I Tesla Owners da Milano all’Ucraina – Il bug nei Supercharger con fattura record in Cina – Il Suv elettrico Lotus – L’accordo Hyundai-IVeco…Settimana in 4 flash
I Tesla Owners in Ucraina carichi di aiuti umanitari
Un convoglio di Tesla Owners Italia ha raggiunto Krościenko, al confine tra Polonia e Ucraina. Le auto sono cariche di beni di prima necessità: alimenti per bambini, latte in polvere, disinfettanti, materiale per medicazione, coperte, sacchi a pelo… Tutto quello che serve nella drammatica situazione bellica e che in Ucraina è impossibile reperire. In un primo tempo da Milano sono partite tre auto. Il programma è che altre quattro Tesla si unissero al convoglio lungo il percorso e infine l’ultima vettura raggiungesse il confine polacco/ucraino dalla Norvegia.L’ingresso in Ucraina era stato organizzato grazie a un pass speciale per consegnare gli aiuti e riportare in Italia alcuni profughi in fuga dalla guerra. L’operazione è stata possibile grazie al coordinamento di Conadi, associazione romana che tutela i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza con sede a Roma.

I Tesla Owners in Ucraina e…/ Che stangata al Supercharger
Anche qui si parla di Tesla, ma con una storia di tutt’altro tenore. Arriva da Shanghai: il proprietario di un Model 3 ha condiviso sul social network Weibo (lui è l’utente @滤镜粉机) la disavventura capitatagli con i Supercharger. Sulla sua app gli è arrivata la diffida ad usare oltre i caricatori Tesla, avendo accumulato lo stratosferico debito 3.846.306 RMB (oltre 608 mila dollari). In pratica, secondo la fattura che gli è pervenuta, lo sventurato avrebbe ricaricato la sua auto oltre 32 mila volte. Ma il nostro non si è perso d’animo e ha contattato il Servizio Clienti della Casa di Elon Musk. Risposta: si è trattato do un bug, un errore nei sistemi back-end di alcuni veicoli su cui i tecnici stavano già intervenendo, con tante scuse. Ma che spavento…
Arriva il Suv elettrico targato Lotus: reveal il 29 marzo
Conto alla rovescia per la presentazione del primo Suv elettrico targato Lotus. Il reveal è in calendario per il 29 marzo, ma le immagini del corpo-vettura sono state depositate all’Ufficio Brevetti e da qui rilanciate da un sito australiano. La sigla di progetto è Lotus Type 132, ma non sarà questo il nome commerciale, che verrà svelato all’atto della presentazione. Le dimensioni sembrano quelle della Porsche Cayenne: un po’ dispiace il fatto che anche la Casa di Norfolk, che fu del mitico Colin Chapman, ceda alla moda dei Suv. Ma così va il mondo…Il nuovo modello sarà in consegna dall’anno prossimo, ma le prenotazioni verranno aperte già nei prossimi mesi. E sarà la seconda Lotus elettrica dopo la Evija.
Hyundai e Iveco insieme per elettrico e idrogeno
Hyundai Motor Company e Iveco lavoreranno insieme a una serie di progetti che includono propulsori e piattaforme elettriche. Nonché sistemi di celle a combustibile a idrogeno. Nei settori di interesse reciproco anche l’automazione dei mezzi e la connettività per i veicoli commerciali, settori sempre più cruciali nell’era dell’e-commerce. Hyundai precisa che le strategie delle due società rimarranno indipendenti. E che entrambe vogliono soluzioni innovative “nell’ambiente odierno in rapida evoluzione” costruendo un “ecosistema di partnership reciprocamente vantaggiose”. Non è stato fornito un calendario su quando e come dovrà essere avviata la cooperazione, ma si sa che gli accordi sono stati presi ai più alti livelli. Il Memorandum of Understanding è stato firmato a Seul. Presenti Jaehoon Chang, CEO di Hyundai, Gerrit Marx, CEO del Gruppo Iveco e altri top manager di entrambe le società.