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Il lascito di Starace a Cattaneo, nuovo ad Enel

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Francesco Starace, ingegnere, classe 1955, guida Enel Group dal 2014.

Il lascito di Starace a Flavio Cattaneo, designato dal governo a guidare Enel Group come nuovo amministratore delegato. Presidente sarà Paolo Scaroni.

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Il lascito di Starace
Flavio Cattaneo

Il lascito di Starace: un’Italia che auto-produce quel che consuma

Ci sarà tempo per giudicare il lavoro di Cattaneo, indicato da Giorgia Meloni dopo che per lunghi il giorni il favorito sembrava Stefano Donnarumma, ad di Terna. La Borsa sembra non avere gradito le nuove nomine, con un calo del titolo Enel che ha sfiorato il 4%. Ma è chiaro che occorrerà tempo per giudicare il nuovo n.1. Quel che ci preme ora è rendere un tributo al lavoro di un grande manager, che ha saputo fare dell’Enel un gruppo di levatura mondiale. E che tra i primi ha creduto in un mondo in cui (anche in Italia) si autoproduce gran parte dell’energia che si consuma. Anche per le automobili, sissignori, nonostante da noi spiri un forte vento contrario e la politica faccia apertamente il tifo per una società ancora improntata sul petrolio. Qual’è dunque il lascito di Starace a Cattaneo? Qualche settimana fa, quando ancora le nomine erano lontane, ne aveva accennato lo stesso ad uscente.

il lascito di staarace
Francesco Starace

“Chiunque guidi l’Enel dev’essere in grado di giocare i campionati mondiali”

L’Enel è la più grande società italiana per capitalizzazione e uno dei più grandi operatori nell’energia del mondo“, aveva detto Starace. “È anche la società che prima e meglio di altri ha definito e implementato una strategia in linea con l’evoluzione dei mercati energetici. Mi auguro che si parta da questa consapevolezza: chiunque la guidi deve essere in grado di giocare i campionati mondiali“. E in un’altra occasione aveva aggiunto: “Mi chiedono di che cosa ha bisogno l’Enel. L’Enel ha bisogno di gente intelligente, che è scarsa merce, che si faccia domande, che non si fermi alla risposta facile e vada oltre a cercare“. Starace, come ha raccontato cui stesso, era entrato all’Enel nel 1999, come venditore per la presentazione di impianti di cicli combinati a gas. Quasi un quarto di secolo in una delle poche aziende che fuori dall’Italia ci invidiano. Secondo noi un grande manager, di cui faremmo bene a non privarci.

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16 COMMENTI

  1. Non vedo la luce, Scaroni, Cattaneo Starace, sempre la stessa gente che ci portato fin qui. Da oggi dovrebbero portarci in paradiso? Non credo proprio.

    • Parere mio: Starace ha già portato l’Enel in Paradiso. I suoi successori possono seguire le suo orme, oppure farla precipitare all’Inferno.

      • quoto magari gli ultimi governi avessero dato retta alla dirigenza Enel invece che a quella dell’ Eni
        Enel ha fatto all’estero , quello che non riesce a fare in Italia

        imho

      • Però è appesantita da un indebitamento che, secondo diverse fonti, ammonta a 60 miliardi di Euro. Con i tassi di interesse risaliti, non è un bel lascito

        • Starace l’ha presa in mano quando era ancora sostanzialmente un carrozzone pubblico monopolista. Ne ha fatto la prima azienda al mondo nelle fonti rinnovabili e una delle più efficienti. Le reazioni di Borsa al cambio della guardia mi sembrano eloquenti

          • 5,77 stamattina e 5,83 un mese fa: non mi sembrano variazioni rilevanti

  2. La prima grana di Cattaneo sarà il lascito dell’indagine dell’Antitrust per posizione dominante. Chissà, ad esempio, se è vero che Enel X Way è aperta a tutti i CSP … chissà …

    E a proposito di Enel X Way …

    La seconda grana è il prezzo delle ricariche e il divario che esiste tra chi ricarica a casa e chi ricarica per strada. L’aumento del prezzo degli abbonamenti come si giustifica a fronte di una produzione certificata al 100% da rinnovabili e quindi con costi che si riducono nel tempo anziché aumentare? Previsioni costi errati?

    C’è poi il problema della qualità del servizio offerto: è all’altezza dei competitor? Enel X offre un servizio all’altezza dei supercharger di Tesla, che pure è stata pioniera nel campo delle ricariche? Le sue colonnine di ricarica sono altrettanto veloci e affidabili, garantendo un adeguato uptime? Tesla sta adottando i supercharger V4 con potenze fino a 615 kW, Enel cosa ha in cantiere?

    Infine c’è un problema commerciale: la formula ad abbonamento (non usata ad esempio da molti competitor, come Tesla e Ionity) è ciò che chiede il mercato? Aiuta o scoraggia l’adozione della mobilità elettrica? Le fasce orarie individuate per la ricarica notturna, con ritiro dell’auto alle 7 del mattino mentre precedentemente era alle 8, sono corrette? La mancata implementazione del protocollo di autoriconoscimento del veicolo (in stile Tesla) pur in presenza di specifiche tecniche già disponibili da tempo sul mercato è stata una scelta oculata?

    Sul profilo dell’innovazione ad esempio sulla ricarica domestica, Enel com’è messa? Tesla ad esempio sta per lanciare i powerwall 3, Enel cosa propone di altrettanto competitivo? Nel 2019 Enel sperimentava il V2G, com’è finita nel 2023, qualcuno ne ha sentito più parlare?

    Enel giocherà anche i campionati mondiali, ma sinceramente sul profilo dell’innovazione mi dà l’impressione di una società che insegue e anche con tanta fatica …

    • Ma dai.
      Cattaneo diventa AD docEnel, l‘AD dicEnel X Way è un altro. Sono 2 aziende separate.
      Parli degli altri competitori, ma citi solo Tesla.
      EnelXWay, ha cariche in AC, DC, HPC, WallBox casalinghe.
      E le sue colonnine sono molto più sparpagliate sul territorio.
      Tesla non ha abbonamento Flat come EnelXWay invece fa.
      E tanti traslati usano gli abbonamenti di EnelXWay perché più convenienti.

  3. Cattaneo nel 2003 é stato nominato dal governo berlusconi direttore generale della rai, pertanto non penso che sia pro auto elettriche.

    Attendiamoci quindi ulteriori aumenti al kw alle colonnine.

  4. Intanto che aspettiamo il pippone basta andare a vedere in che condizioni e dove sono collocate le scorie radioattive…in attesa di un sito definitivo(??)

  5. Ora che PAOLO SCARONI sarà presidente di ENEL… qualcuno dovrà ricoredarsi di cosa disse tempo fa sulla quantità di rinnovabili attualmente in uso… e qualcuno di QUESTO SITO mi rispose che SCARONI NON CONTAVA NULLA!!!

    • Può anche provare a “impastare” le rinnovabili ottenendo soltanto benefici marginali. Lo spazio perso sulle rinnovabili verrebbe comunque colmato dalla concorrenza.
      Se proveranno la carta nucleare in Italia si infileranno in un altro cul de sac epico.

  6. In questo momento mi sto chiedendo quanto tempo passerà prima che Cattaneo ci faccia il pippone sul nucleare?

    3… 2…. 1…

    • c’è di peggio ..
      nel bestiario corrente ..
      mettono addirittura in concorrenza il nucleare con l’idroelettrico

      qualcuno spieghi agli analfabeti-funzionali del nuovo millennio, che il nucleare con i fiumi in secca ..
      non se pò ffà !

      • Infatti se le ns centrali nucleari fossero state ancora in funzione, avrebbero girato ben poco gli ultimi due anni. Ma vallo a spiegare a queste menti eccelse a fare di conto per riempirsi le tasche.

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