Circumnavigare il pianeta in barca a vela senza usare il motore termico per le dotazioni di bordo. L’impresa è di un neozelandese, tutto da conoscere…

Ha fatto il giro del mondo a vela senza consumare un goccio di carburante. Solo energie rinnovabili per 110 giorni e per 27,929 miglia marine, attraversando Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico e doppiando i tre capi: Buona Speranza in Sud Africa, Cap Leeuwin in Australia ed il mitico Capo Horn nella Terra del Fuoco. Protagonista è il navigatore oceanico, solitario e neozelandese Conrad Colman che nell’ultima edizione della Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, ha mostrato le sempre maggiori opportunità della propulsione elettrica.
Il progetto si chiamava Foresight Natural Energy ed era basato su emissioni zero durante la circumnavigazione del globo. Il risultato è stato centrato, lo skipper ha navigato in totale autonomia energetica da novembre 2016 a febbraio 2017; diverso, purtroppo, il discorso sportivo perché Conrad a 800 miglia dal traguardo, il 95% del percorso alle spalle, ha disalberato ed è quindi arrivato al rallentatore, in condizioni estreme e senza neanche più cibo al porto francese di Les Sables d’Olonne. In ogni caso ha superato il traguardo ed è stato il primo navigatore oceanico a completare la Vendée Globe senza usare carburante fossile.

Generare energia da acqua e sole
La circumnavigazione di Conrad è stata naturalmente a vela e spinta dal vento, ma per far andare tutte le tecnologie di bordo, essenziali per portare a termine il giro del pianeta, ha usato un motore elettrico al posto di uno diesel. Questo sistema gli ha permesso di generare energia dal sole e dall’acqua poi immagazzinata in un banco di batterie di alta qualità. Un sogno realizzato: “L’obiettivo è quello di farlo riflettere sulla mia filosofia. Crescendo in Nuova Zelanda ero a conoscenza del buco dello strato di ozono. Il progetto è un riflesso dei miei ideali”. Queste le parole dello skipper prima della partenza. Navigare per piacere e per mostrare al mondo _ decine di milioni di persone seguono la regata _ che è possibile muoversi, spostarsi, navigare senza usare un goccio di benzina.
Il motore parla finlandese: Oceanvolt
Conrad per la sua impresa ha sposato la tecnologia filandese: quella di Oceanvolt. L’azienda che gli ha permesso di sostituire il motore termico e fare a meno del carburante per la durata dell’impresa. Si tratta di un motore a corrente alternata sincrona a magneti permanenti, un sistema che consente di avere la corrente già dall’inizio della navigazione. Aspetto, con il joystick ad alta precisione, che facilita le manovre anche in situazioni difficili e può aiutare ad evitare collisioni costose sulle linee di partenza di regate molto partecipate.

Come spiegano i finlandesi: “In navigazione a più di 6 nodi la gestione intelligente del motore permette di ricaricare le batterie grazie all’idroelettrico, semplicemente premendo un bottone”.
Quanto costa?
Ma quanto si spende per questo sistema? Si parte dai 20mila euro con batterie da 5,6 Kwh fino ai 33.700 con quelle da 16 kwh, non è compresa l’IVA ed altri costi come quello di trasporto. Questi i prezzi per le barche a vela, ma Oceanvolt propone anche sistemi per barche a motore che partono dai 12mila euro (sempre senza IVA), ma possono arrivare a superare i 50mila.