Gli armatori italiani vogliono rendere meno inquinanti i loro traghetti e accedono in massa agli incentivi per 500 milioni del bando navi green. Per dare maggiori opportunità a tutti, i termini sono stati prorogati al 5 dicembre 2023.
Contributi anche per motori elettrici e batterie

Non conosciamo la tipologia di richieste pervenute al ministero ma il bando prevede il finanziamento di soluzioni che permettono un “significativo abbattimento delle emissioni inquinanti delle navi, anche nei porti, con interventi quali sistemi di propulsione di ultima generazione, batterie elettriche, soluzioni ibride o comunque innovative sotto il profilo idrodinamico, sistemi digitali di controllo o della sostenibilità dei materiali“.

Il bando ha avuto successo, nei limiti dei numeri del settore, come si legge nel provvedimento di proroga dove si parla anche della complessità del bando e “a fronte di numerose richieste il termine di scadenza per la presentazione delle domande è stato prorogato alle ore 12.00 del 5 dicembre 2022. Sono notizie positive“.
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Per elettrificare le banchine altri 700 milioni dal Pnrr
In attesa di sapere quanti armatori e cosa hanno proposto è interessante sapere come si spenderanno i 700 milioni stanziati dal Pnrr per elettrificare le banchine di 41 porti italiani. I due bandi sono legati perché bisogna adattare gran parte dei traghetti all’alimentazione elettrica dalla banchina.

C’è tanto da fare. La Msc in Germania e Gran Bretagna alimenta i servizi di bordo in porto con l’energia elettrica prelevata dalle banchine e i manager denunciano il ritardo italiano nell’elettrificazione dei porti (leggi qui). Su questo fronte anche Grimaldi (leggi qui) ha investito decine di milioni per mega batterie che consentono di ridurre a zero le emissioni locali nei porti.
Ma dopo i porti ci sono le navi green. Da progettare e varare ex novo o adattando quelle esistenti. Per saperne di più sul bando clicca sul link.