Home Auto Il Club del 100 mila (km): Alessandro li ha fatti con Tesla...

Il Club del 100 mila (km): Alessandro li ha fatti con Tesla Model S

6
Auto elettrica Tesla
Training Academy Varta

Con Alessandro siamo alla seconda puntata de Il Club dei 100 mila (km). Per capire quanto possano durare nel tempo le macchine elettriche, ecco una serie di articoli su automobilisti che hanno percorso almeno questa distanza. E più, come il protagonista del secondo articolo (qui il primo).

Il manager Alessandro Meroni oltre ad aver superato in due anni e mezzo i centomila chilometri con la Tesla Model S ci racconta una storia molto interessante: l’ha fatta comprare (in leasing) anche ai suoi datori di lavoro: proprietari di un macello ed allevatori di maiali. Sono esponenti della old economy che si sono fatti convincere non per moda ma grazie ai conti di Alessandro. Convenienza e anche ecologia.

Alessandro ha superato i 100mila in due anni e mezzo, 40mila di media nella tratta Brescia-Carpi

Partiamo dai chilometri della Tesla. “L’ho comprata a fine novembre del 2017 e ho superato da poco i 100mila, la media è sui 40mila per anno lungo la tratta Brescia-Carpi. Fatti soprattutto in autostrada“. Significa 300 chilometri al giorno tra andata e ritorno. L’auto elettrica non è solo quella per la città.

Auto elettrica Tesla
Alessandro Meroni alla (ri)carica di Tesla

Alessandro è fiero diaver convinto i suoi datori di lavoro:”Sono allevatori di suini riuniti in una cooperativa di prodotto e proprietari di un macello a Carpi. Io mi occupo di amministrazione e controllo di finanzia“. Ci sa fare con i numeri Alessandro: “Ho dimostrato all’azienda che avrebbero risparmiato 2mila euro l’anno rispetto ad una equivalente termica. Argomento a cui sono molto sensibili e si sono convinti, inoltre siamo impegnati nella riduzione delle emissioni in azienda ed è un discorso che seguono“. Tutto torna.

Il manager però a pochi mesi dal leasing accetta un lavoro a Brescia, cambia azienda e il contratto passa a lui. Resta suo anche quando, dopo sei mesi, ritorna nella città emiliana: “Ho preferito il rimborso spese. Il leasing dura 5 anni e ha un tasso conveniente: sotto l’1%. Una soluzione molto omogenea con il noleggio; poi dovrò decidere se riscattare o meno“. Oggi si mostra soddisfatto: “Tutto quello che mi avevano detto si è dimostrato vero e riesco a percorre con la massima tranquillità i miei 300 chilometri tra Brescia e Carpi.

All’inizio: “Ho vissuto il mio brutto quarto d’ora, poi ho imparato…”. Ricarica a casa e in azienda

Non ha mai avuto necessità di telefonare al carro attrezzi Alessandro, ma i primi tempi ci confessa di aver vissuto “qualche brutto quarto d’ora. Quei 300 chilometri facevo fatica a farli, i primi giorni ho dormito poco, non capivo bene il funzionamento. Poi ho imparato a conoscere l’auto“. L’ansia è stata rimessa in un cassetto.

Auto elettrica Tesla
La ricarica a casa Meroni

Con l’auto elettrica bisogna pianificare e programmare. Anche con la Tesla: “Io per nove mesi all’anno riesco a fare Brescia Carpi senza ricaricare; nei mesi invernali il discorso cambia“. Ma le soluzioni non mancano: “Io preferisco andare veloce, sempre nel rispetto dei limiti, come con una berlina normale. Chiaro che mi sono organizzato: ho messo una presa in ufficio e per casa ho comprato una “colonnina” Tesla e faccio 70 chilometri di ricarica all’ora“.

I conti si fanno in fretta: “In ufficio con la 220 in otto ore ricarico circa 90 chilometri che mi permettono di tornare a casa tranquillo e veloce. Poi la notte ricarico da mezzanotte alle quattro“. Pronto a ripartire con il pieno.

Viaggi lunghi? Bene i supercharger e al Sud Alessandro ha convinto gli albergatori ad offrire il servizio di ricarica

Al di fuori dei percorsi stabiliti? “Se cambio itinerario ho la ricarica gratuita nei supercharger. Ho provato ENEL X e va bene, ma ho avuto necessità solo in montagna“. Viaggi lunghi? “Non mi sono mai spaventato. Ho fatto una settimana nella costiera amalfitana, ad Ischia e ho convinto gli hotel dove ho prenotato a fari caricare con la 220. Una soluzione si trova sempre“.

Tasto dolente quello delle strutture ricettive? “Sono pochi gli alberghi con la soluzione pronta, ne ho convinti diversi anche con l’argomento che se promuovono il servizio attirano i turisti stranieri. Si tratta di un’opera di divulgazione che deve continuare, in particolare al Sud dove sono tutti disponibili a trovare una soluzione. Ci vuole un po’ di pazienza“. Più l’abitudine:”Le autonomie sono destinate ad aumentare, ma per ora vanno bene i 380 chilometri. Non mi fa ne caldo ne freddo aspettare 30 minuti al supercharger, lo vivo come un momento di socializzazione. Se devo andare fino a Napoli mi fermerei comunque per riposare ogni due ore”.

Manutenzione: l’officina mobile Tesla si è presentata a casa di Alessandro per risolvere un problema

Auto elettrica TeslaApriamo il capitolo manutenzione, un tema che spesso fa la differenza: “Ho avuto due problemi in questi 30 mesi. Un’anomalia del condizionatore mi ha costretto ad un fermo auto di un paio di giorni. Mi hanno prelevato la macchina, fornito quella sostitutiva, pagato il taxi quando necessario. Tutto a loro spese. Nel secondo caso hanno dovuto sistemare la maniglia della porta con una efficientissima officina mobile direttamente a casa mia in un intervento di un’ora tutto a loro carico. Bravissimi, niente da dire“.

E l’assistenza da remoto?Ho dato l’autorizzazione a Tesla per monitorare i dati della mia autovettura. Al primo cambio gomme il mio gommista non aveva inserito la giusta pressione di 3.1 bar. Visto che la macchina mi segnalava la pressione anomala dei singoli pneumatici ho chiamato l’assistenza Tesla. Un operatore dall’America, vedeva i dati della pressione dei miei pneumatici e mi ha suggerito subito di andarli a gonfiare. Troppo avanti…“.

Il racconto di Alessandro si allarga alla famiglia e all’auto ibrida di casa. “Una Lexus che ora  usa mia moglie e siamo molto contenti, ma in autostrada con l’ibrido non hai i vantaggi del consumo del full electric, poi con la Tesla è come accomodarsi in una Limousine per la comodità, poi il silenzio e altri benefici che auto anche di categoria analoga non hanno. Senza dimenticare l’aggiornamento continuo per stare al passo coi tempi“. Come uno smartpuone.

Tornerebbe indietro? “Non cambierei mai, loro vanno a una velocità doppia degli altri”

Auto elettrica Tesla
Il grande amore

Domanda immancabile: riprenderebbe l’auto elettrica? “Fra due anni dovrò decidere se riscattarla o meno, farò un ragionamento con Tesla, ma io non cambierei mai. Loro vanno a velocità doppia degli altri“.

LEGGI ANCHE: In Germania 10 mila di sconto sulla Zoe (incentivi inclusi)

Apri commenti

6 COMMENTI

  1. “Un operatore dall’America, vedeva i dati della pressione dei miei pneumatici e mi ha suggerito subito di andarli a gonfiare. Troppo avanti…“.“.
    E io che controllo da solo gli pneumatici senza chiamare in Merica, sono oltre?
    Si scherza chiaramente..
    Ciao

    • La customer satisfaction crea fidelizzazione nel cliente. Soprattutto quando parliamo di auto per cui si spende un capitale. Trovarsi davanti a dei muri di gomma quando si chiedono le informazioni genera frustrazione e rabbia che poi si paga. Tesla è riuscita a creare comunità sociali molto potenti nel mondo – pensiamo all’attivismo di tutti i Club – grazie anche alla “pressione dei pneumatici”.

  2. Dobbiamo dire un grande grazie a tutti membri di questo club che hanno osato e preso il rischio di fare il salto per un uso intenso e fondamentale per loro

    La nostra gratitudine e anche per la condivisione della loro esperienza che e molto preziosa per tutti e in primis per quelli che si stanno lanciando in questa nuova dinamica di trasporto

Rispondi