Come sta procede il progetto del RETROKIT per la vespa? Il kit ha provocato grande interesse sul web e sui social, con migliaia di visualizzazioni anche su Vaielettrico.it. E almeno una settantina di persone (anche da Paesi europei come l’Inghilterra, il Belgio, la Spagna, l’ Olanda,..) a chiedere informazioni via mail ai tre fondatori. Ovvero Alex Leardini e Leonardo Ubaldi entrambi ingegneri e Chiara Bizzocchi laureata in Economia – di Motoveloci, la start up riminese che ha creato il prototipo per la trasformazione in elettrico del vecchio vespino.
“Ci sono al momento due ordini di problemi – spiega Leardini – uno di tipo economico perchè al costo del kit bisogna sommare quello dell’omologazione che è strettamente soggettiva ovvero in Italia è possibile solo come esemplare unico. Il secondo problema è proprio quello legato all’omologazione che è un percorso non velocissimo a causa di un vuoto legislativo”
Il problema della certificazione in Italia
Sorge spontaneo il: che fare? “Noi passeremo per altri stati Europei in cui le normative sono più chiare e snelle, anche se a livello logistico sarà più impegnativo ed oneroso. Partiamo lentamente con solo le nostre forze – economiche e operative – con 5 kit già venduti, in attesa che l’ Italia si aggiorni alle normative comunitarie “. Questo l’auspicio dei tre ragazzi-imprenditori.
Il test sul secondo prototipo
Oltre i problemi burocratici si è andati avanti sul piano industriale con la realizzazione di un prototipo più avanzato: “Uno degli acquirenti, un importante esponente del settore automotive elettrico, farà dei test per noi. E attraverso i suoi feedback miglioreremo il kit. Nel secondo prototipo abbiamo inserito il raffreddamento ad olio e migliorato la trasmissione della parte propulsiva. Per ora realizzeremo il kit con tecnologie per noi più costose – sottolinea Leardini – ma che prevedono investimenti industriali più contenuti. Prima di esporci con modelli, stampi e parti realizzate ad hoc aspettiamo una normativa italiana chiara e sicura”.
Non solo Vespa, nuove sfide per Motoveloci
I ragazzi riminesi però non si vogliono fermare al kit per la vespa: “Abbiamo avuto richieste per altri modelli di scooter. Stiamo sistemando la sede produttiva e abbiamo avuto domande per sviluppare kit per le 4 ruote, ma per ora non possiamo dirvi di più”. In bocca al lupo, ragazzi, ci aggiorneremo presto.
Un lapsus “anche da Paesi europei come l’Inghilterra, il Belgio, la Spagna, l’ Olanda,..”, oppure siamo già usciti dall’Europa?
E’ come se Alex Leardini, Leonardo Ubaldi e Chiara Bizzocchi, riminesi, si vantassero sul loro sito di aver ricevuto richieste “anche da regioni italiane come la Lombardia, il Veneto e il Piemonte…”.
A scusante per Vaielettrico, c’è da notare che questa (voluta? intenzionale) sciatteria linguistica è usata anche da grandi testate come il telegionali Rai, Mediaset, La7 e molta stampa.
Ma, se fa un po’ ridere, mostra quanto, da grandi navigatori, gli italiani siano diventati provincialotti.