Identikit dei lettori: box privato, meno di 70 km al giorno…

Identikit dei lettori di Vaielettrico: utilizzano l’auto per pochi, a volte pochissimi, km al giorno, prevalentemente in città e su strade extraurbane. E…

Identikit: pochi ancora hanno provato un’elettrica

identikitLa community di Vaielettrico cresce mese dopo mese ed era giusto cercare di capire qualcosa di più di chi ci segue con tanta passione. Lo abbiamo fatto attraverso un sondaggio molto sempliceScoprendo che vivete soprattutto in città, fate un numero di km/giorno decisamente limitato e disponete in genere di un posto auto privato. Pochi di voi hanno già provato un’auto elettrica, e chi lo ha fatto lo ha fatto solo in occasione di un breve test drive. I maggiori freni all’acquisto? Il timore che l’autonomia dell’auto e l’infrastruttura di ricarica non siano insufficienti. Il principale vantaggio percepito? Il basso costo dei consumi. La consapevolezza generale è che un’auto elettrica costa più di una termica all’acquisto. Ma il motivo che ha spinto la maggior parte di voi a informarsi sulle auto elettriche è la volontà di cercare una soluzione di mobilità più economica ed ecologica.  Vediamo la prima parte dei risultati: quella relativa a chi ancora non guida un’elettrica, ma sta in qualche modo tastando il terreno.

Identikit: il 95% in auto per meno di 70 km al giorno

Il 95% dei partecipanti al sondaggio ha una percorrenza giornaliera inferiore ai 70 km. Più della metà degli intervistati (il 56%) guida per meno di 10 km al giorno. Questo tipo di utilizzo dell’auto è senza dubbio compatibile con la totalità delle auto elettriche in commercio. Per la maggior parte dei guidatori il discorso autonomia non sarebbe quindi certamente un problema. Qualsiasi auto elettrica sarebbe adatta allo scopo. Ma, lo vedremo più avanti, l’autonomia resta inspiegabilmente uno spauracchio.

Il 64% dei km dei nostri lettori viene coperto in città. Il 31% su strade extraurbane e solo il 5% in autostrada. La città è l’habitat naturale di un’auto elettrica. Si tratta di una situazione nella quale i consumi si mantengono a livelli molto bassi. Spesso, nelle mezze stagioni, qui l’autonomia rilevata è persino superiore a quella dichiarata dai costruttori. Inoltre un’elettrica in città è in grado di mettere le proprie doti: confort acustico e relax della guida a un pedale, senza lo stress di frizione, freno, né cambio.

Identikit dei lettori: tanti hanno il posto-auto privato

L’83% dei partecipanti al sondaggio dispone di un box o di un posto auto privato. E non avrebbe quindi alcuna difficoltà, avendo un allaccio di corrente, nel ricaricare l’auto durante la notte. Se le percorrenze giornaliere non superano l’autonomia dell’auto (e in molti casi abbiamo visto che ne rappresentano solo una piccola frazione), i tempi percepiti di ricarica potrebbero essere pari a zero.

Ciò che un colpisce è che la maggior parte degli intervistati, comunque interessati all’elettrico, non abbia mai provato un’auto a batteria: quasi il 70%. È un peccato: le le auto elettriche vanno provate. Contattate le concessionarie, i produttori, le agenzie di noleggio. E provatele. Un appello a costruttori e venditori: si tratta di prodotti molto diversi da quelli ai quali i clienti sono abituati. Non lasciateli analizzate a tavolino le caratteristiche dell’auto, senza prima averne pesato il valore e averle calate nella dimensione di utilizzo. Fatevi formatori dei vostri potenziali clienti. Datevi da fare per metterle a disposizione delle persone! Solo così vi conquisterete la loro fiducia.

Quali sono i maggiori timori? Ah, le ricariche…

A spaventare di più i lettori sono le voci “autonomia” e diffusione delle ricariche. Strano, no? La maggior parte di noi percorre meno di 70 km al giorno, ha un box per l’auto con possibilità di ricarica, ma si preoccupa che l’auto non abbia autonomia a sufficienza. Certo, questa è una media, e in molti pensano al momento delle gite fuori porta o delle vacanze. Non neghiamo che per alcune di queste situazioni sia opportuno ponderare bene le scelte. Ma nella quotidianità entrambe le paure sarebbero per la maggior parte infondate. 70 km di autonomia sono agevolmente raggiunti e ampiamente superati dalla totalità delle elettriche in circolazione. E chiunque abbia un posto auto privato (e queste percorrenze) non dovrà certo preoccuparsi dell’infrastruttura di ricarica. L’infrastruttura potrebbe persino non esistere!

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Consumi e emissioni ridotte tra i maggiori desiderata

Ma che cosa cercano i nostri lettori quando si avvicinano incuriositi alle auto elettriche? Principalmente di ridurre i propri consumi (47%) e le proprie emissioni inquinanti (25%). Queste le ragioni che spingono la maggior parte di loro a interessarsi alle elettriche.

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Acquistare un’elettrica è più costoso, parere diffuso

Ben il 78% degli intervistati per il nostro “identikit”ritiene che un’auto elettrica sia più costosa della sua controparte termica. Questo è un dato che divide radicalmente. In molti penseranno che sia del tutto normale. Personalmente invece ritengo che questa percezione sia alimentata da un equivoco. La mia sensazione è che:

  •  in molti non siano a conoscenza dell’entità degli incentivi statali e provinciali attivi al momento.
  •  altrettanti, al momento di confrontare un’elettrica con la sua controparte termica, non guardano né alle dotazioni né tantomeno alle prestazioni dell’auto.

Il mio invito è: prendete tutti i parametri in esame, quando fate un confronto. Vi stupirete nel constatare che un’auto termica di prestazioni e dotazioni di bordo paragonabili generalmente non costa affatto di meno. Semmai vi potrete lamentare che nella fascia bassa di mercato ci sia ancora troppo poco. Vero. Ma questo è un altro paio di maniche. E fortunatamente la situazione sta cambiando.

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Perché vi informate sull’elettrico? Cercate il risparmio

Il 58% di chi ci legge si informa sull’elettrico con l’obiettivo di cercare un veicolo più risparmioso e più ecologico. Solo una minima parte punta al confort e alle prestazioni. Caratteristiche queste, e lo vedremo quando analizzeremo i dati del secondo sondaggio, tra le più apprezzate da chi invece un’auto elettrica già la guida. Della serie: si comprano elettrico per risparmiare e solo poi ci si accorgono che c’è molto altro.

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Visualizza commenti (22)
  1. Dario Ferrari

    Io credo che proporre auto elettriche potenti sia una scelta di marketing voluta proprio per obbligarti a confrontarle con auto termiche potenti che sono normalmente più care di quelle meno potenti.
    Non conviene proporre auto elettriche poco potenti perché so confronterebbero con auto termiche che costano molto meno.

        1. No, la 1.0 è solo benzina. E nel confronto, perde inesorabilmente. Proprio come non sostiene il sig. Dario Ferrari.
          L e-up mi è costata 3000€ in più, e mi fa risparmiare circa 2000€ anno, su una percorrenza di circa 20000km.

          Saluti

          1. Dario Ferrari

            Se fosse stata una Aygo, dello stesso livello della e-up e che gode degli incentivi anche lei, quanto avrebbe risparmiato?
            O se fosse stata un auto a metano?
            E con 20.000 km all’anno quanto durerà la batteria?

          2. Dario Ferrari

            Mi scusi, ho visto solo ora la risposta esaustiva con i costi. Complimenti!

      1. Dario Ferrari

        Lo faccia lei visto che le ha entrambe.
        Poi dipende sempre da quanti km uno fa all’anno.
        Comunque non sono un esperto ma credo che la e-up sia meno accogliente della Yaris.

        1. Per andare al lavoro, una o l’altra fa lo stesso.
          La e-up ha sedili riscaldati e parabrezza termico che yaris non ha.
          Ha la possibilità di accendere da remoto per 10 min il riscaldamento, così che quando ho finto di lavorare salgo sulla macchina bella calduccia, il che non guasta affatto.
          Yaris, guidata con tranquillità, riesce a raggiungere i 20km/l. Al prezzo di 1.5€/l raggiunto e superato in zona Varese, fanno almeno 1500€.
          Con 20000km/anno, sono 3 tagliandi ogni 2 anni, quindi circa 300€ anno.
          Bollo 132€.
          E-up circa 10kWh per 100km, quindi 2000kWh anno.
          Il kWh lo pago 0,16€, quindi facendo conto di ricaricare sempre a casa sono 320€.
          Bollo, in Lombardia esente a vita per elettriche
          Quindi, i conti sono 1500+300+132€= 1932€ per la Yaris e 320€ per la e-up, per una differenza di 1600€.
          Però, ho un impianto fv che produce molto più di quanto la casa consumi, quindi, di quei 320€, mi vengono rimborsati i 2/3 del costo, cioè circa 200€.
          Quindi, 320-200= 120€ il costo energetico annuo per la e-up.
          Da cui, 1500+300+132-120=1812€.
          In questo conto, ho considerato che le ricariche vengano sempre effettuate prelevando corrente dalla rete, in realtà circa il 50% verranno caricate con fv direttamente, quindi costo 0.
          La parte del fv “deputata” alla ricarica, mi è costata 5500€, per una durata stimata in 30 anni. Si tenga conto che inverter ed ottimizzatori hanno garanzia di 25 anni., quindi 20000km per 30 anni fanno 60000pkm su cui spalmare il costo. Fanno 0,01€ al km.
          In definitiva, con la e-up, risparmio circa 1800-1900€ annui è tenuto conto che il pacco batteria e garantito 8 anni o 160000km, conto almeno 12000€ di risparmio.
          Vi pare poco?
          Yaris, modello active 01/2018 pagata 13000€
          E-up, 2020 pagata 16000€
          Il motore della Yaris, è lo stesso della Aygo, ed i consumi sarebbero sensibilmente più bassi, ma rientrerei dell’extra costo in 2 anni comunque.

          Ciao a tutti

          1. Dario Ferrari

            Grazie della risposta. Lei è il perfetto utilizzatore di auto elettrica. Però bisogna avere il garage, il tetto dove mettere i pannelli fotovoltaici, una tuo termica per i viaggi lunghi o improvvisi e fare 20.000 km all’anno.
            Si è dimenticato i tagliandi della elettrica ma non credo che cambino di tanto il costo totale.
            Comprerei elettrica anch’io se fossi nella sua situazione.

          2. Il tagliando per l’elettrica, comprende la sostituzione del filtro aria abitacolo ed il liquido freni, più una serie di ispezioni ed un check della batteria per verificare che non ci siano problemi. Da fare ogni 2 anni o 30000km. costo indicativo 70-90€ a detta del concessionario. Questa manutenzione da diritto ad un’assistenza gratuita in tutta Europa fino al successivo tagliando. Per tutta la durata di vita della macchina.
            Comunque, ad onor del vero, sto valutando di sostituire la Yaris con una ID3…
            Vediamo se economicamente riesco a farla entrare nel budget familiare.
            Ciao

    1. Concordo pienamente. Basti pensare alla nuova Opel Corsa. Modello base con motore benzina 1.2 tre cilindri e 75 cavalli stiamo intorno ai 15.000 euro, poi se vuoi valutare la versione elettrica ti prendi sti 130 cavalli ( che in città vengono sfruttati pochissimo ) alla modica cifra di 30.000 euro più o meno.
      È normale che l’elettro costi, come tutte le nuove tecnologie sul prodotto finito si pagano i costi di ricerca e sviluppo, inizialmente elevati, che affiancati alla bassa domanda fanno lievitare il prezzo finale.

      1. Dario Ferrari

        Purtroppo quello che costa di più è la batteria secondo me. Finché non caleranno di prezzo sarà difficile un costo simile.

      2. Non sono i cavalli a far lievitare i costi. Ho una fiesta st 1.5 200cv, pagata 20k nuova 3 anni fa. Se dovessimo fare il paragone come dice lei avrei dovuto pagarla 45k. Quindi è evidente che la potenza c’entra poco con il costo dell’auto in sé per se, almeno in determinate soglie. Nell’ elettrica come scrivono in molti qui, è la nuova tecnologia/batterie che porta a lievitare i prezzi.

  2. Io aspetto l’uscita di altri modelli auto. Chissà e uscirà mai una 500 abarth versione elettrica ( e di conseguenza simili auto) e la tanto annunciata tesla model 2. Fino ad adesso ho provato solo la model 3, e la Opel corsa. Non parlo di percorrenza perché la mia è ridicola, faccio 10km al giorno.

  3. Ezio Pautasso

    Tutto quello descritto nel post rispecchia la mia situazione: lavoro fuori città a circa 40 km . Vivo in una casa 🏡con il box, ho installato il fotovoltaico sul tetto dei box, non sono allacciato alla rete del gas, mi riscaldo con il geotermico.
    Ed ho acquistato una Zoe 135

  4. Buongiorno. Sono un’anziana signora di 77 anni. Sono felice di aver acquistato ad agosto 2020 una vw eup. Da percchio tempo ero alla ricerca di una citycar elettrica per vari motivi. Inquinamento, accesso al centro storico etc. Il mio vincolo era un minimo di km di carica pari ad almeno km 200 per raggiungere agevolmente la mia seconda casa.
    La nuova eup mi ha garantito il superamento di questo problema. Funziona benissimo e la guido con piacere. Non capisco perché la VW non la produca più o almeno non la si può più prenotare. Forse la VW non guadagna abbastanza con questa produzione ?

    1. Non avevo capito io..se il punto nel suo articolo è che un’auto elettrica può fare tranquillamente 70km al giorno è vero. Io abitualmente faccio 75km al giorno con la mia. Oggi eccezionalmente ho fatto 150km senza nessuna ansia di autonomia e pur avendo avuto la possibilità di caricare a una colonnina pubblica nel pomeriggio non l’ho fatto perché costa meno caricare a casa e avevo abbastanza autonomia residua da non preoccuparmi.

  5. 70km al giorno sono 26000km all’anno. Non sono pochi, credo sia una percorrenza normale anche per chi ha un’auto a combustione interna.

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