Idrogeno: ricarica nei porti e fuoribordo Yamaha

A tutto idrogeno nella nautica. Ci sono 100 milioni da investire nella ricarica sull’idrogeno verde nei porti italiani. Un’operazione ambiziosa visto che di sistemi basati su questo vettore energetico se ne vedono pochi e sono per lo più prototipi. Anche se in campo scendono giganti mondiali come Yamaha che  ha presenterà al Miami International Boat Show il prototipo di fuoribordo alimentato a idrogeno.

NatPower investe 100 milioni per l’idrogeno nei porti italiani

Il progetto ripetiamo è ambizioso. Come si legge nel comunicato stampa: “Nasce in Italia la prima infrastruttura al mondo di rifornimento a idrogeno verde per la nautica da diporto: un progetto sviluppato da NatPower H, società del gruppo NatPower, che già vanta l’adesione di venticinque marine e porti italiani nelle quali verranno realizzate le stazioni disegnate da Zaha Hadid Architects“. Anche la firma dello studio dell’archistar scomparsa nel 2016.

Vediamo alcuni dati del progetto che partirà quest’anno con una prima stazione di ricarica entro l’estate. Si parla di Venezia, dove già c’è una stazione a idrogeno ma a terra.  Solo l’inizio di un percorso visto che si “prevede un investimento di 100 milioni  con l’obiettivo di raggiungere almeno 100 stazioni di rifornimento nei prossimi sei anni e di esportare questo modello anche ad altre aree oltre il Mar Mediterraneo“.

I piani di NatPower H

Forti di una pipeline di progetti sulle rinnovabili che già supera i 23 GW, abbiamo deciso di creare NatPower H, il primo operatore globale per la produzione, lo stoccaggio ed il rifornimento di idrogeno verde, per dare vita alla prima infrastruttura di approvvigionamento di idrogeno per la nautica da diporto al mondo“. Parole di Fabrizio Zago, Group Ceo di NatPower che opera tra solare, eolico, accumulatori e oggi anche idrogeno.

Idrogeno per motori elettrici e fuel cell

Se ci sono molti dubbi sull’idrogeno per la mobilità a terra (leggi qui) con diverse aziende come Scania che l’hanno scartato (leggi qui) per la nautica il discorso è aperto visto che le tratte medio lunghe e per le navi non basta l’elettrico.

nautica elettrica
Energy Boat Monaco dove si testano soluzioni elettrico/idrogeno

Zago ci crede: “In particolare, l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente”.

Un ragionamento interessante di Andrea Minerdo, Ceo NatPower H, è relativo all’industria nautica. L’Italia sull’automotive è una cenerentola nel mondo. Ma “l’industria cantieristica italiana è al primo posto per numero di imbarcazioni prodotte e l’obiettivo che ci poniamo è quello di favorire la transizione energetica di questo importante mercato, abilitando la diffusione di yacht e natanti alimentati ad idrogeno, che non hanno emissioni dirette di Co2”.

Abbiamo detto di Venezia, ma dopo? “Pur avendo appena avviato il progetto, abbiamo già 25 accordi con marine e porti italiani che ci consentirà di avviare la creazione di una rete di stazioni di rifornimento ad idrogeno capillare a livello globale.

Sul fronte delle stazioni, NatPower H ha siglato un accordo con Zaha Hadid Architects. Si punta all’uso di “materiali locali come sabbia e suolo, insieme a cemento a basso impatto di carbonio“.  E “le stazioni sono completamente riciclabili con muratura non rinforzata e assemblata a secco”.  Più nel dettaglio le spiegazioni di Filippo Innocenti, direttore di Zaha Hadid Architects: “Le stazioni di rifornimento di idrogeno di ZHA saranno costruite con calcestruzzo digitale a basso consumo energetico“.

Sponsor di Bluegame, chase boat di Sanlorenzo a idrogeno

NatPower H è sponsor tecnico ufficiale di Bluegame, marchio del Gruppo Sanlorenzo nella America’s Cup 2024. Un’opera d’arte che abbiamo visto all’ingresso del Salone nautico di Genova. “Quest’anno, per la prima volta, il protocollo della America’s Cup, in programma a Barcellona da agosto ad ottobre di quest’anno, prevede che ogni team sfidante costruisca e operi chase boat a foil alimentati a idrogeno. Queste imbarcazioni devono avere una lunghezza minima di 10 metri, raggiungere una velocità di 50 nodi e avere un’autonomia di 180 miglia“.

Al Salone di Genova la barca Sanlorenzo

NatPower H si occuperà della fornitura di idrogeno verde e l’implementazione di procedure di rifornimento in sicurezza per le due chase boat durante le fasi di test e preparazione della competizione. Il progetto vede insieme Baglietto, BluEnergy Revolution, Bluegame, Fichtner, Linde, Studio Maresca, S.i.g.e., Tecma Solutions, Zaha Hadid Architects.

Yamaha presenta il suo prototipo di fuoribordo a idrogeno

Yamaha annuncia che esporrà il suo  prototipo di motore fuoribordo alimentato a idrogeno al Miami International Boat Show, in programma dal 14 al 18 febbraio 2024 a Miami, Florida, USA.

Il prototipo a idrogeno di Yamaha

Questa la motivazione del test con l’idrogeno: “I motori fuoribordo svolgono la loro funzione in acqua e sono quindi soggetti alla resistenza dell’acqua stessa, richiedendo una quantità di energia significativamente maggiore per la propulsione rispetto ai veicoli terrestri“.

Il prototipo Yamaha a idrogeno

Con l’elettrico c’è ancora tanta strada da fare: “Yamaha sta adottando un approccio di sviluppo multidirezionale, attingendo a nuove fonti energetiche e tecnologie oltre a potenziare i suoi sforzi nel campo dell’elettrificazione“. C’è da capire quali sono le strade sinergiche con l’elettrico.

 

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