Il lato oscuro delle pompe di calore: come evitare le fregature

pompe di calore

Occhio alle pompe di calore: possono essere (e quasi sempre lo sono) i dispositivi più convenienti per la climatizzazione degli edifici. Ma non sempre è tecnicamente possibile installarli e non sempre producono i vantaggi promessi dai produttori. E’ il monito che arriva dall’ing.  Samuele Trento, pioniere di questa tecnologia molto di moda e fondatore del network di installatori “Sigillo sicuro“. Rispondendo alla nostra consueta raffica di 5 domande flash sintetizza: «Evitate il fai da te».

Con una squadra di tecnici e progettisti basata a Vicenza, Trento ha messo a punto gli strumenti informatici che consentono agli installatori di ottimizzare, caso per caso, la tecnologia delle pompe di calore. E ai clienti di sceglierla a ragion venduta, avendo già in mano una stima puntuale dei futuri risparmi.  Da qualche mese, con la divisione “Sigillo Sicuro Industrial“, si rivolge anche alle piccole e medie aziende alle prese con il problema non banale di climatizzare i propri capannoni.  Trento è anche un apprezzato divulgatore, come dimostrano le decina di migliaia di visualizzazioni del suo canale Youtube.

Addio al gas: non sempre è un affare

L’obiettivo, ripreso anche nel logo aziendale, è l’abbandono definitivo del gas come fonte energetica. In  altre parole «sigillare il contatore in sicurezza». Tuttavia non nasconde i rischi.  «Il 10% delle abitazioni italiane non si presta all’installazione delle pompe di calore: in questi casi, con edifici molto energivori e radiatori troppo piccoli, diventano vere e proprie fregature».

E anche se l’opinione corrente collega pompe di calore e impianto a pavimento,  Trento ci dice che non è questa la discriminante: «Oltre il 70% circa dei nostri interventi riguarda edifici con radiatori tradizionali, dove noi ci limitiamo a lavorare sulla centrale termica. Ma non si tratta mai della semplice sostituzione della caldaia. Un impianto a pompe di calore richiede una perfetta interazione fra progettazione, installazione, taratura. Altrimenti i costi energetici possono anche superare quelli del gas».

Grandi opportunità per i capannoni industriali

pompe di calore

I capannoni industriali presentano molti vantaggi, come l’integrazio0ne con grandi impianti fotovoltaici da tetto per l’autoproduzione di energia, ampi margini di autoconsumo (l’alimentazione di flotte auto elettriche, per esempio), rapporto esclusivo con un solo fornitore energetico anzichè i soliti tre (gasolio, gas, elettricità). Ma essendo i capannoni soggetti a molte più variabili legate all’utilizzo reale, è più difficile stimare i costi energetici a priori.

Quando chiediamo se la transizione totale dal gas all’elettricità nella climatizzazione degli edifici comporti un sovraccarico di domanda intollerabile per il nostro sistema Trento fa un distinguo: «In estate certamente no: la produzione da fotovoltaico già oggi eccede la domanda. Per il riscaldamento invernale, invece, non saremmo ancora pronti.  Sarà necessario potenziare le reti, gli accumuli, e la generazione da altre fonti rinnovabili».

 

Ma è convinto che non sarà un processo breve. A fine anno il governo dovrà presentare a Bruxelles un piano  a lungo termine per rispettare la direttiva Case Green e Trento spera che «si evitino provvedimenti estemporanei e dirompenti, come è stato il Superbonus 110%».   Dopo l’estate sarà rivisto l’unico incentivo rimasto, il “conto termico” che ha il pregio di una durata limitata a 2-5 anni e un ritorno diretto in conto corrente.

Incentivi e case green? Sì, ma a tre condizioni

Eventuali nuovi incentivi, a suo giudizio, dovranno avere tre caratteristiche:
-essere bilanciati nell’importo, cioè fra il 50 e il 60 del costo dell’intervento
-prevedere un rientro in tempi abbastanza brevi

-dispiegarsi in un arco temporale ampio, superiore ai due anni, «per permettere a tutta la filiera, dai fornitori agli installatori di organizzarsi e programmare l’offerta di beni e servizi».

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Visualizza commenti (4)
  1. Ecco esatto. Mi riferivo proprio a questa tipologia di fake news: “Tempo fa ho letto non ricordo dove che esiste(va) solo 1 un affidabile marchio produttore (famoso) di pompe per non superare il costo del gas”. Anche solo pensare che una marca possa andare bene e invece le altre non siano all’altezza è una delle loro più famose balle (ma non l’unica). Come ho già scritto state lontano da certi soggetti che hanno come unico scopo non informare acriticamente ma diffondere informazioni inesatte solo e soltanto per un ritorno economico.

    1. Nessuno fa nomi e non si parla di modelli che vanno bene o vanno male. Si parla di valutare con attenzione la soluzione delle pompe di calore in relazione alle caratteristiche di ogni abitazione, poichè non sono di per se’ la soluzione magica. Visto il suo accanimento sul nostro articolo, resti al tema e argomenti le sue affermazioni (possibilmente ricordandosi dove ha letto cosa).

  2. Prima di fare certe ospitate bisognerebbe verificare bene chi si invita e quali sono le sue sparate, perchè la gente la memoria ce l’ha e anche lunga. Fuori i nomi delle pdc che non vanno bene, invitiamo a controbattere i vari produttori e poi si vede chi davvero parla per dar fiato alla bocca e chi invece vende e vende anche parecchio.

    1. Quelle che non vanno bene son quelle che compri al mercato che costano 2 soldi. Le pompe di calore costano parecchio e qui ti dicono di affidarti ad un tecnico qualificato che ti costruisce un impianto proporzionato alle caratteristiche della tua casa . Tempo fa ho letto non ricordo dove che esiste(va) solo 1 un affidabile marchio produttore (famoso) di pompe per non superare il costo del gas

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