Il furgone elettrico Karma Automotive, chi se lo sarebbe aspettato? Il van, denominato L4, nasce da un’azienda nota per le sue auto sportive con tecnologia range- extender. E la carrozzeria sembra proprio quella di un Fiat Ducato.
Il furgone elettrico Karma con guida autonoma
Karma Automotive da poco ha aperto una nuova pagina della sua travagliata storia. Non più solo auto, ma una piattaforma per veicoli elettrici, la E-Flex, da vendere ad altri costruttori. E talmente duttile da ospitare addirittura 22 diverse configurazioni.

Tra queste c’è appunto un furgone elettrico destinato alle consegne dell’ultimo miglio. Già predisposto per la guida autonoma di livello 4 (quasi il massimo, dunque) e per la ricarica bi-direzionale. Ovvero la capacità di prelevare o di fornire energia alla rete o ad altri veicoli. Nel comunicato messo in rete da Karma Automotive, si spiega che il furgone nasce dalla collaborazione con diversi partner specializzati nei vari settori. Come Nvidia, per il sistema di guida autonoma, e WeRide per la base software e la progettazione dei numerosi sensori e alert che sorvegliano la guida.
Entro l’anno atteso anche il vero Ducato elettrico

Non è chiaro se il furgone elettrico Karma è un veicolo destinato ad essere prodotto o se piuttosto è solo un prototipo nato per dimostrare le potenzialità della piattaforma E-Flex. Questa base tecnica è nata per la Revero GT, un’auto sportiva spinta da un motore elettrico con un piccolo propulsore a benzina come range extender. “Usando la E-Flex Platform, il nostro obiettivo era di creare della partnership che ci aprano un vasto raggio di applicazioni“, spiega Srini Gowda, Vice Presidente di Karma Automotiva per Autonomous Driving/ADAS. “Lavorando con aziende leader con tecnologia snella come WeRide Nvidia, intendiamo offrire al mercato soluzioni uniche, con la maggior velocità ed efficienza”.

Il 2020, Corona Virus permettendo, dovrebbe essere l’anno dell’arrivo sul mercato del vero Fiat Ducato elettrico (guarda l’articolo). La versione meno costosa avrà un pacco-batterie con 220 km di autonomia, quindi destinato alle consegne dell’ultimo miglio, in città. La versione più costosa, invece, avrà un range più esteso, 360 km, per percorrenze più impegnative.