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Il Microlino all’attacco della UE, a nome di tutte le microcar EV: smettetela di sostenere i Suv, più ingombranti e inquinanti, è una transizione sbagliata.
Il Microlino: la proprietà è svizzera, ma è made in Torino.
Il Microlino alla UE: fermiamo la pandemia dei Suv ingombranti e più inquinanti
La dura presa di posizionedei proprietari del Microlino parte da una foto in cui la macchinetta svizzera (ma fabbricata a Torino) è ritratta accanto a un grande Suv. La scritta recita: “Due EV. Ma solo quello con un impronta ecologica doppia fruisce dei sussidi per la CO2. Benvenuti alla logica della UE“. Segue un testo che inizia con un appello: “Fermiamo la pandemia dei SUV – La transizione della mobilità sta prendendo la direzione sbagliata!“.
Per poi spiegare: “I SUV elettrici mastodontici con batterie sovradimensionate dominano il mercato e ricevono sussidi, mentre i piccoli veicoli elettrici efficienti vengono ignorati. Il risultato? Costi elevati, consumo inutile di risorse e una crescente disaffezione dei consumatori“. La proprietà del Microlino, la famiglia svizzera Oubotter, non si tira indietro dal far nomi e cognomi: “Una Tesla o una VW ID.4 deve percorrere oltre 200.000 km prima di diventare più ecologico di un’auto a benzina – assurdo!”.
“Gli europei fanno in media 30 km al giorno, per lo più da soli…”
L’attacco parte da una constatazione: il cittadino europeo medio percorre solo 30 km al giorno, per lo più da solo. “Eppure, invece di incentivare veicoli efficienti e sostenibili, si continuano a sovvenzionare SUV da 2,5 tonnellate“, si legge ancora. “Gli studi dimostrano che veicoli come il Microlino non solo occupano meno spazio e consumano meno energia, ma generano anche il 90% in meno di polveri sottili rispetto a un SUV urbano”.
Che fare, dunque? Sostenere anche le microcar, quelle che in termini tecnici appartengono alla categoria L7e: “È una classe di veicoli esclusivamente europea, una grande opportunità per sostenere le aziende locali e l’innovazione”, si legge nel documento. “Le microcar prodotte in Europa devono essere meglio valorizzate nel calcolo delle flotte CO₂ per proteggere la competitività dell’industria europea“.
SECONDO NOI.Ci sembra decisamente esagerato il dato dei 200 mila km che servirebbero a una Tesla o a una VW ID.4 per diventare più ecologico di un’auto a benzina della stessa taglia.
Ciò detto, non c’è dubbio che la vita nelle nostre città sarebbe migliore se ci fossero meno Suv e più macchinette elettriche. Anche per una questione di ingombri, e quindi, di occupazione del suolo. A patto che queste minicar diano le dovute garanzie in termini di sicurezza, cosa che sembra assodata nel caso del Microlino.
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Sulla carta è tutto molto bello: auto piccola, maneggevole, meno avida di risorse per la sua fabbricazione, perfetta per i centri urbani.
Ma non può certo essere l’unica auto familiare.
Per i compiti maggiormente gravosi (distanze oltre 100 Km, carico di oggetti di un certo peso ed ingombro), occorre la seconda auto. E qui casca la convenienza economica e di sostenibilità dell’auto urbana: doppi spazio per parcheggiare, doppia assicurazione . bollo forse no. Unica auto che va bene solo per i single, che per muoversi in viaggi lunghi usano il treno o altri mezzi (noleggio etc.), meno per le famiglie con esigenze di carico maggiori o per spostamenti più di rilievo. Piuttosto meglio penalizzare le case automobilistiche qualora producano auto ingombranti e pesanti, e obbligarle a ridurre le dimensioni della auto tuttofare (ricordiamoci che vetture elettriche come la BMW i3 pesavano molto poco rispetto alle competitor (1320 Kg compreso guidatore di 75 Kg).
// per i compiti maggiormente gravosi (distanze oltre 100 Km, carico di oggetti di un certo peso ed ingombro), occorre la seconda auto \\
Dipende.. Se viaggi lunghi e trasporti “importanti” non sono frequenti potrebbe convenire il noleggio temporaneo di veicoli piú adatti
D’accordo sul concetto in linea generale. Sul piano pratico però un oggetto del genere che con le tecnologie attuali risulta pratico solo in città, dovrebbe essere proposto ad almeno 10 carte in meno esclusi eventuali incentivi
Dieci carte forse no ma un prezzo piú basso non dovrebbe essere impossibile, vedi kei car giapponesi che in madrepatria hanno listini piú che ragionevoli tenendo conto del costo della vita
Oggi tra 25.000 e 40.000 km,
è punto di pareggio chilometrico per le emissioni di Co2 di una BEV vs ICE stimato da ricerche aggiornate e autorevoli come Bloomberg, per auto usate in Europa/Italia;
e stimano poco di più (41.000 km) in USA
e il calcolo si può rifare in modo approssimato anche di persona, non è troppo complicato o misterioso, una volta cercati valori aggiornati per alcuni parametri
avevo commentato parecchio tempo fa ( un anno ) ma una rinfrescata e’ d’obbligo
ricordo a tutti che il carburante ,che verra’ usato nelle auto termiche che ora giacciono nei concessionari in attesa di essere vendute , sta girando per gli oceani su 10.000 petroliere che consumano 5.000 litri carburante / ora ( stima molto ma molto ottimistica ) . facendo il calcolo sono circa dalle 400.000.000 alle 500.000.000 di tonnellate di carburante annui .per cui l’auto termica che vi piace tanto comparare consuma gia’ ancora prima di uscire dal concessionario . facendo i conti mi sembra che il pareggio sia ampiamente sotto gli 0 km .
Se è per questo le batterie costruite in Cina usando minerali rari, magari estratti in Paesi molto poveri, non sono certe definibili a impatto zero.
Siamo seri, analizziamo il problema partendo da quello che NOI possiamo fare: acquistare con gli incentivi grandi e pesanti SUV non è mai un’operazione green, anche se si tratta di veicoli elettrici.
Come giustamente fa osservare il Direttore, siamo proprio sicuri che non si possa utlizzare una microcar (o quadriciclo) per girare nelle nostre città? Lo spazio è quello che è, e farlo occupare a pochi utenti che possono permettersi dei bus travestiti da auto non mi sembra un modo democratico di condivisione delle risorse pubbliche. Inoltre un veicolo che supera il peso di 2 ton non potrà mai essere più efficente di uno che pesa meno della metà ed ha il suo stesso tipo di alimentazione: lo dice la fisica!
L’unica cosa che non condivido con Oubouter (il cui Microlino considero semplicemente meraviglioso) sono i costi finali per gli utenti: i suoi veicoli hanno prezzi semplicemente esagerati, con caratteristiche tecniche tutto sommato modeste costano più di una Spring o una T03
Ciao Antonio, la ricerca che citi è anch’essa bufalosa, con un chilometraggio eccessivo, ne avevamo parlato
non sono solo ingegneri, ma sono una associazione che nello statutto dichiara di fare campagne per orientare l’opinione pubblica e che voleva spingere politiche favorevoli al diesel
avevo letto il documento completo e mi pare contiene queste forzature:
– usa un mix elettrico abbastanza sporco (Germania 2021-2022; oggi è già molto meglio)
– usa impronta carbonica per le batterie eccessiva (dati obsoleti del 2018-2019)
– nel grafico non scrive in evidenza quando sta paragonando con diesel alimentati a biodiesel (di cui assume una impronta carbonica ottimistica e non certificata)
A me le microcar piacciono moltissimo e le trovo utilissime per la città. Con i suv diventa difficile guidare, specie in Italia dove le nostre strade sono spessissimo strette,non sono certo le strade americane,si fa per dire. Ostacolano la visuale i suv , quando si deve uscire da un parcheggio: non si scorge facilmente il provenire di una macchina. Tutti problemi raddoppiati se si pensa a persone anziane. Trovo comunque i prezzi delle ‘automobiline’, uso questo diminutivo, ancora troppo alti a giudicare da quel che viene venduto.
E’ un circolo vizioso, con numeri di produzione bassi il prezzo unitario rimane alto.. Sará anche speculazione ma il prezzo di vendita è determinato da una serie di fattori difficile da capire dall’esterno.
è esattamente 1/8 del mio fuoristrada…..elettrico :-)) (ma anche di quelli a benza) però sinceramente non paragoniamola ad un’automobile, è alla stessa stregua dell’AMI cioè un quadriciclo leggero….. al posto dello sccoter se ho la patente ritirata
Mi va benissimo l’idea di una “macchinetta” per i normali giri cittadini. Mi va quindi benissimo diciamo un’Amì per ~6.000€.
Un Microlino a ~18.000€ però è tutt’altro discorso, francamente.
Venga ad abitare qua in mezza alla valle il proprietario del microlino e poi vediamo…si sa che c’è chi mangia 2 polli e che muore di fame… la media fa uno x uno…
A quanto pare nelle grandi cittá dovremo tornare alle kei car all’italiana (come appunto quella di Fantozzi..) in versione elettrica, ma non dobbiamo vederla come una tragedia..
Il contenuto è quasi completamente condivisibile, a parte la “sparata” dei 200.000 km.
Mi rifiuto di considerare amiche dell’ambiente certe autoblindo, anche se BEV, che anzi dovrebbero essere disincentivate usando, ad esempio, la leva fiscale. La tutela dell’ambiente passa anche e soprattutto attraverso la riscoperta di auto di peso e dimensioni più ragionevoli, qualunque sia la loro motorizzazione. Al riguardi ritengo molto istruttivo l’esempio delle cosiddette “kei car” giapponesi. Del resto, penso che molti abbiano visto Papa Francesco non disdegnare l’utilizzo di mezzi come una vecchia Ford Focus o una appena più recente 500L
sono almeno 30 anni che le tutte case automobilstiche sfornano suv per ricchi e poveri e la gente compra strafregandosi del concetto di sostenibilità e mi sembra assolutamente giustificata la protesta della microlino, dare incentivi a un suv anche se bev è semplicemente demenziale,
se proprio vuoi il suv te lo compri di tasca tua….
Concordo, così come il famoso bonus 110: che senso aveva darlo per le seconde case? Che senso aveva darlo per edifici in categorie catastali alte?
Ma siamo qui, nella terra dei cachi. E dei 110 miliardi di euro di evasione fiscale all’anno. Cambiano i governi, cambia il clima, ma quei 110 miliardi non cambiano mai…
Diciamola così: un quadriciclo leggero – e penso alla sicurezza oltre che a finiture e prestazioni – che vien via a partire da 18K€ se limitato a 45km/h o a partire da 20K€ se a piena potenza (90km/h).. temo che non sia il target della maggioranza degli europei.
Inciso: la sicurezza garantita dalla Microlino sarà pure assodata, ma comunque nemmeno minimamente paragonabile a quella di un autovettura.
Boom! 20000 km annui per la convenienza delle auto elettriche (modd. campione) rispetto alle endotermiche. Sembra semplice espediente per ‘forzare la mano’ all’Europa per incentivi a favore di micro.car (quadricicli) come la Microlino, che diversamente potrebbe contare al più su qualche ordine ‘di flotta’ (in contesti turistici, p.e.). A pensar male…diceva qualcuno ;D
Chiedo per ignoranza: con le auto L7e posso andare in Tangenziale?
Sulla carta è tutto molto bello: auto piccola, maneggevole, meno avida di risorse per la sua fabbricazione, perfetta per i centri urbani.
Ma non può certo essere l’unica auto familiare.
Per i compiti maggiormente gravosi (distanze oltre 100 Km, carico di oggetti di un certo peso ed ingombro), occorre la seconda auto. E qui casca la convenienza economica e di sostenibilità dell’auto urbana: doppi spazio per parcheggiare, doppia assicurazione . bollo forse no. Unica auto che va bene solo per i single, che per muoversi in viaggi lunghi usano il treno o altri mezzi (noleggio etc.), meno per le famiglie con esigenze di carico maggiori o per spostamenti più di rilievo. Piuttosto meglio penalizzare le case automobilistiche qualora producano auto ingombranti e pesanti, e obbligarle a ridurre le dimensioni della auto tuttofare (ricordiamoci che vetture elettriche come la BMW i3 pesavano molto poco rispetto alle competitor (1320 Kg compreso guidatore di 75 Kg).
// per i compiti maggiormente gravosi (distanze oltre 100 Km, carico di oggetti di un certo peso ed ingombro), occorre la seconda auto \\
Dipende.. Se viaggi lunghi e trasporti “importanti” non sono frequenti potrebbe convenire il noleggio temporaneo di veicoli piú adatti
Difatti il mio futuro fra 15-20 anni lo immagino senza auto.
Casomai la noleggerò.
D’accordo sul concetto in linea generale. Sul piano pratico però un oggetto del genere che con le tecnologie attuali risulta pratico solo in città, dovrebbe essere proposto ad almeno 10 carte in meno esclusi eventuali incentivi
Dieci carte forse no ma un prezzo piú basso non dovrebbe essere impossibile, vedi kei car giapponesi che in madrepatria hanno listini piú che ragionevoli tenendo conto del costo della vita
Oggi tra 25.000 e 40.000 km,
è punto di pareggio chilometrico per le emissioni di Co2 di una BEV vs ICE stimato da ricerche aggiornate e autorevoli come Bloomberg, per auto usate in Europa/Italia;
e stimano poco di più (41.000 km) in USA
https://about-bnef-com.translate.goog/blog/no-doubt-about-it-evs-really-are-cleaner-than-gas-cars/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it
e il calcolo si può rifare in modo approssimato anche di persona, non è troppo complicato o misterioso, una volta cercati valori aggiornati per alcuni parametri
Sta arrivando la Topolino Abarth immagino a prezzi modici….
🙂 🙂
Credevo forse una barzelletta, invece è proprio realtà 🥶🥶🥶🥶
avevo commentato parecchio tempo fa ( un anno ) ma una rinfrescata e’ d’obbligo
ricordo a tutti che il carburante ,che verra’ usato nelle auto termiche che ora giacciono nei concessionari in attesa di essere vendute , sta girando per gli oceani su 10.000 petroliere che consumano 5.000 litri carburante / ora ( stima molto ma molto ottimistica ) . facendo il calcolo sono circa dalle 400.000.000 alle 500.000.000 di tonnellate di carburante annui .per cui l’auto termica che vi piace tanto comparare consuma gia’ ancora prima di uscire dal concessionario . facendo i conti mi sembra che il pareggio sia ampiamente sotto gli 0 km .
Se è per questo le batterie costruite in Cina usando minerali rari, magari estratti in Paesi molto poveri, non sono certe definibili a impatto zero.
Siamo seri, analizziamo il problema partendo da quello che NOI possiamo fare: acquistare con gli incentivi grandi e pesanti SUV non è mai un’operazione green, anche se si tratta di veicoli elettrici.
Come giustamente fa osservare il Direttore, siamo proprio sicuri che non si possa utlizzare una microcar (o quadriciclo) per girare nelle nostre città? Lo spazio è quello che è, e farlo occupare a pochi utenti che possono permettersi dei bus travestiti da auto non mi sembra un modo democratico di condivisione delle risorse pubbliche. Inoltre un veicolo che supera il peso di 2 ton non potrà mai essere più efficente di uno che pesa meno della metà ed ha il suo stesso tipo di alimentazione: lo dice la fisica!
L’unica cosa che non condivido con Oubouter (il cui Microlino considero semplicemente meraviglioso) sono i costi finali per gli utenti: i suoi veicoli hanno prezzi semplicemente esagerati, con caratteristiche tecniche tutto sommato modeste costano più di una Spring o una T03
In effetti 200000km è una bufala, il valore corretto calcolato dalla associazione di ingenieri tedeschi sono 90000 https://www.alvolante.it/news/auto-elettriche-inquinano-meno-ma-solo-dopo-90-000-km-390911
Riguardo al microfono e alle key car in genere queste avrebbero un senso come seconde auto per gli spostamenti cittadini che non si possono fare con mezzi pubblici in posti dove questi non hanno una copertura adeguata, ma sicuramente non ai prezzi che vengono proposti in Europa ma a costi cinesi
https://www.hdmotori.it/auto/articoli/n602660/wuling-hongguang-mini-elettrica-caratteristiche/
Peccato che da noi a 4000 euro dj elettrico tj compreso solo una bicicletta e al più uno scooter !!!!
Secondo l’Argonne National Laboratory di Chicago, una Tesla 3 compensa il maggior impatto alla produzione in soli 21700 km, e questo col mix energetico USA del 2020-2021, peggiore di oggi e di quello italiano
https://www.reuters.com/business/autos-transportation/when-do-electric-vehicles-become-cleaner-than-gasoline-cars-2021-06-29/
Ciao Antonio, la ricerca che citi è anch’essa bufalosa, con un chilometraggio eccessivo, ne avevamo parlato
non sono solo ingegneri, ma sono una associazione che nello statutto dichiara di fare campagne per orientare l’opinione pubblica e che voleva spingere politiche favorevoli al diesel
avevo letto il documento completo e mi pare contiene queste forzature:
– usa un mix elettrico abbastanza sporco (Germania 2021-2022; oggi è già molto meglio)
– usa impronta carbonica per le batterie eccessiva (dati obsoleti del 2018-2019)
– nel grafico non scrive in evidenza quando sta paragonando con diesel alimentati a biodiesel (di cui assume una impronta carbonica ottimistica e non certificata)
A me le microcar piacciono moltissimo e le trovo utilissime per la città. Con i suv diventa difficile guidare, specie in Italia dove le nostre strade sono spessissimo strette,non sono certo le strade americane,si fa per dire. Ostacolano la visuale i suv , quando si deve uscire da un parcheggio: non si scorge facilmente il provenire di una macchina. Tutti problemi raddoppiati se si pensa a persone anziane. Trovo comunque i prezzi delle ‘automobiline’, uso questo diminutivo, ancora troppo alti a giudicare da quel che viene venduto.
E’ un circolo vizioso, con numeri di produzione bassi il prezzo unitario rimane alto.. Sará anche speculazione ma il prezzo di vendita è determinato da una serie di fattori difficile da capire dall’esterno.
è esattamente 1/8 del mio fuoristrada…..elettrico :-)) (ma anche di quelli a benza) però sinceramente non paragoniamola ad un’automobile, è alla stessa stregua dell’AMI cioè un quadriciclo leggero….. al posto dello sccoter se ho la patente ritirata
Mi va benissimo l’idea di una “macchinetta” per i normali giri cittadini. Mi va quindi benissimo diciamo un’Amì per ~6.000€.
Un Microlino a ~18.000€ però è tutt’altro discorso, francamente.
Venga ad abitare qua in mezza alla valle il proprietario del microlino e poi vediamo…si sa che c’è chi mangia 2 polli e che muore di fame… la media fa uno x uno…
Ma chi mai vorrebbe guidare l’auto di fantozzi, giusto forse all’interno di uno spazio delimitato.
A quanto pare nelle grandi cittá dovremo tornare alle kei car all’italiana (come appunto quella di Fantozzi..) in versione elettrica, ma non dobbiamo vederla come una tragedia..
Il contenuto è quasi completamente condivisibile, a parte la “sparata” dei 200.000 km.
Mi rifiuto di considerare amiche dell’ambiente certe autoblindo, anche se BEV, che anzi dovrebbero essere disincentivate usando, ad esempio, la leva fiscale. La tutela dell’ambiente passa anche e soprattutto attraverso la riscoperta di auto di peso e dimensioni più ragionevoli, qualunque sia la loro motorizzazione. Al riguardi ritengo molto istruttivo l’esempio delle cosiddette “kei car” giapponesi. Del resto, penso che molti abbiano visto Papa Francesco non disdegnare l’utilizzo di mezzi come una vecchia Ford Focus o una appena più recente 500L
sono almeno 30 anni che le tutte case automobilstiche sfornano suv per ricchi e poveri e la gente compra strafregandosi del concetto di sostenibilità e mi sembra assolutamente giustificata la protesta della microlino, dare incentivi a un suv anche se bev è semplicemente demenziale,
se proprio vuoi il suv te lo compri di tasca tua….
Concordo, così come il famoso bonus 110: che senso aveva darlo per le seconde case? Che senso aveva darlo per edifici in categorie catastali alte?
Ma siamo qui, nella terra dei cachi. E dei 110 miliardi di euro di evasione fiscale all’anno. Cambiano i governi, cambia il clima, ma quei 110 miliardi non cambiano mai…
Diciamola così: un quadriciclo leggero – e penso alla sicurezza oltre che a finiture e prestazioni – che vien via a partire da 18K€ se limitato a 45km/h o a partire da 20K€ se a piena potenza (90km/h).. temo che non sia il target della maggioranza degli europei.
Inciso: la sicurezza garantita dalla Microlino sarà pure assodata, ma comunque nemmeno minimamente paragonabile a quella di un autovettura.
Bisogna vedere i quadricicli come una via di mezzo fra citycar e ciclomotori/scooter
Boom! 20000 km annui per la convenienza delle auto elettriche (modd. campione) rispetto alle endotermiche. Sembra semplice espediente per ‘forzare la mano’ all’Europa per incentivi a favore di micro.car (quadricicli) come la Microlino, che diversamente potrebbe contare al più su qualche ordine ‘di flotta’ (in contesti turistici, p.e.). A pensar male…diceva qualcuno ;D
boooom