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Il made in Germany elettrico? Si salva solo la Porsche…

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La Porsche Taycan: secondo Electrive è l'unico modello elettrico all'altezza del blasone del Made in Germany.
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Il made in Germany elettrico? Si salva solo la Porsche con quel gioiellino della Taycan. Lo sostiene un impietoso report del sito specializzato Electrive.com. Sostenendo che i marchi tedeschi o si danno una svegliata o rischiano grosso nell’immediato futuro.

Il made in Germany è troppo lento nel reagire a Tesla

Il nome che turba i sonni dell’industria tedesca è soprattutto uno: Tesla. Chiunque sceglie un’auto della marca californiana dichiara di esserne molto soddisfatto, persino orgoglioso, e difficilmente tornerà indietro quando dovrà cambiare auto. “La carta vincente di Tesla è e rimarrà la sua posizione unica in molti segmenti“, scrive Electrive. Spiegando che non esiste alternativa tedesca al Model 3, che sta diventando un successo anche in Germania. E oltretutto i difettucci che pure affliggono la più venduta delle Tesla non vengono vissuti come un problema dai proprietari.

il made in Germany elettrico
La base tecnica della Porsche Taycan, l’unica auto elettrica in grado di caricare a 800 Volt.

La domanda che si pone il sito tedesco è accorata:”Germania, dove sei, dove sono le tue auto elettriche competitive, le migliori?“. La risposta l’abbiamo anticipata sopra: al momento solo la Taycan è all’altezza della tradizione teutonica. Perché una Porsche fino in fondo, molto più della “barocca Panamera“, velocissima in accelerazione e fantastica per la tenuta di strada nelle curve.  Una fuoriclasse anche nella ricarica, con potenze che superano i 250 kW: insomma, una best in class in tutto, anche nel rapporto prezzi-contenuti. Ma se la Porsche è promossa, e dimostra che gli ingegneri tedeschi le macchine le sanno ancora fare, il made in Germany elettrico per il resto è quanto meno rimandato.

Il colosso Volkswagen ha sottovalutato la sfida?

I nuvoloni più grossi, secondo Electrive, si addensano sulla Volkswagen. Finora nell’elettrico si è salvata la faccia grazie alle immatricolazioni di due modelli che derivano da auto un po’ datate, come la e-Up e la e-Golf. Ma quest’ultima è destinata ad uscire di scena, a novembre, per essere sostituita dalla nuovissima ID.3. E su quest’ultima continuano a circolare voci inquietanti, che parlano di un software che non si riesce a sistemare.

Il made in germany elettrico
Grazie anche ai forti sconti, la Volkswagen e-Up continua a vendere bene, ma servono modelli nuovi.

La Volkswagen ha smentito con una nota inviata al sito americano Electrek:Il nostro obbiettivo resta di consegnare in estate contemporaneamente 30 mila ID.3 1ST Edition ai primi clienti che l’hanno prenotata“. Con successivi aggiornamenti nel software. Ma i media tedeschi sono scettici sul fatto che tutto stia filando liscio, visto che anche la nuova Golf 8 ha avuto problemi produttivi e ora vende sotto le aspettative. Parole velenose sono venute dal potente leader del consiglio di fabbrica, Bernd Osterloh, che accusa “di essere stati troppo zelanti e di aver cercato di mettere troppa tecnologia in un’auto“.

Il made in germany elettrico
La Volkswagen ID.3: troppo tecnologica e complicata da produrre, accusa il capo del Consiglio di fabbrica.

Da BMW e Mercedes, per ora, più annunci che fatti

Non va meglio il giudizio per due marchi premium come BMW e Mercedes. La Casa di Monaco, spiega Electrive, avrebbe in pancia un prodotto in grado di competere con il Model 3, ovvero la i4. Ma siamo ancora a livello di concept, con il lancio fissato per un imprecisato mese del 2021. E la Mercedes? “Ha un’intera armata di prototipi promettenti, dal SUV compatto EQB alle berline EQS ed EQE“. Tuttavia, nei fatti, sul mercato c’è solo la piccola Smart e l’EQC, il Suv elettrico che al momento si vende con grande fatica.

Il made in germany elettrico
La BMW i4 potrebbe sfidare la Tesla Model 3, ma arriverà solo nel 2021

Electrive auspica cambio di marcia, citando proprio uno storico slogan della Mercedes:Costruisci il meglio o niente“. Un po’ meno severo il giudizio sull’Audi, che dopo avere lanciato la e-tron (di cui arriverà presto la versione sportiva S) si appresta a mettere sul mercato la e-tron GT, basata sulla piattaforma della Porsche Taycan, e la Q4 e-tron, quest’ultima con la base tecnica MEB della capogruppo Volkswagen.

In conclusione: com’è possibile, si chiede il sito tedesco, che restino ai vertici del mercato dell’elettrico modelli dal design ormai datato com la la Renault Zoe, la Volkswagen e-Golf e la BMW i3? È tempo che, con una nuova generazione di auto, il made in Germany elettrico si faccia valere, anche perché “troppo spesso queste auto datate offrono sistemi di batterie senza gestione attiva della temperatura”. Ma non si vede una vera offensiva, piuttosto un modo di procedere “svogliato”. Che non promette nulla di buono.

 

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1 COMMENTO

  1. Nel frattempo, per tutto il buon lavoro prestato a Volkswagen nel 2019, i suoi dipendenti riceveranno un bonus relativo alle prestazioni di € 4.950 lordi.

    Alla meritata elargizione si uniscono gli elogi del CEO di Volkswagen Dr. Herbert Diess e del Presidente del General Works Council, Bernd Osterloh.

    Sembra siano stati i dipendenti di Volkswagen ad aver contribuito in modo determinante al successo commerciale.

    Il bonus era già previsto dall’accordo di contrattazione collettiva per ciascun dipendente come riconoscimento per aver partecipare al successo dell’azienda.

    Con il bonus e gli elogi è arrivato un alert per il 2020, per chiarire definitivamente a tutti i dipendenti Volkswagen, che quest’anno le aspettative potrebbero essere ben più limitate. La trasformazione necessaria alla transizione elettrica richiederà ancora più dedizione, flessibilità ed efficienza, non solo a causa del coronavirus, quanto per la situazione economica che rallenterà le vendite.

    Volkswagen sembra sia consapevole di dover affrontare un anno molto impegnativo.

    Ma gli altri?

    Cosa sta facendo il management di FCA, a parte la richiesta di moratoria ad Ursula e la ripresa dei collaudi della 500 elettrica a Mirafiori con il Ducato?

    Colonna sonora di Nino Rota a parte, c’è solo da sperare che l’utilitaria da 37.000 euro, funzioni come dovrebbe.

    Intanto, sul fronte Atlantico, FCA sta sfamando i bambini fino a quando le scuole non torneranno alla normalità. Da subito, FCA sta provvedendo a cucinare 1 milione di pasti a tutti i bambini in età scolare nelle comunità intorno ai suoi principali siti produttivi in Illinois, Indiana, Michigan e Ohio.

    Il servizio di ristorazione FCA ai bambini, sarà poi esteso a tutti gli Stati Uniti, in Canada ed anche in Messico.

    Proprio vero, quando Mr. President chiama: devi rispondere. Immediatamente.

    Ma in Italia, non abbiamo forse gli stessi problemi?

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