I tre pilastri dei nuovi incentivi

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I tre pilastri dei nuovi incentivi secondo Urso: bonus all’acquisto con rottamazione, sostegno alle famiglie meno abbienti e sostenibilità ambientale.

i tre pilastriI tre pilastri: acquisti con rottamazione, aiuti ai meno abbienti, produzione in Italia

Sono questi i tre obiettivi del nuovo piano di incentivi auto-delineato nell’Aula della Camera dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nel corso del question time. “Abbiamo elaborato il nuovo piano di incentivi”, ha detto. Senza però chiarire quando entreranno in vigore i nuovi bonus in sostituzione degli incentivi attuali. Ecco i tre obbiettivi:

  • Incentivi all’acquisto: la priorità è cambiare il parco auto circolante in Italia: “Abbiamo il piu’ vecchio Parco auto d’europa, con 11 milioni di veicoli euro 0-1-2-3 che inquinano il nostro Paese. Quindi, rottamare i veicoli antiquati”.
  • Supportare le famiglie meno abbienti è il 2° obbiettivo, a favore di chi ha queste auto antiquate, 0-1-2-3 euro altamente inquinanti, ma non ha le risorse per cambiarle
  • Quanto all’ultimo obiettivo, Urso ha anticipato: “Stiamo modulando gli incentivi per sostenibilità, ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità produttiva”.

i tre pilastriMa come privilegiare il “made in Italy” (e non il “made in Europe”)?

Quindi si conferma l’idea che gli incentivi saranno rivolti a privilegiare i prodotti italiani. Nella convinzione che occorre invertire la tendenza degli ultimi anni, “perché l’Italia merita più Case automobilistiche“. “Per questo“, ha proseguito Urso, ” sin dall’inizio del mandato ho dato disposizioni al mio dicastero di interloquire con grandi soggetti internazionali, produttori di Case auto. E con alcuni di questi siamo al confronto tecnico sul luogo dove realizzare nuovi stabilimenti“. Non è chiaro con quale meccanismo, essendo l’Italia inserita nel quadro UE. Non a caso la Francia ha varato un meccanismo di incentivi che di fatto taglia fuori la produzione extra-europea (cinese in primis). Ma non ha certo limitato i bonus alla produzione nazionale. Francia che ha approvato anche un’iniziativa per consentire alle persone a basso reddito di accedere alle auto elettriche. Chi guadagna non più di 15.400 euro/anno e percorre un certo numero di km per raggiungere il lavoro, potrà avere una EV in leasing con 100 euro di canone mensile.

Il leasing sociale arriva anche da noi? VIDEO di Paolo Mariano

Visualizza commenti (31)
  1. Nello Roscini

    l’UCAS è sempre in piena attivitù in questo paese
    Ufficio Complicazione Affari Semplici

    “cercasi prestanome che hanno perso il reddito di cittadinanza per acquistare e rottamare loro auto
    do in cambio auto di 5 anni poco usata comoda anche per dormire”

    si scherza , ma relativamente ..
    un pò mi rode , 7500 eur senza niente
    a me ne hanno dati 3000 a Novembre , ma mi sento lo stesso cgnto ,visto che ho pagato 6000 tra iva e immatricolazione ,
    anche perchè “c’è puzza di aumento imu e tasse sugli affitti” (che si tramuteranno in aumento degli affitti), che ho sentito per sbaglio in un programma mattiniero RAI di cui non ho saputo più nulla su altri media..
    se è questo il prezzo per rinnovare il parco macchine ..

    nnamo bene !!
    pessimismo e fatidio , cacciate l’isee ,il puc,lo spid , la fattura elettronica anche per 10 fatture l’anno
    e il PIL s’inpenna Car Carlo Pravettoni docet !

    BUON NASALE 2024 !!

    1. Dimentichi che i fondi 0-20 e 21-60 degli anni scorsi non sono stati consumati e quindi a livello contabile sono fondi già accantonati come quelli previsti per il 2024 anche se gli incentivi fossero rimasti uguali.
      Semplicemente sono stati rimessi in gioco come da più parti è stato chiesto ed invece di puntare su incentivi bassi per più persone (che attualmente non si fidano delle BEV attuali) hanno raddoppiato la posta per ingolosire qualcuno. Ci riusciranno? Forse raggiungeremo il 10% delle auto vendute.
      Tu quest’anno hai usufruito di 3k€, io non convinto ho optato per comprare una BEV senza incentivo.
      Se lo avessi immaginato non avrei comprato una Tesla ma una MG4 standard visto che per 20k€ su 33k€ sarebbe stato perfetto. Ma il passato è passato e comunate sono contento del mio acquisto.
      PS io ho dato ma 9 k€ per una euro 4 diesel che abbiamo in famiglia e che trasuda olio e a breve necessità di un nuovo treno gomme potrebbe invogliarci a tirare la cinghia e dare il passaggio per un’auto tipo Citroën e-C3 you.

      1. Nello Roscini

        certo, neanche io ho rimpianti ma ..
        dopo tutta la sviolinata che è durata un anno sul buco del bonus 110% edilizio
        e salvini schierato apertamente contro l’EV,
        tutta questa “grazia di dio” per l’auto è a dir poco sospetta , anche se bisogna aspettare la spesa massima che incentivano e se ci sono limitazioni per l’import come in Francia ..

        se però è vero che tasseranno le seconde case e gli affitti, come ho sentito sulla RAI,
        va da se che gli affitti aumenteranno ,
        i mutui sono già alle stelle , compresi i finanziamenti auto
        voglio vedere quanto entusiasmo ci sarà in giro , nel indebitarsi un po per un auto nuova;
        per carità tutto è possibile ,
        questa come le finanziarie precedenti sono coperte che diventano sempre più corte ..

        Un paese serio , eviterebbe le finanziarie elettorali ,
        ma puterebbe sui settori strategici di sviluppo
        ENERGIA in primis , magari fossero monotematici per qualche anno ,
        magari si occupassero di rinnovabili, in questi giorni l’Europa ha autorizzato i finaziamenti pubbliici per lo stoccaggio di energia elettrica per le reti,
        i famosi accumuli stagionali e di stabilizzazione della rete elettrica

        gli incentivi esagerati hanno sempre il loro rovescio della medaglia , dove prenderanno i soldi ?

        Sono vecchie storie di ortolani ..
        dovè il carciofo ?
        pardon il cetriolo ?
        occhio che a questo giro potrebbe essere un pilastro !

        sono ironico ,cinico e diffidente , non ve la prendete , ma cammino con le spalle rasente ai muri da tempi della “ripresina di craxi”

        buon 2024 con elettricità a buon mercato per tutti e un prendi 3 e paghi due di EV da 60 kWh

  2. Alessandro D.

    L’unico vero pilastro è quello che non è stato ancora annunciato, e cioè che il Signor Massimo ha promesso solennemente che metterà di tasca sua ulteriori 500 euro, senza plafond sul prezzo, come superincentivo per ogni lettore di Vaielettrico che per tutto il 2024 acquisterà una BEV nuova, con o senza rottamazione. 😛

  3. Sta girando on-line questa ipotesi di tabella incentivi

    Elettriche 0-20 g/km CO2

    Rottamazione privati e P.IVA — ISEE >30 mila euro
    nessuna ———– 6.000 — 7.500
    fino a Euro 2 11.000 — 13.750
    fino a Euro 3 10.000 — 12.500
    fino a Euro 4 9.000 — 11.250

    Ibride plug-in 21-60 g/km CO2

    Rottamaz. — privati e P.IVA — ISEE >30 mila euro
    nessuna ——- 4.000 — 5.000
    fino a Euro 2 8.000 — 10.000
    fino a Euro 3 6.000 — 7.500
    fino a Euro 4 5.500 — 6.785

    Termiche 61-135 g/km CO2

    Rottamaz. privati
    nessuna ——– 00
    fino a Euro 2 3.000
    fino a Euro 3 2.000
    fino a Euro 4 1.500

    ============

    Le quote incentivo (la parte senza rottamazione) per me andrebbero bene

    però guardando la quantità di fondi stanziati (che giocoforza da noi non sono ampi come quelli che poteva usare la Gemania), ci sono delle osservazioni:

    1) dice che vogliono alzare la soglia di costo delle auto (ora erano 42K per elettriche, 42K per le termiche, 54K per le ibride) , alzare ulteriormente le soglie non sembra socialmente molto equo, e inoltre consente di comprare in sconto anche auto sempre più grandi

    in particolare mi pare che spingano a far vendere grosse e care plug-in, rendendole più convenienti le aquisterà anche chi vuole più che altro un’auto premium; con la ricarica lenta e la batteria piccola, tranne che se prese da appassionati, molte finiranno ad essere usate a benzina (ci sono studi statistici che prevedono questo)

    sulle soglie: molti di noi nelle discussioni auspicavano uno scaglionamento dell’ incentivo, es:
    6000e bev entro 27.000e
    3000e bev entro 42.000e

    invece la tabella ipotizza 6000e uniforme entro una soglia più alta (es. 50.000 ?).. non so, forse ho io le braccine corte ma alzare la soglia non mi sembra una buona idea, le Tesla Long range ed altre BEV di categoria alta si vendono già bene lo stesso anche senza incentivo, sono già conveninti rispeto alle termiche similari

    2) le quote rottamazione per me sono tropo alte
    (5000 rott + Bev) (4000 rott + PHEV) (3000 rott + termica),
    (nel 2023 erano tutte 2000 euro)

    si generano distorsioni varie, inoltre l’importo totale risultante (incentivo + rottamazione) è alto, che sarebbe una buona cosa, se non fosse che forse (?) non è ben parametrato alle somme stanziate, a occhio mi pare che farà finire prima i fondi stanziati;

    tradotto: si rischia l’effetto click-day (già visto degli incentivi italiani, o troppo bassi e non usati, o troppo invitanti ed effetto lotteria), cioè far molto contenti poche persone, invece che abbastanza contenti molte

    3) in particolare per me non ha senso (se non consumistico, far girare l’economia ma sulla base di uno spreco) dare 3000 euro per rottamare una termica sino euro 2 (realisticamente un benzina entro 1100 kg), e comprarne un’ altra con emissioni sino a 135 gr/co2, in pratica stesse emessioni, in più è stata fabbricata un’auto termica nuova (anche di 1600 kg);

    perchè sino a 135 gr/Co2 ci rientrano grosse berline D sportive e grossi Suv C/D;
    la soglia andrebbe abbassata a 120 gr/Co2,

    per dare l’incentivo a chi se non altro compra auto termiche meno grosse (una Polo ultima serie mi pare emette circa 115 gr/CO2 km), oppure l’incentivo andrebbe ridotto o tolto l’incentivo rottamazione in abbinamento ad un’auto termica

    anche perchè l’incentivo rottamazione sulle termiche andava già a ruba quando era 2000e, faceva finire subito la sua quota fondi; sembra un regalino pre-elettorale

    bho, non so, magari invece sono ben calibrati e sbaglio; oppure sono indiscrezioni non corrette
    vedremo

    1. Scusate, ma qualcuno ha delle informazioni “certe” sulla provenienza della tabella? Voglio dire su alcune fonti viene riportata come fonte repubblica, su altre sole24ore, ma controllando sui siti dei giornali menzionati non si trova….

  4. Le auto elettriche in Italia costano troppo come anche l’energia elettrica e VOGLIAMO ANCHE IN ITALIA LA RICARICA NACS!

    1. Eugenio Davolio

      Wow, non sapevo che il NACS facesse miracolosamente costare meno le auto elettriche e anche l’energia elettrica!

  5. Sto leggendo la proposta di (per tutti anche i ricchi) 6000 senza rottamazione, 11000 rottamando euro2, 10000 rottamando euro3, 9000 rottamando euro4. Non mi sembra logicissimo. Ci sarebbe un interesse per chi ha in mente di acquistare tra un anno una elettrica acquistare un rottame euro2, tenerlo 12 mesi e lucrare i 5000 euro di differenza. Io stesso, che penso di prendere una seconda auto per la figlia neopatentata, prenderei allora una euro4 invece di una euro5, lucrando tra un anno 9000 di incentivi invece di 6000. O no? Cioè le più inquinanti diventano la più “preziose”? C’è qualcosa che mi sfugge?

      1. Eh si. Io tra una euro5 usata e una euro4 usata sceglierò una euro4 perchè rottamandola guadagnerò (se le cose rimangono così) 3000€. Non mi considero particolarmente furbo….

    1. cosi a occhio, a me sembra che ci sono 1000-2000 euro di troppo sulle varie quote rottamazione di questa ipotetica tabella che sono andato anche io a leggere (e la ho postata qui sopra), si rischiano distorsioni coem quelle che citi e anche di far finire i fondi stanziati ( relativamente limitati nel caso italia) prima di fine anno

      però potrei sbagliarmi, magari ha senso

      unaltro dubbio è che si spinge di far rottamare utilitarie a benzina euro 2 (auto leggere e dai bassi consumi anche se vecchiotte), anche per far fabbricare e comprare auto termiche nuove più grosse, viene a mancare la finalità ambientale, è più uno svecchiamento del parco auto

    2. Secondo me questi incentivi varranno solo per il 2024 (sono avanzati fondi dal 2022 e 2023).
      Ci sarà un forte slancio e poi nuovamente con i 5.000.
      In ogni caso in famiglia abbiamo una euro 4 ed euro 3 che anche se più vecchia ha meno problemi.
      Direi che c’è la la tentazione è forte anche se febbraio di quest’anno ho già acquistato una BEV.

      1. mettiamo che i fondi arretrati non spesi (che erano specifici di BEV e PHEV) vadano a sommarsi ai fondi 2024 delle BEV e PHEV, e non alle ICE

        ipotizziamo che i fondi 2024 siano circa:

        320 milioni per BEV
        320 milioni per PHEV
        250 milioni per ICE

        se l’incentivo BEV è mediamente circa 10.000e,
        sono incentivabili 32.000 BEV –> rischio effetto click-day (corsa a chi arriva prima)

        perchè nel 2023 sono state vendute circa 50.000 BEV,
        nel 2024 saranno minimo circa 80.000 BEV,
        in maggioranza con listino incentivabile

        per questo mi chiedevo se non converrebbe dare qualcosa in meno per le quote relative alla rottamazione, e incentivare più vetture, mantenendo comunque la parte dell’incentivo all’incirca corposa come da tabella (nel invece 2023 non era stato esaurito, era troppo basso)

    3. Per quell’ora i fondi saranno già stra-esauriti. Basta creare un unico contenitore dove mescolare elettriche, PHEV e normalissime auto a benzina/diesel e poi lasciar fare al mercato italiano. Il 70/80% dei fondi finirà in tasca a Stellantis vendendo meravigliose 500/Panda ed altre auto rottamando €2/€3/€4. Ed al Ministero alzaranno le spalle dicendo che loro i fondi e gli incentivi li avevano anche messi, ma il mercato ha scelto diversamente…

  6. Sono d’accordo con gli incentivi. Poi bisognerà incentivare anche il cambio del contatore: se si tratta di fasce sociali deboli avranno probabilmente il contatore base: con tre kw quanto ricarichi durante la notte, magari d’estate?
    Sono anche convinto che l’incentivo rottamazione vada alzato, e di molto: spesso è più basso del valore di vendita dell’auto, il ché fa sì che la vecchia auto rimanga in circolazione, magari in un Paese dell’Est, e continui a inquinare

    1. Iorio Cavallini

      Io sono tre anni e mezzo che ricarico tranquillamente con i tre kw…il contatore ( almeno qui) è stato sostituito da tempo con quello elettronico a tutte le utenze…non è detto che si debba necessariamente aumentare la potenza…ovviamente basta mettere in sequenza gli elettrodomestici più energivori.

      1. Iorio Cavallini

        Ricordo anche che c’è una tolleranza di tre ore se non si superano i 4 kw ( rischio distacco) che rende più elastica la gestione

  7. Sto leggendo la proposta di (per tutti anche i ricchi) 6000 senza rottamazione, 11000 rottamando euro2, 10000 rottamando euro3, 9000 rottamando euro4. Non mi sembra logicissimo. Ci sarebbe un interesse per chi ha in mente di acquistare tra un anno una elettrica di acquistare un rottame euro2, tenerlo 12 mesi e lucrare i 5000 euro di differenza. Io stesso, che penso di prendere una seconda auto per la figlia neopatentata, prenderei allora una euro4 invece di una euro5, lucrando tra un anno 9000 di incentivi invece di 6000. O no? Cioè le più inquinanti diventano la più “preziose”? C’è qualcosa che mi sfugge?

  8. Chiedo cortesemente alla redazione di darci notizia sulla veridicità della notizia.

    Su vari siti leggo che in Germania le case automobilistiche alla notizia della cancellazione del bonus si sono prodigate nell’accollarselo.
    Trovo lapalissiano dire che andrebbero cancellati del tutto anche da noi e che sia evidente che le case automobilistiche non abbiano bisogno DI incentivi di alcun tipo, perché le auto che producono e vendono di sicuro non sono in perdita.
    Da noi si arriva a trattare con il governo, i tedeschi sono invece repentini e inflessibili e nessuno batte ciglio, ma subito dopo 2 giorni arriva lo sconto da parte loro: la magia del Natale.

    1. La notizia è vera, ma va letta con attenzione e capìta.
      a) E’ vero che gli incentivi sono stati cancellati all’improvviso e anticipatamente, a decorrere dal 17 dicembre sorso: Stop agli incentivi per l’elettrico in Germania. Ma non è stata una scelta politica, bensì la conseguenza di una sentenza dell’equivalente tedesca della nostra Corte dei Conti che ha bocciato la posta di bilancio che ne garantiva la copertura.
      b) Le case auto non hanno introdotto uno sconto permanente equivalente all’incentivo; si sono semplicemente accollate l’onere di coprirne l’importo per chi aveva già effettuato l’ordine senza aver ancora ritirato l’auto. Quindi al momento poche migliaia di clienti. Vedremo solo l’anno prossimo se le case abbasseranno i listini.
      In sostanza, ogni parallelo con la situazione italiana è arbitrario.

      1. No aspetta Massimo:

        Nel link che avevo inserito si parla di sconti anche sugli acquisti nel 2024, alcune case faranno sconti fino a fine anno, altre fino a febbraio, altre a ncora fino a marzo.
        Quindi non è solo per le auto già acquistate.

        Se così fosse, sarebbe uno scandalo…

  9. caprone manicheo

    Chi percepisce 15.400 eur all’anno probabilmente usa i mezzi e non si potrà sicuramente permettere di pagare certe cifre alla colonnina.

    1. Questa te la tiri. 15.400 € in Francia dove il costo alle colonnine e a casa d’elettricità è inferiore.
      Paese che vai, opportunità che trovi.

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