali e colori “unificati” per indicare i punti di ricarica istallati su terreno pubblico.

  11. Complimenti per la pervicacia. Chissà quanto avranno fischiato le orecchie a quell’imbecille della C5, escluso al cento per cento che legga Vaielettrico…

    1. A naso, il tizio con la C5 è uscito venerdì tardo pomeriggio dall’ufficio, arriva a casa, bestemmia come un turco perché non trova parcheggio, vede un buco libero (parcheggio della colonnina) e parcheggia lì “e fanxxxo chi deve caricare, io ho parcheggiato e mo vo a ca”.
      Poi bello bello, il lunedì mattina, dopo un weekend di bagordi e apevitivi, riprende la vettura per andare in ufficio a fatturare.

  12. Carlo "Ballantine"

    Refuso in un sottotitolo: La colonnia di ricarica deve vedersi da lontano
    Manca una N su “colonnina”
    Cancellate pure questo mio commento una volta corretto, grazie

    1. Come per ogni cosa, quando le istituzioni sono presenti e si fanno sentire, magicamente smettono le infrazioni.
      Sono sicuro al 100% che se si facessero rispettare le regole con le sanzioni useremo l’indicatore di direzione anche nelle rotonde dei centri commerciali.

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