Il distributore (elettrico) del futuro è già una realtà. Lo ha realizzato Tesla a Las Vegas, dando un assaggio di quel che si potrebbe fare anche in Italia…
Questa è a Las Vegas, ma in Italia…
Pensiamo alle nostre isole e alla difficoltà (e ai costi) di rifornirle di benzina e gasolio. Con distributori come questo, alimentato con energia solare da pannelli di ultima generazione, si potrebbe sostenere una flotta a emissioni zero. E a costi che si limitano all’ammortamento dell’investimento iniziale. E con potenze inferiori a questa stazione V3 Supercharger e automobili che consumino molto meno dei vari modelli della Tesla. Ma pensiamo anche alle autostrade, soprattutto al Sud, che potrebbero usare grandi tetti solari nelle stazioni di servizio per alimentare le auto in transito con energia pulita.
Da questo distributore in15 minuti energia per 250km
Qui parliamo di rifornire a 250 kW, tanta roba, con i nuovi Supercharger V3 che la Tesla ha svelato a marzo (qui l’articolo del sito americano Electrek). E parliamo di aggeggi in grado di caricare in 15 minuti l’energia necessaria a una Tesla per fare 290 km. È ovvio che una flotta di citycar potrebbe lavorare a potenze ben inferiori, con un costo dell’investimento assai più contenuto di questo distributore dotato di 24 colonnine. E situato nella proprietà di un famosissimo hotel di Las Vegas, il Ceasar Palace, con la possibilità di rifornire fino a 1.500 automobili al giorno. Il filmato sopra è stato postato su YouTube da Tesla.
— Leggi anche: Belle e Porto Santo, isole nella corrente
chiedo scusa. la risposta era indirizzata a Coppola, non a Dog.
Tutti parlano di tecnologia di ricarica per le elettriche, ma del Litio che serve per realizzare le batterie??
Se ne parla tanto, Francesco, e soprattutto della necessità di recuperarlo (con il cobalto ecc.) dalle batterie usate. Qui per esempio uno dei tanti post del Gruppo Volkswagen: https://modo.volkswagengroup.it/it/mobotica/lunga-vita-alle-batterie-la-strategia-di-riciclo-del-gruppo-volkswagen
Possiamo eliminare il cobalto, il nickel e i solventi grazie alle batterie allo stato solido, e recuperare gli altri materiali, come appunto il litio, grazie al fatto che questa nuova tecnologia ne rende più semplice il riciclo.
Tranquillo che tra poco si useranno quelle in grafene.
ehi Dog, ma è un problema tuo? ti hanno per caso chiesto di divenire loro fornitore di litio grezzo? ti risulta forse che manchi la materia prima necessaria al fabbisogno? comprati una elettrica, in attesa che il litio divenga rarissimo; così sarai ricco………..