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Il direttore di Quattroruote ci attacca: “Servitori della causa…”

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Il direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini, ci attacca, accusandoci di fanatismo e tifo da curva. E definendoci “volenterosi servitori della causa“.

Il direttore di Quattroruote
Il direttore di Quattroruote, Gian Luca Pellegrini (foto da LinkedIn)..

Il direttore di Quattroruote ci accusa di “tifo da curva” e di “dogmatismo”

L’attacco di Pellegrini è arrivato su LinkedIn (qui). Ed è la  replica a un articolo in cui rispondevamo a un lettore che ci chiedeva un commento a un editoriale pubblicato dal direttore di Quattroruote. Ecco quanto scrive Pellegrini: “È del resto probabile che il flop epocale dell’elettrico sia anche dovuto alla mancanza di senso della realtà – sull’onestà intellettuale preferisco sorvolare – dei volenterosi servitori della causa. L’incipit del post come esempio di pregiudizio che assurge a fanatismo. “Quattroruote contro l’elettrico” è una stupidaggine tipica di chi rifugge la complessità ed è costretto – in difficoltà perché gli sponsor stanno defilandosi – a polarizzare, banalizzandola in maniera scolastica, una questione industriale, geopolitica ed energetica alquanto seria. Non si può essere pro o contro una tecnologia: se ne valutano implicazioni, prospettive evolutive e vantaggi per il consumatore. Il tifo da curva, e la stizza scomposta quando le cose non vanno secondo il proprio dogmatismo, sono lo specchio di una società sempre meno capace di pensiero analitico”.

il direttore di Quattroruote
Il titolo del nostro articolo, pubblicato in risposta a un messaggio di un lettore.

La nostra riposta stupita sugli “sponsor che si stanno defilando” e tutto il resto

Le polemiche tra giornalisti sono sempre di scarso interesse. Se replichiamo è solo perché diversi lettori ci hanno segnalato questo attacco, chiedendocene conto.

Noi non scendiamo sul terreno degli insulti e nell’articolo in questione non abbiamo rivolto alcun attacco a Quattroruote, limitandoci a rispondere a un lettore su un tema dibattuto come il calo di vendite delle vetture elettriche. Chi ci segue sa bene che il tifo da curva e la stizza scomposta non sono nel nostro stile: da sempre pubblichiamo notizie positive e negative con la stessa enfasi. Sia sull’elettrico in generale, sia in particolare su Tesla, che in questo mondo è il marchio più conosciuto e dibattuto. Al punto da ricevere spesso lamentele (alcune pubblicate da poche ore) per un nostro presunto pessimismo eccessivo sulle prospettive del settore.

Tutte le altre accuse e gli altri insulti li rispediamo al mittente, increduli di tanta acrimonia. E reputiamo una grave caduta di stile il passaggio in cui si insinua di nostre presunte difficoltà legate al fatto che “gli sponsor stanno defilandosi“. Di quali sponsor parla? Sarebbe il caso di fare nomi e cognomi, invece di insinuare malignità che non hanno fondamento.

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152 COMMENTI

  1. L’elettrico applicato alla mobilità sta sconvolgendo equilibri consolidati da
    molti decenni. In gioco ci sono gruppi di interesse molto potenti che esercitano una forte e comprensibile azione corporativa divenuta scelta obbligata, da una parte per i produttori di auto europei a fronte di un netto svantaggio tecnico. Dall’altra, per le multinazionali petrolifere che vedono minacciato l’enorme business. Non da ultimo e per quanto ci riguarda da vicino, uno Stato che ricava uno dalle accise sui carburanti una delle principali fonti di sostentamento.
    Tutto questo porta a dinamiche distorte che confondono cittadini e automobilisti, sballottati e straniati da informazioni contraddittorie.
    Ora la domanda è: dove vengono applicate e calate tali dinamiche? Genericamente a livello di informazione, specificatamente, nei settori inerenti la mobilità. Quindi, la gratuita accusa del direttore di Quattroruote Pellegrini, si potrebbe, egualmente e gratuitamente ritorcere su se stesso, in quanto, si parla di una autorevole rivista in grado di influenzare gli orientamenti dei consumatori.
    A Quattroruote, questa accusa, Vaielettrico non l’ha mai mossa. Mentre il fatto che il direttore di un importante mensile si sia sentito in dovere di accusare di dogmatismo chi come voi ha, fin dall’inizio, esposto pregi, difetti e convenienza o meno della mobilità elettrica, lascia molto perplessi e apre il campo a supposizioni giuste o sbagliate che siano, ma a cui, il direttore non avrebbe dovuto prestarsi.
    Giovanni Marini

  2. Buonasera, io posseggo una Corolla Cross Full Hybrid di quinta generazione che mi garantisce. un consumo su percorso misto di 4,9/5.0 LT/100 km. 199 CV e prestazioni piú che soddisfacienti. Non ho mai pensato al full electric e ancora meno ci penso oggi. Credo che l’attuale tecnologia sia solo una MODA FALLIMENTARE di cui pagheremo a lungo le conseguenze, ivi compreso lo smaltimento 💀delle batterie. Forse con quelle allo stato solido un progresso, non sostanziale, si farà. Ma per ora NON ANDARE ELETTRICO. Quando esisterà un’app per verificare i prezzi (folli) delle colonnine de ricarica?

    • Moda..
      Smaltimento batterie.. perché si smaltiscono, ovvio.
      Non esistono APP.

      Vede Ignazio, io non vado sul sito della Juve a sentenziare, perché non so nulla di calcio.
      Lei, a parte la figura da non informato (se avessi scritto ignorante sarei sembrato altezzoso), cosa ci fa qui, dato che non pare abbia voglia di informarsi, quantomeno non ha sicuramente letto molto, fino ad ora…?

    • Buona sera Ignazio, oggi ci si preoccupa dello smaltimento delle batterie delle quattro auto BEV vendute, correggimi se sbaglio, lo smaltimento delle batterie al piombo acido è mai stato un problema? Perché dovrebbe esserlo quelle al litio. E quelle degli elettrodomestici, utensili da lavoro, telefonini ecc. che saranno qualche milione di tonnate a livello globale non ci sono mai interessate e non ci interesseranno mai?
      A proposito di app per verificare i prezzi folli, e su questo concordo, esiste già, si chiama Tariffev. Non è la perfezione ma un grosso aiuto lo da.

      • Marco P.
        Attenzione, le parole hanno valore.
        Le batterie NON si smaltiscono (così come NON contengono terre rare), le batterie si RICICLANO (al 98% con l’idrometallurgico) perché hanno un valore intrinseco notevole: da 1.500 a 3.000 euro.
        È anche il motivo per cui la stupida polemica del “regaliamo i nostri soldi alla Cina” è solo transitoria: le batterie si acquistano fatte una sola volta, poi si riciclano.
        Oggi si ricicla poco perché… C’è poco da riciclare, le stanno accumulando in enormi cataste, fintanto che non raggiungi una massa critica sufficiente, non è economicamente conveniente riciclarle e costa meno comprarle già fatte: la vendita di massa è iniziata di fatto da 5 anni, prima era abbastanza marginale.
        Il problema sono le batterie degli smartphone (ad elevatissimo contenuto di cobalto) che sono troppo piccole per essere convenienti da riciclare. Per non parlare degli “swapo” e di ogni altro ammeniccolo (lampade per leggere i libri, borracce col Bluetooth, scarpe, smartband etc.) con microbatterie ad elevatissimo contenuto di cobalto che finiscono indiscriminatamente nelle discariche: quelle però non hanno mai fatto notizia.

  3. è davvero singolare che Pellegrini dica che è un argomento molto complesso quando lui per primo taglia via col machete tutto quello che riguarda il cambiamento climatico e i danni incalcolabili all’economia mondiale.

  4. A me comunque l’articolo della discordia è sembrato abbastanza bilanciato e condivisibile sotto diversi punti.
    Non l’ho percepito come un attacco nei confronti della mobilità elettrica, quanto più come una disamina abbastanza oggettiva di quella che è la situazione attuale e in diversi punti ho riscontrato gli stessi argomenti e le stesse problematiche che vengono esposte anche da Vaielettrico.
    Su questo forum l’articolo di Pellegrini è stato riportato con il seguente titolo “Quattroruote contro l’elettrico”e scommetto che molti non si sono nemmeno disturbati a leggerne il contenuto (riportato in piccolo ma leggibile).
    Insomma, si poteva forse evitare di innescare la miccia in prima istanza, poi quanto scritto da Pellegrini a mezzo social non lo condivido ma si capisce benissimo la sua seccatura…
    A sensazione, mi pare ci sia una certa acredine da parte di entrambe le testate nei confronti dell’altra. Poi probabilmente mi sbaglierò…

    • Giusto leggere il testo di Quattroruote, riproposto da un lettore (con nome e cognome) che ci ha chiesto un parere. Ma lei ha letto la risposta della redazione? Dove ha visto l'”innesco della miccia”? Dove e in che termini avremmo attaccato Quattroruote e il suo direttore, senza mai nominarli?
      L’acredine è da una sola parte, ci pare.

      • Sia la domanda del lettore, sia la risposta della redazione, sono state rispettose e dai toni totalmente non accusatori.
        Quello che a mio avviso risulta provocatorio è il titolo “Quattroruote contro l’elettrico” che potrebbe avere eccessivamente scaldato qualche animo.
        Conoscete le dinamiche del web meglio di me, a volte basta poco

        • Però la controreplica del direttore Pellegrini conferma in pieno il nostro titolo (senza punti interrogativi).

          • Mi viene in mente un servizio di Quattroruote di Ungaro, effettuato dopo la diffusione delle prime auto BEV, dove si verificava con un dispositivo di controllo per le emissioni allo scarico un diesel Euro 6 DTEMP e si sosteneva che il diesel in questione circolando in città “purificava” l’aria inquinata della città perché un inquinante presente nell’aria non veniva emesso dallo scarico (fino alla prossima rigenerazione del FAP): semplicemente ridicoli.

  5. Proprio oggi su Rainews24 ho continuato a sentire le solite polemiche sul 2035 perché le nostre case automobilistiche non sono ancora pronte.
    Innanzitutto penso che la data del 2035 non sia stata scelta a caso, ma sia stata concordata con le case automobilistiche.
    Mi pare evidente che il problema non sia il ritardo dei produttori europei, ma dei dieci anni avanti dei cinesi e di Tesla.
    Ora credere che, per aggirare il problema, sia meglio continuare con la vecchia tecnologia è un errore clamoroso.
    In questo momento siamo indietro, ma abbiamo tutte le potenzialità, non solo per recuperare il gap, ma anche di tornare leader.

    • Quella rainews24 che aveva censurato i fischi a Sangiuliano? Ah, be’, allora saranno scuramente polemiche fondate e autorevoli…

      Quando la rai verrà liberata dal giogo dei partiti?

  6. ASSOLUTAMENTE e PIENAMENTE d’accordo con il Direttore di 4 ruote.

    Il vero DRAMMA è che oltre ad esservi mangiati la reputazione (a parte la strettissima minoranza di assoluti estimatori dell’elettrico), invece di cogliere con umiltà le critiche arrivate via via nei tanti anni che scrivete, riuscite sempre e solo a rifiutare ogni critica, appellandovi troppo spesso alla mancanza di educazione.

    Non pensate che forse, siamo (sono) in tanti ad essere esasperati da articoli spesso senza senso o quanto meno assolutamente gonfiati ed inadeguati? Non dico sempre… ma veramente troppo spesso.

    P.S. visto che tanto vi riempite penne e tastiere di “rispetto” (dovuto a voi)…perchè non lo date ad una rivista che esiste da oltre 60 anni, e che ha una struttura redazionale professionale?
    Che sia ogni tanto anche da portare rispetto invece che pretenderlo e basta?

    • Come abbiamo spiegato più volte, questo sito è destinato agli utenti di auto elettriche o lettori interessati a diventarlo. Quale oscura frustrazione la induce a leggerci e tediarci di commenti? Si abbeveri alla sua sorgente, ma non venga ad avvelenare la nostra. Finirà nel cestino, con il nome di Alfiuzzo come con quello di Nazareno

      • Caro Massimo,
        se il vostro sito ha la funzione di “giornalino del club” (o di Partito), allora va benissimo.

        Pensavo dovesse essere utile anche a chi vuole informarsi, porre qualche domanda (anche provocatoria, perché no?), approfondire degli argomenti…. specie quando qui sono riportati scevri da ogni dubbio/problema/perplessità ed invece gli utenti comuni dell’elettrico li sollevano (nella vita reale).

        E questo è un peccato… perché così si perde la possibilità di creare vera informazione.
        Ma tant’è…

        Alfiuzzo

        • ehi mestro di vita, tratti i fondatori di questo sito come due pivelli che devono portare i doni al tempio di 4R ma evidentemente non sai che uno ha diretto 4R per 10 anni e l’altro scrive per il Sole24ore. Allora…e mi scuserai il tono popolare…ma se non sai un K….stai zitto

        • Scusa Alfiuzzo ma se una rivista che esiste da 60 anni scrive cose inesatte, sbagliate, tendenziose o altro sono per forza giuste perche scrivono da 60 anni? .. non sapevo che funzionasse cosi

      • Bello come commento…..” o lettori interessati a diventarlo”. Sicuramente se eventualmente lo diventeranno si ricorderanno molto bene delle affermazioni fatte in molti dei vostri articoli

  7. Quattroruote è stato utile fino al giorno in cui abbiamo potuto cercare su internet “Fiat Panda – Prezzo”. Poi nemmeno per accompagnarci in bagno

    • no scusami Mauri ma a me quattroruote è servito e parecchio. Nel luglio 2021 mi trovo in vacanza con il mio vecchio diesel che nonostante avessi appena speso oltre 1000 euro per cambiare FAP già ricominciava a fumare nero… ne avevo davvero piene le tasche e mi metto a curiosare quattroruote online. cosa trovo ?
      https://youtu.be/TUOw3C0M8lk?si=02FyRJKsfIS351FL
      vi metto anche il link. trovo la fantastica recensione della Enyaq full Electric. rientro dalle ferie e vado dal concessionario a guardarla dal vivo. me ne innamoro e la compro per 29 k (43 k di listino e 8k di contributi stato e 4 k di regione e 2k di concessionaria). grazie grazie grazie quattroruote. da allora solo goduria e risparmio. ma per amor del cielo ognuno faccia come gli pare.
      ciao

  8. Io vado controtendenza, quattroruote in molti punti ha ragione, inoltre voi di vai elettrico ripetere come una mantra che è da scartare la tecnologia ibrido plug in, poiché è la tecnologia di passaggio, MAi cosa più falsa!! Ed infatti i produttori stanno incominciando a soppiantare le elettriche con le ibride( vedi 500e con la futura ibrida), in casa possiedo sia un plug in che un elettrica, con il plug in (il 90% vado in elettrico) sono ampiamente soddisfatto mentre l elettrica spero di sostituire con ibrida o meglio ancora plug in

    • Se con la plug-in viaggi al 90% in elettrico, con una elettrica pure avresti viaggiato al 98% (causa batteria più grossa) in elettrico, e solo nel 2% dei viaggi avresti dovuto consumare una manciata di minuti per una ricarica.

      Invece sei soddisfatto di portarti dietro un motore termico con tutti i suoi problemi, manutenzioni, costi in genere. Se non capisci che la cosa non ha senso, resta pure contento così.

      • Come alludeva già Dante secoli fa, chi è causa del suo mal pianga sé stesso (domani, o dopodomani, perché oggi è contento).

  9. Servo della causa a batteria
    schiavo di una certa ecologia
    niente fiamme, non si sciolga il ghiaccio
    sono un po’ pedante, mi compiaccio

    servo della causa planetaria
    per purificare tutta l’aria
    tratteniamo tutti quanti il fiato
    e che ogni pertugio sia tappato!

    (sapete che mi piace cantare… :P)

    • La Stronzata piu’ Grande l’ hanno fatta a Bruxelles Obbligandoci alla Fine Motori Termici nel 2035, ma ancora Peggio hanno fatto le Case Automobilistiche a Piombare a Mani Basse sull’ Elettrico ben 11 Anni Prima Con Auto Ridicole di Automia di Soli 200-300 kilometri e Prezzi di 20.000 €uro che quasi Nessuno si puo’ Permettere !!!!!! Fino a quando Non ci saranno Batterie con Autonomia di Oltre MILLE KILOMETRI andremo ancora con Motori Termici … io almeno di Sicuro, Visto che sono un Pensionato e la Mia Prossima Auto a Benzina mi Bastera’ Finche’ Campo !!!!!!!!!!!!!

        • Sarò sarcastico ma io non porrei limiti, ma forse 4000 km potrebbero andare bene solo che si dovranno caricare in 5 minuti. Facciamo quindi due conti della serva. 4000 km diviso 20 kWh ogni 100 km fanno la bellezza di 800 kWh di accumulatore. Se voglio caricarlo in 5 minuti mi serve una colonnina da circa 10 MW. OK, per la cabina elettrica non ci sono problemi, la vedo un po’ più difficile per il cavo della colonnina e quello che va dalla presa auto alle batterie.
          Suvvia non scherziamo, oggi ho fatto 600 km con una Megan a noleggio, tutta autostrada, mi sono fermato due volte, una a fare pipi e la seconda a mangiare un boccone, l’auto si è caricata nel frattempo.

          • È giusto, dimenticavo che si deve poter caricare in cinque minuti.
            Facciamo quattro, così stiamo più tranquilli.

          • Non provi a fare i conti, neppure della serva, continui ad assemblare pc da gaming e installare stampanti. Apro un ticket o fa da solo? 🤣🤣🤣

          • Complimenti per la sua prostata, fare pipi per minimo 30 minuti sarà sicuramente un recor mondiale!

      • 1000km!? … ed è pure pensionato … ma dove ci deve andare con tutti quei km? nemmeno i taxisti e cammionisti fanno tutti quei km . posso capire se mi diceva 250km possono risultare pochi in alcune situazioni … ma ormai moltissime auto fanno 400km … a me sembrano sufficienti .. lo posso dire con un esperienza ormai di 6 anni

      • NOn ho capito la risposta con una serie di lettere maiuscole (Capitals) all’inizio di quasi ogni parola, il post sembra scritto da un nostalgico poeta inglese

  10. @sabota4
    Nessuno ha chiesto il tuo parere sul mio commento.
    Parere peraltro inutile e, questo sì, dettato da odio e astio verso il prossimo per partito preso, visto che non hai la fortuna di conoscermi.

  11. La realtà è che com’è finita l’età della pietra ( e non perché erano finite le pietre) adesso è finita l’età del fossile, è evoluzione tecnologica nulla di più, questo non riguarda solo le auto ma tutte le forme energetiche e tecnologiche, tutto cambia

  12. Bisogna dare atto a Tedeschini, Degli Esposti e relativo team che Vaielettrico rimane una delle testate più obiettive sul mondo BEV ed energie alternative, sebbene porti avanti una tesi di parte.
    Trovo molto più estremismo in certi forum, che adottano una linea editoriale secondo la cui bisogna parlare silo bene dell’elettrico anche per compensare una fantomatica disinformazione mirata da parte di entità non meglio precisate a servizio della causa dei petrolieri.
    Va però altresi evidenziato che Pellegrini ha obiettivamente ragione quando afferma che stiamo parlando di un tema complesso, con mille sfaccettature, che va analizzato non ideologicamente.
    Daltronde , il disastro sul fronte delle vendite è sotto gli occhi di tutti ed ha ragioni ben concrete che vanno al di la di complotti o disnformazione.
    Da qui a fare insinuazioni ne passa e daltronde anche Quattroruote non vive di certo il suo miglior periodo in quanto a introiti pubblicitari.

    • Ciao, c’è da dire che il calo delle vendite riguarda tutte le auto, non solo le BEV, e penso che più che altro sia legato a quanto costa un auto in genere e quanto costa mantenerla. purtroppo i costruttori europei si sn fatti in bel cuccio nei loro giadagni e non ci tengono a mollarli facendoti auto da 10k, come i petrolieri che come grossi spacciatori non vogliono che ru molli la loro dipendenza, che gli fa vendere milioni di tonnellate di prodotto a scapito di disastri ambientale e inquinamento massivo. Leggete gli studi di associazioni mediche sull’aumento di problemi respiratori lefati all’inquinamento. Accetterei più volentieri i loro commenti se proponessero alternative al problema che non coinvolgono motiri a combustione, altrimenti non cambia nulla bruciare un dinosauro o 1 pannocchia, sempre inquinamento è. P.s. io le pannocchie preferisco mangiarle anziché metterle nell’auto.

  13. Essere contro qualcuno che la pensa diversamente da te é sempre sbagliato. L’errore di quattroruote é nel dire l’avevamo previsto ed ancor più nell’’accusare altri di essere di parte. Possiiedo un’auto elettrica. Mi piace guidare l’auto elettrica, ma, non critico chi ha fatto altre scelte. Il compito delle riviste di settore non é essere saccenti e di parte, ma, accompagnare con le corrette informazioni chi vuol fare una scelta diversa dalla tua. Saluti Franco

  14. E mi chiedo sempre:

    da quando sono nato (quasi 60 anni fa) mio padre (e tutto il mondo che mi circondava) tuonava contro:
    – i petrolieri;
    – gli arabi;
    – i gestori delle pompe di benzina che facevano i furbi (non tutti);
    – i meccanici che si creavano il lavoro e ti cambiavano più pezzi possibili (non tutti);
    – i prezzi dei combustibili (assurdi, sempre);

    ed ora che abbiamo la possibilità di avere:

    – auto che si rompono di meno ed hanno meno tagliandi;
    – auto che possiamo ricaricare a casa nostra (senza dover essere obbligati ad acquistare combustibili talvolta in quantità inferiore al nominale e talvolta di qualità pessima);
    – auto con le quali avendo la possibilità di installare un minimo di fotovoltaico è possibile viaggiare gratis;
    – auto che riducono in modo importante le emissioni di CO2 in atmosfera (visto che siamo in piena crisi climatica….che se continuiamo ad emettere CO2 peggiorerà sempre di più);

    La politica, i media e di conseguenza la massa che non approfondisce gli è ostile!?!?!?

    E’ pazzesco.

  15. Perdonatemi ma oltre a:
    – quattroruote > penoso;
    – auto > pietoso (e pure peggio di qr);

    c’è qualche altra rivista che si può leggere.

    Sono anziano, ed in bagno ho bisogno di compagnia.

  16. Complimenti ai talebani del full electric: pensano che la sola europa possa salvare il mondo dal cosiddetto cambiamdnto climatico… forse parlano con tale acredine perché si stanno rendendo conto di averlo preso in quel posto in maniera clamorosa.

    • Occorre iniziare dai paesi “più evoluti” al fine di rendere la tecnologia sempre più economica e farla adottare anche ai paesi svantaggiati.

      Poi noi europa siamo forse i maggiormente responsabili in quanto emettiamo CO2 in atmosfera dalla rivoluzione industriale.

    • Giusto! Siamo europei, facciamo come i cinesi e gli indiani! Noi non vogliamo essere un esempio, ma la mediocrita’! Ignorante babbeo….

      • l’importante è che lei sia di esempio con i suoi soldi, immagino non abbia mai usufruito dei sussidi statali per l’acquisto di una BEV.
        O è uno dei ragnetti che aspetta gli incentivi per grattare qualche soldo alla collettività?

        • e quelli che usano gli incentivi statali per comprare una termica che sonostanziati in quantità doppia rispetto a quelli per le BEV?

      • Ma magari facessimo come i cinesi, dove ormai spopolano le elettriche. Invece no, copiamo i cubani e gli arabi (rigorosamente solo quelli delle nazioni senza petrolio).

        • Noi abbiamo inventato Pinocchio, lo svogliato credulone, ma per vergogna, per dissimulare che siamo Lucignolo. Per quello abbiamo evitato di invadere completamente lo Stato della Chiesa nel 1870.

  17. Vogliamo parlare delle sovvenzioni alle grandi case automobilistiche nei decenni passati? Si lamentano degli incentivi alle elettriche dopo aver dato miliardi su miliardi a delle aziende miopi e anacronistiche! Mi rifiuto di lottare contro degli idioti, perderei sicuramente perché non ad armi pari!

    • Gli italiani hanno una memoria così corta che hanno vinto anche la gara contro i criceti. Praticamente puoi prenderli per il naso oggi, cambiare nome al partito domani e riprenderli per il naso dopodomani.

  18. L’unico aspetto davvero triste della querelle è la inarrestabile caduta di interesse nel leggere 4R. Ciò di cui dovrebbe unicamente preoccuparsi costui.
    Personalmente ritengo inoltre che meno italteleidioti comprano BEV, meglio è, più tardi la pignattara e suoi consimili sposteranno le accise sull’elettronica.

  19. Il direttore di quattoruote ha perfettamente ragione.
    Pare a sentivi che l’energia elettrica arrivi direttamente dal cielo.
    L’elettrico alla fine fa consumare più petrolio essendo di fatto irrilevante l’apporto delle rinnovabili che quando ci sono devastano il terreno .
    In più è poco pratico avere un’auto elettrica e fa perdere tempo
    Dulcis in fundo i maniaci del io non inquino (dove circolo forse non certo dove produco) causano la ghettizzazione di auto anziane ma efficienti e non particolarmente inquinanti, danneggiando chi non si può permettere la testa o la bmw 5000 euro 8
    L’elettrico o è stato Un bluff che ha devastato la libertà individuale, l’ambiente e l’economia

    • “Pare a sentivi che l’energia elettrica arrivi direttamente dal cielo.”

      Tu pensa, pare incredibile, ma è proprio cosi! Arriva direttamente dal cielo, gratis, in quantità così spaventose tanto che siamo in grado di catturarne una quantità infima. L’unica cosa che dobbiamo fare è puntare alcuni pannelli di vetro verso il sole, ma tanti nostri coinquilini su questi pianeta sono così stupidi da credere che sia meglio continuare a bruciare succhi di alghe preistoriche decomposte (che hanno avuto il merito innegabile di farci crescere in modo esponenziale per due secoli, ma adesso è il momento di passare oltre) solo perchè pochi ricchi su questi pianeta li hanno intortati facendogli credere che sia molto meglio.

    • In quale universo parallelo una turbo gas (40-50% di efficienza) e una ciclo combinato (50-60% di efficienza) farebbero consumare piu’ carburanti fossili lo sa solo lei.

    • “Pare a sentivi che l’energia elettrica arrivi direttamente dal cielo.”

      Giusto, e magari il petrolio è green e dovremmo guidare solo diesel euro 0, perché tanto a noi piace quello che esce dalle marmitte, no?

      Ricordate, l’energia può essere anche green, il petrolio non lo è MAI!

      • può essere anche green ; hai detto bene, ma ancora non lo è: ogni kwh dato alla tua elettrica è un kwh tolto dalla rete (o non immesso dal tuo fotovoltaico) e quindi bilanciato da un kwh termoelettrico (perchè la rinnovabile viene comunque consumata in toto anche senza le BEV) .

        Quando ci sarà autonomia energetica green (o almeno 70%) se ne potrà parlare, premesso che ci sia abbastanza disponibilità di litio (o chi per esso ) , neomidio e terre rare per far tutte ste batterie e magneti permanenti.

        Poi si dirà sempre che la transizione richiede tempo .. ma tra 10 anni le elettriche immesse sul mercato per la “Transizione ecologica” oggi che fine avranno fatto? sti veicoli a batteria terranno per 25 anni?

        • Esattamente dove saranno le termiche immatricolate oggi. Molte dallo sfasciacarrozze. Ma i materiali preziosi della batteria saranno riciclati in altre vetture. Le 15 tonnellate di petrolio bruciate da ogni termica, invece, saranno diventate più di 30 tonnellate di CO2 disperse in atmosfera.

          • Si e dimenticato di commentare il preambolo ove dicevo che Non essendo raggiunto il pareggio energetico da fonti rinnovabili ogni kWh prelevato da rete o da fv (e non immesso in rete) utilizzato dalla bev viene rimpiazzato da energia da centrali termoelettriche.
            È così difficile farvi capire che se ho ha disposizione 10kw rinnovabili e ne consumo 11 (1 kWh da fonti fossili) aggiungendone altri 3 per bev vado a 14kwh ; e quei 4 kWh in più son da ricavare da fonti fossili in quanto le rinnovabili comunque produrranno 9kwh?

          • E’ così difficile farle capire che i suoi 4 kWh prodotti da fonti fossili vengono compensati o in remunerazione aggiuntiva per chi produce da fonti rinnovabili (incentivando così nuove installazioni, come infatti sta avvenendo), oppure in aumento dei bacini di assorbimento (oggi con la piantumazione di nuove foreste, presto con impianti di cattura e sequestro della CO2 emessa)?

    • Certo che l’Italia è grande non solo nel tennis!

      Sforna a ripetizione comici divertentissimi e VaiElettrico è come una luce nella notte che li attira tutti qui.

    • “Dulcis in fundo i maniaci del io non inquino (dove circolo forse non certo dove produco) causano la ghettizzazione di auto anziane ma efficienti e non particolarmente inquinanti”.
      Dove sta tutta la ghettizzazione delle auto anziane ma non particolarmente inquinanti lo sa solo Lei.

  20. Secondo me, invece, queste continue frizioni con 4R vengono da lontano.
    Per cui, sarebbe ora che il buon Tedeschini spiegasse all’uditorio come mai è passato dal dirigere la più autorevole e storica rivista sui motori italiana al recensire elettrodomestici rotabili su un sito web, insieme ad altri pochi reprobi della carta stampata e del cinema.
    Grazie.

    • Secondo me invece, tu non hai altro di meglio da fare, sei talmente annoiato e insoddisfatto della tua vita che ti alzi la mattina e scarichi il tuo odio verso il mondo. Commento, il tuo, con il vuoto a perdere.

    • Il suddetto Tedeschini se n’è andato in pensione e ha ha pensato bene che era giunta l’ora di diventare l’editore di se stesso, dopo avere lavorato in 7 giornali con 6 editori diversi. E quindi, incuriosito da questa nuova sfida dell’elettrico, ha deciso di occuparsi di questo: non solo di auto, moto, barche ecc., ma anche della possibilità di auto-produrre (in modo sostenibile) almeno una parte dell’energia che si consuma. Se capita di citare Quattroruote (testa alla quale resto molto affezionato e riconoscente), è solo perché è la testata di riferimento nel settore e non certo per intenti polemici. Tanto meno nei confronti di Gian Luca Pellegrini, con il quale ho lavorato (credo con reciproca soddisfazione) dal 2.000 al 2.010, gli anni della mia direzione.

      • Egregio Sig. Tedeschini,

        Che bel periodo, quello dove ha diretto Lei quattroruote.
        Il periodo della GTI 5 e 6, della Z4 (del quale sono felice possessore), ma anche della Civic EP3, della R32 e della 147 GTA.
        Anche della maleducatissima 8C, della 360 e della 430.
        Le GT3RS dai colori sgargianti, dell’M3 E46 e anche della E92.
        Mercedes aveva la SL600 e la CL600.
        Ora avrei un paio di domande da porle:
        – non pensa che le auto di oggi siano anonime?
        – quale auto le è rimasta nel cuore?

        La ringrazio dell’attenzione.

        Cordialmente Francesco.

  21. “non piace, l’avevamo previsto” è un inciso di un articolo che contiene un ragionamento. Anche volendo scegliere quell’inciso per sostituirlo al titolo dell’articolo (operazione che francamente mi lascia perplesso) io non ci vedo un errore di 4R. L’articolo non dice “non serve” o “fa schifo” ma rivendica una previsione del mercato e Quattroruote non è certo un social media come X capace di incidere sugli equilibri mondiali o sulle elezioni americane: è un giornale italiano dove, coloro che lo scrivono, hanno un’opinione. Un’opinione che può essere condivisa o no e anche criticata ma è pur sempre un’opinione, qualcosa a cui tutti noi abbiamo diritto, incluso il mercato che poi è quello che pesa più di tutti in questo dibattito. 4R ha sempre mostrato un certo scetticismo verso l’auto elettrica, oggi l’auto elettrica è in crisi nelle vendite, 4R rivendica la validità della sua opinione: di certo non può scrivere “avevamo torto noi”. Dopotutto è la stessa rivendicazione fatta anche da Toyoda.

    L’auto elettrica, quando è stata presentata, ha fatto storcere il naso a tanti, incluso il sottoscritto: molte di quelle limitazioni per fortuna col tempo stanno sparendo e la user experience inizia a rassomigliare a quella delle auto tradizionali (emissioni a parte). Ritenere l’offerta attuale e quella precedente inadeguata o fortemente limitante rispetto alle esigenze del mercato non è un’eresia, lo stesso VaiElettrico ritiene oggi l’auto elettrica “per molti ma non per tutti” il che onestamente non mi sembra anni luce diverso dal “non piace, l’avevamo previsto”, ci vedo più similitudini che distanze in questi 2 slogan.

    Possiamo concludere il giudizio di questa fase I con tanti se e tanti ma e con l’auspicio condiviso dell’arrivo della fase II (quella che secondo gli analisti inizierà a fine 2027 e fino ad allora lo stallo, dicono gli analisti, persisterà) in cui qualcosa dovrà cambiare per il rilancio dell’auto elettrica. Cosa dovrà cambiare? Prezzi, user experience di ricarica, maggiore scelta per il parco auto, nuove batterie con nuove autonomie, insomma tutti aspetti che conosciamo già, alcuni più importanti, altri meno ma tutti contribuiranno al successo dell’auto elettrica.

    Ma allora cosa divide davvero 4R (e quelli impropriamente definiti “scettici”) da VaiElettrico? La sensibilità ambientale. Per VaiElettrico occorre in ogni modo accelerare per l’adozione dell’elettrico, confermando lo stop del 2035 anche qualora la rete, l’offerta e il mercato non dovessero essere pronti per quella data. Altri non sono contrari all’elettrico ma, pur riconoscendo il contributo dell’auto elettrica alla causa ambientale, sono disposti a cambiare solo quando lo switch, oltre che ecologico, sarà anche complessivamente vantaggioso, ovvero fatti i pro e i contro con un’auto a benzina la bilancia pende di più sul piatto dell’elettrico. Per molti è già così, già l’elettrico di oggi è più che adeguato per risultare migliore rispetto alle auto a benzina, per altri no e quindi sono alla finestra che aspettano, sperano e pregano che vi siano dei cambiamenti migliorativi. Io, alla luce delle innovazioni di questi ultimi anni ma anche della risposta del mercato, sono fiducioso e ottimista, questi cambiamenti arriveranno e l’elettrico sarà l’opzione migliore sotto tutti i punti di vista (e non solo quello ecologico) per la stragrande maggioranza del mercato: certo prima di arrivare a quel risultato ce ne sarà di strada da fare … però l’elettrico il primato se lo deve guadagnare per meriti, non per legge: serve che convinca perché davvero più adatto e meglio accettato dai consumatori, non perché l’ha deciso la Von Der Leyen che prima lo impone e ora che l’elettrico è in crisi non ha il coraggio di metterci la faccia, lasciando le aziende a gestire da sole le grosse problematiche in corso (vedi VW). La politica europea deve smettere di lavorare pensando di risolvere i problemi con la clava ma dovrebbe imparare dalla politica cinese dove c’è una visione chiara di come si convince il mercato a passare da una soluzione all’altra e di come usare l’arte del compromesso tecnologico per raggiungere il risultato finale, ovvero l’abbattimento delle emissioni di co2 e non la bandierina sul tetto.

    • Tutto corretto e condivisibile ma basato su una ipotesi ottimistica…..
      Che si sia tutti sufficientemente formati e capaci di pensare, confrontare, capire.
      Purtroppo non e’ cosi, la massa e’ una massa di pecoroni (mi ci metto anch’io per altri settori…..) e quindi ogni tanto, per non perdere tempo prezioso, occorre un “pastore” che con le buone o con le cattive dia una “direzione”. Perche’ se poi arrivano i “lupi” (leggi: cambiamento climatico, risorse non infinite) e la mandria con li vede in tempo son guai per tutti, pecoroni e non.
      Ovviamente deve valere anche il principio che il “pastore” deve essere superpartes cioe’ privo di interessi personali…………
      Non e’ la prima volta che vengono imposte nuove “direzioni” (leggi ABS e altre diavolerie elettroniche, leggi CFC nei frigoriferi, ecc.) ma le reazioni della mandria non sono state cosi veementi. Forse perche’ meno “epocali”?

      • Tu prova a imporre il limite di velocità dettato dal gps e poi vedi se le persone non prendono i forconi … ma questo vale anche per i limiti di velocità in autobahn, sta cadendo il governo su questo … fleximan e dossoman sono fenomeni creati dal basso e non dai media … insomma anche le formiche nel loro piccolo s’inca@@ano.

        Io sinceramente non ricordo un singolo editoriale in cui si dice che l’auto elettrica fa schifo o prende fuoco o inquina più di una a benzina, o almeno non da parte delle testate specialistiche. Qualche articolo un po’ sgangherato sì, ma spesso preceduto o superato da un articolo più preciso nel contenuto e nell’esposizione. L’elettrico oggi è perfettibile e tutti i giornali sono lì a sottolineare pro e contro, lo fa anche VaiElettrico ma lo fanno anche gli influencer dell’elettro-mobilità. Però è sbagliato pensare che il punto di critica, ovvero quella fotografia che descrive ciò che è perfetto, ciò che è migliorabile e ciò che proprio non va, è un punto definito da leggi della fisica e della matematica e chiunque se ne discosti è un venduto o un corrotto. Se un giornale dice dell’elettrico A, M, Z un altro potrebbe dire B, N, Z, un altro ancora A, R, T, ovvero nel mondo dell’editoria è normale che la sensibilità e l’opinione di un editore o di un giornalista possa differire rispetto a quella di un altro, che lo stesso bicchiere sia visto da uno mezzo pieno e da un altro mezzo vuoto, altrimenti ci sarebbe il Min.Cul.Pop. che detta a tutti cosa scrivere e come scriverlo.

        Trovo sempre spiacevoli questi scontri di delegittimazione da una parte e dall’altra perché fanno male al concetto stesso di stampa e pluralità di informazione anche se poi sotto sotto conviene a entrambi perché polarizza e concentra l’attenzione degli elettori sui 2 litiganti (DagoSpia è maestro di queste cose, si inventa scazzi ad arte per promuovere i 2 finti duellanti): da fuori però sono brutti a leggersi perché anziché promuovere un confronto analitico su un singolo aspetto fomentano le risse da bar, non spostano l’opinione ma trasformano i rispettivi lettori in tifosi litigiosi, sono un po’ come i cori offensivi delle curve nord.

        E qui su VaiElettrico, lo dico con rispetto e con tutta la stima possibile verso la redazione, in realtà capita di leggere di frequenti articoli, editoriali o lettere di lettori in cui si va contro gli altri media: da Formigli a Libero, ad A**oM**o, a Quattroruote o al Sole24Ore e a memoria ricordo pure una frecciatina velenosa di anni fa contro il Fatto Quotidiano per un articolo non gradito (che poi proprio il Fatto … più ambientalisti di loro è dura trovarli, eh …). Non sono questi gli articoli che mi piacciono di più, mettiamola così …

  22. Se penso che il massimo dell’innovazione delle aziende automobilistiche è stato aggiungere un secondo ammasso di ferraglia mi viene da chiedere “chi ha permesso loro di andare avanti ad utilizzare i fondi elargiti per un risultato così penoso??”

  23. Un direttore che parla di “idee che si affievoliscono a causa del defilarsi degli sponsor” la dice già tutta sui meccanismi di funzionamento della sua rivista…

    • Credo che Pellegrini parli per la propria esperienza, ricordo perfettamente gli articoli sulla 500e che praticamente la hanno seguita passo passo nella progettazione e nella prototipazione. Mai visti articoli del genere per esempio per Tesla o altri brand non Stellantis. La stessa Stellantis sulla 500e aveva puntato molto per i ricavi (come fu per la 500 alcuni anni fa) e la cosa si è ritorta contro di loro, tante che ormai si punta sull’ibrido.

  24. È interessante notare come il modo del termico a parole stia vivendo un epoca di incredibili innovazioni, solo a parole, non passa giorno dove su internet si legge di scoperte incredibili motori termici con rendimenti fino al 50% poi uno cerca di capire quali sono le macchine che montano queste meraviglie green e non trova niente. Al che il poveretto acquista Quattroruote per trovare una vetturetta che inquini un po’ meno del suo vecchio naftalone e vede tutte queste meraviglie ibride e pensa vediamo un po’ quanto consuma e leggendo le tabelle vede che i consumi non giustificano l’acquisto di una nuova macchina che è più costosa da gestire, intimorito anche da chi è caduto nella trappola dell’ ibrido, e che consuma grosso modo come il suo vecchio naftalone. Quindi il nostro poveretto si fa due conti in tasca e pensa bene di non cambiare macchina così farà un favore a se e al pianeta dal momento che non metterà in circolazione un nuovo veicolo con motore made in china.
    Quindi se veramente vogliamo bene al pianeta impariamo ad utilizzare un po’ meno la macchina e soprattutto a rispettare i limiti di velocità consumeremo meno carburante, inquinemo di meno e risparmieremo.

  25. Secondo me lo fa per trollare dai, basta guardare i “vecchi” produttori di auto che fine stanno facendo (sponsor suoi)… Eh ma la colpa è dell’elettrico.

  26. Devo dire che Pellegrini è messo proprio male, per non parlare del penoso articolo di Cavicchi sul cobalto estratto dai bambini.

    Come dire che i car maker si appoggiano ad aziende irregolari (che sono quelle usano la manodopera che capita) e che trovano il cobalto per caso —-e non strutturate ed ufficiali in grado di garantire la fornitura di un flusso adeguato di materiale?!?!?!?

    Ricordo ancora il titolo: il silenzio assordante sui bambini che estraggono cobalto nel Congo, ovviamente sulle devastazioni e malattie causate da petrolio, petrolieri e gas di scarico SILENZIO TOTALE.

    Che vergogna.

  27. Illudersi di poter proteggere le competenze europee sviluppate nella produzione di veicoli con motore a pistoni ci porterà inevitabilmente alla situazione già vissuta da KODAK.
    Erano i numeri 1 nelle pellicole fino a quando è arrivato il digitale ma questi si sentivano così forti che non hanno percepito i segnali che indicavano l’ora di cambiare.
    Personalmente vedo una situazione drammatica, è molto tardi per portarci come industria europea a livello dell’industria americana ed asiatica sia con le batterie che con i veicoli.
    In particolare l’evoluzione delle batterie ha raggiunto un passo simile a quello dei microprocessori per costi, peso e densità energetica (sono in tanti ora a fare ricerca).
    Frà un pugno di anni non ci sarà più motivo per paragonare i costi delle due modalità di trasporto e la progressiva consapevolezza di questo ci fa sentire deboli, è da qui che nasce il nervosismo che si comincia a percepire a tutti i lielli: politico, produttivo, commerciale e tutto il resto.
    Poi arriverà la guida autonoma.

  28. Leggete costui che diceva nel settembre 2019 (seguitemi su X se non vedete le mie risposte): https://x.com/Pellegrini4R/status/1176412822466695168

    Io son qui ancora che aspetto i “big fish” tedeschi (cito testualmente: “Tesla fa eccellenti vetture ma non ha una tecnologia proprietaria che la ponga al riparo della concorrenza dei big fish.”, a seguire “Non so cosa intenda per hardware. Il vero vantaggio competitivo della Tesla è l’ecosistema dei Supercharger. E come hanno risposto i big fish tedeschi? Mettendosi assieme per fare la rete Ionity a 450 kW. E una volta parliamo anche dei valori residui.”).

    Mi vien da dire solo: imbarazzante.

  29. Quattroruote ha il coraggio di dire “in difficoltà perché gli sponsor stanno defilandosi”?? Proprio ora che sotto a VW si sta aprendo il baratro (o forse proprio per quello!)????

    Un vero cabarettista quel direttore!

  30. Secondo me al sig. Pellegrini manca una prospettiva, un punto di vista o forse uno scenario.
    Quello che afferma: “una questione industriale, geopolitica ed energetica alquanto seria. Non si può essere pro o contro una tecnologia: se ne valutano implicazioni, prospettive evolutive e vantaggi per il consumatore.”, significa, in sostanza, che manca il fattore ecologico-ambientale, in altre parole l’impatto che l’inquinamento (dovuto alla combustione dei fossili) ha sulla salute del “consumatore” e le conseguenze sul clima. Le “prospettive evolutive e vantaggi per il consumatore” sono auspicabilmente quelle di avere una vita lunga in salute e di poter accedere a cibo genuino e a acqua pulita.
    L’auto elettrica non è la panacea per tutti i mali, ma è un elemento che si posiziona sulla strada giusta perché i nostri figli abbiano ancora un mondo vivibile.

    • Lei ha centrato perfettamente il punto. Se il petrolio fosse infinito e la sua combustione non emettesse 34 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno non saremmo qui a parlare di transizione elettrica e auto a batterie.

      • Beh no dai… Il punto ecologico (che poi non si limita alla CO2 ma a tante altre sostanze inquinanti che ci respiriamo nelle grandi città) è uno, importante ma solo uno. Il piacere di guida di una scattante BEV regala emozioni che i più (non per mettendosi una supercar) non potrebbero mai assaporare. Poi c’è il risparmio economico tra manutenzione evitata e rifornimenti (che a casa non hanno paragone rispetto alla pompa) e la comodità di avere sempre l’auto pronta in garage senza più ungersi le mani con il gasolio colato sulla pistola del distributore. I cerchi molto più puliti di quelli pieni di ferrodo delle termiche, ecc. ecc. Io trovo che gran parte delle applicazioni l’elettrico sia tecnologicamente vincente.

        • Tutto vero, ma è l’emergenza climatica che ci obbliga ad accelerare la transizione. E non solo quella all’auto elettrica. Abbiamo comodamente vissuto duecento anni sui combustibili fossili e in 25 anni dobbiamo riuscire a farne a meno, non so se mi spiego.

    • Che poi quando parla di “questione energetica” sarebbe bello capire se intenda risolverla con i motori endotermici: poche idee e ben confuse, insomma.

      • Sarà come quelli che scrivono qui spesso che i moderni diesel “consumano pochisssssssimo” o “inquinano pochisssssssimo”, dove pochissimo è un valore arbitrario non zero e comunque superiore alle odiatissime auto elettriche.
        Loro che si vantano di avere la loro pista prova personale e di fare misurazioni che altre riviste non fanno, mai una volta che per sbaglio abbiano notato numeri alla mano quanto le elettriche siano superiori.

      • Proprio vero. C’è chi cerca soluzioni ai problemi, e chi cerca “problemi” nelle soluzioni. E non è neanche capace di argomentarli, questi “problemi”

        • Pensa che c’è anche (la stragrande maggioranza) che non aveva alcun problema, poi sono arrivati quelli svegli e glieli hanno creati…e pensa che le chiamano soluzioni 🤣🤣🤣,stano il mondo

          • Qualche problema legato al cambiamento climatico mai così repentino e devastante, al continuo allargamento del buco dell’ozono, ai tumori e alle malattie causate dall’inquinamento dovuto ai gas di scarico dei motori a scoppio, in realtà ci sarebbe. E ce l’hanno tutti. Non si può quindi essere d’accordo con la sua affermazione. Qualcosa bisogna fare, pian piano, poco a poco, tutti insieme, con decisione e volontà di migliorare il mondo e migliorare noi.

          • Ah già, il flagello umano, anyway, stavano parlando di soluzioni a problemi di mobilità che prima non avevamo

    • Potrebbe essere la spiegazione della distorsione. A volte non è l’acume, le finanze, il tempo e l’onestà a mancare, ma semplicemente la distanza dal quadro per apprezzarlo e comprenderlo nella sua interezza.

  31. Il fatto è che entrambi i siti, tirano acqua al proprio mulino, voi pero a volte negate l evidenza, facendo credere che se un elettrica non fa al caso di un utente specifico, è perche lui che non la sa usare, e non viceversa. Ogni volta che leggo un articolo su questo sito, noto che fate del tutto per far si che chi sbaglia sono sempre gli altri e non voi, e questo lo trovo poco professionale. Vero pure che ormai la gente da troppa importanza a cio che legge sui siti, non avendo piu la facoltà mentale di di prendere una decisione, e quindi si schiera o pro o contro, quindi o è tutto bianco o nero, e non ci sono sfumature. Vero è anche, che i costi delle auto, termiche o elettriche, sono alle stelle, quindi è inutile discutere di un bene che diventerà sempre piu di lusso.

    • Se dal medico arrivano pazienti che non leggono il “foglietto” delle medicine, o non capiscono quello che c’è scritto, o ne ignorano le avvertenze, o dimenticano le indicazioni del medico stesso a riguardo, il medico deve “dare la colpa” a sé stesso?

    • “Il fatto è che entrambi i siti, tirano acqua al proprio mulino, voi pero a volte negate l evidenza, facendo credere che se un elettrica non fa al caso di un utente specifico, è perche lui che non la sa usare, e non viceversa”
      Falso, non sai quante volte la redazione ha risposto che per certi usi le elettriche non sono (ancora) adatte

    • A che riguardo? Il calo delle vendite? I talebani? Se il 2000 sia l’ultimo anno del secondo millennio, o il primo del terzo?

  32. Ormai paraocchi…..come ripeto spesso in questo blog, guardate quello che succeda fuori dell’Italia.
    Ho appena letto che la Gran Bretagna, per citare un esempio tra la normalità, ha come obiettivo di raggiungere il 22% di BEV nelle vendite nel 2024 e ci stanno arrivando. Poi non parlo dei paesi Scandinavi che viaggiano su un altro pianeta con la Norvegia che abbandonerà formalmente le vendite di endotermiche nel 2025. E la Germania sta preparando un altro incentivo importante per lanciare l’elettrico h perché i costruttori tedeschi hanno già capito che è l’unica strada percorribile.

    E qualcuno in Italia rimane convinto che è solo un fenomeno passeggero? Veramente, i costruttori tradizionali continueranno a produrre le classiche endotermiche “solo” poer l’Italia.
    Mi sa che il risveglio sarà penoso.
    Auguri….

  33. Come già espresso da altri mi viene da dire “da che pulpito”! Ma ciò che mi irrita di più è che invece di venire ad argomentare qui tra i 4 gatti che seguono questo sito va a piazzare la sua bordata su un social network dove sa che la propaganda può raggiungere molti più interlocutori. In perfetto stile italiota. Furbo, ma non è che qui hanno tutti l’anello al naso…

  34. Ma con che coraggio Pellegrini parla di fanatismo? Ci sono ancora altri 11 anni durante i quali si possono liberamente acquistare le auto a carburante e dopo si potrà continuare a girare altrettanto liberamente. Ma le elettriche sono dipinte come “il male” su tutta la stampa, tirate in ballo per qualunque magagna della società. Additate come la ragione della crisi delle vendite di auto (sic !).
    Su questo sito ne parlano tra loro coloro che già hanno capito i vantaggi. Quattroruote si concentri sul ciclo otto, ENI si aspetta questo da loro.

    • Svelo un segreto.. pure le ice potrebbero continuare a vivere, basta che sia garantita la neutralita’ carbonica, perche’ solo di quello parla la direttiva. Tant’e’ che gli e-fuel da rinnovabili sono ammessi allegramente. Quindi non c’e’ nessun ban alle termiche, si bannano da sole perche’ non c’e’ modo di farle andare rimanendo carbon neutral a costi sostenibili. Fine.

  35. Tutto ciò vuol dire che state seguendo la strada giusta, che naturalmente dà fastidio a molti…. In primis i signori di quattroruote. Magari sono proprio loro ad aver paura di perdere qualche sponsor petrolifero , se si mettono a parlar bene dell’elettrico! Ma nessuna paura, oramai la strada è tracciata e non si torna indietro, forse non sarà il 2035,ma poco più in là.

  36. Inizio ad essere curioso di sapere cosa scriverà quando il vento tornerà a soffiare.
    Nel frattempo possiamo lasciarlo gongolare mentre siamo nell’occhio del ciclone.

    • Come tanti italiani, più o meno noti, cercherà di convincere, perfino frignando in diretta sul TG1, i suoi avvocati che gli articoli 17, 21 e 22 del GDPR si applicano al suo “tristissimo” caso.

      Enzo, per cortesia, spiega, perché (anche) qui in Italia siamo nell’Unione europea e i diritti sono diritti.

  37. Tra non rivolgere “alcun attacco” e dare il pezzo (a prescindere dall’autore) in pasto a tanti professoroni e moralisti dell’ultima ora che vivono quotidianamente su questo forum come se non avessero altro da fare nella loro vita, non c’è alcuna differenza

  38. quando un serio dibattito sulla transizione energetica si trasforma in inutili schermaglie politiche (a livello nazionale quanto europeo),, nn cè proprio Futuro…

  39. Sono l’unica rivista al mondo a tiratura nazionale che è riuscita a far consumare la Model 3 più della Model Y e che in una top-ten di “efficienza” (che in realtà era autonomia) è riuscita a NON piazzare nei primi 10 posti una Tesla.

    Pellegrini è un perfetto politico, lo leggo spesso su Linkedin: ottima dialettica, falso pragmatismo, radical chic nella sostanza, distaccato dalla realtà e incoerente. Apparentemente usa un linguaggio semplice e chiaro, praticamente è disgustosamente schierato, il perfetto “Si, si, assolutamente MA…”, benaltrista parziale.

    Lo vedrei benissimo insieme a Marcello Luigi Foa, potrebbero raggiungere vette di ipocrisia da World Guinnes.

    • Mi perdono Sig.Guido, ma a quali prove si riferisce.?

      Prova 4R – Model 3 LR, Ago 2019: media 5km/kWh
      Prova 4R – Model Y LR, Ottobre 2021: media 4.9km/kWh
      Dati del ciclo normalizzato, piu’ severo in assoluto (risaputo) ma ripetibile.

      Dal 2019 al 2021 Tesla ha poi migliorato l’efficienza del powertrain. I numeri sembrano in linea con le aspettative.

      • Canale YouTube di 4R

        Tra parentesi: vendono da oltre un anno il nuovo Model 3 che ha differenze significative (migliorative) in sospensioni, confort e power train (consuma ancora di meno), non hanno trovato il tempo di provarlo, perché dovrebbero, è solo la seconda elettrica più diffusa al mondo.

        • Guido, lei dovrebbe intuire che è la seconda elettrica più venduta al mondo vuol dire la seconda elettrica più venduta del 16% circa de mercato globale.
          Esiste un 84% al di fuori del suo ombelico 🤣

          • Andrea,
            a parte che non siamo all’asilo Mariuccia, lei dovrebbe intuire che la Model 3 con due sole varianti ha venduto più esemplari della serie 3 BMW correntemente in vendita (la settima generazione) unendo tutte le cilindrate, motorizzazioni e versioni (berlina o SW), pur essendo in vendita dal 2017.
            Dovrebbe anche intuire che la Model 3 con due sole varianti ha venduto più esemplari della serie correntemente in vendita di Audi A4 in tutte le sue cilindrate, alimentazioni e versioni.

            Per entrambi i marchi e modelli è diretta competitor per dimensioni e tipologia di auto.
            Tesla vende più automobili dell’intera BMW, in Italia e circa l’85% a livello mondiale.
            Tesla vende più automobili dell’intera Audi in Italia e nel mondo intero.
            Però facciamo finta che Tesla venda solo dentro al mio ombelico, ok? Così siamo tutti contenti e possiamo continuare ad ignorarla.

            Forse chiudendo gli occhi non ci vedono nemmeno gli altri..?
            Vale la pena provarci.

        • Sono andato a vedere, e per la precisione:
          – Tesla in 5a e 6a posizione, dietro a vetture piu’ piccole e leggere. Ci sta e sono 2 in top 10.
          – Model Y dati 2023 rispetto alla Model 3 del 2021, cosa citata a giustificare il risultato. Ci sta.

          Non commento il punto di vista sul direttore, ma i numeri della rivista sono coerenti e misurati, una luce nel buio infinito dei tester soggettivi fatti solo di opinioni.

          • Abbiamo visto due video differenti, allora. Cerco quello che ho visto io (visto è una parola grossa: io di solito leggo la trascrizione)

          • AntonioR
            A distanza di 3 settimane ho mischiato i ricordi.
            Nella classifica di consumo relativo hanno piazzato la Model Y sopra alla Model 3 nonostante la stessa Tesla, il WLTP e le prove del resto del mondo assegnino alla Model Y un consumo superiore: come è ovvio, avendo cx peggiore, essendo più pesa, con la stessa batteria e la stessa elettronica, il solo cambio di motore già efficiente al 98% non può fare alcun miracolo.
            Per l’autonomia, secondo quattroruote la Kona con 64kWh percorre più km di una LongRange con 76kWh che ha un consumo km sostanzialmente uguale (secondo il WLTP e le prove del resto del mondo).
            Provi anche a fare un po’ i giochi con i valori da loro stessi dichiarati nel “test”
            La Polestar 2 consuma 18,99 per 100 km, secondo loro.
            Sa spiegarmi matematicamente come potrebbe percorrere 482 km con 79kWh?
            Ps: faccia i conti anche con le altre e poi con le Tesla….
            17,32 di consumo secondo quattroruote e 400 km di autonomia significa avere una batteria da 69kWh. Oppsss…
            Dove avranno messo gli altri 7 kWh?
            4R non sbaglia, la matematica, si.

  40. Vogliamo andare a vedere Quattroruote da chi prende i soldi delle proprie inserzioni pubblicitarie e dei test delle vetture? C’è veramente bisogno o ci arrivate anche senza?

  41. Proprio lui parla di polarizzare? Dimentico della polemica sulla prius dove il suo giornale (unico al mondo) riusciva a fare fare i 13 al litro alla V2 e v3 bocciando la. Certo che loro non perdono sponsor…. E quindi mi fermo.

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