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I test del non tifoso/ La sorprendente Scenic E Tech da 87 kWh

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Nuova BEV, la Renault Scenic E Tech, testata dal nostro amico Luca, “il non tifoso” dell’auto elettrica.  Per chi ancora non lo conoscesse, ecco qui una sintesi della sua visione “pragmatica e non ideologica”, come si usa dire oggi.  

                                                di Luca Sebastiani

Partiamo con un po’ di informazioni sulla vettura : Scenic E Tech electric 220cv long range esprit Alpine con batteria da 87 kWh, autonomia dichiarata WLTP 623km, picco di ricarica 150 kW. Quindi una versione con allestimento intermedio ma con la batteria più grande. Comprende sedili riscaldati, volante riscaldato, apertura keyless sistema multimediale con Google integrato , ricarica wireless per cellulare cerchi da 20 pollici , tetto panoramico.

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La Scenic E Tech testata da Luca per gentile concessione di Bi & Bi Auto

In aggiunta nel modello che mi è stato messo a disposizione da Bi & Bi Auto di Sant’Angelo Di Piove di Sacco (PD), che ringrazio, era presente il pacchetto “pack advanced driving assist”. Il pacchetto comprende: sensore di angolo morto con sistema di controllo attivo, avviso di ostacolo in retromarcia e la guida autonoma di secondo livello.

Al momento dell’apertura l’auto ti “porge” la maniglia, che esce dalla carrozzeria (per chi usa spesso Tesla Model 3/Y sa quanto sia fastidioso cercare la maniglia al buio). La seduta è medio-alta da SUV, ma con le regolazioni si possono comunque distendere le gambe. Sono presenti anche i supporti lombari dei sedili, sedili grazie al cielo non in “finta pelle”, ma con un bel tessuto (la schiena ringrazia soprattutto in estate).

L’abitacolo risulta molto spazioso e luminoso grazie al tetto panoramico, si sta bene sia nelle sedute anteriori che posteriori. Il bagagliaio è abbastanza grande e ben sagomato, presente un doppio fondo nel quale riporre i cavi di ricarica.

scenic E techAlla guida di Scenic E Tech: comfort e sportività ben calibrate

Sono presenti diverse modalità di guida. Oltre alle solite eco, confort, sport è possibile impostare un profilo personalizzato, tutte selezionabili da un comodo pulsante presente sul volante. La seduta è appunto da SUV, comoda e alta (non altissima), nonostante i cerchi da 20 pollici l’assetto è sostenuto ma non rigido. Le asperità della strada vengono filtrate e non arrivano troppi scossoni, è un’auto pensata per la famiglia.

La tenuta è davvero ottima. Nonostante sia solo a trazione anteriore, il sottosterzo è ridotto al minimo e tutti i controlli garantiscono un’esperienza piacevole e sicura, anche con il bagnato. In questo si sente l’esperienza di Renault nel costruire anche auto sportive. Il confort acustico è buono. Solo in autostrada si percepisce qualche fruscio
aerodinamico di troppo intorno ai 120-130 km/h.

Gli ADAS comprensivi del pacchetto con guida autonoma di secondo livello sono tarati benissimo, tanto che possono essere utilizzati sia in autostrada che fuori da essa con la massima tranquillità (nelle rotonde dovete prendere il controllo). Le correzioni e le eventuali frenate sono dolci senza improvvisi scarti o staccate stile F1. Inoltre nonostante la pioggia non si sono verificare le cosiddette “phantom braking”. Veramente ottima suite, superiore a quanto visto per esempio sul software Tesla.

I dati della prova, con freddo e pioggia battente

-653km percorsi;
-Consumo medio rilevato 20,2 kWh/100km;
-150 kWh ricaricati (Supercharger Tesla+Plenitude+ rabbocco domestico);
-Spesa 94 euro+ ( 3 euro stimati di ricariche domestiche).

Ho percorso 653 km in 2 giorni e ho effettuato la medesima tratta percorsa con le altre vetture provate: Piove di Sacco – Auronzo di Cadore e ritorno, comprendente 85 km di autostrada in salita + 100 km di statali e altrettanti al ritorno (ovviamente in discesa TOT 400km) in aggiunta agli altri percorsi effettuati (253km) . Le temperature hanno oscillato tra i 5 e i 0 gradi, con pioggia battente in andata e leggera al ritorno.

scenic E tech

Il viaggio in montagna l’ho effettuato partendo con l’86% di batteria, arrivo con il 34%.
L’autostrada è stata percorsa a 110-115 km/h data la presenza della pioggia, il rientro alla medesima velocità. Ho effettuato la ricarica al Supercharger di Mogliano Veneto arrivando con il 14% di batteria . E’ stato raggiunto il picco di ricarica a 147 kW e ricaricato 63 kWh riportando la batteria al 79% di ricarica in 37 minuti, quando comunque stava ancora assorbendo 63 kW di potenza, mostrando una curva di ricarica molto buona.

Davvero niente male i consumi e l’autonomia

La stima del navigatore integrato Google (un po’ ballerina) al momento del ritorno aveva previsto l’8% per l’arrivo a Mogliano Veneto, in certi momenti corretto al 6% (creando un po’ di ansia). Verso la fine invece si è allineato al 14%. La medesima cosa era avvenuta in andata.

Se fossi partito con il 100% di carica da casa probabilmente sarei riuscito ad andare e tornare senza ricaricare, percorrendo quindi 400 km effettivi (in linea con il consumo medio di circa 20 kWh/100km), di cui 170 in autostrada con salita in andata e temperature medio basse. Davvero niente male. Fino ad ora un risultato simile mi era riuscito solo con Model 3 Long Range del 2022, in inverno, ma questo è di fatto un SUV con un’aerodinamica decisamente peggiore. In aiuto viene il peso circa 1850 kg, relativamente contenuto per una vettura del genere, in linea con Model 3 che però è una berlina.

Questo mi porta a stimare oltre 300 km reali in ambito autostradale e oltre 450 in un mix di urbano ed extraurbano, brava Renault!

In aiuto durante la guida abbiamo anche un comodo display che stima l’autonomia in base al percorso, con una proiezione teorica di percorrenza in città, autostrada e in base alla media d’uso.

In conclusione veramente ottima questa Scenic E Tech, sotto tutti i punti di vista.

Le critiche? Con questi prezzi alle colonnine non c’è più auto elettrica che tenga

Ed ecco le mie critiche:
-la rete di ricarica ancora insufficiente soprattutto nelle mete turistiche;
-il costo delle ricariche sia in AC che DC.

Le mie critiche rispetto alle altre prove fatte vanno soprattutto alla rete di ricarica, cresciuta sì ma in modo smodato nei prezzi, che rispetto ad 1 anno fa sono praticamente triplicati (90 cent al kWh/ in Dc, tra i 60 e i 70 in AC, salvo qualche trucchetto tramite Telegram). Inoltre la rete spesso non si rivela all’altezza, con problemi di connessione, inoperatività e potenza non erogata secondo le specifiche massima. E’ avvenuto in questo caso con una Plenitude che non superava i 40
kW a fronte dei 110 previsti).

Si salva la rete Tesla ma è comunque costosa per chi non ha una Tesla (60 centesimi al kWh nelle ore fuori picco 66 centesimi nelle ore di picco contro i 45 centesimi circa di chi ha una Tesla).

Con questi costi l’elettrico è fuori mercato, per chi ricarica tramite la rete pubblica, la mia spesa è stata similare ad una vettura a benzina che percorre 11 km/l con la benzina a 1,7 euro al litro. Non ci siamo proprio. Un appunto per chi non ha una Tesla ma usa i Supercharger V1 e V2, il cavo di ricarica è corto e potreste trovarvi ad occupare 2 stalli per ricaricare, nessun problema con i V3 e V4. Io mi sono tenuto pronto a spostarmi se fossero arrivati altri veicoli, per fortuna non era molto affollato.

Ad oggi è sensato economicamente utilizzare una vettura elettrica (se ci si ferma ai
costi chilometrici) solo potendola ricaricare costantemente a casa.

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45 COMMENTI

  1. @Luigi DL semplicemente chi può spendere 25000€ e vuole un CSUV, OGGI o compra Duster HEV o prende ZS HEV. Non ha sostanzialmente altre possibilità.

    Perchè ne Scenic, ne 3008 ibrida, Tiguan ecc sono alla sua portata.
    E quindi mi ripeto. Allora non era una critica all’elettrico che oggi resta, a mio modo di vedere, confinato nel mondo dai 40K, max 35000 a salire (la Scenic esiste anche da 40K€ con batteria da 60KWh netti).
    Le BEV sono un qualcosa, per ora confinato a quel mondo. In Italia purtroppo anche lì fa fatica, anche dove ci sarebbero le condizioni adatte (garage, casa singola o schiera). La media europea NON è 4% ma 14%. A livello mondiale 17%. Mentre da noi 4%. Col risultato che ci stiamo perdendo i vantaggi che porta l’elettrico anche in termini di lavoro: produzione, riciclo, infrastrutture ecc.
    Ma la produzione di auto in Italia è calata del 35% lo stesso (quindi ci becchiamo gli effetti collaterali comunque) nonostante i 410mln dati alle termiche (che anche qui NON ti ho visto citare mentre ti sei prontamente ricordato i 200 dati alle BEV).

    Quindi mi permetto di dirti che hai posto la questione in modo che sembrasse una sola critica all’elettrico. Mentre se la dici cosí è piú una riflessione sul mondo dell’auto in generale.

  2. A proposito di prezzi. L’auto da lei provata ha un prezzo di 49.050 Euro. Una equivalente ICE ha listini ben inferiori, prendendo, ad esempio una Renault Austral, simile per dimensioni. Anche ricaricando a casa, quanto impiego per recuperare la differenza, tenendo conto del fatto che oggi una BEV si svaluta, sull’usato, ben più di un ICE? Per tacere del fatto che non credo che siano molte oggi in Italia le persone che, senza incentivi, possano dedicare quella cifra all’acquisto di un’auto; e le auto aziendali, ad oggi, sono per una minoranza

  3. A me questo autodefinirsi “non tifoso” implicando conseguentemente che i suoi giudizi debbano essere presi automaticamente come obbiettivi e autorevoli suscita una istantanea antipatia …

    • Faccio presente che non mi sono “auto titolato” , ma è una sorta di definizione trovata per me dalla Redazione con fine di indicare quanto è di facile deduzione: ovvero non tifo per nessuno. Semplicemente rilevo dati. Può usufruirne gratuitamente come crede ed eventualmente provare a contribuire.

  4. Il problema delle auto elletriche è che hanno come target di clientela gente benestante che ha un box dove poter caricare ma qui si crea il cortocircuito perché quel tipo di clientela non vuole scendere a compromessi e si compra un auto ibrida.

    • Dopo ci sono gli operai pensionati che pensano anche come aiutare il futuro dei nostri figli, vivendo come formiche e non come cicale.

    • Viene smentito dal mercato europeo… vedasi Norvegia ecc… loro.sono benestanti e comprano al 95% auto elettriche
      .. forse sono più istruiti e pensano di più al benessere del nostro unico mondo? E al benessere dei ns figli che respirano ?

  5. E nulla, si continua a tessere le lodi della tecnologia, sorvolando del tutto sul fatto che si rivolge sempre più a pochi eletti, a una nicchia che in Italia conta il 5%, potrebbe salire al 10, ma siamo lì. Ennesima pugnalata al target di riferimento del veicolo in questione, che solo fino a pochi anni fa era rappresentato dalle giovani famiglie del ceto medio e addirittura medio-basso. Certo che se che i numeri di vendita saranno risicati, la colpa sarà solo della propaganda e dell’ignoranza degli italiani, assolutamente!

    • Pensare che si tessono le lodi del diesel che a livello mondiale è intorno al 3% e si critica l’elettrico che è al 17% dicendo che l’elettrico è di nicchia.

      Allora un minimo di coerenza facciamoci quattro grasse risate per una tecnologia di micro nicchia solo per pochissimi e pure in diminuzione.
      O NO?

      • Ilario, per riprendere un aforisma tanto caro a questo forum, hai guardato al dito (le lodi) piuttosto che alla luna, cioè il succo del discorso, per cui auto storicamente ad appannaggio del ceto medio sono diventate – soprattutto in quanto elettriche – irraggiungibili, se non per una ristretta nicchia. Ora tu parli facile, ma per anni hai dichiarato ai 4 venti di andare in giro con 2 diesel di vecchia concezione, e ti sei permesso la bev grazie ai lauti incentivi, prima te ne eri guardato bene, per buona pace dell’ambiente, ora spiegami come una famiglia media con mutuo e spese quotidiane impazzite possa anche solo pensare a rivolgere lo sguardo a una nuova scenic, o a qualunque bev di medio-grandi dimensioni, piuttosto che a dacia duster o jogger a gpl che vengono via a metà prezzo. Spiegamelo senza ipocrisia, grazie

        • Ma TU non stai parlando di elettrico stai parlando in genere di auto allora.

          Perchè perfino in Italia, il SegD è appannaggio di Tesla sono Model 3 e Model Y le due SegD piú vendute in Italia, eppure chi ha fra i 40K ed i 50K€ da spendere ne ha di possibilità ma sceglie Tesla.

          Ora SE il tuo fosse una critica al costo delle auto allora dovrebbe essere una critica generale, contro i prezzi delle auto E aggiungere guardando la luna che dai 40K€ a salire ci sono le elettriche che fanno cose simili alle termiche.

          Invece hai parlato solo di elettrico.
          Quindi fintamente hai guardato la luna ma realmente hai puntato il dito contro l’elettrico.

          E l’elettrico è piú caro per ora delle termiche. Ma dai 40K€ a salire (in realtà tra MG4, L&Co 02, Dolphin qualcosa c’è anche sotto i 40K) i prezzi sono simili. Potrei parlare delle e3008 che ibrida è quasi un non sense vista la poca differenza rispetto alla BEV da ben 73KWh netti.

          E come vedi, invece di aspettare la villa con la piscina, il garage doppio, che abbassano le tariffe delle colonnine ecc ecc IO, l’elettrica l’ho comprata. Senza garage, in condominio, col posto auto comune, ma l’ho comprata lo stesso.
          Ma visto e considerato che mesi prima dell’entrata in vigore degli incentivi, qualcuno ha fatto chiaramente intendere che ci sarebbero stati gli incentivi, IO ed altre diecine di migliaia di persone abbiamo aspettato. Ma alla fine chi c’è rientrato l’ha comprata a differenza di quelli che guardano la luna e ASPETTANO di avere la villa, il garage doppio, 1000Km con un pieno, la carica in tre minuti, la colonnina all’ingresso di casa e tanto altro.

          • Hai preferito mischiare gli argomenti e frullare tutto, ma la questione principe era: come fa uno, come me, tipico ceto medio con famiglia in crescita e mutuo residuo al 2033, che solo dieci anni fa acquistava una Renault scenic a meno di 25 mula euro, a ricomprare la stessa auto, venduta solo in versione bev esattamente al doppio, quando il suo potere d’acquisto si è nel frattempo addirittura ridotto? Parli di convenienza con le bev nel segmento D, ma la questione è che il cittadino medio non guarda affatto al segmento D, perché sfugge che i prezzi partono comunque da 40mila euro, ed anzi, il fatto che le bev più vendute siano proprio del segmento D è la conferma che si tratta di una tecnologia di nicchia, almeno per il momento. Non è una critica a niente e nessuno, è un dato di fatto. E se anche il tipo di cui sopra debba doversi accontentare di un segmento inferiore, con un’auto tuttofare che gli permetta comunque di viaggiare sporadicamente con la propria famiglia, è così blasfemo preferire una C3 a benzina che viene via a metà prezzo di quella elettrica , che a 25mila euro non ti dà nemmeno la radio? Oppure valutare l’acquisto di una Sandero Gpl rispetto a una Spring che, pur di categoria inferiore e con un’autonomia limitata alla sola città, costa anche qualche migliaio di euro in più? Attendo ancora una risposta intellettualmente onesta che non sia incentrata solo sul motivo ambientale, ma se vogliamo proseguire il discorso con la filosofia, invece che criticare la speculazione che sta dietro a questa nuova tecnologia, non fate un buon servizio alla causa, anzi

      • Cerchiamo di essere essere intellettualmente onesti, il diesel è al 3% perché viene demonizzato da anni e perché sta praticamente sparendo dai listini della maggior parte delle case se non come motore ibrido. Se l’offerta fosse come quella di solo 5 anni fa avrebbe numeri decisamente maggiori. Con questo non voglio entrare nel discorso inquinanti, PM10 e varie, è solo una constatazione sui numeri di vendite. Non è una questione dettata dalla preferenza dell’utente finale.

  6. Mo devo essere perso un passaggio, complice il non aver ancora bevuto il caffè probabilmente… 650km in 2 giorni, ma il tragitto montano 400 A/R… È stato fatto quindi in un unica giornata?

    Il keyless di Che tipo è? Chiave in tasca e premi qualcosa sulla maniglia o stile tesla che devi appoggiare la chiave/sbloccare col telefono?

    La regolazione dellintensita della rigenerativa può essere fatta dal volante o da display? O peggio ancora è dettata solo dalle 3 modalità eco comfort sport? (secondo me è una delle cose più importanti poterlo regolare “al volo” durante la guida per usarlo in maniera efficace sempre come fosse un freno motore regolato dal cambio marcia)

    Ma se faccio un viaggio medio lungo.. È altamente probabile che nel bagagliaio avrò qualcosa, valige borsoni, campionari/strumenti (in caso siano di lavoro), se non trovo una colonnina ad alta potenza che lo ha integrato, ogni volta devo tirar fuori tutto per prendere il cavo e ripetere per metterlo via? Possibile che non ci si sforzi per un’altra soluzione più pratica? Dopotutto il cavo tende a raccattare la sporcizia della strada, tenerlo fuori sopra le cose trasportate o sui sedili posteriori (se non ti servono) è un po’ una rottura

    • Buongiorno Xardus: il keyless funziona con una chiave in tasca, basta avvicinarsi e l’auto si apre automaticamente, quando ci si allontana si chiude.
      La regolazione della frenata rigenerativa cambia a seconda del programma e si modifica con un pulsante presente sul volante, è comunque possibile intervenire con le 2 due palette dietro lo stesso per impostare l’intensità in qualsiasi momento e con qualsiasi programma.

    • “stile tesla che devi appoggiare la chiave/sbloccare col telefono?”
      No Xardus, appoggiare il telefono lo si usa a telefono completamente scarico (perché l’NFC necessita di pochissimq energia) o se si ha bluetooth spento, diversamente si preme la maniglia col telefono in tasca e la macchina si apre. (In realtà dipende: il telefono deve reagire, questo dipende dal telefono stesso, non dall’auto. Chi ha Apple Watch può usare anche quello, senza avere il telefono).

      • Ah ok, ero rimasto alla key con nfc stile bancomat per l’apertura, e che il bt cmq servisse uno sblocco del telefono, grazie per la precisazione!
        @luca finalmente! Keyless vero, oramai dopo essermici abituato sulla clio difficilmente vorrei tornare alla chiave “da tirar fuori”, ogni volta che non uso la mia auto è matematico che devo tornare indietro per chiuderla perché mi dimentico 😂😂

  7. Errata corrige erano due Porsche Macan la Tycan esisto solo elettrica se non erro.

    Ma non è certamente quello il punto.

  8. Perdonate ma i conti non tornano. 5 KmX KWh X 150KWh fa 750 Km non 653. Quindi o il consumo reale è stato 23KWhX100Km o i KWh caricati sono 130,6.

    Detto questo se avessero fatto la prova dei 768Km con questa Scenic, altro che 8 cariche, ne sarebbe bastata una fatta con strategia e due se si andava proprio di fretta senza badare ai consumi. Certo lo show ne avrebbe risentito, ti immagini scoprire che una termica ed una elettrica possono fare le stesse cose? Sarebbe stato un brutto Natale per i nowatt e magari gli ascolti calavano.

    D’altronde ognuno cerca di tenersi la sua fan base, magari raccontandola per come ognuno vorrebbe sentirsela raccontare.

    Comunque si 4R hanno messo a confronto due Tycan una BEV ed una ICE, da MI a NA. Andate a vedere di quanto cambia in minuti il risultato.

    • Buongiorno, i conti sono quelli riportati e in consumi quelli indicati da computer di bordo. Non è riportata la “dispersione” alle colonnine che probabilmente è intorno al 10% riportando i valori a quanto detto.

    • Da 130 a 150KWh è il 15% di dispersione. Parecchio alla DC.
      Io non la ho sulla AC a casa. La wallbox segna 5,8KW e la app dell’auto 5,3KW di carica, circa il 10% e bisogna convertire da AC a DC.

  9. 94 euro per 650 Km. Fiorino diesel, 23-24 Km/l, 3 minuti secchi per ricaricare 50 euro e autonomia di 660 km, costo 23.000 euro

    • Va bene, ok, ma almeno proviamo ad essere un po’ più seri nei confronti. 😂

      Io il Qubo 1.3 multijet (preso usato…) ce l’ho anche avuto per più di 45.000 km e ne conservo un ricordo affezionato.

      Ma non credo che si possa anche solo lontanamente confrontare non soltanto a questa Renault, ma persino ad una macchina “normale”… 😂😂😂😂

    • Se invece di fare quel giro, da Padova avesse preso l’A22 caricando alle colonnine di A22 avrebbe speso la metà circa.

      E parliamo di autostrada. In città la mia MG4 fa 5 Km a KWh ossia 3€X100Km. Il Fiorino 7LX100Km alias 12€X100Km. Giusto il 400% in piú. Non il quaranta, il quattrocento%

      • Buongiorno ilariovs il percorso è quello indicato e i prezzi quelli riportati. Non capisco avrei dovuto fare 200 km in più attraverso la A22 passando per Bolzano per “risparmiare” con la ricarica?

        • NO ma il costo non è solo questione di quanto consuma la macchina.

          Anzi è piú dipendente dal costo del KWh. Tanto è vero che se i 653 Km fossero stati fatti in un altro itinerario avrebbe avuto costi molto diversi.

          La prossima volta vedi se te la riprestano e fai Padova- Paganella Ovest-Bressanone-paganella est-Padova, caricando alle 180KW di A22 a 43cent a KWh. E dicci quanto hai speso (circa come un diesel pari auto).

          Questo perchè la corrente alle colonnine NON è come la benzina con un costo simile ovunque vai. Ma può costare 43cent ma anche 86.
          Come se la benzina potesse costare 1,7 ma anche 3,4€/L.

          Mi pare giusto metterlo in rilievo.

    • Buongiorno, come precisato in questo momento storico la convenienza economia nella percorrenza si ottiene solo ricaricando a casa.. La rete pubblica ha triplicato i prezzi nell’ultimo anno a causa di diversi fattori.

      • NI, signor Luca. Se hai una Tesla ed un SUC vicino i tuoi percorso soliti anche non potendo caricare a casa una Model 3/Y è conveniente rispetto ad una termica.

        • I conti sono riferiti all’auto provata , nelle condizioni descritte e con i prezzi odierni. Tra l’altro proprio per questioni economiche è stata ricaricata ai Supercharger Tesla ( come descritto ), uscendo dall’autostrada, quando invece sarebbe stato anche più comodo ricaricare ad una Free To X, ma a ben 90 cent al kWh. I calcoli relativi ad una Tesla non li ho fatti, ma ad occhio siamo a 45 cent al kWh ( mentre in media ho ricaricato a 60 cent con la Scenic). I conti migliorerebbero ma di certo non si può parlare di “convenienza” rispetto ad una termica. Forse ad una sorta di pareggio, ma siamo anni luce rispetto ad un anno fa, quando (come detto) la medesima prova sarebbe costata praticamente 1/3 caricando proprio alle colonnine FreeToX. Se i prezzi non si abbassano i costi senza poter ricaricare a casa sono elevati. Poi ognuno vive la propria condizione e fa i propri calcoli.

          • Una Tesla caricata ai supercharger è MOLTO conveniente, mediamente, rispetto ad una termica. Consideriamo che una Tesla fa 7Km a KWh in media. Ma diciamo 6,5 cosí ci mettiamo perdite e tutto. Ebbene 15,4×44=6,8€X100Km. Ossia 26,3 Km a L equivalente, tenendo la benzina ad 1,7€/L. Questo caricando solo ai SUC.

  10. Mamma mia che viaggi ingegneristici ! Picchi, costi, trucchi, lunghezza dei cavi, programmazione paragonabile all’ attraversamento del Sahara.
    Mio Dio, ma vi sembra il modo di viaggiare????

    • Si sta cercando di spiegare a chi non ha idea di cosa sia una BEV come sia usarla. I Bantú degli anni 30 avrebbero avuto bisogno della stessa accuratezza per capire come usare il Fiorino diesel.
      Chiha nozione di come si usa un’auto elettrica presta attenzione ad un terzo delle informazioni presenti nell’articolo, capendo di cosa si parla.

  11. Bel test. Solo un appunto: il peso della 87 kwh sfiora le 2 tonnellate (1991) quindi come una model y che è molto più grande come spazi interni e bagagliaio

      • Fa anche una bella differenza sui costi di una eventuale riparazione, se hai qualche nozione di meccanica. Se invece fai il panettiere, giustamente non lo puoi sapere

        • Marco
          30 anni in concessionarie, a fare preventivi per meccanica, carrozzeria, garanzie, allestimenti…ti bastano?

          stavo dando a @Salvo una possibilie risposta alla consistente differenza di peso tra la Tesla MY e questa Scenic; inferore numero di componenti telaio, oltre ai tanti sistemi, comandi ed allestimenti semplificati al massimo possono portare a queste differenze, anche a parità di pacco batteria.
          Per quanto ne so Renault presenterà tra alcuni mesi la 2ª gen. del motore/inverter che sarà molto più potente dell’ attuale (ora 160kW, poi 210 mi pare) ma molto più compare leggero di quasi il 30%.

          Anche a me la costruzione “Gigacast” pone seri dubbi sulla riparabilità (ma in tanti anni, oltre certi costi, se l’ auto non è nuovissima..e magari di un discreto valore, viene rottamata).

          Forse con raggruppamenti di sezioni ben studiate potranno anche minimizzare il costo delle riparazioni (al momento non credo siano tante le carrozzerie liete di lavorare su gravi danni a vetture create in gigacast).. Stellantis lo aveva scartato anni fa perché non conveniente… mentre altri costruttori ci stanno pensando…

          Ciao Marco

          vado a infornare un po’ di pane 🍞🍞🍞

  12. Ottima prova, bravo. La Scenic la ho vista in concessionaria, veramente bella, comoda e ben rifinita , il fatto è che con la versione provata il prezzo è vicino ai 54.000€ che non sono proprio due spiccioli. Un’auto simile, ibrida hev , come per esempio la Sportage gt line+ da 210 CV con un allestimento ancora superiore costa 45.000 € ed ha pure 7 anni di garanzia. Se riuscissero a scendere anche loro intimo a quella cifra secondo me potrebbe avere buoni numeri di vendita

    • I “prodotti” validi ci sono… molto interessanti anche le linee di sviluppo…ma per essere competitivi in Europa occorre raggiungere scale produttive molto maggiori..e con la frammentazione tra tanti produttori in concorrenza “interna” non si riuscirà a stare al passo con gli asiatici (che hanno un “bacino” di 3 miliardi di potenziali clienti tra Cina, India,Asia ed Africa).

      Speriamo che gli azionariati comprendano la necessità di grandi J.V. tra case europee per unire gli sforzi di ricerca e sviluppo, scale di produzione adeguate al momento storico.. ed imporre ai governanti politiche di sostegno allo sviluppo…non un suicidio col “ritorno al passato” o tentare di rallentare… Il nostro “benessere” è basato su vendite all’ estero..non consumi interni. (basta vedere cos’ è successo al marchio Lancia…sopravvissuto con 1 solo modello, prodotto nemmeno in Italia, e venduto prevalentemente in Italia… E dire che era un marchio all’ avanguardia della tecnica! )

  13. A che prezzo reale si riesce a portare a casa questa Scenic E Tech electric 220cv long range esprit Alpine con batteria da 87 kWh ? Qualcuno è stato in concessionario?

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