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Il capo di Smart (tedesco) contro Berlino sugli e-fuel

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Dirk Adelmann, n.1 di Smart: "Andare contro l'elettrico è come sdraiarsi sui binari per fermare il treno".

Il capo di Smart in Europa, il tedesco Dirk Adelmann, si schiera contro la Germania nel pressing portato avanti dal suo Paese a favore degli e-fuel.

il capo di smart
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante una visita alla Volkswagen. Alle sue spalle il Pulmino ID.Buzz.

Il capo della Smart: “È come cercare di fermare un treno mettendosi sui binari, che imbarazzo”

Su quel che in futuro farà la Smart, posseduta al 50% da Mercedes e al 50% dai cinesi di Geely, non ci sono dubbi: sarà elettrica al 100%. E il top manager tedesco avrebbe preferito che anche il suo Paese confermasse questa linea, invece del cambio di rotta (voluto dal gruppo Volkswagen) sugli e-fuel. Con la richiesta (ormai praticamente accolta) di far vivere i carburanti sintetici anche dopo il 2035. Adelmann ha ammesso di sentirsi imbarazzato dalla posizione del suo governo e dal voltafaccia del cancelliere Olaf ScholzDa tedesco devo dire che sono un po’ imbarazzato. Capisco il perché la Germania spinge in quella direzione, ma è come cercare di fermare un treno mettendosi in mezzo ai binari. Penso che la mobilità elettrica sia il futuro. E che dovremmo concentrarci maggiormente su come rendere la catena di approvvigionamento più verde o più neutra come emissioni di CO2“, ha detto in un’intervista a Europa Press.

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Claudio Spinaci, presidente dei petrolieri dell’Unem.

Il petrolieri italiani contro il no UE ai biocarburanti

Critiche all’accordo tra le Ue e Berlino, ma con tutt’altre ragioni, sono arrivate anche dall’Italia dall’Unem, l’ex Unione Petrolifera: “Il riconoscimento degli e-fuels quali carburanti da impiegare nei motori a combustione interna anche dopo il 2035 rappresenta una risposta molto parziale“, fa sapere l’Unem. “Pur riconoscendo l’esistenza di tecnologie alternative al modello full electric per la decarbonizzazione dei trasporti, trascura altre tipologie di carbon neutral fuels. Come i biocarburanti avanzati e i recycled carbon fuels, prodotti in grado di abbattere le emissioni di CO2 nei trasporti fino al 100%. E di essere immediatamente utilizzabili nel parco auto in circolazione senza bisogno di nuove infrastrutture per la  distribuzione“. Unem giudica “sorprendente” il no ai biocarburanti,”in cui in Italia siamo all’avanguardia“. Così, conclude l’Unem, “l’Europa rischia di perdere terreno nello sviluppo industriale di biocarburanti e recycled carbon fuels“.

CHE SCONTRO! Futuro solo elettrico? Giusto salvare gli e-fuel? Video: Davide Tabarelli di Nomisma vs Nicola Armaroli 

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26 COMMENTI

  1. Ma se “i biocarburanti avanzati e i recycled carbon fuels” sono “prodotti in grado di abbattere le emissioni di CO2 nei trasporti fino al 100%” perchè non sono già in commercio?

    • Gia, mi sembrano quei personaggi che su internet ti insegnano come fare energia gratis con varie versioni di moto perpetuo per di più che fornisce energia. Se avessero ragione dovrebbero essere tutti miliardari come i petrolieri e anche piu.

  2. -posseduta al 50% da Mercedes e al 50% dai cinesi di Geely,-

    Merdeces che a sua volta è ampiamente detenuta da capitali cinesi.

    Osteee! Com’è il tuo vino? 🤪🍾

    • Esatto, Geely è guardacaso l’azionista di maggioranza di Daimler. Strana dimenticanza da parte della redazione.

    • Attenzione, non sto dicendo che in assoluto gli e-fuels siano la soluzione più intelligente o anche solo ampiamente praticabile. Facevo semplicemente notare il conflitto di interessi 😉

      • Tu conosci un costruttore che non fa i suoi interessi? Porsche che tifa per gli e-fuel, per esempio? o Toyota che spara sull’auto elettrica? O Eni che vorrebbe i bio carburanti “a basse emissooni? Ma per favore…

        • Ma certo, ma ci mancherebbe. 😉 Chiaro che ognuno tira l’acqua al suo mulino, lo faccio pure io! 😂 sta di fatto che questa è una non-notizia. Adelmann che dice una cosa, l’unem che dice l’esatto opposto… strano… 😂 ma soprattutto tu che non ci hai detto niente o quasi della Egera. Che mi pare così carina e per capirci qualcosa di più sono dovuro andare addirittura su facebook. 😂
          Sai quanto costa? Te la fanno peovare? Io la voglio scrambler/vintage però. Tipo il vecchio Ducati Scrambler.

          • Ti accontenterò intervistando il fondatore. Dammi tempo, ieri ero impegnato…

          • Tutto il tempo che vuoi, se ti fa piacere ti preparo anche un paio di domande. 😉
            Hai letto che ho dovuto cambiare mail?

        • Non trattandosi di ONLUS, i costruttori fanno tutti i propri interessi, che si tratti di VW, Geely, Tesla, Toyota e via dicendo.
          In questo caso si parla di un brand, SMART, il cui controllo è da anni in mano cinese nonostante il tentativo di farla passare per mezza tedesca, quindi la nazionalità dell’AD conterà ben poco di fronte alla proprietà cinese.

          • Quindi? Dobbiamo censurarli tutti? E perchè no, anche i suoi commenti?

          • Assolutamente niente censure.
            Evitiamo solo di far passare Smart per mezza tedesca quando è in realtà cinese, e chiariamo che le dichiarazioni del suo AD tedesco non sono posizioni di un tedesco contro il governo tedesco bensì dichiarazioni dell’AD di un’azienda cinese contro il governo tedesco.

    • Alessandro senza biocarburanti il motore a combustione interna muore il 25/03/2023.

      Nessuno farà più ricerca sui motori ICE. Semplicemente si andrà verso una forma di ibridizzazione sempre più estesa.

      A 5lx100 Km per 40mln di auto ci vogliono 20mld di L di e-fuel solo per l’Italia siamo 1/6 dell’EU parliamo di 120mld di L/anno di e-fuel. E attualmente 10€/L per produrli si parla che presto scenderanno a 7€ e nel 2025 fra 1,6 e 2,0€/L.

      Questo senza tasse, senza trasporto, distribuzione e ammortamento degli investimenti per la produzione.

      Immagino qua do la scelta sarà una BEV a 5€X100 Km ed una ICE a 15€X100 Km come faranno la fila per comprarle.
      I biocarburanti già oggi hanno prezzi di vendita simili a quelli da petrolio. Ed avrebbero aggiunto una quantità in grado di soddisfare una fetta di utenza.

      Per me ieri é tramontata un’epoca.

    • Io ricordo quando la Smart produce … La Smart, la simpatica 2 posti che costava un po’ più di una Panda ed era perfetta per le città italiane. Dal prossimo anno la Smart più economica sarà la #1 che parte da 41900 euro. Qualcuno levi il microfono a quest’uomo prima che i tedeschi che stanno scioperando nelle piazze per l’aumento dei salari a causa dell’inflazione lo prendano e gli diano la scossa …

      Se fossi un produttore di auto elettriche di tale listino eviterei di aprire bocca. Prima cali il listino e poi parli.

  3. Chi difende i biocarburanti mente sapendo di mentire, e poi pure nel contesto climatico attuale, senza contare la sovrappopolazione.

    Qui il problema è che gli interessi del petrolieri vengono prima della fame nel mondo.

    Che persone orribili!!!!

  4. i soliti italiani, sappiamo che il tentativo dei biocarburanti è quello di rendere furbescamente ancora utilizzabili le auto endotermiche anche con combustibili di origine fossile, poichè è praticamente impossibile far digerire ad un’auto solo e-fuel o biocarburanti quando il parco circolante della auto termiche al 2035 sarà ancora cospicuo e quindi l’approvvigionamento di diesel e benzina ancora possibile. Per la prima volta c’è una politica industriale da cui partire, quella che viene sempre invocata e noi riusciamo solo ad essere furbi. La solita italietta. Con questa introduzione degli efuel occorrerebbe che dopo 8/10 anni si dicesse basta benzina e diesel e pompe di distribuzione.

    • I biocarburanti sono stati bocciati per il post-2035, e va bene.
      Non mi dispiacerebbe però vederne aumentare la percentuale all’interno dei carburanti che continueranno ad alimentare le auto odierne immatricolabili per ancora 12 anni e che l’utenza si terrà ben care in assenza di alternative elettriche.

    • Ti do una brutta notizia. Non è prevista la vendita di benzina o diesel dopo il 2035. Se hai una Fiat Panda potrai per legge circolare per altri 100 anni alimentandola a benzina o diesel o GPL o metano per altri 100 anni. Così, giusto per chiarire…

        • Che la vendita di benzina e gasolio continui dopo il 2035 è chiaro, ci fosse davvero un divieto vedremmo una rivolta che i gilet gialli al confronto sarebbero come un’occupazione di un liceo (giova ricordare che i gilet gialli nacquero nel 2018 in risposta all’aumento delle imposte sul gasolio).
          Mi sa che non mi sono spiegato io: stante il fatto che le auto con motore endotermico continueranno a circolare per molti decenni (solo il nostro parco di circa 30 milioni di auto è costituito per poco meno della metà di veicoli Euro3 e precedenti, significa che circa 13 milioni di automobili hanno almeno 20 anni di vita), un modo per limitare le emissioni di CO2 di questi veicoli potrebbe consistere nell’utilizzare carburanti che contengano quantomeno in parte componenti “bio”. In questo momento, per esempio, il gasolio per autotrazione contiene una parte di olio vegetale, mi pare sotto al 10% ma non ne son sicuro, e quest’apporto pur non azzerando le emissioni di CO2 comunque ne consente una riduzione rispetto ad un gasolio completamente derivato dal petrolio. La mia domanda è se non si possa/debba esplorare la possibilità di aumentare queste percentuali, estendendole anche alla benzina (ad ora non mi risulta contenga parti di origine vegetale, correggetemi) nell’ottica di una riduzione delle emissioni di climalterante. Questo perchè comunque le auto a motore endotermico continueranno a circolare, le BEV impiegheranno una vita per sostituirle visti i numeri di vendita e potrebbe essere il caso di provare a migliorare, per quanto possibile, i carburanti attuali.
          E’ solo una domanda.

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