Fino all’estate 2023 nel Comune le colonnine erano come fantasmi: lo scrivemmo ad agosto 2022 annunciando quelle in arrivo. Ora si è fatto il pieno. E vengono sempre più usate. Nel giro di pochi giorni abbiamo visto alla presa auto costose, dalla Porsche alla Tesla, e utilitarie, la Twingo, e soprattutto diversi furgoni. Siamo a Granarolo dell’Emilia a due passi da Bologna. Tutto bene? Quasi. Ci sono due stazioni installate e non ancora funzionanti. E questo alimenta la polemica, che sull’elettrico non manca mai.
Due colonnine, quattro prese: occupate
Vista la ridotta componente elettrica su una flotta nazionale da “fanalini d’ Europa”, le colonnine in Italia sono spesso vuote. Anche a Granarolo: Ma l’appello di un lettore a installarle era basato sui numeri.
Quelli diffusi a gennaio 2024 vedono il Comune tra i più green della città metropolitana di Bologna, dopo il capoluogo e il comune di San Lazzaro con il 9,1% di auto alla spina. Tra ibride ed elettriche Granarolo tocca un interessante 8,5%, precedendo Casalecchio e Pianoro (entrambe 8%). Quasi due punti in più della media metropolitana pari al 6,7%.
Questa la statistica a cui sommiamo questa collezione di foto che mostrano alla stessa ora quattro veicoli in contemporanea in ricarica. Due furgoni e due auto. Poi, in un periodo diverso, una Tesla e una Porsche. Insomma si vedono più auto in ricarica.
Non conosciamo il tasso di utilizzo, sicuramente non alto, ma è un buon segno vedere il tutto occupato per un Comune sprovvisto di stazioni di ricarica fino all’estate scorsa. “Al momento abbiamo 4 colonnine (8 stalli attivi) – spiega l’assessore Angelo Pasquali – di cui 3 di Enel X e 1 di Be Charge“.
E’ sempre polemica degli anti-colonnine
Abbiamo scritto dell’opposizione di alcuni cittadini all’avvio delle ricariche. I più animati, quelli che perdono un parcheggio pubblico vicino casa (leggi qui). Nei giorni scorsi la polemica è ripartita perché tra le dieci postazioni ce ne sono due di Be Charge ferme al palo _ nelle due foto _ e si chiedono provvedimenti.
Chiaro che non sono tempi accettabili, anche perché c’è una lastra di ferro a coprire uno dei due scavi, ma qui è scoppiata la diatriba con la richiesta di far rispettare i tempi.
E dall’amministrazione il sindaco Alessandro Ricci e l’assessore Angelo Pasquali rispondono: “Noi possiamo decidere di revocare l’occupazione del suolo pubblico ma poi rimaniamo senza colonnine di ricarica“. Perciò si va avanti: “Su una stazione delle due da attivare questa settimana ci sarà l’intervento finale di E-distribuzione – spiega l’assessore -. Mancano anche le due di Enel X per le quali abbiamo ricevuto nei giorni scorsi il progetto esecutivo“.
Un piccolo fatto di cronaca locale che conferma le difficoltà della transizione elettrica. Ma fanno ben sperare i veicoli fermi con il cavo collegato alle colonnine. Eppur si ricarica.
Bene soprattutto la Porsche che fa vip caricare l’elettrico alla colonnina è come andare da Pek a Milano
Immaginavo i commenti su Porsche e magari Tesla, ma in foto c’è pure una Dacia che con risparmi di bollo, parcheggio, carburante viene meno di una termica e manca l’immagine della Twingo; poi ci sono i due sono furgoni da lavoro. Insomma oltre i ricchi anche i proletari e i lavoratori. Colonnine ed energia per tutti
Basilio volevo aggiungere che non ho mai visto uno stallo occupato abusivamente, sabato stavano lavorando ad una delle colonnine non attive. se un comune deve progettare degli stalli deve venire a vedere perché come dicevi vengono parecchi furgoni e ti dico che comunque non parcheggiano facilmente.
Basilio mi contatti
grazie
Grazie Massimo, per il contributo