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Il disprezzo per chi guida elettrico

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MENEFREGHISMO / Auto parcheggiate in un centro commerciale di Bologna negli spazi riservati alla ricarica delle auto elettriche.

Il disprezzo per chi guida elettrico. Ecco che cosa sta nascendo in questo disgraziato Paese, in cui social e media alimentano una campagna senza senso.

il disprezzo per chi guida elettrico
Altro caso di ricarica occupata da un’auto a benzina, la Fiat a sinistra.

Il disprezzo per chi guida elettrico: “Ideologia da malati di mente”

Ci arrivano continuamente segnalazioni di articoli che manipolano la verità per presentare la mobilità elettrica come una congiura di chissà quali poteri forti. E purtroppo molte Case auto e qualche disgraziata lobby del petrolio hanno alimentato questo clima, di cui si raccolgono ora i frutti. Ecco il testo di una mail arrivata in redazione dopo l’articolo in cui riparlavamo dell’invito della Volvo ai concorrenti ad affrettare il passaggio all’elettrico: “Andate voi in elettrico. Ditelo a Volvo. La balla costosissima e inquinante dell’ elettrico a spese nostre. Tutte bugie antiscientifiche solo per un’ideologia di malati di mente”. Firmato: Mauro Mazzoldi da Iseo (Brescia). Noi non ci sogneremmo mai di dare del malato di mente (patologia serissima) a chi la pensa diversamente su temi come questi. Riportiamo il parere di tutti e in cambio riceviamo tantissimi insulti, come quello riportato sopra.

il disprezzo per chi guida elettrico
L’articolo (anonimo) comparso sul sito Meteo Web.

Sul web spuntano come funghi i pentiti dell’elettrico

E poi ci sono le “drammatiche testimonianze” che ultimamente spuntano come funghi sui siti più disparati. Con un unico filo conduttore: il pentimento di chi ha fatto l’errore fatale di passare all’elettrico senza sapere che si sarebbe rovinato. Oltre a trascorrere decine di ore davanti alla colonnina in attesa che l’auto si ricarichi. Tutte confessioni anonime.  L’ultima ce la segnala il lettore Antolini sul sito Meteo Web: un tale sostiene che a meno di 0,89 euro/kWh non si riesce a ricaricare. Ha comprato un’elettrica (non si dice quale, naturalmente) senza sapere di tessere flat e di alti modi per spendere molto meno. Chiudiamo il quadro con l’ennesima segnalazione del disprezzo verso chi l’elettrica ce l’ha e vorrebbe ricaricare. Silvio Baroldi ci manda una foto (in alto) del Centro Commerciale Meridiana a Casalecchio di Reno: “Le ricariche Tesla sono occupate da veicoli che vengono lasciati per ore. I soliti cafoni che si giustificano dicendo che, siccome sono quasi sempre libere, sono comodi a parcheggiare lì“. Domanda: chi mai parcheggerebbe davanti alle pompe di benzina di un distributore, impedendo il rifornimento agli automobilisti?

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187 COMMENTI

  1. Quello che chiamate “disprezzo” è facilmente spiegabile.
    L’auto elettrica non è una esigenza del mercato, è di fatto imposta dall’alto. Non sempre tecnologia fa rima con progresso e questo è esattamente il caso. Se una nuova tecnologia non semplifica la vita al consumatore è destinata a sparire.
    Ora, da consumatore, mi stanno offrendo veicoli che:
    – costano il 30% in più
    – hanno una variazione di consumi enorme rispetto alla temperatura esterna
    – hanno un tempo di rifornimento di 10:1 (forse)
    – prevedono l’installazione di uno o più componenti domestici (per essere fruibile)
    – hanno una velocità massima ridicola rispetto alla cavalleria

    Questa è di fatto una nuova tecnologia che funziona peggio della vecchia. Niente di strano eh, è capitato con i google glass, con i tv led a schermo curvo, con gli schermi tv 3d e decine di altri prodotti.

    L’unico motivo per cui si acquista elettrico è la coscienza personale riguardo le emissioni. Per tutto il resto oggettivamente non c’è alcun motivo.
    Da qui l’antipatia verso l’elettrico perchè, anche di fronte alla realtà, ci si ostina ad elencarne pregi improbabili quando ad una persona comuna bastano 2 giorni per capire che è più scomoda.

    Tutto qui.

    • In realtà, Simone, qui può leggere centinaia di testimonianze di automobilisti che in due giorni hanno capito che i vantaggi sono più dei problemi.

      • Certo, anche su Tuttosport posso leggere che l’europa league è ormai più importante della Champions League, non significa nulla.
        I punti cardine descritti sopra sono fatti che peggiorano la vita del consumatore medio .
        A 12 anni da Nissan leaf auto dell’anno 2011 proposta a 36000 euro siamo ancora allo stesso punto: macchinine poco più che utilitarie proposte a 35000 euro.

        • Ci può illuminare con le sue esperienze dirette, che immagino molto approfondite? A 12 anni da Nissal Leaf, in Europa il 13% del mercato è elettrico, il 6% in America, più del 20% in Cina, l’80% in Norvegia. Ecco cosa è cambiato

          • Se legge il mio commento iniziale ha già la risposta per quanto riguarda le vendite.
            I dati che porta lei tra l’altro sono relativi alle nuove immatricolazioni, non al mercato. In Cina circolano circa 8 milioni di auto elettriche su un parco circolante di 360 milioni (errore in buona fede il suo?).

            Ma non capisco la difficoltà nel dire la verità: “la mia coscienza ecologica mi spinge ad acquistare elettrico pur sapendo che di fatto la qualità di fruizione del mezzo sia peggiore”.

            È un punto di vista rispettabile, ci sta. Ma “raccontarsela” senza guardare la realtà dei fatti fa sorridere. E ripeto, è questo atteggiamento da “fanboy” che provoca ciò che qui chiamate “disprezzo”.
            Saluti

          • Io guido continuamente auto elettriche e scooter elettrici di tutte le marche. Quindi non sono nè’ un fan nè un boy: semplicemente conosco la “relatà dei fatti” meglio di lei. Ci legga e imparerà qualcosa.

    • Penso non si possa fare una discussione sensata sull’elettrico senza dividere il problema in due parti: a) transizione per motivi ecologici, b) convenienza dell’auto elettrica per l’automobilista.
      Sul punto a) va detto che non tutti la pensano allo stesso modo. Chi lo vede come passo indispensabile verso una riduzione (l’eliminazione totale è impossibile, almeno finchè non avremo la fusione nucleare) dell’uso dei combustibili fossili. Altri sono più scettici e in sostanza affermano che l’EV darà benefici all’ambiente, ma non così decisivi, cioè tali da compensare i costi, ecc.) Se hanno ragione i primi è inutile stare a discutere: si DOVRA’ passare all’elettrico, piaccia o non piaccia.
      Sul punto b) ci si scanna un pò inutilmente, a mio parere: se l’elettrico fosse una alternativa valida per la maggior parte degli automobilisti, nel giro di pochi anni ci passeremmo tutti. Forse che qualcuno compra ancora i vecchi telefonini al posto degli smartphone? O le TV a tubo catodico? O un PC col DOS? Il mercato decreta sempre la scelta della tecnologia migliore. E non escludo che questo possa avvenire per le auto elettriche in un prossimo futuro. Oggi, chiaramente, l’elettrico non è per tutti, sia per i costi di acquisto che per altri fattori discussi su questo forum. E non dimentichiamo che, un pò in tutto il mondo, è sostenuto dagli incentivi pubblici (magari spesi bene, ma sempre soldi dei contribuenti sono). Io credo che la maggioranza delle persone non sia stupida, se l’ auto elettrica fosse conveniente, perchè non prenderla?
      Come ho detto in un post precedente, io non odio che guida elettrico (e considero malati di mente quelli che lo fanno), ma, essendo un pò scettico sull’impatto ambientale, ritengo prematuro e sbagliato il dikat dell’UE che mette al bando i motori termici dal 2035. Avrebbe avuto più senso mantenere un mix tra motori termici, incoraggiando il passaggio ad euro 6 o 7 (se ci sarà) ed elettrico.

    • Tutto questo spiega come lei si è formato la sua idea, e potrebbe (potrebbe) anche avere ragione, ma non spiega perché lei lo pubblichi qui, a meno che ritenga che chi si è formato un’idea come la sua abbia il diritto di ostacolare deliberatamente con azioni prepotenti chi sta praticando attività diversamente.

    • Solo il fatto che lei indichi un costo del 30% in più, denota che non sa fare i conti.
      Io non guardo solo al costo per l’acquisto, ma anche al costo per il rifornimento ed il mantenimento dell’auto. Ed in questo la EV vince sul termico.
      Ho la comodità di metterla in carica a casa, semplicemente infilando un cavo.
      Il termico non fa rifornimento a casa, quindi è meno comodo.
      Quelle volte che faccio un viaggio oltre l’autonomia, in autostrada ricarico velocemente con la rete FreeToX, al di fuori, carico arrivato alla metà, di solito in parcheggi centrali pagando solo l’energia che prelevo, gran comodità.
      Per quanto riguarda la velocità, in Italia abbiamo il limite di 130km/h, la mia EV arriva a 160, ben oltre il limite, quindi non vedo quale sia il problema. E non tiri fuori le solite tritate sulle Autobahn, sono italiano, vivo il Italia e guido in Italia. Di quello che fanno in Germania, onestamente non mi importa.

      • La stupirà dunque sapere che:
        1- la maggior parte delle persone guarda molto al prezzo di acquisto perché la disponibilità economica immediata impatta in maniera determinante, tant’è vero che la panda resta l’auto più venduta in Italia
        2- molte persone non hanno il garage o anche avendolo è spesso singolo impedendo di fatto la ricarica notturna di 2 auto (marito e moglie che lavorano in posti differenti)
        3- il fatto che le leggi in Italia limitino la velocità ai 130 km/h non significa nulla. Secondo lo stesso ragionamento dovrebbero allora vendere solo veicoli che fanno i 130. Il fatto è che spendere oltre 40000 euro per avere un mezzo che va più lento di una panda anni 80 fa ridere

        • /// la maggior parte delle persone guarda molto al prezzo di acquisto perché la disponibilità economica immediata impatta in maniera determinante \\\ Dal segmento C in sú il prezzo di un’auto elettrica è giá simile a quello di un modello termico paragonabile, per i segmenti inferiori è questione di tempo..
          Per quanto riguarda le altre osservazioni “auto elettriche vs termiche” :
          /// – costano il 30% in più \\\ vedi sopra
          /// hanno una variazione di consumi enorme rispetto alla temperatura esterna \\\ Vero ma in molti casi non è un aspetto cosí importante
          /// hanno un tempo di rifornimento di 10:1 (forse) \\\ Questo influisce sulla vita di chi viaggia solo nei percorsi molto lunghi
          /// prevedono l’installazione di uno o più componenti domestici (per essere fruibile) \\\ L’installazione di un punto di ricarica costa la minima parte di un’auto elettrica e ne rende l’uso molto piú comodo (e alla lunga anche meno costoso)
          /// hanno una velocità massima ridicola rispetto alla cavalleria \\\ In certi casi è vero ma non ha molta importanza visti i limiti italiani (per non parlare di autovelox e tutor)

          • Ecco Luigi, tutti i suoi appunti che sono rispettabili sono riassumibili in “sì, ci sono questi limiti effettivamente ma potrebbero essere poco importanti”.
            Bene, idea sua. A mio avviso invece capire che le persone non possono più fare facilmente quello che facevano 40 anni fa con una panda (spendendo ora cifre ben superiori) è il motivo per cui di auto elettriche non ne vendono.
            Semplicemente perché allo stato attuale, alla prova dei fatti, le auto elettriche sono inferiori alle termiche.

  2. Io ringrazio sempre Tedeschini, Degli Esposti e Mariano per informare sempre con grande obiettività ed offrendo dati reali (dopotutto un’auto da diverse decine di migliaia di euro lasciata in prova senza problemi ed, evidentemente, senza un retropensiero pubblicitario, visto come è stata stroncata) in modo che chi sia seriamente interessato alla mobilità sostenibile si può fare un’idea. Da automobilista elettrico vi posso confermare l’estrema prudenza nel commentare situazioni d’uso e criticità, spesso la nostra vita in auto è molto più semplice, fino a sembrare noiosa.
    Apprezzo meno l’ecumenismo offerto ai termici, che non capisco per quale motivo vengano qui ad inquinare (aumentando quello che provocano già in giro), segno di un disagio e di varie problematiche comportamentali al limite del patologico. Ma si sa, l’italiano medio è furbo, manomette le centraline, toglie il FAP e l’EGR perché “l’auto va meglio” e chissenefrega se questa si trasforma in una bomba ecologica, pericolosa e fuorilegge. Il proprio ego va sostenuto e lo studio sulla correlazione tra la grandezza del SUV rispetto ad altre appendici corporee dovrebbe essere esteso anche alla funzionalità del cervello. L’EV fa paura, non c’è il “cugino” sotto casa che la modifica, ci va competenza e se sbagli l’alta tensione ti frigge. Forse sarà questo il primo problema perché, a ben vedere, la questione del costo (bisogna cercare, ma ormai si trovano EV a tutti i prezzi, certo non a quelli di una Panda scassata che sta insieme col fil di ferro) così come l’autonomia e la ricarica (salvo questioni specifiche di condominio, ma gli abbonamenti alle colonnine sono convenienti) possono essere agilmente superati.
    Certo, quando si cambiano (pessime) abitudini che resistono da decenni è sempre difficile, ma i nostri figli, l’ambiente (e il portafogli) ci ringrazieranno.

  3. ho le colonnine sotto casa regolarmente occupate da auto termiche . sempre le stesse, peraltro. due sabati fa vedo una pattuglia di polizia urbana parcheggiata a 200 metri . vado da loro, mi presento , vedono che ho un auto elettrica e spiego loro che non posso ricaricare perché ci sono due termiche nei posti . loro mi dicono che ” adesso intervengono” li ringrazio. il tempo di girare l auto attorno all isolato per tornare e me li vedo passare davanti . pur di non fare la multa a 300 metri hanno acceso il motore e se ne sono andati. questo è solo una delle decine di volte in cui ho segnalato la cosa e mai mai mai che nessuno di loro sia passato o intervenuto. quindi quando leggo di gente che esasperata si fa giustizia da sola li capisco tutti.

    • Quindi io che ho avuto un’ auto elettrica e mi sono pentito per tornare a benzina, non posso esistere, non posso lamentarmi della mia esperienza e sono un mistificatore, oppure uno che tarocca le macchine. Debbo tacere altrimenti offendo nel profondo tal Angelo Misumarra…. Il problema è, caro il mio Angelo, che io me ne fotto delle sette e dei tifosi, che gente come te non fà altro che alimentare, quindi se devo dire che la mia esperienza è stata pessima, ed è stata pessima, lo dico, alla faccia tua!

  4. Il giorno che trooi lo stallo occapato e i vigili non vogliono uscire, prendo il martelletto frangivetri dalla mia auto e voglio vedere come gli passa la voglia la prossima volta.

  5. Metti le colonnine in un posto comodo… e te le vandalizzano.
    Poi ti dicono “le colonnine sono in posti scomodi! non compro l’elettrico perchè non ho le colonnine al centro commerciale!”.

    Ma, nella siruazione di Casalecchio uno cosa dovrebbe fare? rivolgersi a chi? Perchè una soluzione DEVE esserci, vero?

  6. “Odiare” chi guida elettrico è una cosa stupida, su questo non si discute. Come scelta personale la guardo al momento con distacco, dato che sono pensionato, faccio pochi chilometri con la macchina (circa 4000 all’anno) e fin che la mia vecchia Honda CRV (diesel euro 4 con FAP) non mi abbandonerà (o sarò costretto ad abbandonarla causa divieti) non penso di cambiare auto. Non ho niente contro l’elettrico, ma c’è una cosa che mi infastidisce e che mi pare sia condivisa da molti: la decisione UE di proibire la vendita dei motori termici dal 2035. L’ impatto è in realtà quasi immediato, visto che ben presto le case abbandoberanno lo sviluppo dei motori a combustione. E le macchine elettriche costano mediamente il doppio egli analoghi modelli tradizionali. E’ possibile, anzi auspicabile, che i prezzi scendano (mi pare stia già succedendo), ma intanto l’auto elettrica non è alla portata di tutti, quindi la paura di molti è che in futuro non potranno più permettersi l’auto! Da notare che è solo l’UE, in tutto il mondo, a imporre una scadenza di questo tipo. Negli Stati Uniti ci sono gli incentivi per l’elettrico, ma nessun obbligo per i costruttori di smettere la produzione dei motori termici. Non entro nella complessa discussione sulla maggiore (presunta?) ecologicità delle EV, ma la transizione dovrebbe essere assolutamente graduale e senza “scadenze”, a mio parere.

    • Dario, comprendo le tue ragioni
      ma mi sento di opporre quanto segue:
      il tema è vecchio e stravecchio, di questo bando si parla da almeno il 2015. almeno.
      in Italia i media e la politica si accorgono delle questioni quando ormai la scadenza è prossima, oppure quando c’è un vuoto di notizie e tocca riempire il telegiornale e le prime pagine, oppure quando serve indicare un nemico nuovo.

      da italiani penso che possiamo solo riconoscere, ancora una volta, che è solo nostra la responsabilità di aver dormito, e di aver votato persone che ci han permesso di dormire con promesse e ninne nanne rasserenanti
      mentre le scadenze si approssimavano
      mentre il problema che sta dietro a tutto questo diveniva ogni mese più drammatico.
      la siccità nella mia zona (Piemonte sud) a febbraio non si era mai vista, a memoria di anziani.

      e ora?
      secondo me toccherebbe chieder conto, da un lato, e rimboccarci le maniche dall’altro, perchè ogni giorno che passa è un giorno in meno per adeguarci.

      • No, ma non sono così convinto che l’auto elettrica sia la soluzione. Le auto sono solo in parte responsabili per le emissioni e anche l’auto elettrica ha i suoi impatti sull’ambiente, anche perchè l’energia elettrica non è tutta prodotta con le fonti cosiddette rinnovabili. In Cina, per esempio, si stanno diffondendo le EV, ma nel frattempo continuano a bruciare carbone…. Ma non sono contro, mi va bene che l’auto elettrica si diffonda, anche perchè vedo anche gli aspetto positivi, sopratutto per le città. E penso che le EV si diffonderanno sempre di più. Ma deve avvenire senza imposizioni…

        • Ripetiamo fino allo sfinimento che non c’è “la soluzione”. Ce ne sono tante, da adottare tutte insieme, come infatti prevedono gli accordi internazionali e il pacchetto Fit for 55 dell’Unione europea. La mobilità elettrica è una di queste. E’ vero che un impatto ce l’ha anche lei, ma oggi, con l’attuale mix energetico, è circa la metà di quello della mobilità tradizionale. Ma diminuirà ancora al crescere della quota di rinnovabili nel mix energetico mondiale. Non veda il 2035 come imposizione, ma come un punto di riferimento inequivocabile per orientare gli investimenti dell’industria automobilistica e dell’ecosistema di cui necessita (ricariche, assistenza software di gestione).

  7. Premesso che nn è una questione di “disprezzo per chi guida BEV”, ma di inciviltà a prescindere.
    C’è un “ma”, formalmente per gli stalli pubblici su strada pubblica ci sono norme che prevedono multa e rimozione. Ma mi chiedo se i posti invece nei parcheggi privati, come stazioni di servizio o centri commerciali, di fatto non ci sia alcuna regola reale.

  8. Articoli con quale sono d’accordo visto la mia esperienza con elettrico. Non è il mio odio verso chi acquista una macchina elettrica, è ha possibilità sia di acquistarla sia di mantenerlo( fotovoltaico a casa), è il mio odio verso chi impone a me di andare verso elettrico. Come ci sono macchine a gas, metano, possono esserci anche a elettrico, ma non obbligarmi di passare ad elettrico come fosse la salvezza del mondo visto inquinamento. Prima di passare ad elettrico devono creare le condizioni : punti di ricarica, prezzo accettabile, velocita di ricarica, capacità della batteria. Se voi mi obbligate a passare ad elettrico il mio odio e disprezzo cresce di più.

  9. premesso che sono agevolato e ricarico con il fotovoltaico, ma in inverno vado in difficolta al mio paese stiamo aspettando le colonnine quando ho urgenza vado vicino al lavoro dove ad un distributore benzina enelx ha messo 4 stalli da 2 a 350kw posto isolato dove nessuno parcheggia e vengono in pochi a caricare ci vorrebbe che qualcuno provasse ad aprire un bar per la mezzora che uno si ferma a mezzogiorno un paio di macchine ci sono quasi sempre.

    • L’occupazione di uno stallo di ricarica è un illecito amministrativo, il danneggiamento o deturpamento doloso è reato se commesso su un luogo pubblico o un luogo privato aperto al pubblico. Infatti siamo davanti al danneggiamento aggravato dalla violazione della fede pubblica che è ancora reato e non è stato depenalizzato e il reo può essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Non essendo un avvocato non so se si applica anche l’aggravante dei futili motivi, ma al tuo posto eviterei di finire sui giornali come il mostro che distrugge le auto altrui.

  10. Mi sono sempre domandato perché nei posti riservati alle ricariche non vengano installati quei dissuasori in metallo che impediscono il parcheggio ch csi vedono talvolta nei posti macchina privati. I quali si “abbasserebbero” solo in presenza di una tessera avvicinata alla colonnina di ricarica.

  11. Non c’è odio verso chi usa l’elettrico, c’è verso chi ritiene di essere superiore per questo.
    In verità, non siete di certo accomondanti; se solo aveste l’umiltà, e quindi la superiorità tanto anelata, di leggere i vostri commenti, lo capireste.
    Qualcuno ha detto che chi non è intelligente divide. Curioso che tra i vostri commenti si delineano bene due fazioni che secondo voi esistono; in sostanza, siete il bue che dà del cornuto all’asino.
    Però poi piangete per il “disprezzo per chi guida elettrico”.

      • Trovo la sua risposta completamente fuori luogo, non aggiunge nulla all’argomentazione e non risponde in alcun modo a quanto detto da me.
        Io vi ho proposto una visione di chi (ancora facendo le vostre divisioni) è dall’altra parte della linea che tracciate. Non mi sento di certo umiliato e non mi pare di aver fatto intendere questo.
        Inoltre è lei che mi da la possibilità di commentare, quindi non ho fatto nessuna “violazione di proprietà”.
        E ancora una volta, lei stesso definisce la divisione tra voi e gli ipotetici altri, dicendo “casa nostra”. Si riferisce al mondo elettrico? Ma cosa le da certezza che io non abbia un mezzo elettrico? Il fatto che sono obiettivo?
        Tornando al vero argomento, state esagerando un tema che -purtroppo- esiste, ovvero l’inciviltà di alcuni. Ma questa c’è da che mondo è mondo; non direi proprio che c’è un accanimento verso chi va in elettrico. Semmai, come già stato comprovato, c’è una tendenza di chi scrive questi articoli a fare la vittima.

        • Non facciamo nessuna divisione fra noi e voi, caro Marco. Le rammento che questo sito è casa nostra perchè l’abbiamo fondato, lo autofinanziamo e ci lavoriamo giorno e notte. Lo mettiamo a disposizione di chi vuole discutere e informarsi senza autodefinirsi a priori “obiettivo”. Le ricordo anche che lei si è approcciato alla discussione, definendoci i “buoi che danno del cornuto all’asino” quando nessuno l’aveva interpellata o chiamata in causa.

          • ma che risposta è?
            allora questo sito non è pubblicato per informare ma solo per far svagare i redattori, come se fosse un circolino privato?
            allora quelli riportati qua non sono fatti ma mere opinioni dei redattori, l’accesso di chi non è completamente allineato è solo tollerato e, se tanto mi dà tanto, questo commentatore tutti i torti non li ha…

        • Ehm, non so a te ma quando avevo la panda nessuno mi ha mai lasciato sul parabrezza un foglio di carta con su scritto “devi morire tu e la tua macchina di merda”, ma l’unica volta che ho preso una tesla a noleggio e l’ho parcheggiata a caricare al supercharger mi son ritrovato questo bigliettino sul parabrezza, come se fosse una multa, che mi augurava la morte.

    • E lei come lo chiama? La maggior parte di chi passa all’elettrico arriva, come me, da tanti anni con un turbodiesel, con l’ultimo dei quali ho percorso orgogliosamente la bellezza di 370k kilometri, con alti e bassi. Molti di coloro che passano all’elettrico lo fanno per curiosità, altri perchè si sono informati, c’è chi la ritiene una forma di mobilità più efficiente e sostenibile e poi ci sono quelli che si “pentono”, è normale. Dall’altra parte ci sono i denigratori seriali, quelli del sentito dire senza una minima conoscenza del prodotto, quelli che leggono che le elettriche si incendiano (1 caso su milioni), ecc. Per quanto riguarda la questione parcheggi, i signori che occupano i posti destinati alle ricariche non sono denigratori, sono semplicemente maleducati come coloro che posteggiano nei parcheggi riservati ai disabili, mancano di senso civico.

      • Perfetta come risposta. secondo questo articolo chi parcheggia nel posto riservato alle elettriche lo fa per disprezzo verso i proorpietari di BEV… non si può leggere una cosa del genere. Chi lo fa è perché incivile e non rispetta le regole. cosa ben diversa.

    • nooo, ma cosa dici?
      non vedi come ti ha risposto educatamente in merito mde?
      tu entri a “casa sua” (dimentica sempre che è posto pubblico, eh) quindi puoi leggere gli articoli -ormai sempre dello stesso tenore- ma non commentare anche se si può.
      altrimenti si adombra..
      se poi aggiungiamo gli “irridentori” di professione qui presenti a commentare sotto chiunque porti numeri, tesi o parole diverse dal loro credo, diventa ovvio che il mondo c’è l’ha con loro..
      a volte si sente odore di arianesimo, razza superiore

      • Arianesimo lo va a dire a qualcun altro, Lei è un maleducato che offende il prossimo senza neanche avere contezza della gravità delle cose cose che scrive.

        • /// tu entri a “casa sua” (dimentica sempre che è posto pubblico, eh) \\\ Anche il server / dominio del sito è pubblico, vero ?? E comunque è buona regola non insultare o aggredire, né in luoghi pubblici né privati..

        • 🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️

          mi chiedo come sia possibile che abbiate avuto incarichi giornalistici di un certo rilievo e non siate in grado di comprendere, intendere, afferrare il concetto (fare 2+2 insomma)..
          se si legge il commento di marco e la risposta del suo co-direttore, può essere che capisca il mio intento.
          oltretutto si dovrebbe indovinare da “arianesimo=razza superiore” che non è riferito al terzo reich, ai campi di sterminio ecc ma al modo di porsi di chi teoricamente, dovrebbe fare informazione. ma si è ammantato del vello reale (superiore) e dispensa ( lasciando fare anche ai soliti) maleducazione a piene mani.
          poi, se per lei è normale aggredire chiunque entri “a casa vostra” (ripeto sito pubblico), non è problema mio.

          • Ma non capisco l’utilità di mantenere su queste pagine persone come queste che non perdono mai nemmeno 5 minuti a dare una risposta nel merito di quel che tratta la pagina. E anzi non perdono attimo nell’offendere o giudicare gli altri avventori.
            E’ abbastanza inutile… e crea un brutto ambiente.
            Uno vorrebbe anche commentare seriamente ma tanto poi arrivano personaggi così che lo bullizzano con faccine, sfottò e quant’altro. E passa davvero la voglia.

          • quando leggo certe strnzte sesquipedali a scoppio o elettriche ..
            mi viene in mente un video dei cartoni morti

            i nowatt
            sono come i
            novax per me

            ridiamoci sopra va , un po amaro ,ma è esattamente così secondo me

          • ernesto grottaferrata 21 Febbraio 2023 at 13:40
            è molto più complesso di così, ma se le piace vittimizzare..
            come scrissi tempo fa, quando saranno tutti elettrificati ognuno parcheggerà quello che ha dove vuole senza piagnistei.
            quello che al contrario non si vede sono i distributori di corrente: ci sono solo stalli che diventano esclusivi per le bev.
            quante pompe di benzina ha visto togliere posteggi?

          • @Ernasto; “…quante pompe di benzina ha visto togliere posteggi?…”
            qui da me in via dell’Appennino, ma penso in moltissimi posti, quando hanno eliminato 2 distributori si sono creati una 60ina di posti auto. Da cui, oserei dire, che le pompe precedenti stavano togliendo posti auto.

    • Ahhh scusi se non tutti quelli che vengono insultati… perche di questo parliamo … non porgono l’altra guancia ma rispondono a tono, ma comunque …anche se in maniera sprezzante secondo la sua opinione … sbandierando dati.
      A differenza i “termici” non sono in grado di dare evidenza a sostegno di cio che sostengono…. e quando citano qualcosa per sostenere le loro tesi citano al massimo qualche articolo o video di importanti riviste riconosciute a livello mondiale tipo… facebook :-)) … spero capisca che anche gli “elettrici” sono persone che si scocciano e se la prendono …. o non abbiamo perso il diritto a questo tipo di classificazione?

    • Buon pomeriggio Marco
      chi ti parla è un semplice impiegato che non si sente superiore a nessuno.
      Tant’è che pur essendo possessore da pochi giorni di una BEV mi sono mantenuto la mia vecchia diesel.
      Il mio obiettivo è capire pregi e difetti senza voler convincere nessuno ma solo informarlo di quanto acquisito con l’uso.
      Poi buona educazione e civiltà sarebbe opportuno che venissero rispettate le normative sui punti di ricarica (divieto di parcheggio come d’altronde avviene per i distributori di carburanti).
      Tutto qua.

      • La sua è una posizione personale. Vaielettrico non disprezza nessuno, sia chiaro. E crediamo che il suo sia un atteggiamento controproducente per la stessa causa che le sta a cuore.

    • Provi ad andare a leggere il forum di 4ruote o quello di AlVolante, ne sparano di tutti i colori contro l’elettrico senza che qualcuno li abbia aiutato o derisi.

  12. Per quel che riguarda le colonnine di ricarica occupate abusivamente da altri automobilisti non c’è nessun “dispetto” ai conducenti di auto elettrica. Trattasi soltanto di maleducazione e strafottenza.
    Ho lavorato per anni come autista per disabili e vi assicuro che la colonnina attira il “dispetto” tanto quanto un parcheggio riservato ai portatori di handicap.

    • Direi che occupare il parcheggio per disabili è molto peggio che una ricarica elettrica e meriterebbe sanzioni ben più pesanti. Comunque ribadisco che nessuno si sognerebbe di piazzare l’auto davanti alla colonnina del distributore di benzina, per poi dire: “Eh, non ho trovato altro posto…”.

      • Le sanzioni sono più pesanti per l’occupazione dei posti invalidi. C’è la rimozione forzata dell’autovettura con relativa sanzione, più la decurtazione di quattro punti patente.

        Tuttavia concordo con Massimo, non è una questione di antipatia nei confronti dei veicoli elettrici, bensì un “sano egoismo” , corroborato dal fatto che l’impunità è quasi garantita.

        Fuoco ad alzo zero per un periodo sufficientemente lungo ad “educare” la gente , ed i posti rimarranno liberi.

        Se tu parcheggi dove non puoi e hai la ragionevole certezza che la farai franca , continuerai a farlo. Viceversa, se hai la consapevolezza che in pochissimi minuti la tua vettura finirà nel deposito giudiziario , dove andrai a riprenderla, ci penserai cento volte prima di farlo.

        Purtroppo combatto con questo tipo di maleducazione da ben prima di voi automobilisti elettrici , con il mio passo carrabile , da ormai 40 anni , ebbene nonostante abbia fatto rimuovere decine se non centinaia di veicoli, alla fine mi sono dovuto arrendere ed affittare un posto auto perché altrimenti avevo sempre il patema d’animo di non poter uscire quando necessario oppure di poter rientrare.

        Questo sempre grazie al lassismo della Polizia municipale, la quale se tutto va bene risponde do 40 minuti, altrettanti ce ne vogliono per l’arrivo della pattuglia ed infine un’altra bella oretta per il carro attrezzi , questo perlomeno qui a Roma.

        • -combatto con questo tipo di maleducazione da ben prima di voi automobilisti elettrici , con il mio passo carrabile , da ormai 40 anni-

          Uh guardi! Non me lo dica!
          Stesso problema per il passo carrabile del mio magazzino.
          Alla fine mi sono dovuto “arrendere” alle maniere incivili, e ai più recalcitranti ho finito con il far presente che se proprio vogliono, per spostare con comodo la loro automobile sono in possesso di dischi per il cemento armato e apposito elettrostrumento.

          Tra che la cosa è vera, tra che comunque sono un bel 90 kg per 1mt82 ed ero signorilmente incazzato, alla fine hanno smesso.

          Però si deve arrivare a tanto in questo paese, e mi dispiace perchè non è il modo.

          Nota: tutti gli altri “abitanti” della via sanno perfettamente che se hanno bisogno basta che mi suonino il campanello e mi dicano per quanto tempo gli serve rimanere posteggiati davanti al portone. Già fatto decine di volte.
          In alternativa, se non ci sono, mi lasciano il biglietto sotto al parabbrezza con su il numero di telefono.

      • è molto più complesso di così, ma se le piace vittimizzare..
        come scrissi tempo fa, quando saranno tutti elettrificati ognuno parcheggerà quello che ha dove vuole senza piagnistei.
        quello che al contrario non si vede sono i distributori di corrente: ci sono solo stalli che diventano esclusivi per le bev.
        quante pompe di benzina ha visto togliere posteggi?

      • Abitavo sopra a un benzinaio, con uscita dal parcheggio condominiale in comune con un ingresso del distributore. Fortunatamente i casi in cui la gente per fiere o manifestazioni non trovava posto per auto e scooter erano poche, però è capitato.
        l’unica discriminante è se l’attività è aperta con operatore, ma se è attivo solo il self-service cambia poco.
        p.s. le stazioni di benzina lungo l’aurelia la notte sono molto trafficate dai clienti, ma non cercano carburante per l’auto…

      • Condivido a pieno il ragionamento.
        Ma considerato ahimè l’ assenza di senso civico in Noi ( in senso lato) consociati non era meglio a monte evitare il problema creando delle stazioni di ricarica ad hoc simil a quelle termiche?
        Si sarebbe evitato il problema a monte.
        Se fosse possibile allegare file jpeg le vorrei far vedere quelle poche colonnine di ricarica nei paesi limitrofi a dove abito con quale Scarso quoziente intellettivo sono stato collocate su Strada… Da Laurea…
        Per la serie…. tanto per far vedere che è stata messa… e per fare numero

      • Buonasera Sig. Tedeschi i. Sono rammaricato di vedere due incivili nella mia civilissima (almeno credevo) Bologna e spero sia solo casualità. Ma nel caso, i vigili urbani possono intervenire? O è possibile chiamare direttamente il carro attrezzi? Saluti

    • Era proprio quello che volevo scrivere io , indipendentemente da elettrico/termico che in questo caso non c’entra nulla, abito da 20 anni in un condominio con 2 posti per disabili ( in cui io personalmente non ho mai nemmeno sostato 5 minuto, piuttosto parcheggio più lontano) che sono continuamente occupati da chi non ne ha diritto alcuno ( e non solo da buzzurri…), inutile chiamare i vigili non hanno mai tempo,rimpiango la mia gioventù in Germania prima che i miei per nostalgia optarono per il rientro, quando ritorno per trovare i parenti trovo un altro mondo.

  13. basta che non si arriva alla follia usa ,
    ci sono video teslacam, con veri e propri tentativi di speronamento ,
    uso di armi da fuoco
    fino ai più “miti” carrelli della spesa vuoti lanciati contro le auto
    e lo scollegamento delle ricariche (il loro connettore AC non ha il blocco)

    • Infatti mi sa che stavolta i novax siamo noi, o almeno così ci trattano. Mi riferisco anche a un altro post che ha lasciato sui nowatt che sembrano i novax. A ben vedere, se ci fa caso, adesso come adesso, sono quelli che guidano elettrico che vengono trattati come novax. Si vede anche dalle notizie in tv: dove una volta si dava addosso a chi non si vaccinava, ora si dà addosso a chi vuole guidare elettrico. E la gente comune comincia a pensare che ci possono fare quello che vogliono, perché siamo dei matti che mettono in pericolo la società.

  14. Io non vivo in Italia quindi vedo la situazione dall’esterno. Qui da me la Model 3 è stata l’auto più venduta del 2021 (spodestando la Skoda Octavia dopo molti anni in testa alla classifica), abbiamo una rete HPC più o meno soddisfacente, l’energia non è molto economica ma nemmeno costosa… non siamo né specialmente virtuosi né particolarmente indietro per l’adozione dell’auto elettrica, direi nella media. Non credo nemmeno siano granché sussidiate (sicuramente non lo era la mia).

    Qui da me le auto a batteria sono semplicemente un prodotto, una possibilità di scelta che uno può decidere liberamente di acquistare all’interno di ciò che offre il mercato. C’è chi si compra la Taycan e chi la RS6, chi la Model 3 e chi l’Octavia a gasolio, chi la Zoe e chi la Clio… ciascuno secondo le proprie necessità, il proprio budget e le proprie preferenze.

    Se non mi piacciono le auto a batteria o non fanno al caso mio sono libero, per almeno altri dieci anni, di acquistare tutte le auto a benzina o a gasolio che preferisco, così come sarò libero di continuare a guidarle e mantenerle anche dopo il fatidico stop, nonché di eventualmente sostituirle con altri esemplari già in circolazione che dovessero rispondere meglio alle mie eventuali mutate esigenze.

    L’odio che vedo quando vengo in Italia mi sa tanto di capro espiatorio per povera gente che deve trovare qualcosa contro cui sfogare la propria frustrazione e la propria rabbia nei confronti delle minacce che percepisce essere dirette alla propria stabilità, al proprio futuro e al proprio stile di vita. Se la prendono con gli immigrati, con l’Europa, con i tedeschi, gli americani o gli svizzeri (ne so qualcosa), col vicino di casa, con quelli del comune di fianco, con le forze dell’ordine, con Elon Musk.

    L’importante è non guardarsi mai dentro oppure allo specchio e domandarsi cosa potrebbero fare in prima persona per cambiare in meglio la loro vita o il loro Paese, se le cose vanno così male da farli perennemente arrabbiare persino contro un pezzo di latta con quattro ruote. Emettere suoni gutturali sulla base di pseudo-verità antiscientifiche (gli studi che dimostrano il minor impatto ambientale ci sono, ma vanno letti) e roteare la clava in direzione della Tesla che sfreccia via, oltre che inutile, è francamente patetico.

    • La Model 3, un altro con la Model 3. Lo capisci che l’italiano medio non può permettersi la Model 3 e oggi al posto della Panda da 9950 dovrebbe acquistare una Dacia Spring da 22000 euro?

      Mi sembra di sentire quelli che con la villetta, fotovoltaico su tetto, riscaldamento a pavimento che criticano il poveraccio che vive in una bettola con una vecchia caldaia che maledice l’Europa che gli impone l’efficientamento energetico … così risparmia! E lui, stupido, non capisce che investendo appena 15000 euro per ristrutturare casa poi quei soldi li risparmia perché l’elettrica al kWh costa un po’ meno che il metano a metro cubo.

      Già poi c’è la scusa dei 10 anni. Ci si dimentica però che a causa dello stop al 2035 molti produttori finiranno di produrre auto a benzina in anticipo. Come Volkswagen, tanto per dirne una. Ci si dimentica che con l’Euro 7 ci sarà un’altra impennata dei prezzi e un’altra moria di modelli. Nessuno ricorda che a causa dell’atteggiamento ostile da parte della politica i produttori non producono più auto diesel e questo perché, secondo la vulgata popolare, il diesel emette più nox dimenticando invece che, test alla mano, ne emette una quota paragonabile al benzina da quando è uscito l’Euro 6 (e guardacaso i nuovi biocarburanti sul mercato sono per auto diesel e non benzina, bene ha fatto chi ha preferito il diesel al benzina).

      Su, cosa volete che sia, se siete contrari acquisterete l’auto a benzina il 31 dicembre 2034 e la terrete per 20 anni. Già.

      • Come sempre lei non perde occasione per dire scemenze a ruota libera ,non capisco sinceramente perché continua a seguire questo ottimo sito e continua indefessamente a dire inesattezze

      • @enzo
        “…Lo capisci che l’italiano medio non può permettersi la Model 3…”

        cinismo per cinismo,
        a te chettenefrega, che italiano medio non sei di certo?
        tu non vuoi comprare elettrico, punto e basta.
        legittimo.
        ma non farci la morale populista, per piacere.

        • Te l’ho già scritto, la mia prossima auto sarà elettrica, ma a te piace sempre metterla sul personale e fare i conti in tasca agli altri. Non mi pare che qui gli altri argomentano chiedendo all’interlocutore o alla redazione se guida un’auto elettrica o no e come la guida. Si portano degli argomenti, punto. Poi se qualcuno vuole aggiungere come nota di colore un caso personale o quello del vicino ci sta, ma la risposta è sempre sugli argomenti.

          Io ho posto una riflessione tra reddito pro-capito e listino delle auto elettriche. Se vuoi interloquire rispondi su questo. Altrimenti da domani mi firmo con un nick random e porrò la stessa riflessione, poi che fai? Come risponderai?

          • guarda che i conti in tasca li fai tu,
            tutti i giorni,
            ai poveri italiani medi che non potranno comprare l’auto elettrica, poverini poverini poverini:
            si vede che vuoi tanto bene agli italiani medi, è chiaro!

            circa il caso personale: beh, sei tu che parli di dati, ti ho portato dei dati in contrasto con i tuoi, non ti piacciono, non mi stupisce, roba già vista.

            circa la riflessione: e quante volte intendi porla? vuoi sfinirci? qui si parla di “disprezzo per chi guida elettrico”, ti pare attinente?

          • Massimo ovviamente tu sai che sono un informatico, che uso la VPN, che posso cambiare indirizzo ip in qualunque momento, browser, nick e email, che so cosa sono i cookie, il local storage, tutte le tecniche di tracciamento basate su javascript, che nella mia azienda mi occupo anche di politiche di sicurezza 😀 😀 😀

            Ad ogni modo dormi su 100 guanciali, non mi passa neanche per l’anticamera del cervello e non perché ho paura di essere cancellato.

          • Non puoi cambiare la testa. Infatti fai il bullo con l’informatica come con l’auto.

      • Il ritornello del “quanto costa l’auto elettrica” oramai lo conosciamo, ma chi decide oggi di viaggiare termico fino al 2035 (e magari anche oltre) si rende conto di quanto spenderà in più rispetto a chi passa subito alla EV. Di sicuro ben più della differenza di prezzo d’acquisto.

        • Come ho scritto, Marco, tra una Kona EV XLine 64 kWh e una a benzina ci sono 20000 euro di differenza che, pur pagando meno i rifornimenti, si ripagano foooorse tra 15 anni.

          Applicando lo stesso ragionamento, se tanto mi dà tanto, dovremmo tutti (per legge?) installare fotovoltaico sul tetto, rispetto all’auto a benzina non solo si ripaga molto prima ma aiuterebbe l’ambiente molto di più …

          • Proprio questo ho fatto: ho installato i pannelli fotovoltaici e poi ho preso una Kona 64 kWh. La differenza di prezzo nel 2020 non era di 20000 euro ma di circa 10000, dedotti gli incentivi si arrivava a 6000. Versando una prima rata e il resto con leasing dopo circa un anno mi sono trovato ad avere già recuperato la differenza di prezzo.

          • …esatto, e Fit fo 55 e gli altri programmi UE vanno proprio in quella direzione: è notizia dell’altra settimana che si arriverà a qualche sorta di imposizione per le abitazioni e i relativi consumi energetici, per esempio.

            te la dico diversamente: visto che oltretutto si ripaga,
            non vedo perchè non si possa obbligare la gente comune a sprecare di meno e autoprodursi parte dell’energia col fotovoltaico!
            perchè devo subire altro cambiamento climatico solo perchè qualcuno pretende di continuare a bruciare gas e carbone per fare corrente elettrica,
            o bruciare petroli vari per spostarsi?

            capisco di essere provocatorio, ne sono consapevole.

            la butto lì: siamo tutti obbligati a fare la differenziata, è un obbligo.
            quindi? è una dittatura per questo? e se io volessi invece sbattermene? e perchè devo spendere tempo e denaro per fare la differenziata, e pure pagare la relativa tassazione?

            detta altrimenti: vivere in comunità significa che a un certo punto la comunità si da delle regole comuni per migliorare (auspicabilmente) la vita della comunità stessa,
            si chiama democrazia e meno male che c’è, pur con tutti i suoi evidenti limiti.

          • Balla.. Un FV oggi si ripaga in 5 anni considerando le detrazioni. Certo che se vi fate fare un 3kWp a 15k. Tra l’altro in questo paese di pulcinella costa piu’ la certificazione dell’ingegnere (1300 euro) che i pannelli in se (1200) per un progetto che dovrebbero fare in maniera seriale (parliamo di impianti casalinghi).

        • FOrse non vi è chiaro che uno che non ha soldi, non può comprare l’auto all’istante iniziale. Un operaio che guadagna 1300 euro al mese, magari facedno 5 anni di rate la panda a 9K può permettersela, mentre la SPring a 22 non può , dat oche non ha capitale. Cosa non vi è chiaro della vita reale sul pinatea terra?

          • Dubbioso, guarda che è chiarissimo a tutti e non vedo nessun commentatore abituale che affermi il contrario.

            leggo invece troll vari che mettono in bocca agli “elettrici” e a Vaielettrico cose che questi manco si sognano, cioè affermare che l’auto elettrica sia per tutti:
            non lo è, non lo è ora, non lo sarà domani se non cominciamo a cercare soluzioni ora.
            e ovviamente cercare soluzioni NON è cancellare il problema, cioè abolire il divieto del 2035, come invece si vede proporre e auspicare da tanti:
            siccome oggi non si può fare allora eliminiamo il problema per sempre.
            non è serio, e non è possibile, il costo ambientale sarebbe devastante.

            io la soluzione non ce l’ho, ma per fortuna ci sono 12 anni davanti, non è tantissimo ma non è nemmeno poco.
            se nel 2031 fossimo nella stessa situazione attuale darei ragione a chi è molto preoccupato, ma oggi è il 2023.
            ciascuno, in 12 anni, qualcosa della sua vita lavorativa può programmare e imbastire. Auspicabilmente il Governo metterà il resto a carico di chi può di più, secondo i principi più elementari della Costituzione (chi ha di più, contribuisce di più).

          • Che la spring con gli incentivi non viene 22000 euro. Io ho lavw id3, in quasi 2 anni ho fatto 50000 km, tra poco devo fare il primo controllo dove il materiale di consumo più importante è il filtro antipolline, quanto non ho speso in olio e filtri vari in questo lasso di tempo? Domanda x chi continua ad andare in termico.

          • @ mario milanesio
            Infatti il prblema non è cancellare il 2035, ma spostarlo o mettere dei paletti diversi. Io avrei messo una data limite per l’infrastruttura di ricarica ad esempio, con paletti su tecnologia e tempi di ricarica. Esempio:In ogni stazione entro il 2027/30 ci devono essere le colonnine di ricarica. I costruttori sono obbligati a garantire ricarica dell’80% in 3 minuti entro il 2035. I fornitori di energia devono portare il costo dell’impegnativa a 6Kw al costo di quella da 3Kw.
            Non imporre: si fanno solo auto elettriche e per i lresto probelmi vostri.

            @Donato
            Ci rinuncio, con quell oche hai scritto hai esattamente espresso l’opposto di quello che ho detto. Gli incentivi scordateli, pure le auto endotemriche li hanno. Per acquistare un’auto bisogna pagare anticipi e rate che per una famiglia monoreddito sono insostenibili. ALtrimenti oggi l’operaio comprerebbe tranquillamente la Golf, non la Panda.

          • Dubbioso, mi figlio ha appena cominciato a lavorare ora è con contratto stagista ( quindi 540€ mese) appena lo passeranno a tempo indeterminato ha intenzione di acquistare auto, siamo andati a vedere un panda GPL 16.000€ meno eventuali sconti e/o incentivi, abbiamo guardato qualche BEV usata abbastanza recente 12.500€ autonomia 340km , lui ne fa 80km giorno ,e è propenso per la BEV per due motivi ecologico ed economici.
            Soprattutto non per la spesa iniziale ma per il mantenimento che €/km è molto più economica ( energia+assicurazione+bollo+manutenzione) perché se lo stipendio non lo permette c’è sempre il mercato del usato, e più passa il tempo e più di trovano occasioni, come del resto è per le ICE

      • Egregio, se mi dici dove si vendono le Panda nuove a 9950 € vado a prenderne una di scorta.
        La risposta che hai dato a Magnum divaga un po’ da quello che intendeva lui.
        Non ne ha fatto una questione prettamente di reddito, ma di mentalità, se ho capito bene vive in Svizzera.
        Se fosse un problema di invidia sociale questa andrebbe anche contro chi ha il Porsche a benzina, la Mercedes, la villa, la barca, la seconda casa etc.
        L’avversione per l’elettrico é anche e soprattutto una questione puramente ideoogica.
        Dovuta alle (dis)informazioni mainstream diffuse da certa stampa.
        Biocarburanti? Mi sembrano l’araba fenice, che ci siano ognun lo dice, dove siano nessun lo sa.
        Condivido solo l’ultima frase: tieni i’auto x 20 anni, io aggiungo: farai la tua parte nell’inquinare di meno.

      • Se ti informassi meglio, sapresti che a differenza vostra, le case automobilistiche non si stanno affatto lamentando della transizione del 2035, ma stanno correndo già verso il progresso tecnologico. Svegliatevi, orsù!

        • Veramente le dichiarazioni di un tale Tavares e di un tale De Meo, rispettivamente ceo di Stellantis e Renault, mi sembrano andare in ben altra direzione, ma se lo dici tu.

          • chissa perche que Enzo prende come esempio l univo su 100 persone , è un bastian contrario che uccide i miei figli .

    • Ormai come tanti ho sentito anch’io tutte le lamentele possibili.
      Ma mi viene sempre di più da chiedere e cito….
      Ho letto un articolo in cui si dice che 68% delle famiglie in Italia hanno un posto auto dove si potrebbe installare colonnine. Non tutte ovviamente ma una grande parte si…. Questo per togliere l’argomento a chi dice che gli italiani non possono tutti installare in Wallbox.
      Poi…. Mancano le colonnine. La avete letto aperto un App dove si vedono le colonnine? No ovviamente perché si renderebbero conto che ci sono una bella quantità a dire passi da dove sono.
      Poi il prezzo troppo alto delle EV. Va bene, ma come spiegate che le Francia vende oltre 3 volte più EV dell’Italia; o la Germania quasi 5 volte.
      Non mi pare che il potere d’acquisto della famiglia francese o tedesca siano 3 o 5 volte più elevate delle italiane. Per non parlare delle olandese o svedese o norvegese che battono tutti i record.
      Poi tutti gli analisti finanziari dicono che l’Italia è “seduta” si un risparmio enorme in banca. Miliardi e miliardi….ma poi continuano a dire che le EV costano troppo.
      No, …..c’è solo una spiegazione…. Non ci mettono la testa. È troppo complicato prendere una matita, una calcolatrice e fare due conti dopo essersi informati bene su tanti blog o siti che parlano dell’EV come quello.

  15. Che brutte notizie… invece di vedere il lato positivo di nuove opportunità, si finisce con l’aumento della “guerra tra poveri”.
    Spero solo di non dare fastidio a nessuno con la mia scelta elettrica.
    Io ne sono orgoglioso e invece rischio un atto di vandalismo o aggressione?

    Siamo messi male a livello culturale, ci manca solo che nelle scuole insegnino l’opposto del vero

    • Lei vive in un Paese che si definisce libero e nel quale lei dovrebbe essere libero di acquistare e usare quel che le pare senza dare fastidio a nessuno.

      Io non vivo in Italia e quando ci vengo lo faccio con un EV che a prima vista non sembra un EV, quindi non ho mai avuto problemi (se mai per la targa che porto… ma in questo un po’ tutto il mondo è paese).

      Amici (italiani ed esteri) che invece guidano auto di un certo marchio che inizia con T e finisce con ESLA sono stati meno fortunati. Gente che ti punta apposta in autostrada (anche se non sei in corsia di sorpasso), gente che ti sorpassa in sfregio e poi fa un paio di accelerate a bassi giri col TDI per produrre fuliggine, bifolchi che ti si avvicinano mentre stai ricaricando e ti dicono “ma lo sai che inquini più della mia [inserire auto, possibilmente di marchio “italiano”, possibilmente a gasolio]”.

      Non dico che queste cose non succedano all’estero, però sicuramente in Italia si percepisce a tratti o almeno si legge un rancore di fondo nei confronti di oggetti che vengono percepiti come una minaccia ma che in realtà non solo rappresentano una soluzione almeno parziale ad alcuni seri problemi… e se anche ci si rifiuta di credere a questo, sono soprattutto dei semplici pezzi di metallo che uno può decidere liberamente se acquistare o meno.

      • Temo che, ormai, dopo nazional-populismi padani, forzisti, cinquestellati e fraterni, all’estero inizieranno a scrive, sulle cartine geografiche, “HIC SVNT LEONES”, al posto di “ITALIA”.

        • Io le auto termiche le ho usate eccome, le uso ancora e mi diverto anche un mondo a guidarle. Proprio per questo non vado né da chi guida termico a dargli lezioni mentre fanno rifornimento o a fare il superiore, né da chi guida elettrico a dirgli che è un malato di mente o roba del genere.

          Qui secondo me non è questione di purezza, è questione di gente che manda messaggi di posta elettronica pieni di insulti e che non perde occasione per esprimere il proprio disprezzo a chi ha semplicemente scelto un prodotto che loro non prenderebbero o che non fa per loro.

  16. Come sempre:

    – le persone intelligenti cercano di unire, progredire, migliorare;
    – le persone poco intelligenti (o altro) cercano di dividere, conservare, restare indietro.

    • Mi permetto di precisare che il commento da me sopra inserito non riguarda ne il Sig. di Iseo ne altri che inconsciamente sono diventati dei piccoli haters dell’elettrico, ma coloro che dall’alto del loro scranno seminano e concimano questo clima con tutti i mezzi possibili.

      Che dire: Italia, un paese da abbandonare (per chi se lo può permettere).

  17. Purtroppo è la brutta reazione a chi invece è fanatico dell elettrico. In tutte le cose è per tutti ci vorrebbe più calma e meno enfasi.

  18. secondo mè anche postare queste lettere piene di odio e ignoranza non fa bene e fa crescere intolleranza anche all inverso . Chiedo di evitare articoli di odio di un pensiero o dell altro .PS vivo ogni giorno il problema della colonnina occupata e lascio perdere non ne vale la pena .

    • Odio da parte nostra decisamente nostra. Semplicemente diciamo da anni che l’elettrico andrebbe considerato come un’opportunità in più, con l’apertura mentale che le novità meritano. Fine. Qui mi sembra che l’aggressività stia tutta da una parte sola.

      • Mauro non credo ci sia un odio verso chi guida auto elettriche. Credo che ci sia un odio verso l’imposizione subita. Se per salvare il pianeta e produrre meno co2 venisse imposta dal 2035 la cucina vegana a tutti e addio a carne e pesce, soprattutto se l’hamburger vegano, meno saporito di quello di carne, costasse di più e magari fosse più difficile da digerire, come credi che reagiresti?
        Ora il vegano che si mangia il suo tofu per fatti suoi è un conto, il vegano che va dal “carnivoro” a convincerlo delle buone ragioni del veganesimo magari è mandato a quel paese. Ma come, dirai? Dimostro con numeri e cifre che i cibi vegani non solo fanno bene al pianeta ma anche alla salute umana, riducono i rischi di tumore, chi mangia carne è un egoista perché pur di soddisfare il suo personale palato se ne frega dell’inquinamento che le sue scelte provocano. Provate a chiudervi dentro in una stalla mentre la mucca scorreggia, respirate voi le esalazioni degli allevamenti intensivi, io invece vado in mezzo alla natura e all’orto a respirare l’aria buona!

        Ecco, ora forse puoi comprendere lo stress e la frustrazione di chi non solo è obbligato ad andare in una direzione, ma deve farlo anche con un certo disagio, economico (si spera di no ma ad oggi non ci sono certezze) e anche di organizzazione perché per chi non ha box auto non sarà agevole costruirsi “l’ecosistema”.

        Detto ciò, non si giustifica di certo l’occupazione abusiva degli stalli della ricarica. Così come l’occupazione abusiva degli stalli dei disabili, anche loro spesso occupati senza che per questo i portatori di handicap si sentano investiti da una campagna d’odio e riducendo tutto al solito egoismo italico (parcheggi in doppia fila, questi sconosciuti) e all’incapacità dei politici di investire sul territorio e sui parcheggi.

        P.s.: non dirmi che sei pure vegano! Parafrasando una battutaccia volgare di qualche anno fa che oggi è irripetibile, se guidi l’auto elettrica ok, se sei vegano ok ma se i 2 fenomeni si presentano contemporaneamente no, eh!

        • @enzo
          è proprio questo che non capisci. proprio non ci arrivi.

          ” Se per salvare il pianeta e produrre meno co2 venisse imposta dal 2035 la cucina vegana a tutti …come credi che reagiresti? ”

          io sarei inizialmente smarrito, poi arrabbiato, poi…”uè, ma siamo messi così male?”
          e poi mangerei vegano.

          “salvare il pianeta” vs “permettere a Enzo di scorrazzare sulle autostrade a fare brum brum”

          di fatto,
          o non capisci, o non vuoi capire cosa c’è di mezzo, cosa sta accadendo.
          materiale te ne è stato fornito e sapresti probabilmente trovartelo.
          probabilemente non vuoi, nelle fasi di elaborazione del lutto sei alla negazione.

        • Caro Enzo, io invece vorrei ma non posso… fare un barbecue nella cappella sistina, vorrei mangiare le foche ed un’altra dozzina di specie in via d’estinzione, vorrei fumare in un asilo o alla messa di Natale, vorrei poter girare nudo (sono nato così.. cosa c’è di male?), vorrei poter avere in casa un’arma da guerra (e perchè no? sparare così per divertirmi); poi vorrei poter fare il medico senza aver conseguito titoli… vorrei parcheggiare a casa tua… anzi vorrei proprio viverci (è colpa mia se sono nato dopo che tu l’hai comprata? non mi sembra giusto che il primo che compra qualcosa poi ne ha il diritto per se e i propri eredi quando muore).

          Tutto questo per farti riflettere che la mentalità cambia e se è vero che mio padre era rappresentato dai bolidi che comprava per sgasare e tirare a 190 fisso, ora non è più, non può essere più così.. per l’uomo del 2020 la macchina è o deve essere solo una scatola confortevole che ti porta dal luogo A al luogo B in un tempo congruo… L’uomo moderno non è più identificato con la propria auto considerandola l’estensione del proprio gingillo… come negli anni 90.. mettersi le cinture era da femminucce e se qualcuno le metteva mentre guidavi si aveva l’ardire di offendersi.. ora chi non mette le cinture è solo un idiota (lo era anche nei ’90 ma l’Homo sbruffonis che stava in noi ci imponeva di essere sprezzanti del pericolo, come prova di virilità)

          • Caro Franco, l’uomo del 2023 è rappresentato da Tesla, l’auto elettrica più venduta. Che sì, in effetti non ha nulla a che vedere con la vecchia Fiat Abarth 124 da 128 cv del 1972 o quel che guidava tuo padre. Adesso è rappresentata da auto molto molto diverse. Sono delle supercar al prezzo di una berlina, la Tesla Model 3 è un missile con una coppia mostruosa, la Model 3 Performance brucia in accelerazioni Ferrari che costano il quadruplo o il quintuplo. Lo 0-100 si è ridotto enormemente, ormai avere un’auto che lo fa agevolmente in meno di 4 secondi è alla portata di molti (soprattutto ora che uscirà la MG4 Sport). L’elettronica domina le prestazioni aiutando a fare cose impensabili. Le auto oggi hanno il drift mode, la partenza lanciata, il burnout mode, schiacci un tasto, affondi il gas e fanno tutto da sole. Puoi regolare, in modo fine, quando e quanto l’elettronica deve intervenire per darti una mano. La prossima Tesla, la Roadster, avrà 4 razzi che la spingeranno con accelerazioni ben superiori a quelle di una F1, al prezzo della più economica delle Ferrari. In Cina la Leapmotor C11 Performance con batteria da 90 kWh è venduta a 31300 dollari e ha 544 cv, è per il rapporto potenza/costo l’auto più economica di sempre.

            Ma anche andando su auto per chi odia le performance, le performance arrivano gratis, fanno parte del pacchetto. La ID.3 oggi in vendita ha una potenza di picco minima di 204 cv, meno potente non la si può avere. La Golf a benzina, invece, parte da 110 cv. Per non parlare della coppia: nell’elettrico non solo abbonda, ma è costante e istantanea. Tanta potenza, tanta coppia, costi di gestione accettabili (quanto costa invece mantenere una BMW M3?) e presto anche marce e sound (i 2 elementi che ancora mancano ma stanno arrivando – https://www.youtube.com/watch?v=VBjavvT8xdQ ) la rendono l’auto dei miei sogni e, come ho scritto, sto mettendo da parte per risparmiare.

            Non siamo più ai tempi di tuo padre, siamo oltre, qui le performance sono di un altro livello.

            E concordo sulla cintura, chi non la mette è un idiota.

          • @Franco
            secondo me @enzo non ha capito un tubo della tua risposta,
            ha eltto “performance” è ha visto rosso
            mentre mi pare ci capire che il tuo discorso ruotasse attorno al concetto di cambiamento necessario.

            niente, è fatto così.

      • Basta ché lo dite, ma ci sono quei Ignoranti che non sano altro che mettere dei divieti per il termico. Di obbligarmi a cambiare il mio stile di vita, anche se no ho le risorse necessarie. Ho guidato macchina elettrica, ma per me è un altro modo di trasporto come il gas , metano. Però per voi, è altri come voi volete ché elettrico diventa unico modo di spostarsi. Non sono contro elettrico, come voi non dovete essere contro il termico. Chi vuole è si permette di acquistare è mantenere una elettrica buon per lui, ma rimaniamo tutti sulla strada. Incivili ci sono è ci saranno sempre , non solo contro il motore elettrico. Con i vostri articoli volete attirare più persone verso elettrico, come dei predicatori in strada, senza far vedere tutti i problemi del elettrico ( punti di ricarica, capacità delle batterie, comsumi per la produzione, smaltimento). Sembra di quello che lego qui che motore elettrico è la salvezza del mondo per inquinamento, senza farci vedere come si inquina in altri paesi, fuori dal Europa. Siete più realistici, è meno idolatri. Scusate il modo da scrivere, esendo di lingua straniera

        • Utilizzando la sua ultima precisazione, potremmo parafrasare così: chi usa l’auto elettrica ogni giorno, da anni, è di madrelingua. Chi l’ha provata qualche volta e ci viene a dare lezione è di lingua straniera.

  19. Mia sorella ( sì mia sorella!!) che vede ( dovrebbe vedere) quanto sia soddisfatto della Kona ev …è arrivata raggiante…ho visto un video in cui si dimostra che l’elettrica nel suo ciclo di vita è più inquinante di tutte ed io…hai guardato anche i video a favore? …tizio ( non so chi) mi risponde se ne intende…vuoi mettere se lo dice lui!! Mi sono fatto una sonora risata e le ho ricordato i 2€/100 km…vai avanti così che vai bene!! La farmacista ( circa 70 anni) che si è vista spuntare una colonnina, appena entrata in funzione, di fronte al punto vendita…io so che inquina più delle altre…questa è bella ( rispondo ) e come fai a saperlo…quali sono gli studi scientifici che lo dimostrano? Devo ancora ricevere risposta…

    • La Kona EV 64 Xline costa di listino 45.300 euro. La Kona 1.0 T-GDI XLine+ costa di listino 25.300. (nota: ho scelto l’allestimento XLine perché è presente sia nella versione a benzina che elettrica, per inciso esistono anche le versioni benzina Kona 1.0 T-GDI XTech+ a 23500 e l’allestimento Kona EV 64 kWh Exclusive a 42600, l’unico che rientra negli incentivi a patto di non scegliere nessunissimo accessorio, altrimenti si sfora il tetto dei 42700 e si perde l’incentivo).

      Tra i 2 modelli ci sono 20000 euro di differenza. I 2 €/100 km sono possibili solamente in presenza di un fotovoltaico (tua sorella ha il fotovoltaico?) o colonnine comunali gratuite, visto che il costo del kWh (SENZA considerare le dispersioni) è di 0.31 €/kWh nella migliore delle ipotesi questo significherebbe una percorrenza di 15.5 km/kWh (e la Kona, lo sappiamo, ne fa meno della metà). Ma anche con quel costo, con una percorrenza di 11500 km/annui e con i tassi di interesse attuali sui 20000 euro in più che costa la versione elettrica, dopo quanti anni si raggiunge il punto di pareggio? 12, 15 anni?

        • Fintanto che potrò scegliere e avrò 2 possibilità sì, mi sento fortunato. E ho già deciso che la mia prossima auto sarà elettrica (e, ahimè, costosa e sto mettendo i soldi da parte). Ma da cittadino europeo mi piacerebbe poter scegliere anche dopo il 2035, come sarà consentito anche nel resto del mondo (USA, Cina, Giappone, India, Africa …).

          • comincia a scegliere oggi,
            che nel 2035 non sappiamo manco chi ci sarà.

            e lascia il 2035 a chi si occupa di politiche industriali,
            delle quali abbiamo un infinito bisogno.

      • Perché paragonare la Kona EV 64 Xline, auto da 200 e passa cv con la Kona 1.0 T-GDI XLine+ e non con la 2.0 T-GDI 280cv N Performance DCT con prezzo di listino a partire da 43.450€? Oppure perché non paragonare la Kona 1.0 T-GDI XLine con la Kona 39kW che costa generalmente sui 27k €
        Sono però assolitamemte d’accordo che i prezzi debbano essere rivisti molto in basso per aumentare la diffusione e soprattutto rendere le auto accessibili a tutti.

        • Argomento trito e ritrito. Perché chi acquista l’auto elettrica ci può correre poco altrimenti l’autonomia evapora, non si trova uno straccio di recensione di qualcuno che usa l’elettrica sfruttandone a fondo i cavalli. A questo punto ti direi che dovremmo confrontare le potenze a libretto (ovvero la potenza continuativa su 30 minuti) e non quelle di picco (150 kW). Qual è la potenza a libretto della Kona da 64 kWh? Ah, già, 28 kW ovvero 38 cv …

          • ma che risposta….chi è che sfrutta tutti i cavalli per il termico. Non ti arrampicare. I cavalli non servono per correre ma per altro. Nei sorpassi, ad esempio, in condizioni di emergenza magari qualche cavallo aiuta. Che centra il libretto

          • @Giak
            ad Enzo servono per correre,
            l’ha pure dichiarato più volte,
            vantandosi di quando percorre 400-500 km alla media calcolata di 132km/h, che vuol dire che ovviamente ha infranto il Codice della Strada più e più volte… l’ha scritto lui, i lettori han letto, e non l’ha smentito.

            ad Enzo interessano i cavalli, andare forte e rischaire la sua vita e quella degli altri

          • La potenza a libretto??? Ma sei fuori?
            Parliamo di quanti cavalli fiscali ha la 124A?
            Non puoi paragonare una Kona da 150kW con una da 88kW, daiiii!!!!
            Stiamo degenerando, ormai risposte in libertà.

      • @Enzo
        effettivamente non hai tutti i torti confrontando le 2 Kona 20k euro da recuperare non sono poche.
        Pero vorrei farti notare che per il pareggio del costo… almeno io ho fatto i conti con il costo del mio contratto e avendo i pannelli fotovoltaici, considerando 5k euro di incentivo attuale, in Lombardia niente bollo (ho considerato 200euro) per l’elettrico e tagliandi …..la parita si raggiunge al 7 anno.
        Bada ho considerato nel costo della corrente il costo intero della bolletta …. cosa non corretta perche si aggiungono costi che non centrano con la macchina… pero l ho fatto x semplificare il conto cosi facilmente replicabile. ho considerato una percorrenza annua di 20k Km, 6km per kwatt consumato, un costo medio della benzina di 1,8 euro e una percorrenza media di un diesel che fa 18km con un litro. infine tagliandi annui da 250 euro (piu bassi i primi anni probabile piu dispendiosi in seguito) .
        7 anni non mi pare una cosa cosi irraggiungibile visto che oggi in italia un auto si tiene mediamente 12,5 anni. In sostanza variando un po a favore o un po asfavore il succo non cambia. l’elettrica anche costando 20k in piu è piu conveniente.

  20. Bho…..
    magari sto sbagliando io…. ma mentre prima ero infastidito, ora ho un approccio diverso e, credo più sano…. della serie…..
    “Beato te che ti puoi permettere benzina/gasolio…” dico io… e aggiungo “io la macchina l’ho presa elettrica perchè ho giovato degli incetivi, ho prestazioni che l’auto termica non mi avrebbe potuto dare a parità di costo, lo scorso anno ho risparmiato quasi 15oo€ in combustibile, l’elettricità la pago poco meno di 20 centesimi a kWh in garage e quando mi serve in giro, compro un pacchetto di kw a 35 centesimi a kWh”! Poi, l’obiezione successiva è tipicamente sui blackoput e che se tutti andassimo in elettrico… non basterebbe l’energia. Allora io “…guarda, devo dirti la verità… io non lo credo proprio, chi vivrà vedrà, ma tieni anche conto che a casa ho installato la colonnina per comodità, ma non ho cambiato la potenza standard del contatore da 3 kWh, semplicemnte perchè non faccio abbastanza km all’anno da giustificare la cosa… e io ne faccio solo 20-22.ooo” Allora salta fuori lo sbigottimento…. io ne faccio sugli 8-10-12.ooo all’annno, però faccio viaggi lunghi… anche di 500km…. che autonomia ha la tua auto? e io: “bè, in autostrada sui 320 in condizioni reali” e sì, e poi ti devi fermare per caricare quante ore? e così mostro lo screeshot della mia app in cui mostro che in 6 minuti ho caricato poco più di 85 km… e aggiungo “guarda, ti dico la verità, in generale, dopo 3 h di guida… la pipì mi capita di farla… e fermarmi all’autogrill per fare il bisognino e tornare indietro…. 6 minuti è stato un vero record”.
    A quel punto, generalmente, le argomentazioni sono finite 🙂

      • Eh secondo me non è che sono stupidi…. se uno porta i dati oggettivi lo capiscono che l’elettrico vince contro qualsiasi paragone con una termica che uno gli porta, ma quando la volpe non arriva all’uva…

          • Infatti è proprio quello che mi domando sempre anche io, su vaielettrico vengono 3 tipi di persone:
            – chi è indeciso non ha mai avuto un auto elettrica e vuole capire come funziona
            – chi ha gia un elettrica e vuole trovare qualche informazione aggiuntiva, come i bonus colonnine o rimanere aggiornato (tipo me)
            – gli haters… io credo che a questi ultimi l’auto elettrica piace (perche non è piu la macchina elettrica di 25 anni fa che era un chiodo e faceva 25km di autonomia e cerano 2 modelli in tutto, ora vanno piu di quelle a benzina, sono cool, ed esiste un modello per tutte le tipologie) ma non possono averla per qualche ragione e quindi dicono che è rancida…
            Anche perche se uno non gli piace veramente l’idea della macchina elettrica semplicemente non viene su vaielettrico a perdere tempo scrivendo commenti negativi

        • Tu rappresenti l’ottimista che pensa l’umanità, alla fine, si salverà.

          Il realista vede che, anche davanti a dati scientifici ripetutamente controllati da terzi, campionamenti su popolazioni significative, persistenti trend di variabili che annunciano tempesta, poi ti senti dire “Questo le dice lei!” (cit. Laura Castelli).

      • “Se una donna vuole tenere un uomo, deve semplicemente far affidamento su ciò che c’è di peggiore in lui. – Oscar Wilde”

        Secondo me potrebbe funzionare… 😀

        Trovo che si potrebbe tentare di rivedere un pochino la strategia comunicativa.

        Tipo che se al posto di dire SOLAMENTE quanto sono efficienti e “sagge” le auto elettriche, come consumare meno, come fare più chilometri, come ricaricarle al meglio per essere più green…Tutte cose sacrosante, chiaro, ma se cominciaste ANCHE a dire che VOLENDO fanno anche fumare gli pneumatici, come sono divertenti da mettere di traverso, che la bella guida non è ancora morta, che siamo solo all’inizio di un percorso entusiasmante, che non abbiamo ancora visto niente, che non è detto che bisogna buttar via tutto il passato, che il futuro non è soltanto “SUV monomarcia” e bisogna solo aver pazienza e via andare…

        Del resto è risaputo che da che mondo è mondo tutte le cose più divertenti o sono immorali, o sono illegali o fano male alla salute.
        Quindi perchè combattere contro i mulini a vento?

        Non dico che si risolverebbe il problema, ci mancherebbe, ma sarebbe un inizio non male secondo me…

        Poi certi comportamenti sono ingiustificabili a prescindere, ci mancherebbe. E gli insulti denotano solamente una cosa: la totale mancanza di argomenti.

        • Buongiorno Alessandro, lei dice una cosa interessante riguardo al discorso delle prestazioni e sulla loro narrazione.

          Da appassionato di auto (tendenzialmente di auto veloci) e conducente elettrico (scelta fatta per curiosità e per interesse) trovo che ci sia un nodo da sciogliere (più che da parte dei giornalisti, anche da parte delle case) per affermare “definitivamente” la trazione elettrica a batteria come una soluzione che possa anche essere interessante o entusiasmante per chi ama la guida sportiveggiante e la velocità (come me).

          Parliamoci chiaro, i numeri che mette giù Tesla sono di tutto rispetto. Che poi ci siano delle sbavature sul comportamento ad alte velocità e sull’impianto frenante della Plaid (nel frattempo forse corrette, non seguo Tesla da vicinissimo) non lo nego e sicuramente loro pagano il fatto di non essere una Porsche o una Ford che fa macchine da tempo immemore.

          Però non possiamo lasciare nemmeno l’onere di fare auto elettriche veloci tanto quanto o più veloci delle auto a combustione a un singolo marchio e, marginalmente, alla Porsche (adesso vedemo se uscirà ‘sta benedetta Taycan con tre motori… e, mi auguro, senza il cambietto al posteriore che i suoi problemini, almeno a quanto ho visto io, li ha dati), che fa macchine velocissime e bellissime ma che ti pelano almeno 150K (e la ipotetica Taycan GT probabilmente sfiorerà i 250).

          Via questi benedetti limitatori a 160 o 180, via i finti fascioni, via le forme rialzate su qualsiasi segmento (e non lo dico per disprezzo dei SUV, ho un SUV io stesso e mi piace parecchio, però non è detto che mi faccia sempre battere il cuore… è veloce, ma non è “sportivo”), dateci elettriche che tirino su l’asfalto e si mettono di traverso, e vedrete che avrete un piccolo esercito di altri (e forse nuovi) clienti che andranno in giro a spargere il vangelo dell’elettrica veloce e bella da guidare.

          Il mio SUV per mantenere i 200 costanti in autostrada in Germania consuma più di 40 kWh/100km… e con ciò? Tanto c’è una IONITY ogni 100 km, anche se mi brucio 200 km di autonomia in 50 km ad alta velocità è un problema mio, finché arrivo alla colonnina successiva.

          Invece mi sento dire dal personale del marchio, quando chiedo il perché di questi limitatori invadenti: “eh, ma dobbiamo prevenire che il cliente, correndo troppo, si ritrovi poi senza più autonomia”. Se il cliente vuole correre (dove si può ed è legale) e bruciarsi tutta la corrente che ha, perché non glielo lasciate fare?

          • -Via questi benedetti limitatori a 160 o 180… avrete un piccolo esercito di altri (e forse nuovi) clienti che andranno in giro a spargere il vangelo dell’elettrica veloce e bella da guidare.-

            Non abbiamo ancora avuto modo di “leggerci”, intuisco il comne background. Io ho decisamente più esperienza sulle motocicliette, che ho abbondantemente usato in strada e in pista.
            I motivi per cui le velocità massime sono limitate sono molteplici, e non tutti privi di senso.
            Ma resto confidente e coltivo la speranza di veere che prima o poi…

            Assieme ad un altro lettore di questo forum, a noi culturalmente affine, abbiamo “disegnato” un abbozzo di cambio di velocità sequenziale, di tipo motociclistico, elettroattuato e dotato (nelle intenzioni) di quickshifter.
            Se mai le fosse capitato di provare una moto col “cambio elettronico”, sa di cosa sto parlando.
            Una cosa concettualmente semplicissima, dove non è neppure strettamente necessaria la presenza di una frizione (che tra l’altro su una elettrica molto potente è sarebbe candidata a distruggersi in tre, due, uno…).
            Sicuramente le dispersioni saranno maggiori rispetto ad un “monomarcia”, ma il divertimento e le prestazioni raddoppiano e questo, probabilmente, dividendo per due le potenze necessarie per arrivare a tanto (in soldoni: quello che si fa in monomarcia con 1000 cavalli, pronto a scommettere che con un paio di marce o tre lo si ottiene con 500. Più la goduria di essere tu il pilota, e non “il computer”)

            Tanto poi come giustamente dice, il trend che si sta vedendo è che

            “Tanto c’è una IONITY ogni 100 km, anche se mi brucio 200 km di autonomia in 50 km ad alta velocità è un problema mio, finché arrivo alla colonnina successiva.”

            E aggiungo: ormai le batterie sono “lanciate” a ricaricarsi sempre più velocemente.

            Del resto siamo onesti fino in fondo: quando mai “l’efficienza” è stata fra i parametri fondamentali di un mezzo votato alla sportività?

            -Se il cliente vuole correre (dove si può ed è legale) e bruciarsi tutta la corrente che ha, perché non glielo lasciate fare?-

            Questo ohimè è un altro discorso, quasi di tipo filosofico. Ma che ben rispecchia il trend dei nostri giorni, che nella forma si vogliono pudicissimi, ma nella sostanza sono dissolutissimi.

          • OK, ma… con una termica, se vado a 200km/h, brucerei anche lì 200km di autonomia ogni 50km?
            Chiedo per capire, perchè (a me sembra che) le auto elettriche abbiano un’impennata enorme dei consumi all’aumentare (di poco) la velocità, mentre le termiche consumino un po’ di più.

            nel senso: se con una termica passo dai 100 ai 130, avrò un consumo superiore del X%.
            Con un’elettrica “percepisco” di avere un consumo superiore di 3X%.

            È una mia percezione sbagliata?

          • I consumi di elettriche e termiche aumentano nella stessa proporzione all’aumento della velocità autostradale. Però l’auto elettrica perde proporzionalmente di più rispetto ai consumi medi dichiarati nel ciclo WLTP che comprende extraurbano e urbano, dove l’auto elettrica, grazie alla frenata rigenerativa, recupera autonomia. Mentre le termiche notoriamente in città consumano molto più che in autostrada.

          • Freddo, senza dubbio al di sopra dei 130 i consumi su un veicolo elettrico letteralmente esplodono. Il limite è dato dalla capacità delle batterie e, se vogliamo, dalla possibilità di ricaricarle più o meno rapidamente. Tutte cose su cui si sta lavorando e speriamo di vedere dei risultati a breve. Su questo, indubbiamente, c’è poco da discutere.

            Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno però.

            Per esempio: senza andare troppo lontano, io possiedo una vettura che è in grado di raggiungere i 250 km orari. Ma a quella velocità, se le mie informazioni sono corrette 😇🤭 , dovrebbe riuscire a percorrere circa 6 km con un litro.

            Un litro di benzina equivale su per giù a 10 kilowatt di corrente elettrica. 6 litri = 60 kw.

            Per quello che ho letto, informandomi in tutti questi mesi e anche sul campo guidando la mia altra automobile plugin, potrebbe anche essere plausibile pensare che un veicolo elettrico lanciato a velocità ridondante… diciamo così… 😈😈😈 possa percorrere anche 100 km con i 60 kw equivalenti a 6 litri di benzina. Se comincia a riflettere seriamente e senza pregiudizi su questa cosa, sono convinto che le si apre un mondo. 😉

          • Mi avvedo adesso di aver appena detto una baggianata. Se una macchina fa i 6 con un litro lanciata a cannine vuol dire che farà 100 km con poco meno di 17 litri.
            17 litri sono 170 kw.
            Con 170 kw, ancorché lanciata a manetta, anche una Porsche taycan potrebbe riachiare di fare quasi 300 km.

          • Risposta (breve) a Fred (risposta ad Alessandro sulle trasmissioni sotto): da come l’ho capita io (non sono ingegnere), in teoria l’energia necessaria a tenere un’auto di peso simile e con un coefficiente aerodinamico simile alla stessa velocità dovrebbe essere uguale, quindi fatte le dovute equivalenze ICEV e BEV dovrebbero consumare più o meno lo stesso, anzi, essendo l’ICE meno efficiente dovrebbe proporzionalmente consumare più energia. Ma poi c’è tutto il discorso dei rapporti di trasmissione, dove la questione si complica e io non ho le competenze per dare una risposta definitiva. So che ci sono elettriche monomarcia che hanno valanghe di cavalli e quindi allungano bene, accelerano bene e a velocità normali consumano relativamente poco, ma non so come rapportarle a simili/equivalenti ICEV con magari sei o più rapporti. Quello che ho notato io è che per me il peggio in termini di consumi accade tra i 90 e i 130/140. Il mio bisonte (che ha un Cx di 0.28, quindi non è propriamente efficientissimo) passa dai 19/20 kWh/100km ai 26/29 kWh/100km (questo con ruote invernali e clima a 22). A 200 km/h in pianura consuma attorno ai 40 kWh/100km (arriva anche a 45/50 se c’è un falsopiano/salita). Non so se sia lineare o meno o come si comporti in rapporto ad una ICE perché con le mie precedenti ICE non ho mai controllato i consumi ad alte velocità…

            Risposta ad Alessandro: purtroppo in termini di moto mi sono fermato al motard monocilindrico post-adolescenziale, non ho mai corso e con le supersportive ho poca confidenza, quindi non credo di sapermi immaginare il sequenziale/cambio elettronico in questione. Conosco bene gli automatici sulle automobili, ho avuto sia doppia frizione sia convertitore di coppia (inclusi quelli moderni che fanno ampio uso della frizione di lock-up), ma per quello che mi ha descritto lei temo di aver bisogno di approfondire.

            Quello che posso dire è che in linea di principio trovo, sulle berline/Gran Turismo/Shooting Brake tipo Model S, Taycan, Audi e-tron GT, EQS, Lucid,… più appropriata una progettazione della trasmissione semplice ed essenziale, con un solo rapporto per asse, eventualmente esagerando con le potenze per dare sia un’accelerazione bruciante sia un bell’allungo (come fanno la Plaid e la Lucid, per dire… poi dei 1’000 CV in sé a me importa il giusto, finché ha 0-100 sotto i 5 secondi e raggiunge i 240/250 direi che va bene).

            Questo tipo di soluzione “monomarcia” secondo me esalta la fluidità e la morbidezza dell’erogazione su auto che per quanto vogliano giustamente incorporare grandi potenze e alte velocità devono mantenere un comfort di marcia elevato e delle riattaccate/transizioni precise ma uniformi.

            Su veicoli più sbarazzini e meno seriosi (non so, un equivalente elettrico di una Clio Williams, di una Impreza, di una TT, di una 4C, di un’Audi quattro,…) invece vedrei bene un manuale o comunque un cambio più “classico” controllabile dal conducente.

          • Signor Magnum, lei è pronto per accettare il lato oscuro della scossa. Non opponga resistenza, farebbe solo violenza alla sua natura ☝️🤭

            Concordo senza meno con tutte le sue considerazioni. Se avrà voglia e piacere di leggermi, si accorgerà ben presto che di fronte a noi si stende un abisso di deliziosa perdizione e infinite opportunità. Quello che abbiamo visto fino ad oggi vale come il Crodino con i salatini del discount rispetto ad un pranzo succulento. Quando poi dovesse sentirsi pronto, si senta libero di seguirmi nella tana del Bianconiglio dove, con la dovuta calma, sto portando avanti i miei progetti.

          • @Magnum: la potenza necessaria all’avanzamento è proporzionale al cubo della velocità. Per tutti i tipi di autovettura. Se il rendimento fosse costante (ed elevato come in una BEV) il consumo espresso in l/100km o kWh/100km aumenterebbe con il quadrato della velocità. La potenza al cubo ma a parità di tempo si fa più strada da cui il consumo per km aumenta col quadrato della velocità.
            Il rendimento di un power train elettrico è molto alto e non cambia molto col regime di rotazione.
            Ben diverso è il motore termico.
            Con i vecchi motori a carburatore il consumo specifico aveva il massimo per regime di coppia massima e farfalla completamente aperta. Un’auto termica ha un rendimento più alto a velocità alte (con grande approssimazione). Avrete notato in passato che le auto italiane avevano coppia massima a 2900RPM e le tedesche a 3500-4000RPM, adesso non ci guardo più ma in passato era così, le tedesche erano maggiormente orientate all’autostrada.
            Dalla pagina wiki e relativamente ad un motore da esempio diesel
            https://it.wikipedia.org/wiki/G/kWh
            nel grafico si vede come il rendimento massimo (206g/kWh) sia locato in quella regione in alto a sinistra circa a 2200RPM. Il rendimento cala vistosamente per richieste di potenza inferiori e per regime di giri diverso da quei 2200RPM.
            La guida maggiormente efficiente per un motore termico è il Pulse & Glide: per andare ai 70 di media si accelera (in V) a gas spiattellato fino agli 80 e poi si mette in folle e ci si lascia decelerare fino ai 60 (in una ibrida il motore si spegne, in una termica normale il motore va al minimo). Per non farsi odiare si può fare dai 75 ai 65 ecc..
            La convenienza viene da 2 fattori: il primo è che in accelerazione il motore rende di più, il secondo fattore è che in folle il motore consuma per vincere il “minimo” (900-1000RPM) e non i 2800RPM (la mia Panda ai 70 va circa così) se si facessero i 70 costanti con un pelo di gas.
            La considerazione sulla velocità potremmo farla all’inverso. Andando più piano le termiche consumano un po’ meno, le BEV consumano esageratamente meno.
            In altri termini, un motore ha bisogno di energia per far girare sè stesso e poi quella da scaricare all’albero. Più si chiede potenza all’albero e più la potenza di sostentamento per “girare” diventa meno importante.

      • la pandemia mi ha dato modo di scoprire, toccare con mano, intuire
        che anche la miglior dimostrazione scientifica
        fatta dal miglior oratore e storyteller
        che abbia adattato alla perfezione il discorso al tipo e al background culturale del pubblico

        nulla può rispetto a quello che il pubblico non vuol sentirsi dire.

        parafrasando (credo) Lincoln
        è impossibile per una persona comprendere un argomento
        se comprendere quell’argomento va a scardinare il suo stipendio, o il suo mondo interiore

        se poi vivi in un Paese in cui storicamente l’innovazione è vista con grande sospetto per cause storiche cumulate nel corso dei secoli
        finirai per eleggere politici altrettanto restii all’innovazione
        i quali quasi di sicuro soffieranno sul fuoco del conservatorismo più ottuso, e faranno fuoco senza difficoltà.
        non ci si illuda: gli anni 50 e 60 non sono stati innovativi,
        semplicemente il livello di devastazione post conflitto era tale
        e lo spazio di impresa era tale
        che se uno innovava dava poco fastidio,
        c’era spazio per tutti:
        quando poi però cominciava a dare fastidio allora accadeva quanto accade oggi,
        vedasi Olivetti, Mattei, ecc

        e così
        intanto il mondo va avanti
        e noi si va ogni volta più indietro.
        sono certo che la cosa cambierà, che questo sistema collasserà,
        che prenderemo una legnata prima o poi
        ma non ho idea di come e di quando.
        non me la auguro e non auguro a nessuno la legnata,
        è una semplice e fredda osservazione di cosa accade ai sistemi.

      • A me, di fronte alla cartella piena di PDF con studi sull’impatto ambientale e su tutto il ciclo di vita (tutti letti e sottolineati dal sottoscritto), è stato risposto che gli studi sono, sostanzialmente, sbagliati e “comprati” da chi vuole “imporci l’elettrico”.

        Il provincialismo e il rancore diretto a non si sa bene che cosa che purtroppo ammorba anche molte menti brillanti (alcune delle persone che mi hanno risposto così sono laureate, rendiamoci conto) è difficile da sconfiggere ma io sono ottimista: ci penserà la realtà a mostrarsi quale essa è.

        Il mio amico fanatico delle corse che guida una Nissan GT-R da 800 CV (che si rompe più o meno ogni tre giorni) ha detto peste e corna dell’elettrico fin quando non l’ho portato a fare un giro su una Taycan GTS (nemmeno la Turbo) che stavo provando (e gli ho parlato della Plaid, che lo distruggerebbe in ogni contesto). Mai più un cip sulle elettriche che “non vanno niente”.

        Altro amico vetero-ambientalista/anti-nucleare/anti-tutto che portava avanti la favoletta dei carburanti sintetici per non usare l’energia nucleare da quando ha visto il mio impianto solare da 14 kWp (su una modesta casa unifamiliare) all’opera nel ricaricare con corrente rinnovabile e gratuita una batteria di trazione da 95 kWh, non ha più parlato…

        Insomma, le elettriche a batteria stanno provando sul campo e nella quotidianità quanto siano efficienti, versatili ed anche “eleganti” nell’uso quotidiano almeno per quanto concerne l’autotrazione privata/personale.

        Certo c’è sempre da fare e sempre da migliorare, ma chi non lo vuole riconoscere, non si vuole adeguare e non vuole nemmeno ascoltare, prima o poi dovrà confrontarsi col fatto che, per alcuni aspetti già ora, per altri fra qualche anno, il suo “Dieselone”, sul piano razionale, sarà ingiustificabile.

        • beato te che hai la “modesta casa unifamiliare” sul quale hai potuto installare (con i contributi pagati anche con le tasse dei “poracci”) l’impianto fotovoltaico.

          i “poracci” invece continuano a stare nei “palazzoni” senza box.

          • Fred, io non abito in Italia quindi non ho preso incentivi pagati da chi sta nei palazzoni senza box. A chi sta nei palazzoni senza box del mio paese con le mie tasse pago la sanità, la sicurezza sociale, la scuola, le pensioni, i sussidi, le infrastrutture, gli incentivi sulle auto elettriche (che io non ho preso perché ho optato per un modello che per fascia di prezzo non rientrava negli incentivi) e gli incentivi sul fotovoltaico (che io non ho preso perché è un impianto troppo grande e presumono che se lo fai così grande puoi anche pagartelo). Quindi capisco il senso del suo ragionamento ma purtroppo ha beccato il caso sbagliato. Secondo me è giusto che ci può permetterselo investa per ripulire l’aria di tutti. Io allo Stato non ho chiesto niente e non ho mai fregato nessuno, gli investimenti che ho fatto li ho fatti con i miei mezzi e con il prodotto del mio lavoro (e no, non sono un imprenditore con la fabbrichetta dove pago la gente ottocento euro al mese, faccio il dottore). Mi spiace che lei abbia letto nel mio messaggio disprezzo per chi non fortunato abitativamente parlando ma nei palazzoni ci ho abitato per anni anche io e le assicuro che non è assolutamente quello che penso.

      • non cambia idea perche la maggior parte non crede nemmeno all’evidenza … si crea come un cortocircuito … e ti ripetono ..mha secondo me è ancora troppo presto per l’elettrico cercando cosi di schivare qualsiasi argomentazione. fu cosi anche molti anni fa con i pannelli solari… davanti all’evidenza e nonostante gli incentivi generosi la gente pensava che era tutta una truffa per farti spendere ..che non ne valeva la pena… oggi 10 anni dopo c è la corsa a farsi i pannelli .. solito metodo all’italiana 🙂 … vai avanti tu che io sono piu furbo

        • ho amici che si mangiano le mani, adesso, per essersi comprati il SUV nel 2011
          e aver speso quel che ho speso io per l’impianto fotovoltaico (40k, più o meno).
          dopo 7 anni io sono andato in pareggio
          dopo 7 anni loro han cominciato a valutare i lcambio del SUV per comprarne un altro.

          sono scelte. e non manco di far vedere loro questi conteggi quando attaccano con le menate sull’elettrico.

    • Roberto hai una Tesla Model 3, vero? E hai usufruiti degli incentivi più generosi, quelli che arrivavano anche a 10000 euro?

      Scusa, te lo chiedo perché parli di 320 km di autonomia reali e poi parli di “prestazioni che l’auto termica non mi avrebbe potuto dare a parità di costo” e quindi provo a fare 2 + 2. Perché certo non può essere la Kona XLine da 64 kWh visto che di listino costa 20000 euro di più di una versione a benzina e con 20000 euro ci metti benzina per 20 anni.

      La Tesla è un ottimo affare, non c’è dubbio, soprattutto ora che di listino parte da 45000 euro. Certo, occorre averli oggi 45000 euro da investire in un’auto …

      • io ho una Zoe comprata senza incentivi ma con 680km (“km zero”).
        pagata interamente di tasca mia, 21600 euro.
        ho prestazioni che con analoga vettura dello stesso segmento non avrei mai avuto,
        la mia compagna con 3000 euro in meno a una Clio GPL.

        quindi?
        ricominci anche in questo articolo a spararci tonnellate di dati su dati su dati su dati
        che sono SEMPRE PARZIALI perchè son solo quelli che vuoi tu
        (te l’ho appena dimostrato, vuoi una foto dei contratti di acquisto?)
        e continui a insistere fino allo sfinimento
        per sostenere tesi che nelle migliori delle ipotesi sono improbabili
        e nella peggiore mettono in luce
        la ragione tutta tua e privata (guidare come cavolo ti pare, brum brum, retribuzione, sentirti figo di una figaggine un po’ da quattroruotista come li definiva il mi odocente di macchine al Politecnico)
        che sta dietro a questi tuoi continui piagnistei?
        ricominci anche qui?

        • Mamma mia, “prestazioni che con analoga vettura dello stesso segmento non avrei mai avuto” su una city-car non si possono sentire.
          Puoi anche fare da 0-100 in 2 sec, ma sempre una city-car rimane.
          e spendere 21600€ per una citycar, anche no grazie.
          Se voglio una city-car, probabilmente mi prendo una Panda o una Sandero a 10k€

          • mah.
            io non sono un fanatico dell’auto,
            e passando da un Fiesta TDci 1.6 a una Zoe
            ho avuto un bel cambio di prestazioni.
            Sono prestazioni forse da sfigati per i più o per te,
            ma a me frega veramente poco.
            Risparmio 1200 euro all’anno NETTI, che spendo volentieri in vacanze,
            piuttosto che in sgasate e corse in autostrada.

            son gusti.

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