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Il giallo della Toyota bZ4X e della ricarica al freddo

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Il giallo della Toyota bZ4X e della ricarica al freddo: fa discutere un alert della Casa giapponese sulle difficoltà di rifornire con temperature molto rigide. 

il giallo della Toyota
Lo sportellino della ricarica della Toyota bZ4X.

Il giallo della Toyota: “A meno 20° l’auto non ricarica”

Tutto nasce da una nota pubblicata pubblicata sulla Newsroom americana della Toyota. Il titolo, “5 cose da sapere sulla nuova all-electric Toyota bZ4X“, fa pensare a un normale testo per esaltare le doti del nuovo modello. E in effetti così è, se non fosse per uno dei rimandi pubblicati in piccolo a piede pagina: “I tempi di ricarica CC sono stimati in base alle condizioni di ricarica ideali. Quando le temperature scendono sotto i 50 gradi Fahrenheit (10 gradi Celsius), il tempo di ricarica aumenterà in modo significativo. Per il modello bZ4X AWD, la ricarica potrebbe rallentare più di altri modelli in condizioni meteorologiche inferiori a 32 gradi Fahrenheit (circa zero gradi). E potrebbe non essere possibile quando la temperatura scende a circa -4 gradi Fahrenheit (-20 gradi) e inferiore. Anche le condizioni della batteria, le specifiche del caricabatterie e la ricarica CC completa più di due volte al giorno possono influire negativamente sul tempo di ricarica“.

il giallo della ToyotaUn vero limite o solo un eccesso di zelo?

La notizia è rimbalzata un po’ ovunque. Creando sconcerto soprattutto in zone come il Nord Europa (un grande mercato per l’elettrico) in cui temperature così rigide sono nella norma. Ci si interroga sulle caratteristiche della batteria, una CATL da 71,4 kWh di capacità. E la domanda è: sono queste celle a soffrire particolarmente il freddo, al punto da renderle di fatto inutilizzabili l’auto con il gelo? O è solo un eccesso di zelo della Toyota, nel mettere in guardia sulle complicazioni che temperature molto rigide possono apportare a tutte le auto elettriche? A volte gli uffici legali delle Case pretendono che si metta in guardia da qualsiasi rischio, anche il più remoto. Ma se di questo si trattasse,  qui la cautela rischia di trasformarsi in autogol. Vedremo come si muoverà Subaru, che sta mettendo in vendita la sua prima elettrica, la Solterra, gemella della bZ4X.

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9 COMMENTI

  1. Dalle prime prove effettuate da riviste americane, soffre anche di problemi di gioventù: la curva di ricarica (a qualsiasi temperatura) in questo momento è pessima, dopo il 50% di carica crolla a 50kW e dopo il 90% addirittura scende a 7 kW (a titolo di confronto, la mia Model 3 SR+ al 96% carica ancora a 23kW e al 99% a circa 1 minuto dal termine della carica è ancora a 5kW)), per cui per effettuare una ricarica al 99% in colonnina pubblica sono necessarie… 4 ORE!! (al 100% non è stato possibile perchè la carica è scesa a meno di 1kW e sarebbe stato necessario attendere una ulteriore ora per il restante 1%).

    Sicuramente un problema che verrà risolto con un aggiornamento, ma è probabilmente indice che per garantire i 10 anni di garanzia / 240.000 km hanno un approccio estremamente conservativo!

    Potrebbe davvero essere un grosso boomerang.

  2. Si tratta di un eccesso di pagliacciate…vedi che se ricaricassero a 100 kw la batteria in 1 secondo torna perfettamente in temperatura

    • Si infatti torna in temperatura ma te la ritrovi danneggiata.
      Si vede che le batterie ke conosci poco….
      È ovvio che se butti nella batteria una corrente bella potente questa fenera calore e riporta la batteria a temperature meno gelide ma questo non vuol dire che nel mentre che si sta scaldando nom si rovini pure….
      Qualsiasi batterà, che sia Toyota Tesla o di chiunque altro deve essere in temperatura (o meglio entro un range ben preciso di temperature) PRIMA che inizia la ricarica altrimenti ti ritrovi le celle fritte!!!!
      E questo è un compito che per forza deve svolgere il sistema di climatizzazione del pacco batteria proprio perchè la batteria deve essere “pronta” a ricevere la ricarica prima che questa inizia e non diventarlo strada facendo riscaldando con il calore che naturalmente la ricarica genera….

      Quindi se Toyota arriva ad ipotizzare l’impossibilità di far partire la ricarica a temperature inferiori al -20 °C evidentemente sa che il suo sistema di climatizzazione non è abbastanza performante per portare le celle alla temperatura minima necessaria per far iniziare la ricarica (magari a potenze ridotte in modo da poi farsi aiutare dal calore generale per arrivare a temperature adeguate per la massima potenza)

  3. La notizia è stata confermata ufficialmente da Toyota. Comunque leggendo la nota sembrerebbe limitata solo alle ricariche DC e solo alla versione AWD. Una possibile spiegazione potrebbe essere dovuta alla garanzia di 10 anni: la ricarica in DC a basse temperature per 10 anni di fila potrebbe stressare troppo la temperatura e danneggiare la batteria, costringendo quindi a ricaricare solo in ac alle basse temperature.
    Ma magari ho capito male io…

  4. Tra temperature basse e “Anche le condizioni della batteria, le specifiche del caricabatterie e la ricarica CC completa più di due volte al giorno possono influire negativamente sul tempo di ricarica” mi fa pensare che la climatizzazione della batteria non sia delle migliori.
    Lato Subaru non dovrebbe cambiare nulla, immagino proprio che a livello di powertrain, eccetto la trazione integrale, siano identiche.

  5. “O è solo un eccesso di zelo della Toyota, nel mettere in guardia sulle complicazioni che temperature molto rigide possono apportare a tutte le auto elettriche?” probabilmente quest’ultima.
    La batteria se non erro è climatizzata, non vedo perchè questa dovrebbe essere peggiore delle altre, nei paesi Scandinavi e in Alaska non si hanno notizie di catastrofi… CATL è fornitore di tantissime case automobilistiche (tra cui Tesla) e Toyota non avrà certo richiesto specifiche più economiche degli altri.

    Si è trattato di comunicazione per pararsi da possibili contestazioni, a mio parere, notata da qualcuno che ha pensato bene di sfruttarla per generare traffico (e non mi riferisco a Vaielettrico che sta solo riprendendo una notizia che ha già sollevato il polverone, non lo sta creando)

    • Che anche Tesla usi batterie CATL c’entra relativamente, in quanto da quest’ultima acquista solo le LFP, che non credo abbiano una densità sufficiente per essere montate in taglia da 72 kWh sul BZ4X, visto che sulla Model Y ce ne stanno al messimo 60 kWh.
      Quindi suppongo che quelle fornite da CATL a Toyota siano NMC/NCA.
      Detto questo, Tesla ci ha impiegato più di un anno (raccogliendo i dati di decine di migliaia di auto) a capire come climatizzarle e come tarare il BMS per sfruttarne al massimo la curva di ricarica, specie nei climi freddi. E tuttora consiglia di caricarle al 100% quanto più possibile per tenere le celle quanto più bilanciate possibile. Mentre sulle NMC/NCA (Panasonic o LG) non ha nessun problema: io non ho notato nessun rallentamento nelle ricariche invernali (ed abito nella penisola scandinava) perché la climatizzazione del pacco batterie è allo stato dell’arte (e, per la cronaca, carico senza problemi anche sotto i -20).
      Staremo a vedere se nel caso di Toyota si tratta di un eccesso di prudenza o meno… anche se io non credo che avrebbero rischiato un così clamoroso autogol senza motivo.

  6. Non so se sia eccesso di zelo o problema reale ma il fatto che i problemi si abbiano alla prima ricarica quando è freddo e anche a ricariche in D.C. in continua fa pensare ad un impianto della gestione della temperatura non sufficientemente performante…. infatti se ti bloccano le basse temperature alla prima ricarica vuol dire cge non sei in grado di riscaldare a sufficienza la batteria prima di far partire la ricarica.. all’inverno avere problemi con più ricariche giornaliere in D.C. vuole dire non riuscire a raffreddare adeguatamente la batteria dalla sovrattemperatura che si crea in fase di ricarica ad alte potenze …
    Perciò c’è il rischio di problemi in entrambe le direzioni e se non è davvero un eccesso di prudenza (cosa che commercialmente non è cge sia una gran mossa e da un azienda “esperta” come Toyota non me lo aspetterei) è sintomo di un sistema di climatizzazione della batteria che va in crisi quando chiamato ad un lavoro gravoso….

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