Be Charge va alla guerra e da oggi, ci segnala Claudio, un kWh acquistato in roaming presso una stazione DC di Enel X supera la soglia psicologica di un euro. Precisamente 1,06 euro. La nuova tariffa di roaming vale peraltro nei confronti di tutti gli altri principali operatori.  Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Superata la soglia di 1 euro: mi sorprende, ma non troppo
“Oggi per curiosità sono andato, tramite l’app BeCharge, a verificare il prezzo di una colonnina vicino a casa, è comoda se diventa necessaria una ricarica veloce.
Con mia sorpresa, ma nemmeno troppa, si è passata tranquillamente la soglia di 1 euro a kW per la ricarica DC.
La colonnina si trova nel comune di Castel Mella a 3 km dall’uscita Brescia Ovest….in zona commerciale ed accanto al Burgher King.
Lascio a voi ogni commento.„ Claudio M.
Ecco il risultato di una concorrenza che non funziona
Risposta- Cosa potremmo ancora commentare? Dopo aver spazzato via tutti gli abbonamenti in roaming dei concorrenti di seconda fascia, da A2A in giù, il duopolio della ricarica colpisce ancora.
Be Charge, secondo operatore italiano, si asserraglia nel suo ampio fortino fatto di circa 15.000 punti di ricarica su tutto il territorio, molti dei quali in posizione strategica. E con una tariffa stellare oltre la soglia psicologica di 1 euro, preclude di fatto ai suoi clienti la possibilità di interoperare con il numero uno Enel X e con il resto del mercato.
In un regime di concorrenza sana questo tipo di sfide si giocherebbero al ribasso e in favore dei clienti. In Italia, invece, la guerra è al rialzo. Gli utenti? Cornuti e mazziati.
Ionity abbassa i prezzi, ma secondo lo schema dei Supercharger Tesla collega lo sconto a un fisso mensile che presupporrebbe frequenti ricariche ultra fast nelle sue stazioni. Peccato però che la rete Ionity sia tutt’altro che capillare e quasi sempre fuori dalle autostrade. Stesso discorso per il network Elli. Per non parlare degli altri circuiti, le cui tariffe sono un ginepraio di eccezioni, limiti, se e ma. Chi ci capisce qualcosa è bravo.
Insomma: in meno di un anno il sistema di ricarica è imploso. E andando avanti di questo passo, rischiamo davvero di finire contro un muro, nonostante i generosi incentivi all’acquisto appena lanciati.
AGGIORNAMENTO: In un articolo successivo (qui) abbiamo ripreso la notizia, correggendo alcune imprecisioni e aggiungendo altri dettagli.Â
Forse mi spiego male.
Un problema è sicuramente quello dei prezzi alla colonnina, che sono altissimi e nettamente superiori a quelli di molti altri paesi.
Un altro problema (e forse pure più grave, dico io) è il modo in cui oggi l’utenza è costretta a fruire del servizio di ricarica alle colonnine.
A mio parere, non è possibile che ogni rifornimento diventi una traversata del deserto tra app che ti confrontano i costi dell’energia, app che ti localizzano le colonnine, app che ti abilitano alla ricarica e quant’altro.
Finché il rifornimento non sarà reso il più simile possibile al rifornimento che si fa con i carburanti tradizionali, le BEV faranno fatica a diffondersi.
E’ il mio modesto parere….
Concordo. Ma penso che non sia necessario scimmiottare il rifornimento dei carburanti, ma mettere ordine nel mondo della ricarica, che ha logiche diverse e tanti potenziali vantaggi.
Leggo tutti questi post e mi sembra di essere atterrato su Marte.
Ma vi sembra possibile che il cosiddetto “italiano medio”, solo per rifornire la propria auto (o meglio, ricaricare in questo caso), debba farsi tutto questo profluvio di ragionamenti e confronti, scaricarsi ben 4 app sul telefono e poi magari uscire pure fuori dal seminato con i conti?
Ma non è per caso che sia proprio questo uno dei motivi per cui la mobilità elettrica non decolla, qui in Italia?
Se gran parte deI nostro popolo è fatto da gente che, mensilmente, getta a mare fior di soldi solo perché è un fastidio cambiare compagnia di assicurazione o fornitore di luce e gas, peggio ancora chiudere un conto presso una banca particolarmente “esosa” ed aprirlo in un’altra, quali reali speranze ci sono che queste persone si convertano all’elettrico, quando questo mondo è ancora un autentico ginepraio?
A mio modesto parere, questo problema prescinde addirittura dai prezzi alle colonnine, che stanno via via diventando sempre più insostenibili.
E, a quanto pare, non c’è soluzione….
Due osservazioni
Primo se è vero che la gente butta a mare soldi in polizze assicurativi e conti bancari (e i n tanti altri casi) non si spiga perché mai solo il prezzo della ricarica diventi un problema insormontabile.
Secondo: in tanti altri Paesi europei le tariffe sono molto inferiori. Quindi una soluzione c’è
Se l'”italiano medio” è come dice lei, perché stupirsi che si lamenti sempre di essere povero e di non potersi permettere un’auto nuova, men che meno elettrica?
E non c’è neppure da stupirsi che il declino del Paese sembri non arrestarsi mai.
E neppure che la vulgata popolare sia che è meglio respirare veleni, sopportare eventi atmosferici sempre più violenti e caldo torrido sempre più insopportabile e pericoloso e a volte anche letale per gli anziani e i più deboli anziché aggiungere una sosta un po’ più lunga durante i viaggi lunghi.
In fondo non mi resta che sperare che la sua affermazione sull’italiano medio sia errata, perché o l’italiano medio trova il modo di diventare un po’ più furbo, e anche in fretta, oppure sembra essere destinato ad una vita sempre più miserabile.
È più semplice, molto più semplice di quello che pensi. Ma la goduria rimane enorme. Prova e vedrai. E grazie anche a questa community la vita in elettrico è ancora più bella, malgrado i bastoni tra le ruote che il governo ci mette per suoi interessi contrari alla salute pubblica e alla salvaguardia dell’ambiente, tramite le sue partecipate o direttamente di suo.
Che la concorrenza non funzioni minimamente e che i due principali provider facciano cartello in una gara tra loro a chi riesce a rapinare meglio l’utenza è palese, ma almeno in questo caso, la colonnina non è gestita da nessuno dei due. Che poi siamo una banda di ladri che applicano condizioni non giustificate da nessuna causa di mercato, è indubbio, ma lo fanno per compiacere un governo di capre ignoranti ed incapaci come pochi se ne ricordano nella storia.
E’ proprio vero al peggio non c’e’ mai fine….
A questi prezzi non riesco veramente a capire il senso del “rientro della spesa” delle colonnine…a sti prezzi solo chi è disperato andrebbe a caricare così. Se avessero prezzi competitivi invece, anche senza aver una reale necessità di caricare magari qualche kwh la gente lo metterebbe…ad esempio quando vado a fare la spesa in città dove ci sono i parcheggi a pagamento, ne approfitto per mettere qualche kwh in più nella batteria a 0,44 (ed evitare di pagare in parcheggio in effetti, lo confesso…ma così unisco l’utile al dilettevole). E a sto prezzo ci sta, fosse stato più alto anche no.
La colonnina in questione non è operata da Enel X. La app di Enel X la indica come gestita da “Route220”. Su Google Maps c’è una foto da cui si vede che l’operatore è un certo “Fastway” che comunque non c’entra nulla con Enel X. Ma fare un minimo di fact-checking?
Si, il gestore della colonnina è Route220, poco o nulla cambia, con BeCharge sempre 1.06€/kWh paghi, mentre con Recharge Around di Repower senza abbonamento paghi 0.60€/kWh alla stessa colonnina. Non so se si nota la differenza, il comportamento di BeCharge nei confronti di clienti o utenti occasionali è oltraggioso e irriguardoso. È il braccio armato di tale Salvini per bloccare la mobilità elettrica e salvaguardare i suoi interessi personali con le lobby del petrolio dell’Arabia Saudita. Questo è il punto
A me sembra che il mercato stia compensando il fatto che la gente non consuma e deve rientrare dei costi.
Chi ha un elettrico ricarica a casa o in azienda, chi vuole un elettrico ma non ha queste possibilità semplicemente non lo compra.
La politica di prezzi scellerati fa si che la gente scappi ancora di più.
Ho cambiato auto da Plugin a una nuova Plugin, nel mezzo ho guidato una MG4 elettrica per un mese, già con l’esperienza di due anni di plugin e quindi sapendo a cosa andavo incontro non vi dico la quantità di problemi che ho riscontrato.
Le cose sono in parte migliorate rispetto a un paio di anni fa ma tanti vecchi e annosi problemi restano gli stessi e la gente sta lontano dalle elettriche.
Detto questo con i prezzi precedenti fino a che a2a ha retto anche per ‘lugin avevo sempre un abbonamento da 70-80kw al mese che spesso non utilizzavo ma tenevo di emergenza, con i nuovi prezzi sono mesi che ho annullato tutto, mi conviene di più girare a benzina nei fine settimana in cui non ricarico che dover fare abbonamenti carissimi che non utilizzerei del tutto o peggio comunque a cifre che per la mia auto rischiano di pareggiare i costi della benzina. (e sto sereno senza perdere tempo alle colonnine.
Praticamente le uso a consumo quando mi serve un parcheggio.
Le auto ibride plug in, che ricaricano a potenze di 3 kW, sono uno dei motivi per i quali o gestori non riescono a rientrare dei costi di installazione, se non alzando le tariffe. Giustamente lei le utilizza come parcheggio. Ma in tre ore di sosta acquista 9 kWh, mentre nello stesso tempo un’auto elettrica ne acquisterebbe (e pagherebbe) fra 20 e 30 kwh
App Be Charge disinstallata a fine gennaio dopo aver usufruito dell’ultimo abbonamento a plafond.
Poi sono passato ad app a consumo, che utilizzo dove e quando servono senza pagare abbonamenti:
* Northe per attivare le colonnine Becharge ed A2A
* Wroom per EnelX
* Elecroverse per Ionity(50kw) ed altri minori
* Repower in generale per le HPC a 0.60€ al kwh (F2X, Ewiva, Becharge…)
…e per ultimo, o se vogliamo come prima scelta, i Tesla Supercharger che forniscono sempre un servizio eccellente ad un costo tra i più bassi del mercato!
Tutto questo perché normalmente percorro 4000km al mese e posso ricaricare da casa solo nel weekend.
Volevo spezzare una lancia a favore di Elli, che conta sia sulla rete ionity che su ewiva raggiungendo quindi tutto il paese fuori dalle autostrade a 50 cent kwh. Faccio notare che ewiva é sostanzialmente una enelx a corrente Dc. Quindi enelx fa pagare 95cent sul suo marchio ma scende a 50cent sul marchio ewiva. Quindi escluderei motivazioni economiche alla base dei rincari ma piuttosto decisioni politiche. Ma poi basta boicottare becharge e enelx e preferire tesla, ionity e ewiva ( con app elli) e vedere cosa succede alle loro semestrali.
diminuiscono un po’ gli extra profitti su loro rete e app, ma i bilanci staranno benissimo perché son fornitori (a prezzi decisi da loro.. PUN * X ) di Elli…
a leggere un pò di commenti e tariffe, sembra che debbano mostrare un prezzo alto per fare “notizia” (pubblicità in senso negativo, che situazione assurda), ma poi per vendere i kwh a prezzi meno tirati hanno le collaborazioni
Se non mi venisse da piangere, mi verrebbe da ridere…
Il suv Neta L in Cina al prezzo di 22500 è un suv plugin con autonomia di 310 km in modalità full electric (ciclo cltc). Pacco batteria da 40 kWh. Ovviamente può andare a benzina per ricaricare la batteria.
BYD ha presentato la nuova generazione di plugin con range da 2100 km e consumo di 2.9 l/100 km.
Chi ha una erev o una plugin paga meno a ricaricare la batteria della sua auto usando la benzina che non alla colonnina. Siamo arrivati a questo … Credo che i signori delle colonnine hanno capito l’ aria che tira, con queste performance meglio una plugin tutta la vita. E per la.cronaca le prime plugin di BYD sono già in vendita in Italia e in zona incentivi…
non esageriamo 🙂
– se ricarichi usando la benzina 1 kwh ti costa 80-90 cents
– prezzi europei sono doppi che in cina e con batterie da 18, non 40 kwh
– vetture pesanti, e forse incubo di complessità se c’è da fare manutenzione/riparazione al gruppo di trazione..
Che vergogna!
Un’azienda di Stato che agisce impunemente contro i cittadini.
Funziona l’invio di messaggi?
Beh dai, al momento è sufficiente usare TariffeEV per pagare molto meno.
Buonasera. Qualcuno sta usando l’app di Telepass per caricare ai superchargers?
Luca, grazie per l’ottima dritta sulle colonnine gratis a Bergamo.
Un caro saluto da Reggio Calabria.
La stessa colonnina con l’app Electroverse costa 0,85€
Più che alla guerra va alla disfatta. Ormai sono mesi che non compro più un kWh da una colonnina BeCharge. Per quanto mi riguarda possono travestirle da spaventapasseri.
Una cosa trovo strana.
Enel X ha prezzi alti, è vero, però concede in roaming a Wroom la possibilità di far ricaricare a prezzi concorrenziali. Quasi come se volesse in apparenza buttare fuori dalla porta i clienti per poi farli entrare di nascosto dalla finestra.
Plenitude no, ha barricato porte e finestre.
Chissà cosa ci sarà dietro…
è un po’ come con le compagnie telefoniche…
Vodafone ti spenna.. ma crea HO a tariffe più normali …
Vendono a due prezzi lo stesso prodotto…
chi vuole (ed è capace di trovarsi il risparmio) paga di meno … gli altri… fanno budget e premi agli azionisti & CEO
Eni Plenitude BeCharge merita una stella su Trustpilot, perché è un’azienda che applica dei prezzi fuori mercato, enormemente più alti del costo di riferimento, dimostrando nessuno riguardo nei confronti dei clienti e di impedire la diffusione della mobilità elettrica nel Paese, palesemente e paradossalmente. Invito altri a valutare con una stella Eni Plenitude BeCharge su Trustpilot, tanto per fargli capire che ci siamo
Naturalmente già fatta all’epoca la stessa valutazione su Trustpilot per enel-x e a2a. Che si sappia bene come si comportano queste aziende
Consiglio di ricaricare gratis alle colonnine A2A di Bergamo.
Basta scaricare la App A2A e-moving e usare il profilo non registrato o a consumo (non funziona con l’abbonamento).
Sulla App trovate le colonnine a 50kW e 100kW gratuite con la dicitura “Free-charging” o senza prezzo
Nella foto si vede un telefono con l’app BeCharge che deve essere almeno di 7 anni fa. Si tratta di un’altra trovata, oltre ai costi di ricarica alla sola portata di Creso, per scoraggiare gli utenti? Se non hai un telefono di almeno 7 anni l’app non funziona. Ho sentito dire che sarà anche previsto di inserire manualmente ogni volta una password di 128 caratteri.
A me viene da pensare che i duopolisti (Enel e Eni) non siano troppo interessati ad offrire il servizio al cliente finale, ma bensì occuparsi solo della rete.
Il servizio concorrenziale al cliente finale lo offrono queste società “terze”, ai quali i duopolisti (proprietari dell’infrastruttura fisica) vendono energia a queste società (WROOM, Octopus etc.) che si occupa del resto.
Difatti ogni App ha dei limiti o particolarità sempre diverse, dalla minima spesa (WROOM) o all’attivazione delle colonnine solo attraverso Card (Octopus), etc.
I proprietari della rete poi impongono dei limiti assurdi, tipo A2A che anche con abbonamento non puoi accedere alle Fast+ e Ultrafast, ma vengono conteggiate Pay Per Use.
Attualmente ricarico a casa con potenza 2kW, che in una notte sono 20kWh; se poi è necessario carico un numero di kWh per mantenere il costo medio (tra quello caricato a casa e alla pubblica, tasse e oneri inclusi) sui 0,40e per kWh, limite massimo che mi sono imposto.
Per le tirate in autostrada uso l’app che più conviene sulle HPC, lì c’è poco da fare…
Quindi, caricando a casa 20kWh al costo di 0,36e a kWh, posso caricare alla AC altri 20kWh mantenendo a 0,38e il costo medio per kWh, se uso WROOM per esempio.
Se caricassi con App Enel X, potrei caricare 12.7kWh a 0.69e per mantenere una media di 0.40e a kWh.
Tripolio, non dimentichiamo Free to X.
D’altronde dopo aver attivato con tutt’altro che fascistica tempestività e precisione gli incentivi non potevano non mettere in campo altre azioni per limitarli.
Vabbè, dai!
Sono rimasti ancora gli incentivi per l’acquisto, le strisce blu gratis, il bollo non pagato, la manutenzione quasi gratis.
Certo, tra un po’ ci saranno le accise.
Ma se uno è fermamente convinto della propria scelta ambientalista, deve andare sicuramente avanti, fino alla fine.
occhio ai prezzi benzina e diesel quando entrerà in vigore ETS2
Accise sullo 0.9% del mercato? Passiamo prima il 9% del GPL e il 2% del metano dai..
giusto per esser precisi le accise sul GPL già ci sono e sono pari al 18% del costo mentre sul metano sono bassissime … informatevi bene prima di scrivere …
E’ una cosa palesemente voluta che non ha niente di tecnico.
Non c’è uguali in tutta Europa, anche dove il costo della vita è molto maggiore al nostro.
Lo dico da tempo: dobbiamo smetterla di raffrontarci agli altri paesi europei sul tema della mobilita elettrica. Il raffronto va fatto con i paesi africani, ma quelli meno sviluppati. Ad esempio in Marocco le auto elettriche sono l’1% del mercato, raffrontabile col dato italiano. Andiamo a vedere in Marocco quanto costano le ricariche.
Il problema vero E’ CHI permette che questo avvenga. Sono ridicoli e sperano di dissuadere le Persone all’acquisto delle elettriche a vantaggio della benzina e gasolio da loro stessi commercializzati. Quale concorrenza ? Da dimenticare in Italia vincono le lobby e i politici non fanno nulla , anzi, li aiutano. Una sola parola VERGOGNA, ricarico a casa con il fotovoltaico, é un oaese questo in mano a questa manica di gente, pensateci prima di andare a votare.
magari una discreta parte di italiani saran felici di non vedere troppe auto elettriche in giro (e continuare a respirare i consueti fumi di scarico)…. ma TUTTI QUANTI dovranno pagare nelle loro bollette ENI / ENEL i costi di installazione e fallimento della rete di colonnine ….
ovviamente penalizzerà anche gli abbondanti flussi turistici dall’estero, che ben presto dirotteranno i viaggiatori nord europei verso paesi più “BEV Friendly” … Scommettiamo che a breve la Spagna ci supererà anche nel numero colonnine disponibili (e già vanno verso un PUN metà del nostro) ??
mappa paesi europei con prezzi PUN valori medi da inzio 2024 ad oggi:
https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=IT&interval=year
Portogallo 36 EUR/MWh
Spagna 36 EUR/MWh
Germania 66 EUR/MWh
Grecia 75 EUR/MWh
Italia 91 EUR/MWh ( 9,1 centesimi a kwh)
il “miracolo” spagnolo è basato su installazioni di parchi economici utility di rinnovabili, realizzate a partire dal 2018 circa, tra cui eolico su terra e fotovoltaico a terra, esattamente quello che il nostro ministro si è affrettato a vietare per legge in italia il mese scorso, perchè a noi (e ad ENI soprattutto) piace avere l’energia che costa cara ed è centralizzata
comunque da ricordare che le differenze nel PUN ( 5 centesimi al kwh tra noi e la Spagna) non spiegano i prezzi alle colonnine ( troppe decine di centesimi al kwh), c’è un ulteriore evidente problema di oligopolio (monopolio considerando i referenti) e conflitto di interesse
In Italia il cittadino è come una pecora con 5 pastori…
I primi cercano di tosarla..gli ultimi di squoiarla…
Oltre a oligopolio, parlerei proprio di TRUST.
È palese che c’è un cartello e che i prezzi alle stelle non sono certo opera del libero mercato.
Antitrust, dove sei? Antitrust perché non fai nulla?
Le domande sono retoriche, ovviamente…
Pensate bene a chi dare il Vostro voto, guardate al lungo termine. Uomo avvisato…
In Spagna c’è il nucleare.
Ma pensano di eliminarlo fra 10 anni, quindi l’anomalia verrà risolta riallineandosi ai prezzi italiani.
ARIDANGA ..
anche la Spagna abbandona il nucleare ,
spegnerà come la Germania le sue centrali appena avrà un mix di rinnovabili adeguato ..
d: perchè ?
r: perchè il nucleare è il modo più costoso attuale per produrre energia elettrica !
d:perchè ?
r: perchè eolicoe in-shore e fotovoltaico oramai costano meno del carbone per produrre elettricità !
e l’eolico off-shore , li sta raggiungeno ..
d:perchè ?
r: si chiama economia di scala, più turbine eoliche si preducono più
schende il prezzo, più pannelli fotovoltaici si producono più scende il prezzo ..
e poi ; si pronuncia nuculare non nucleare ..
lo dice un esperto di caratutura internazionale
O.Simpson
il nucl non c’è in Portogallo, ed hanno le stesse identiche tariffe energie stracciate della Spagna, circa 3 cents al kwh
poi persino in Germania, con ancora quote importanti di metano nel mix, ma molte rinnovabili, stano avendo hanno buoni prezzi energia
poi in Spagna il nucolare è una piccola (costosa) quota del mix, sono anni che riducono (22% l’anno scorso, 20% del mix quest’anno)
a settembre 2023 in Spagna hanno ratificato la chiusura progressiva delle ultime 5 centrali
quindi o sono tutti scemi, gli analisti dei costi e i governi a chiudere le centrali: Austria, Germania, Belgio, Svizzera, Spagna,
e l’unico furbo intelligente e disinteressato sarebbe Salvino, quello che vuol fare il ponte con i piloni sulle faglie sismiche pur di far staccare begli assegnoni allo Stato su cui fare stecca e aimici degli amici
oppure su youtube italia abbiamo una banale campagna di disinformazione pagata con truffatori professionisti e organizzati, che sperano di mollare una “sola” di debito finanziario al nostro Stato
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la spiegazione dei bassi prezzi in Spagan e Portogallo è facile, hanno un mix composto di:
> contratti per eolico su terra e fotovoltaico a 1,3-2,5 cents al kwh, tariffa fissa per i primi 20 anni senza rivalutazione, pagamento ai privati che realizzano le installazioni, senza sussudi
> in aggiunta, energia idroelettica ( la Spagna in proporzione simile all’Italia, e il Portogallo di più), a circa 1-2 cents al kwh
> come sistemi di accumulo usamo i pompaggi idroelettici (PI), e siamo a 1 cents al kwh; pompaggi idroelettici che abbiamo già pronti in quantità da usare anche in Italia e Svizzera
> il metano ora gli costa 7-12 censt al kwh, e ogni anno ne usano sempre meno
> la gestione ordinaria delle ultime vecchie centrali nucl. spagnole, costa 3,5 cents al kwh ( analisi 2023 Lazard), che è il motivo per cui le mandano in dismissione lenta; peccato che poi vanno aggiunti i costi fissi (costruzione, smantellamento, manutenzioni straordinarie) si arriva a circa 16-22 cents al kwh (Lazard e Bloomberg 2023), e circa 23-35 cents al kwh in caso di reattari di piccola taglia
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studiarsi bene questi grafici con i costi energia LCOE, cioè ciclo di vita completo degli impianti e calcolati tutto compreso, anche eventuali sussisi statali, che anche se non gravassero sulle bollette, vanno comunque pagati daicittadini con altre tasse:
GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2019 – LAZARD (banca di investimenti)
https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png
GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp