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Il Maggiolino cinese fa un po’ sorridere e un po’…

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La Punk Cat, nuovo elettrica cinese della marca Ora: vi ricorda qualcosa?
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Il Maggiolino cinese fa un po’ sorridere e un po’…arrabbiare di brutto. Dipende da come lo vedi: se un omaggio a un mito del passato o come il solito clone.

Il Maggiolino cinese si chiama Punk Cat, un clone 2.0

A Wolfsburg devono essere saltati sulla sedia quando, dal Salone dell’Auto di Shanghai, sono arrivate le foto della Punk Cat, modella della marca Ora (gruppo Great Wall). Un’auto che ricorda in tutto e per tutto il mitico New Beetle, senza che però la Volkswagen abbia mai concesso licenze. Ovvio che si tratta di una versione 2.0, ma le somiglianze con l’originale sono evidenti, dal cofano arrotondato ai fari circolari, per non parlare del paraurti dietro.

il maggiolino cineseMa Senza andare nei dettagli, comunque, è l’immagine d’insieme che non lascia dubbi.  Per la verità già a settembre la Ora aveva presentato un’altra auto elettrica che sapeva molto di vecchia Volkswagen. Si chiamava Good Cat (devono essere fissati con i gatti…), con un’autonomia di circa  400 km,  trazione anteriore, potenza di 143 CV e 210 Nm di coppia massima. Lunga 4,23 metri, larga 1,85 e alta 1,59 con un passo di 2,65.  Misure molto simili a quelle di questa Punk Cat, il Maggiolino cinese.

Una lunga storia di cloni, toccò persino alla Panda

il maggiolino cinese
Il clone cinese della Fiat Panda, oggetto di un lungo contenzioso legale. Fu lanciata nel 2009.

Ridere o arrabbiarsi, dunque? Se la Cina vuole diventare un player globale nell’auto elettrica, deve rifarsi a quelle che sono ovunque le regole del gioco. A partire dai brevetti e dalle proprietà intellettuali. Puntando quindi su prodotti originali, senza andare a pescare nella storia e nel patrimonio tecnico-stilistico altrui. I media internazionali ricordano che la Ora non è nuova a queste operazioni e che la sua R1 è la gemella uguale uguale della Smart Forfour. Ma anche il made in Italy è rimasto vittima di opera di clonazione da parte dello stesso gruppo Great Wall: la Panda fu rifatta in Cina con il nome di Peri 4×4. Il fatto è che la proprietà intellettuale in Cina non è tutelata come in Europa e i tribunali di Pechino spesso rimbalzano le richieste di punire chi clona i prodotti altrui. Ma quest’epoca deve finire. La Cina non è più un Paese tecnologicamente arretrato. È una super-potenza industriale che possiede capitali e intelligenze. Deve  giocare con le stesse armi dei competitor.

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19 COMMENTI

  1. Giugiaro era un disegnatore e puo’dire quello che vuole, la Golf non ha nulla a che vedere con la 128 tra le due cé’un abisso basta un rapido sguardo. Inoltre la 128 in europa fu un flop e spari’ in meno di 10 anni il Golf un successo planetario, con una qualita’ senza confronti in quel segmanto.
    Semmai sono i concorrenti che hanno preso la media di VW come termine di paragone da copiare… invano

  2. E’ pratica consolidata di tutte le aziende automobilistiche esaminare le vetture della concorrenza, quando ero consulente in FIAT (corpo 5, in corso settembrini) ogni tanto arrivava una VW che veniva analizzata in ogni sua parte.

    • Eh però non è che guardavate proprio bene queste Volkswagen…. sennò a quest’ora le fiat sarebbero state fatte bene : )

      Per quanto riguarda le auto cinesi ormai tutte le macchine si assomigliano e si copiano…cambia un po’ la calandra o la forma dei fari…sottigliezze. ben vengano quindi maggioloni elettrici 2.0 dato che a livello di estetica vince 100 a zero sulla id3..

  3. Giorgio Giugiaro, quando venne interpellato da VW per la prima Golf, trovò a Wolfsburg una 128 completamente smontata per capire come avevano realizzato la vettura e prendere spunto per il loro modello.

  4. Clone esatto o meno, cioè da ignorante non so legalmente quanto il “assomiglia” basti per dire che è un furto di proprietà intellettuale, questa auto mi ricorda come alcune linee, ormai fuori dal tempo, siano talmente insite in noi da non poter fare altro che dire: “si, una bellissima vettura”

  5. I cinesi hanno copiato dai copioni, la Volkswagen per fare il Maggiolino ha copiato la Tatra T97, come per fare la Golf ha preso spunto dalla Fiat 128! Spero che la “versione” cinese del Maggiolino abbia più tenuta di strada!

      • Questo non è un commento, Adriano. Spieghi, se crede, perchè non condivide le valutazioni altri e lo faccia civilmente.

        • Nel fare la Golf VW non ha affatto preso spunto dalla 128, sono due progetti che nulla hanno in comune, a cominciare dallo stile, Golf è un progetto unico che ha rivoluzionato il segmento di appartenenza. Sono passati quasi 50 anni e quella vettura è ancora un riferimento assoluto.
          Riguardo il Beetle, il fatto di ispirarsi a un modello esistente non significa nulla, infatti Beerle è stato un successo planetario durato decenni, la Tatra T97 fu un fiasco.
          C’è chi le auto le sa fare e chi no.

  6. Per me non è un clone , anzi è meglio.La Volkswagen non ha saputo fare di meglio e ha chiuso la produzione. Quindi ringraziamo i Cinesi (magari scopriamo che il designer ha studiato in Italia).
    E poi, avete fatto caso che le auto di oggi, della stessa categoria, se gli togli mascherina e fari sono, esteticamente, tutte uguali?

  7. Un articolo delirante …una dittatura dove i diritti e la dignità delle persone viene calpestata ogni giorno dovrebbe rispettare marchi e brevetti e le regole della concorrenza e del mercato??

    • Lei non si smentisce mai Giovanni: aggressivo e sprezzante verso il nostro lavoro. Che problema ha?

    • Io non ho nessun problema, mi sono semplicemente chiesto come può un giornalista chiedere ad una dittatura quale è il governo cinese il rispetto di una qualsivoglia regola di mercato se in quel paese la gente non è libera di esprimere la propria opinione e viene imprigionata torturata e giustiziata solo per esprimerele proprie posizioni di dissenso contro un regime brutale, ma capisco anche che la Cina è la bandiera dei neoecologisti elettrici e quindi tutto deve essere accettato e digerito in nome del profitto e queste verità devono essere sottaciute .

      • Lei farnetica: da vent’anni la Cina fa parte del Wto (World Trade Organization) che disciplina proprio le regole del commercio internazionale.

      • Oh là là… qua un giorno si è accusati di essere pro Musk, additato come finto ecologista bitcoinaro da strapazzo, e l’altro di essere “neoecologisti elettrici” qualunque cosa voglia dire (?).

        Mi viene da pensare che siamo sulla giusta strada…

        Per quanto riguarda l’articolo, mi pare giusto continuare a scandalizzarsi delle cose che succedono in Cina, anche perché l’alternativa è l’assuefazione e di conseguenza l’inazione.

        Ad maiora

      • qui si parla di auto elettriche. La Cina è uno dei maggiori produttori mondiali di auto elettriche e di sue componenti. Quindi..inevitabile parlare della Cina..sotto questo aspetto. Se vuoi fare un dibattito politico (legittimo e se vogliamo anche condivisibile) scrivi su Limes, Eurobull o tanti altri siti dove la politica in senso lato è l’argomento centrale.
        Se poi ti danno fastidio gli ecologisti, vai a scrivere in qualche sinodi amanti del 12 cilindri a V o simili.

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