Il capro espiatorio della crisi dell’auto? L’elettrico, secondo gli industriali italiani: se si vende sempre meno, la colpa è delle stramaledette auto a batterie.
Il capro espiatorio che fa comodo a tutti: “È una truffa…”
Dopo il n.1 di Federmeccanica, Federico Visentin, un altro rappresentante degli industriali punta il dito contro l’elettrico. È il presidente di Unindustria Cassino, Francesco Borgomeo, che opera in un distretto caratterizzato dalla fabbrica ex Fiat, ora Stellantis. Borgomeo vede una crisi profonda alle porte e, in un’intervista all’Ansa, chiama a una mobilitazione di tutta la filiera, con la necessità di “strumenti straordinari“. E nel mirino, come sempre, finisce l’auto elettrica, che pure rappresenta solo una quota del 3-4% In Italia e del 12% in Europa: “Lo scenario da cambiare è quello ideologico che in Europa ha determinato una crisi in un settore industriale rilevantissimo“.
Questo, dice Borgomeo, per lo stop al motore endotermico dal 2035 e l’obbligo di Euro 7 per le immatricolazioni da luglio 2025. “Come disse Marchionne, siamo pronti a costruire una transizione verso le auto elettriche, ma deve esserci un’effettiva produzione di energia da fonti rinnovabili, altrimenti è tutto finto. È una truffa, perché parliamo comunque di energia da fossile. E il prezzo industriale, sociale, economico è altissimo: il sistema crolla“.
E se si affrontassero i problemi veri, come i prezzi delle auto?
Mancano più di dieci anni al 2035 e non si capisce come una misura tuttora in discussione, come lo stop ai motori termici, possa impattare sulle vendite di oggi. Qualcuno dovrebbe cominciare a spiegare perché i prezzi delle auto negli ultimi anni sono aumentati a dismisura, finendo fuori portata per tante famiglie. Anche e soprattutto in Italia.
E bisognerebbe finirla di lamentare il fatto che l’energia non è tutta prodotta da fonti rinnovabili. Già con il mix attuale, i veicoli a batterie sono molto più sostenibili di quelli termici. E questo è un fatto che non si può non considerare. Parlare di truffa è vergognoso da parte di chi rappresenta gli industriali di una certa zona. Ed è ora di smetterla di agitare questo fantasma per evitare di affrontare problemi di competitività che questo Paese si trascina da decenni.
È colpa dell’elettrico se le macchine made in Italy si continuano a vendere poco e Stellantis continua a procrastinare gli investimenti nella penisola? Via…
- Un punto di vista inedito sulla mobilità sostenibile? Appuntamento a Riva del Garda per martedì 17 – VIDEO
Salve, ritorno a scrivere nuovamente un commento riguardo i prezzi alti delle vetture aggiungendo che e’ soprattutto la scontistica ad essere diminuita, vi faccio un esempio : Citroen C 5 Air Cross Plug in ha un listino di euro 45.100,00.
L’ incentivo da parte dello stato e’ esageratamente alto, si arriva fino a euro 8.000,00
Sapete quanto sconto fa la Citroen di suo ? 1.543,00 !! MILLECINQUECENTOQUARANTATRE euro di sconto su una vettura che oramai non e’ neanche freschissima, parliamo del 3,5 % di sconto da listino !!!
Le case automobilistiche se ne stanno approfittando.
P.s. Dare un incentivo cosi’ alto sulle Plug-in secondo me e’ una follia, mio fratello ha avuto questa vettura a noleggio per 12 mesi e come autonomia in elettrico non e’ mai riuscito a percorrere piu’ di 35 km reali in condizioni ambientali ottimali per la batteria.
Soldi di tutti contribuenti gettati alle ortiche!
Eppure mi sembra tutto abbastanza logico, 1) l’imposizione politica sul 2035, con conseguente massiccio investimenti sull’elettrificazione con annunci entusiastici delle varie case automobilistiche “dal 2025 basta termico”( salvo poi sbattere contro la realtà del mercato)
2) naturalmente con investimenti così ingenti e volumi di vendite molto limitati delle elettriche ( vendute nonostante il prezzo tutt’altro che economico in sottocosto), hanno dovuto pensare ad una strategia per recuperare le risorse perse con l’elettrico e cosa hanno pensato?
Ma semplice aumentare a dismisura i listini dell’unico prodotto che vendono…il termico, e questa geniale intuizione a cosa poteva portare se non il crollo delle vendite?
Anche perché nel frattempo i cinesi ci stanno invadendo si ma con le termiche a prezzi ragionevoli.
L’aumento dei prezzi e’ precedente e manco di poco alle EV cosi’ come la desertificazione del segmento B.
Ci sono molte cose che andrebbero chiarite, ne elenco alcune che per me sono funzionali alla crisi dell’auto in generale.
1) Gli italiani si sono innamorati dei SUV. Ne siamo proprio sicuri? Quando sono state tolte alcune auto dal mercato non è che fossero in crisi di vendita. Auto come la punto, la mito, le tre sorelle Peugeot 108, Citroen C1, Toyota Yaris(non quella attuale), etc, avevano buoni numeri di vendita, perché abbastanza econome nell’acquisto, funzionali per un uso quotidiano, valide per spostamenti a corto e medio raggio, economiche nell’uso e nella manutenzione. Quante auto ci sono oggi altrettanto valide? Sono spariti gli utenti o sono state sbagliate le nuove proposte? Oggi è difficile trovare un’auto più corta dei 4 metri e meno larga di 1,75/1,80 m, ma le città e le strade sono le stesse di 50 anni fa, le linee dei parcheggi non sono state adeguate, e gli spazi della mobilità si sono ridotti per le scelte “ecologiche” di molti comuni. Il SUV la vita me la complica, senza contare quanto possa essere poco ecologico trascinarsi appresso 2 tonnellate di auto per un unico passeggero.
2) siamo sicuri che avere un monitor al posto di un quadro strumenti sia una scelta saggia? Se debbo cambiare schermata e aprire menù per fare quello che prima facevo spingendo una levetta o schiacciando un pulsante, quale vantaggio ne ho? E di contro, quanto mi costa?
3) la rincorsa delle normative euro, alla fine, è più facile che mi induca a cambiare l’auto, o piuttosto a tenermela il più possibile, visto la rapida svalutazione che consegue ad ogni cambiamento della normativa?
4) l’auto elettrica non è per tutti, lo dice vaielettrico non io. Ma allora questa data del 2035 cosa vuol dire? Che nel 2035 tutti saremo in grado di gestire comodamente un’auto elettrica? E ammesso che sia così, sicuramente non è così oggi, ma i produttori di auto cosa fanno nel frattempo? Producono auto termiche come se non ci fosse un domani? Impossibile nell’ottica di una economia di scala e dei regolamenti europei sulle quote di CO2. Producono auto elettriche sapendo di non poterne vendere un numero sufficiente a coprire i costi di ricerca, sviluppo e reindustrializzazione? Ne vediamo le conseguenze, chiusure di stabilimenti, licenziamenti, delocalizzazione selvaggia. Gli unici che possono affrontare questo mercato sono i Cinesi grazie all’intervento massiccio dello Stato e al controllo totale del mercato interno.
Quindi il problema non è l’auto elettrica come prodotto ma quello che tale ideologia basata su regolamenti ed imposizioni ha comportato.
Forse ci arriveremo comunque perché, come la si vuole mettere, il fossile non è eterno a prescindere da tutte le altre più o meno valide considerazioni, ma credo occorra che occorrerà ripensare a tempi e modalità se non vogliamo creare una bomba sociale che ci scoppierà tra le mani
Cercherei comunque di disinnescare la bamba ecologica, che riguarda otto miliardi di abitanti della Terra
-la bamba ecologica-
Ti prego, dimmi che esiate davvero e non fa male. 😇
E pensa di riuscirci con l’auto elettrica? Nel 2035 tutti i mezzi stradali di nuova produzione saranno elettrici e tutti alimentati da fonti rinnovabili a loro volta a basso impatto ambientale? Avremo fatto fuori tutti gli allevamenti animali e, perché no, anche parte di quei 9 miliardi che comunque producono CO2? Mi sa che la bomba sociale con le sue conseguenze geopolitiche, a meno che Lei non creda che alla base dei conflitti non ci sia sempre una ragione economica mascherata da “Dio lo vuole” piuttosto che “esportiamo la democrazia” o “difendiamo la nostra gente” farà piazza pulita molto prima della bomba ecologica.
Il tema è serio, non lo mandi in vacca con battute sugli 8 (non nove) miliardi di abitanti della Terra. Se ci comporteremo da esseri pensanti penso che sì: nel 2050 potremo raggiungere le emissioni nette zero (non so se lo sa, ma net zero significa riportare in equilibrio le emissioni naturali di CO2 con la capacità di assorbimento naturale del Pianeta). Questo dice la comunità scientifica. Personalmente mi sono portato avanti con il lavoro. Lei?
PS spero che non scopra mai, un giorno, quanto la bomba ecologica può moltiplicare le dimensioni della bomba sociale. Oggi, con le migrazioni e le guerre reginali, siamo solo all’antipasto.
Nel 2035 saremo più di 8 miliardi, e comunque non era una battuta. La storia ci insegna che le guerre e le rivoluzioni nascono dal disagio sociale, e, si certo, anche l’ambiente può influire, ma i migranti non scappano dal caldo.
Questo proprio no, ho acquistato la mia auto ad agosto 2021, e la tendenza evidentemente riguardava perlopiù l’usato ( che solitamente preferivo per risparmiare qualcosa), invece comprai un auto nuova, la stessa auto nel giro di 2 anni e aumentata di quasi 2500€ , e le BEV erano ben presenti sul mercato.
È vero i prezzi delle auto in questi anni sono aumentate a dismisura.
Il motivo?
Sono tanti…
Non solo le elettriche costano tanto…
Anche se dovrebbero costare la metà di una Endotermica, il problema è un mix di componenti e tecnologia ancora non adatta.
Posseggo una Renault Scenic 1.6tdi, del 2016.
Aspettavo l’uscita della nuova Scenic Elettrica di V generazione per sostituirla.
Sono andato vederla, bella molto bella, più grande della mia ma con meno Abitabilità.
Sicuramente tecnologicamente avanzata.
Prezzo 56k
La mia costava 37,8k, la Renault però faceva una offerta a 32k.
Ho aspettato 6 mesi per prendere una Test Drive o una Aziendale.
Mi sono imbattuto in una Km zero, a 24k ,con una serie di bonus aggiuntivi gratuiti, assicurazione, bollo, garanzia ecc.
Oggi per avere una auto uguale, forse peggiore dal punto di vista di abitabile, dovrei spendere il doppio.
Perché?
Le zero km dove sono?
È questo il punto, la gente si sente presa in giro e non compra,si tiene il vecchio finché possibile.
Per onor del vero anche la corrispondente endotermica costa anche lei tanto sui 44k.
La Bev non dovrebbe costare 11k in più.
Ma 11k in memo, sui 35k sarebbe il prezzo giusto, o anche meno.
Allora si che le vendite riprenderebbero e le Bev sarebbero super richieste…
Purtroppo non ci siamo, dovremo aspettare tempi migliori…
Leggo dal sito QualEnergia: “Sempre nel 2022, i sussidi ambientalmente dannosi erogati ai settori energia e trasporti sono stati, rispettivamente, di 52,2 miliardi di euro e 20,5 miliardi di euro, per complessivi 72,7 miliardi di euro.”
Cioè in un anno eroghiamo 72 miliardi di sussidi alle fonti fossili. Ma con 72 miliardi all’anno elettrifichiamo tutti i trasporti più tutta la produzione di elettricità e magari (in futuro) smetteremo di leggere queste notizie (homepage RAI): “Copernicus: l’estate 2024 è stata la più calda a livello globale. Il 2024 si avvia a essere l’anno più caldo mai registrato”
L’importante è che non si sappia e che si annunci invece di togliere le accise sui carburanti, cioè si aumentino indirettamente i sussidii alle fonti fossili.
E i gonzi la votano, salivando, pregustando sgasate più economiche sui propri figli e genitori.
Mi raccomando, segnatevi i nomi di tutti questi geni dell’industria e della finanza che sono fermamente convinti che per (continuare indefessamente) a fare soldi non possono fare a meno di ammazzarci figli e nipoti.
Non semplifichiamo le cose, non è “colpa dell’elettrico” se le auto non vendono come i produttori vorrebbero ma di certo quello dell’elettrificazione forzata di massa è un fattore destabilizzante per un mercato che era già drogato di suo prima delle geniali eco-trovate che tutti ben conosciamo.
Complici tutte le scuse possibili, dalle guerre degli altri e le conseguenti speculazioni alla continua corsa al “green” che, come un perverso film a puntate, fa “uscire” nuove “Euro-versioni” della stessa cosa in cui cambia nulla ma che obbligano al riacquisto e alla svalutazione, i prezzi delle automobili sono saliti senza una ragione accettabile né sostenibile dalle masse, tanto che negli ultimi anni s’è insinuato il dubbio che vi sia una volontà neanche troppo celata di disincentivare la proprietà privata di tali mezzi in Occidente, e in Italia in particolare.
La “commedia elettrica” è solo un piccolo fattore di questi tempi, e ha a che fare con la cupidigia degli stessi produttori che avevano intravisto la ghiotta possibilità di far rinnovare una volta di più il parco circolante alle greggi occidentali, stavolta in modo ancora più massiccio dello stillicidio delle euro-classificazioni, giocando ancora più a fondo con la coscienza sporcata della gente che guida, non a caso preventivamente e accuratamente convinta da media e cultura di essere la fonte di ogni male del Pianeta. Tutto condito con la solita droga degli incentivi pubblici.
Ma stavolta il passo è stato fatto molto più lungo della gamba, evidentemente la mucca da mungere di latte non ne aveva più, e così la stessa gente – guarda un po’ che ingrata! – non è corsa a indebitarsi ancor di più pur di lavarsi anche questo pezzo di coscienza, e non è bastata neanche l’offerta allettante di “una supercar per tutti” spinta dalla presenza a listino unicamente di veicoli capaci di prestazioni da pista, seppur travestiti da auto quasi normali. Alla gente normale serve un mezzo per andare da A a B che non li riduca in schiavitù, né logistica né finanziaria.
Gli unici che hanno capito come affrontare la cosa sono, come sempre, i cinesi: loro il tempo per sviluppare le necessarie tecnologie in modo veramente sostenibile per l’utenza e per il proprio mercato se lo sono preso, e a tempo debito inonderanno anchei mercati occidentali con i loro prodotti che, presa l’idea che non è di certo assurda in sé, avranno costi finali adeguati e, soprattutto, arriveranno qui se e quando le infrastrutture energetiche europee, e i relativi costi di esercizio, potranno sostenere finalmente un’ elettrificazione di massa oggi pura utopia ideologica e finanziaria. Altro che 2035, per posti come l’Italia saranno necessari almeno 50 anni, a patto di rientrare subito nel club del nucleare e a patto di sganciarci quanto prima dal giogo statunitense e sviluppare una vera politica energetica nazionale a lungo termine.
Ora, ai produttori di automobili rimane una sola cosa da fare: svegliarsi, rendersi conto che il sogno era in realtà un incubo e ricominciare a produrre mezzi per la gente, e non cercare di piegare la gente agli studi di mercato di settori che con l’automobile c’entrano veramente poco.
Alla fine del suo delirio (se la Cina esce vincitrice, la sua risposta è tornare al petrolio?), le chiedo: come la mettiamo con la crisi climatica?
chiudendo gli allevamenti intensivi entro il 2035, magari?
Possiamo parlarne. Lei cosa ne pensa?
Si sta analizzando il fallimento della strategia commerciale dei produttori occidentali di automobili, non mi trascinerà in disquisizioni religiose su argomenti che c’entrano solo collateralmente. Queste le lascio ai fedeli e ai predicatori d’ogni colore e forma, qui si parla di industria e di persone.
Nel merito della Cina, il petrolio c’entra come il cavolo a merenda: la Cina va verso l’elettrificazione di massa (la sua) perché ha le condizioni per poterlo fare, è in Occidente (e in particolare in Italia) che queste mancano.
Come ho scritto, non è l’idea del veicolo elettrico in sé a essere sbagliata, lo è il modo miope, accattone e istericamente ignorante con cui è stata abbracciata in Europa. E dovrebbe far pensare ancora di più il fatto che non sia un’iniziativa endogena, ma indotta dall’esterno.
Il fallimento dei costruttori occidentali è tutto da dimostrare. In ogni caso, dipenderà solo dal ritardo accumulato nello sviluppo della tecnologia elettrica. Avevano risorse, mercato, tecnologie migliori di quelle cinesi, ma hanno preferito mungere fino all’ultima goccia la vacca grassa delle auto a petrolio.
Esattamente
Di rientrare nel nucleare lo ha scritto lei, mica altri.
E già questo pensiero è indice di ignoranza in materia.
In effetti in occidente abbiamo fior fior di pozzi petroliferi per continuare ad andare sprecando l’80% dell’energ…. ah no.
Beh.. ma allora abbiamo sicuramente aria pulitissima per cui possiamo sbattercene e continuare a sprecare l’80% dell’energi… ah no.
E soprattutto siamo pieni di economicissome colonnie, praticamente sotto casa, in cui lasciare l’auto la,sera e miracolosamente ritrovarla carica al mattino dopo … che bel paese è l’occidentalissima Italia !!
Ecco l’indefesso patriota italico spaventato a morte da… una prolunga!
Purtroppo quello che hai scritto è la verità che in molti fan finta di non vedere a partire dalla politica. Le ideologie creano sempre dei mostri.
Specifichi cosa intende per ideologia, cosa per evidenze scientifiche e cosa per “pragmatismo”: ho l’idea che lei faccia molta confusione…
Purtroppo l’industria Europea è rimasta miope nel vedere il futuro, e la stessa politica non è riuscita a comunicare l’importanza della transizione energetica, costi quel che costi, perché alternative non ce ne sono, se non ridurre infinitamente le emissioni. Se si leggono testi, o si ascoltano esperti del settore, come ad es. il prof. Armaroli, si capisce che non esiste solo l’auto, e che ad es l’Italia è solo un pezzettino della catena. Forse chi si deve svegliare è quella parte di popolazione, che non riesce ad accorgersi che il pianeta è di dimensioni e risorse finite… Spostamenti/Alimentazione/Vestiario…. incidono eccome sul pianeta.
Ma allo stesso tempo torno a dare colpa alla politica, la quale non riesce a dare un impronta seria al nostro futuro, per paura di perdere consensi, anzi scredita le istituzioni che provano a dare regole da seguire… (drammatico)
Es. la gestione della merce alimentare, i confezionamenti infiniti, l’usa e getta…. insomma potremmo parlarne per delle ore.
Ora chi vuole dare una mano all’ambiente lo deve fare quasi con iniziativa personale da singolo cittadino, ma non dovrebbe essere così, dovrebbe essere semplicemente lo standard.
So che ai gestori questa mia posizione non piace ma.
“Costi quel che costi” un paio di ciufoli se proprio è così allora ” smettete di riprodurvi” vedrete che è la migliore soluzione per il pianeta
Io non ho figli e nipoti e se volevo preoccuparmene ….li facevo
Vivere senza sprecare il 90% delle risorse che abbiamo,non significa, smettere di riprodursi… ma parliamo noi che possediamo tutto e il contrario di tutto…
Poi ricordiamoci sempre che noi economia benestante, facciamo pochi figli, perché altrimenti non riusciamo a portare avanti il nostro standard di vita, che è diventato consumista all’infinita potenza, e presto avremo più persone in pensione di coloro che possono lavorare…
diciamo che anche qui potremmo andare avanti per ore e ore…
Proverò ad essere il più serio possibile , dell’avvento di cristo ( per chi ci crede) agli anni 80 ( cioè in 1980 anni ) la popolazione è arrivata a circa 3/3,5 miliardi, nei seguenti 40 e cresciuta di quasi 5 miliardi , è una follia da qualunque parte la si guardi, ora certo che non è colpa di chi è venuto al mondo ma, dato che credo nessuno lo abbia chiesto ( di venire al mondo intendo) perché dovremo chiedergli di fare una vita diversa da quella che magari desidera? Si dice sia egoismo , e da quando è un reato essere egoisti?
Perché è egoista uno che vuole continuare con una termica euro 3 o con l’uso della stufa a carbone ( sono solo esempi ovviamente) e non consideriamo egoista chi fa 3 figli e poi pretende che tutte le altre persone si preoccupino del loro futuro?
Lo so, l’argomento è spinoso e riconosco possa creare molti mal di pancia ma deve avere la stessa dignità di valutazione di qualunque altro se non altro come riflessione
PS le pensioni le hanno anche gli statunitensi solo hanno evitato , loro si almeno su quelli, di farle pesare sulle generazioni future
Afiorillo fa il gioco del lupo che accusa l’agnello, che si abbevera a valle rispetto a lui, di intorbidargli l’acqua, quando dice che la Cina si è presa il tempo per sviluppare l’elettrico. Ma è accaduto esattamente il contrario: è stato l’Occidente che le ha concesso i brevetti fondamentali perché li sviluppasse a suo beneficio per tecnologie che facevano ridere i vari cuochi come Marchionne e c. Poi quando il profumo della frittata ha cominciato ad arrivare fin qui, segno che era quasi pronta da servire in tavola, le trattorie europee e americane hanno detto: qui solo salsiccia affogata nella sugna. Niente frittata!
Ma come fino a ieri non andava bene vendere meno ma con più margine?
Personalmente non comprerei mai un auto nuova…
Si deprezzano alla velocità della luce
Costano come un bilocale
Le termiche sono sempre sotto la spada di Damocle da un anno all’altro
Le elettriche (e dove le ricarico?) sono costate investimenti giganteschi non supportati dalle vendite
Insomma, il castello è crollato
Marchionne docet, poi chi vuole mettersi le fette di salame sugli occhi faccia pure
Caro Marchese 🦗
non so se lei si sposta in carrozza… e per quanti km al giorno ed all’anno…
ma se qualcuno pensa di prendere un’auto migliore rispetto a ciò che ha, e che gli costi meno negli anni successivi… beh… consiglierei proprio di verificare le possibilità di ricarica attorno a casa (se lo può fare a casa, dal proprio garage.. nessun dubbio !); basta una semplice verifica on line, anche soltanto chiedendo a Google dal proprio telefonino quante colonnine di ricarica ci sono attorno; se i km sono nella media nazionale/europea.. gli basta persino ricaricare 1 max 2 volte la settimana, anche dai principali supermercati durante la normale spesa familiare visto che quasi tutti oramai hanno vari punti di ricarica sia AC e DC.
Per il costo, se non si ricarica a casa, basta informarsi; qui su Vaielettrico son stati dati tantissimi consigli per abbattere la spesa di ricarica alle colonnine pubbliche (di base consiglio Tariffe EV che fa vedere le migliori App scontate alle colonnine presenti in zona (per i meno tecnologici, basta richiedere anche la card RFID e diventa tutto più facile, a prova di nonnetto).
Quindi, con le attuali basse quotazioni delle vetture (poco ) usate elettriche…io non avrei dubbi…
io l’ho fatto e … sorpresa le ricariche DC (AC a distanze umane da casa non ne ho) sono tutte economicissime dai 60 – 70 cent a kw in su, certo potrei andare ai supercharger a Francolino (MI) che è solo a 17km da casa mia … ma cosa volete che siano 34 km (a/r) ogni ricarica in confronto al piacere di guida, altro che la giurassica ricarica di GPL a 0,65 euro al litro di 2 minuti a 2 km da casa !!!
A casa io pago l’energia elettrica a meno della metà degli economicissimi 60 cent
io non posso caricare a casa, se lei abita nei pressi di lodi vengo a caricare a casa sua…ovviamente in nome dell’ambiente le va bene … ? io risparmio e l’ambiente è contento 🙂
Ok Antonio … non puoi rinunciare al gas… sei troppo mal messo sia per cambiare auto che per alimentarla diversamente dal gas… succede… non sei neppure il solo (purtroppo)
Ho pure io parenti “incastrati ” su una Clio II messa a GPL che tengono assieme coi cerotti….
Però basta dire che in 2 minuti rifornisci una GPL perché a mala pena in due minuti l’addetto stacca e riattacca la pistola di rifornimento… ( e l’addetto che ho a 100m da casa mia mi ha fatto vedere la tacca di 2cm che ha scolpito quando gli è scappata di mano la pistola…. meno male che ha colpito solo la pompa).
si ok facciamo 4 minuti ..sono sempre 20 – 25 meno della ricarica (all”80%) di una BEV … beta svizzera dove il GPL è self service.
Ed allora…per 15/20 minuti in meno … mandiamo pure a put**** il pianeta e tutti gli abitanti, continuando ad usare gas e petrolio…
(Ieri ho letto uno studio sulle fughe di metano in atmosfera da giacimenti e impianti… è da shock.. Molto peggio delle previsioni (che già parevano pessimiste).
Vabbè…dopo di noi..il diluvio… Amen.
Io ho un auto a GPL con serbatoio da 50 litri, e non impiega più di 2 minuti per riempirsi, poi se l’addetto resta in zona con 1 altro minuto pago( contacless), chiaramente non essendo self-service se l’addetto non e in zona devo aspettare, ma finora al max altri 2
Minuti
Che il GPL costi poco ..sia adatto adattabile anche a vecchie auto…che oramai sia abbastanza diffuso da trovarlo (quasi) ovunque (e resti pure la possibilità di proseguire a benzina… lo sanno sia gli editori e redattori di VaiElettrico che moltissimi di noi commentatori…
Però ..qui si discute di auto elettriche… (Non è “MaVaiAGas”) e soprattutto si cerca (quelli di noi più informati e preoccupati) di salvarci dalla filiera idrocarburi che ci ha portato alla devastante situazione ambientale…
quindi di 10..20..30 minuti in più per ricaricare…non ci preoccupiamo ….
Il fatto che a forza di emissioni di gas in atmosfera poi ci troviamo ogni fine estate a contare centinaia milioni di danni a case e aziende… quello forse ci preoccupa molto di più…
Nella mia zona stanno ancora aspettando gli “aiuti” governativi per le distruttrive alluvioni dello scorso anno…e già stiamo vedendo arrivare una nuova stagione di piccoli uragani locali (ne sa qualcosa anche la zona di Milano in questi giorni)..
Vogliamo continuare così?
Risparmiare qualche minuto e un po’ di euro per poi rischiare di trovare casa o posto di lavoro allagato o scoperchiato?
Campi agricoli distrutti da siccità prima e mezzo metro d’acqua settimane dopo??
Sono arrivati i dati USA e per Stellantis NON sono buone notizie. Pare che ci sia un -20% e li non ci sono i cinesi con le BEV evonomiche, li pare ci sia Toyota a macinare numeri.
Invece in Cina sono le BEVbenle PHEV che sottraggono quote a VW questa volta si cinesi. Ma siamo in Cina, non vorremo mettere i dazi ai cinesi IN CINA SPERO.
In buona sintesi è l’automotive europeo che è in crisi il diesel ora vuole saldata la sua fattura, il costo di aver investito 20 anni in una tecnologia perdente che non ha sfondato nel mondo, anzi non la usano nemmeno dove è stata inventata ormai.
L’elettrico era il viatico per bypassare l’ibrido e stamparla… ma la crescita delle BEV è troppo lenta e bisogna prima attraversare la fare ibrida.
Spiace, è andata male vuoldire che i cinesi mangeranno quote alle giapponesi in patria (se non erro -11% Toyota e addirittura -40 Honda) e le giapponesi manferanno quote alle termiche pure.
Il travaso netto è – ICE a favore di ibride in occidente, -HEV a favore di BEV e PHEV in Cina.
Chi è rimasto col cerino in mano?
Quelli che eslatavano Toyota peensavano di essere allo stadio? ICE VS BEV?
Non funziona così, che una vendita venga soffiata ad un produttore europeo da BYD o Toyota è lo stesso, sempre in Europa CHIUDONO ed in Asia arricchiscono.
https://www.reuters.com/business/autos-transportation/toyota-cut-2026-global-ev-production-by-around-third-1-mln-nikkei-reports-2024-09-06/
Non è tutt’oro quello che viene annunciato nei proclami… ho messo solo un link di Reuters ma ci son vari articoli che parlano di diversi mercati in pesante calo di consegne; anche l’India prevede un -7% (e pure lì non hanno quote BEV rilevanti, anche se sono tra i migliori canditati mondiali a costruirle).
Il problema è che dopo troppi anni che a livello mondiale le ricchezze si concentrano nelle mani di gruppi sempre più piccoli a discapito di tutti gli altri il calo dei consumi (voluttuari in primis ma anche quelli più costosi anche se necessari) è una banale conseguenza; la “statistica del pollo” sulla crescita del PIL in varie nazioni è una narrazione errata: conta la crescita dei redditi reali dei lavoratori, che così possono partecipare al mantenimento dei consumi interni e degli scambi internazionali. Ora siamo anche in Europa ai consumi di sussistenza, con persone sempre più disperate che cercano ogni occasione di risparmio e vedono costantemente peggiorare le proprie prospettive nel futuro prossimo… figuriamoci se si riescono a preoccupare dei prossimi 30 anni (tranne i giovani informati, sempre più spaesati in questo mondo che ne distrugge i sogni e le ambizioni più normali)
Vedo il tuo Reuters del 6 settembre e rilancio col mio Nikkei sempre del 6 settembre che dice l’esatto opposto e i numeri sono impressionanti, si parla di ulteriori 7 miliardi di investimenti nell’elettrico insieme con Nissan.
https://asia.nikkei.com/Business/Automobiles/Toyota-and-Nissan-to-help-raise-Japan-s-battery-output-capacity-by-half
Toyota si sta pappando il mercato perché, a differenza degli altri produttori, ha capacità di visione. Sta andando dove va il mercato. E il mercato, tra qualche anno, andrà massicciamente verso i veicoli elettrici che costituiranno in modo naturale un terzo delle vendite a livello globale: Toyota non è interessata ad entrarci adesso dove il prodotto avrebbe un costo troppo alto per l’acquirente finale e i margini sono bassi, vuole entrarci quando avrà le tecnologie per fare la differenza.
La tesi secondo la quale è necessario iniziare subito per avere un vantaggio tecnologico e competitivo (tesi perorata da più parti) è palesemente falsa: Nissan, Renault, VW, Stellantis non hanno alcun vantaggio competitivo e basta l’ultima startup arrivata, Xiaomi ad esempio, per sfornare un prodotto più maturo, tecnologico, conveniente e di successo rispetto a loro. Toyota si farà trovare pronta per il 2030, iniziando a far vedere qualcosa dal 2027 in poi, ma sa che dovrà farlo con prodotti che siano in grado di differenziarsi dalla concorrenza cinese, prodotti che costano di più ma che dovranno essere complessivamente superiori.
Ad ogni modo per il 2035 staremo qui a discutere di un’altra categoria di veicoli che si andrà ad affiancare alle auto elettriche e saranno quelle volanti: dal prossimo anno Xiaomi metterà in vendita in Cina il suo primo modello di auto volante, al costo di 260000 euro. Il mercato delle supercar potrebbe subire un bel crollo: chi vuole guidare imbottigliato nel traffico e circondato da autovelox quando può fare il topgun a bordo di un’auto volante? Un mercato sicuramente di nicchia e non certo per tutti ma che avrà comunque riflessi anche sul mondo delle auto, creando 2 diverse autostrade, quella nei cieli per chi ha i soldi e quella per terra per chi non li ha …
Enzo scusa ma il “mio” Reuters è incentrato sul fatto di ridurre di ben 1/3 i piani produttivi (sogni ? ) di veicoli BEV prodotti in futuro da Toyota [vista la minor crescita della domanda globale ed il maggior numero di concorrenti a spartirsela, aggiungo io ] mentre il tuo evidenzia la necessità di consorziarsi con Nissan (già partner Renault nelle BEV) per condividere un ulteriore aumento degli investimenti ed altre case giapponesi (Subaru + Mazda con Panasonic) con tanto di supporto del governo nipponico anche se non meglio precisato.
A me sembra l’ammissione di colpa di essere fortemente indietro nell’oramai ben affermato mercato a batterie (visti i soli 104000 BEV venduti da Toyota) e dell’impossibilità di fare accordi coi rivali storici cinesi per condividere subito tecnologie, come Stellantis con Leapmotors (sempre che, vincendo Trump in USA non metta i bastoni tra gli accordi con qualsiasi partner cinese).
Quanto alle auto volanti (elettriche), mi fa ridere quanto quelle ad idrogeno… lontane distanze siderali da quanto può permettersi il mercato di massa sia ora che nell’oltre 2035….(nonostante BMW ci riprovi, accordandosi sempre con Toyota…)
Se continua così… la mobilità di massa del futuro sarà a 2 piedi,… o 4 zampe per i più fortunati col ciucciariello in stalla…
Damiano la notizia di Reuters è presa da Nikkei, se leggi è scritto fonte: Nikkei. Però hanno preso quello che volevano, cioè hanno visto solo la riduzione della previsione sul brevissimo periodo.
Nikkei quella notizia l’aveva messo in un inciso, dando ben più enfasi sugli investimenti. Gli investimenti di Toyota significano una cosa sola: non che Toyota è in ritardo o che non ci crede ma che Toyota, come ha sempre dichiarato, nell’elettrico ci crede eccome solo che vuole uscire con un prodotto maturo e capace di competere, non vuole bruciarsi prima del tempo.
Era il 2021 con Toyoda alla guida che veniva dichiarato “entro il 2030 il costruttore automobilistico internazionale introdurrà a livello mondiale 30 veicoli elettrici”: gli investimenti già fatti e quelli nuovi confermano la volontà di Toyota di competere anche sul fronte dei veicoli elettrici con modelli che siano maturi (e tutte le anticipazioni fin qui uscite fanno ben sperare). Mentre Renault ancora tira a campare con la piattaforma CMF e Stellantis ha la STLA Large con cui fa berline elettriche da ben oltre 2500 kg (la Charger … che vergogna!!!), ovvero hanno in casa soluzioni preistoriche, Toyota con gli investimenti vecchi e nuovi conferma la volontà di uscire con qualcosa di estremamente competitivo.
In 2 parole la sintesi del discorso mio è: la notizia di oggi di Nikkei è una good news e non una bad news, si conferma (grazie ai nuovi investimenti) la volontà di Toyota di essere competitiva in questo settore, arrivando per il 2030 (ma non certo per il 2025) con un’offerta capace di competere con i cinesi anche in Cina. A parte BMW non mi pare che gli altri competitor abbiano piani per essere davvero competitivi sulla distanza, anzi, sono fermi a guardare e non annunciano nulla (… figuriamoci l’auto volante …)
Il serio problema è che in automotive la vera qualità la fai con prodotti che studi per diversi anni…ma che poi verifichi “sul campo” (non con gli esemplari di preserie) con centinaia di migliaia o milioni di esemplari venduti in vari continenti, vari ambienti d’uso… drivers di diversi tipi.
Il rapporto tra officine assistenza ufficiale e Casa produzione è fondamentale… La gran massa di clienti che riportano qualsiasi problematica (vera o presunta…piccola o seria) viene affrontata studiando gli opportuni rimedi secondo % di incidenza statistica.
Le case tedesche han prevalso dagli anni 70 in poi proprio per l’ elevata qualità costruttiva ma anche il costante miglioramento ed affinamento del prodotto (cosa che in tempi più recenti hanno un po’ perso…).
Sicuramente cercheranno di recuperare autarchicamente nel campo batterie.. magari in futuro appoggiandosi anche ai sud coreani… Di sicuro non i cinesi (giorni fa ho letto un articolo si una testata giapponese… Da brividi i commenti… molto peggio di quelli che la redazione accetta qui su VaiElettrico).
Comunque Enzo… più case ci studiano meglio sarà…
Però…in futuro di produttori ne resteranno solo 6 o 7 perché man mano che cresce la complessità del prodotto dovranno essere costruiti con tecnologie non alla portata di tutti..
ma una yaris costa molto meno di 20.000 euro… giusto? ecco perchè gli itagliani le comperano se no non si spiegherebbe.
La Yaris Cross si trova con un prezzo prossimo a 20.000 euro [ https://www.autoscout24.it/lst/toyota/yaris-cross?atype=C&cy=I&damaged_listing=exclude&desc=0&offer=N%2CS&powertype=kw&search_id=s2k9extouo&sort=price&source=detailsearch&ustate=N%2CU ], non tutti prendono la versione full optional.
La Yaris normale non mi pare difficile trovarla sotto le 20.000 euro [ https://www.autoscout24.it/lst/toyota/yaris?atype=C&cy=I&damaged_listing=exclude&desc=0&offer=N%2CS&powertype=kw&search_id=28zjqtrpjn1&sort=price&source=detailsearch&ustate=N%2CU ]
Poi magari ci sta il tipo che deve comprarla dal negoziante sotto casa ed entra nella concessionaria con i contanti in mano pari al prezzo di listino e neanche ci prova a contrattare …
Enzo
Quelli sono prezzi o di usato o di nuovo con rottamazione e finanziamento, non sono effettivi.
Credimi, se vuoi comprarla senza finanziamento costa più di 30k su strada.
Sono dei morti che camminano e cercano qualcuno a cui dare la colpa.
Non è un capro,ma la verità.
L’intervento statale nel pianificazione del futuro ha generato confusione.
Molti hanno comprato elettriche pensando fossero a prova di futuro, ma oggi si svalutato più delle termiche.
Qualche ingenuo ha comprato una elettrica per salvare il pianeta poi sa che tesla per costruire a Berlino ha tagliato mezzo milione di alberi, con tanti siti dismessi che potevano essere convertiti.
Io ho un land cruiser di 12 anni che nei tempo pensavo di sostituire con una lexus ibrida poi con una Y.
Ma me la tengo, di elettrico i treni sino molto migliorati, I nuovi Rock hanno interni come aerei, e i monopattino, fino a 2000 W
Alberi tagliati… Riduciamo tutto a questo? Quanti alberi hanno ripiantato altrove, se lo è chiesto?
Gli incentivi alle elettriche hanno creato confusione quando gli incentivi ai fossili assommano al 10% del PIL e ogni hanno sono superiori all’intera manovra finanziaria, da svariati decenni?
Ma usatelo sto internet anziché bervi qualsiasi notizia passivamente…
Invece degli inviti a leggere internet, leggi bene il mio, ho seguito la costruzione di Berlino, soddisfazione di ego, ma era meglio usare siti dismessi, se si vuole essere Eco
Buongiorno Gianni, si è chiesto da dove le vengono queste convinzioni sull’industria auto? forse sono tormentoni dei giornali e dei socials
PS: lo stabilimento Tesla è stato fatto tagliando alberi piantumati di coltivazioni ad uso legna, e ne sono stati piantati altrettanti in altre aree, è un bufala ormai molto datata, per curiosità dove la ha letta ancora?
in effetti stavo valutando l’acquisto di un frecciarossa, dicono sia molto migliorato, dovrebbe venir via a meno di 20.000, se no mi sa che non ci arrivo (al massimo punterò su un Italo magari usato).
500.000 alberi di una foresta artificiale piantata per essere rasa al sulo e usata (infatti sono quasi tutti pini) e che il governo del lander ha obbligato a ripiantumare da altra parte.
Trovare un colpevole di comodo è molto facile ed è una strategia che funziona da millenni… Roma brucia? È colpa dei cristiani… La Germania è in ginocchio? È colpa degli ebrei…. Gli italiani sono senza lavoro? Colpa degli immigrati…. sempre la stessa strategia, ed ogni volta c’è qualcuno che se la beve. È dal 1990 che la produzione italiana è in calo… la nissan leaf è arrivata 20 anni dopo… la model s 22 anni dopo… la model 3 27 anni dopo…. ma la colpa è delle bev. Manager e politici che non hanno visto ad un palmo dal naso, invece, non hanno nessuna colpa…. sono stati sfortunati poverini… le loro tasche però sono riusciti a riempirle.
è vero! L’inquinamento? E’ colpa delle auto a combustione! Deve essere così.
E’ così. Ci dimostri il contrario
https://www.cmcc.it/it/articolo/qualita-dellaria-in-lombardia-lallevamento-e-responsabile-fino-un-quarto-dellinquinamento
Un quarto dell’inquinamento? Perfetto, come il settore auto. Lei cosa propone: niente bistecche, niente auto termiche o meglio ancora stop ad entrambe?
Un bel virus e addio all’umanità e all’inquinamento, così facciamo contenti i verdi
E anche i sovranisti no vax
Difatti io mangio carne solo 2 o 3 volte al mese…e quando lo faccio..di piccoli produttori locali: alta qualità… roba genuina…altri sapori.
Sto meglio in salute io…e pure le bestie allevate han fatto molto miglior vita rispetto ad inquinanti allevamenti intensivi…che riempiono le disgraziate bestie di farmaci ed ormoni…
👍
In teoria va tutto bene, ma in pratica io spendo 1.500 euro all’anno di energia elettrica. Metto il fotovoltaico con l’accumulo per la notte e sempre che di giorno non piova, quanto mi costa? E quanto mi costa in più l’auto elettrica? E sono proprio sicuro che pannelli fotovoltaici e auto elettrica siano a inquinamento zero? Se poi guardiamo all’inquinamento non si può mettere un auto euro6 a confronto con tante auto e camion vecchi.
Lei esprime dubbi e fa domande. Io le chiedevo risposte alle sue perentorie affermazioni
Mosè, se si ammala, non si curi. Mi raccomando! Le medicine costano.
Se vuole glielo posso dire io , montato a giugno 2024 : pannelli per 3,6 kW completi di ottimizzatori, inverter ibrido da 3,6 kW , batteria LiFePo4 da 10,4 kWh per un totale di 5700€ iva compresa. E detrazione fiscale del 50%
C’era anche un altro commentatore ( mi pare si chiamasse Noè) che non ha messo i pannelli fotovoltaici per paura della pioggia .
Molti “portafogli ” sono entrati in crisi nel periodo COVID e Post COVID, perché si son trovati le attività chiuse a lungo o fortemente compromesse nella redditività (meno clienti e più spese di gestione); i dipendenti e l’ indotto hanno conseguentemente peggiorato la disponibilità economica…un effetto domino. Contemporanea sono mancate intere catene di trasporto di materie e componenti…inducendo le case a ” compensare” con rialzi importanti le.minori quote di vendita… Poi bisogna ricordare le drammatiche conseguenze dell’ invasione russa in Ucraina: ha portato a interruzione o forte limitazioni nella disponibilità di energia a basso prezzo; 2 anni di inflazione “importata” (tramite gas e petrolio da zone lontane..a quotazioni molto maggiorate) hanno ulteriormente diminuito il potere di acquisto di gran parte degli acquirenti in tutto il mondo…
Si può anche considera l’ effetto concorrenza dei nuovi produttori di BEV che hanno sottratto molte vendite ai costruttori tradizionali (Tesla e cinesi) costringendo ad una tardiva rincorsa all’ elettrificazione con enormi investimenti…
Aggiungo pure il gioco a perdere di molti partiti politici che si sono sfidati facendo una questione “di fede” la scelta di una vettura… seminando avversione e confusione nei potenziali acquirenti (che si somma persino alla scarsa preparazione di molti soggetti nei saloni vendite…quando non volutamente spinti a vendere ciò che fa più budget a loro…) …
Devo dire che neppure il più sadico sceneggiatore di Hollywood avrebbe sommato tante concause in questo film catastrofico…
Comunque… per me ..il guaio resta sempre e comunque non aver sperimentato da subito le nuove soluzioni elettrificate e le nuove tecniche costruttive (giga-cast etc).
Se avessero studiato subito modelli BEV concreti…
Scrive bene dello scenario di maggior costo delle materie prime che si è riversato su quello finale delle autovetture. Il problema è che si è riversato troppe volte, e qui han tentato di guadagnare sul morto, come si dice.
L’altro problema è che le tasche dei compratori si sono parallelamente svuotate, creando una situazione in cui il costo “vero” dell’auto è cresciuto anche del 100%, facendo sì che la metà della platea di chi poteva permettersi di comprare una vettura con facilità, non è più stata in grado di farlo, o si è dovuta indebitare per farlo. Qui la colpa è anche del fatto che almeno da noi in Italia se non hai un auto sei fregato, essendo mediamente il trasporto pubblico lento e inefficiente. Nessuna via di uscita indolore, purtroppo.
È solo una scusa: i prezzi delle auto sono aumentati tutti e non è certo colpa dell’elettrico. E se vogliamo che le bev siano alimentate da fonti rinnovabili bisogna investire sulle rinnovabili, non dire sempre di no a tutto e rendere la burocrazia nulla: vi posso dire che col mio nuovo impianto fotovoltaico che ho installato ora mi costano più le pratiche che i pannelli. Inoltre ho montato tutto la seconda settimana di giugno e non ho ancora l’attivazione. Vergognoso.
Gli industriali vogliono continuare a fare soldi facili con tecnologie vecchie di 100 anni vendute a prezzi stellari. Le nostre bev costano care? Bene, importiamo le cinesi senza nessun dazio e se vogliamo dare un incentivo senza sborsare soldi facciamo IVA al 4% per chi rottama una vecchia auto fino a euro4 e IVA al 10% per tutto gli altri che comprano una bev. Vogliamo fare concorrenza ai cinesi? Costruiamo auto utili invece di suv con 400cv, abbiamo rinunciato ad auto comode per una famiglia come le station wagon o le mpv per inutili scatoloni solo da sfoggiare. Costruiamo auto normali con tutte le dotazioni di sicurezza senza millemila schermi e gadget inutili ma costosi, pesanti ed energivori. A prezzi accessibili. Installiamo seriamente stazioni di ricarica e non colonnine piazzate ad cazzum in posti improponibili, senza nessun controllo ne manutenzione ma con tariffe esose. Allora il mercato bev decollerebbe senza nessuna imposizione
Ilario prezzo eccezionale per il tuo FV mi potresti dare il nominativo visto che sto pensando di montare il mio terzo impianto, lo sento e mi faccio fare un preventivo.Grazie
Sti buffoni si sono dimenticati il rendimento:
termico 20-25%
elettrico 90% e oltre.
Devi aggiungere il rendimento per ottenere elettricità da un combustibile meno pregiato
È fisica tecnica elementare, che viene manipolata a scopo pubblicitario per vendere
Esatto: che viene manipolata.
Si cerchi una qualsiasi ricerca Well to Wheel recente (non del 2010) e vedrà la fisica applicata e non manipolabile.
Nemmeno i diesel navali con cilindrate enormi e rendimenti superiori al 50% possono battere un pessimo motore elettrico a spazzole con un inverter di bassa qualità nel ciclo completo (dal pozzo alla ruota, cioè dall’energia primaria fino al mozzo delle ruote), figuriamoci battere una moderna BEV che in Italia è comunque alimentata al 40% da rinnovabili (cosa che questi “professionisti CEO” casualmente omettono sempre)
-un pessimo motore elettrico a spazzole con un inverter di bassa qualità-
Se è a spazzole, capace che l’inverter non ce l’ha nemmeno. Alla vecchia, reostato a mano, come gli uomini veri, mica come i metrosessuali che fanno la permanente alle calamite! 😀
Da quello che so la meno efficiente delle centrali termoelettriche rende il doppio del motore termico.
>> energie rinnovabili (100%) + bev (eff 90%)
1 x 0,9 = efficenza BEV 90%
>> centrale a gas (eff media 50%)+ bev (eff 90%)
0,5 x 0,9 = efficenza BEV 45%
>> efficenza ICE 25%
=== vanno aggiunte le altre dispersioni,
ma sono simili, a leggero vantaggio delle BEV
BEV — 22% totale dispersioni (rete elettrica+ricarica auto)
ICE — 22-30% emissioni Co2 e consumo energia aggiuntivi filiera petrolifera
=== centali a metano
— turbine a ciclo semplice eff. 40-43%
— turbine a ciclo combinato eff. 57-63%
— media italia circa 50%
BOCCIAto anche lui..?
Ci sta, ma non nego che al posto suo pure io sarei stato tentato di fare quel che si definisce un biberon o incollaggio: cioè quando la boccia si attacca al pallino.
Salve, essendo da oltre 20 anni nel settore della vendita delle auto ne ho visti di momenti di calo delle vendite nella mia esperienza.
Additare l’ auto elettrica come causa delle minori vendite delle termiche fa ridere anche i polli, probabilmente piu’ intelligenti di alcuni esseri umani.
Le case automobilistiche europee hanno tirato troppo la corda a mio avviso, oggi i prezzi di vendita netta al cliente sono molto piu’ alti rispetto a pochi anni fa nonostante la maggior parte delle auto piu’ vendute siano sostanzialmente le stesse a parte qualche restyling.
Cosa c’ entra l’ auto elettrica se un cliente vuole acquistare una termica ?
Forse il motivo e’ del caro vita piu’ alto rispetto a pochi anni fa ?
Costi di gestione auto aumentati ?
Lavoro non fisso ma a tempo determinato ?
Incertezza nella vita quotidiana ?
I motivi sono molti oltre al fatto che sono diminuite le persone ” fissate ” a cambiare auto spesso come prima, i ragazzi di oggi non hanno tutta questa smania di guidare come ai tempi nostri.
Le case automobilistiche soprattutto europee invece di captare gli scenari odierni e futuri ancora si basano su quanto e’ stato fatto in passato.
Fa risalto che per la prima volta si voglia chiudere una fabbrica Volkswagen in Germania ma la colpa di chi e’ ?
A parte alcuni modelli in gamma ci sono auto che non attirano e le persone oggi non sono piu’ affascinate dal marchio come una volta, oggi le persone guardano e sono disposte anche a comprare marchi nuovissimi ancora poco conosciuti.
Basta chiedersi perche’ le Dacia si vendono molto ?
Perche’ la Mg Zs si vende tanto ?
Perche le Renault per la massa si vendono ?
Forse perche’ le prime due hanno un rapporto prezzo auto giusto ? Oltre ad avere il gpl come alternativa di alimentazione nel caso Dacia e Renault ?
Il fatto secondo me e’ sempre lo stesso : fin quando chi decide che tipo di auto produrre e mettere in vendita guadagna una barca di soldi anche se i risultati sono poi deludenti non viene messo con le spalle al muro non cambiera’ nulla.
Mi dispiace molto molto per gli operai, per l’ indotto ma io vedo ed ho richieste di auto usate da tantissime persone che nonostante lavorino non vogliono piu’ spendere i soldi per le auto come facevano prima.
verissimo quel che dici, i problemi sono quelli, quello che si può imputare all’elettrico è però di avere prezzi anche maggiori alle già carissime ICE, e non essere adatte, per tutti i problemi che ben conosciamo, a tantissime persone per cui al posto di essere una alternativa al caroprezxi delle termiche oggi solo solo una soluzione di nicchia per pochi in condizioni particolari: disponibilità finanziaria, ricarica da casa, magari un buon fotivoltaico, alta percorrenza kilometrica, residenza in città_regioni ben fornite da colonnine ecc.
La scusa che l’elettrica ha fatto crollare il mercato automotive fa ridere anche i polli.
Gli italiani battuti anche dai polli, che si rivelano molto più scaltri nel capire chi li prende per il becco.
Domanda semi OT, ma Francesco Borgomeo è fratello di Vincenzo,
direttore di FormulaPassion, portale motori del gruppo GEDI, già caposervizio de “La Repubblica” e responsabile dei settori motori di Repubblica.it ?
Un blog sul quale se commenti nominando una qualsiasi casa automobilistica cinese vieni bannato!