I Suv elettrici cinesi fanno capolino a Vienna. In un Salone dell’auto considerato minore, c’era l’anteprima continentale degli Sport Utility a emissioni zero di MG e JAC. Noi c’eravamo. E vi raccontiamo che cosa si è visto con un video realizzato da Gianfranco Pizzuto, un pioniere della mobilità elettrica.
I Suv elettrici cinesi costano molto meno: quello della MG per esempio…
I prezzi sono molto competitivi rispetto alla concorrenza occidentale. Per il Suv della MG (storico marchio inglese ora della cinese SAIC), per esempio, è stato comunicato un prezzo di 31.790 euro. È vero che in Austria l’Iva è del 20%, ma è vero anche che pur considerando l’aliquota italiana si arriva di poco al di sopra dei 32 mila euro.
http://https://youtu.be/zeP5vJX1LzM
E in più l’importatore austriaco offre energia gratis per 10 mila km di percorrenza. Chi possiede un’auto elettrica sa che si tratta di un bonus molto sostanzioso, almeno duemila euro. Consideriamo infine che in Italia sono sempre in vigore gli incentivi di 6-4 mila euro, a seconda che si acquisti con o senza rottamazione. Insomma, il prezzo diventa parecchio competitivo con i Suv a benzina o a gasolio. Ma con la differenza di costi d’esercizio notevolmente più contenuti, sia per il costo dell’energia rispetto al carburante, sia per le spese di manutenzione. Ricordiamo che il Suv della MG (il nome è ZS EV, qui l’articolo) ha superato anche i crash-test europei sulla sicurezza. Vincendo la diffidenza di chi ritiene che le auto cinesi abbiano una qualità di costruzione decisamente inferiore.
Il Suv della Jac a 35 mila euro, con oltre 400 km di range
L’altro Suv cinese presente al Salone di Vienna è prodotto dalla JAC (qui il sito ufficiale). Ufficialmente non è ancora stato lanciato sul mercato europeo, ma alcuni importatori lo stanno rendendo disponibile a un prezzo di circa 35 mila euro. Il che non è affatto male per un veicolo che dichiara oltre 400 km di autonomia con lo standard WLTP.

Adesso si prevede che l’offensiva elettrica cinese si sposti sul Salone di Ginevra, da sempre un palcoscenico congeniale ai costruttori dell’Estremo Oriente. Gli analisti ritengono che il rallentamento dell’economia cinese, accentuato dai problemi sanitari delle ultime settimane, indurranno i costruttori a spingere sull’export. Sarebbe uno scossone dalle conseguenze imprevedibili, negli Usa come in Europa.
Bravo bravissimo, purtroppo davanti alla corsa economica e di sovranità economica asiatica, nessun stato e politici possono fare niente…. Purtroppo i nostri grandi politici europei sono dei falliti, quindi o facciamo come i francesi o siamo finiti come te hai perfettamente evidenziato. Purtroppo non siamo patriottici o europeisti, quindi siamo fottuti… Poveri i nostri figli. Grazie ai nostri grandissimi politici
IL SUV della MG è una fotocopia del SUV Volvo, credo che chiunque possa notarlo. Ovviamente copiare costa meno che creare, da cui il prezzo teorico di vendita. Onestamente credo sia giusto porre n dazio del 100% per rendere DE FACTO impraticabile ogni tipo di esportazione dalla Cina. Perchè? per la ragione che ci insegna SIEMENS. SIEMENS pensò di essere furba a vincere la commessa cinese per fare il primo treno ad alta velocità in Cina. Peccato che la Cina sia una dittatura militare comunista e che le regole stabilite prevedevano che Siemens trasferisse le tecnologie per la produzione del treno ad alta velocità a delle aziende in partnership tedesca/cinese di cui il governo locale aveva il controllo. Inoltre vi era l’obbligo di produrre in loco. Risultato? tutte la tecnologia proprietaria Siemens è stata trasferita (diciamo bellamente sottratta, rubata, copiata a costo zero) ed oggi i cinesi hanno vinto la gara per la vendita di treni ad alta velocità con tecnologia cinese in.. Germania e la Siemens ha perso la gara e probabilmente chiuderà lo stabilimento e licenzierà gli operai tedeschi. Vogliamo essere invasi da SUV elettrici copiati cinesi e smantellare l’industria dell’auto europea con la scusa di diminuire di 0,1° C la temperatura del pianeta nel 2100? Tanto i cinesi e gli indiani continuano ad inquinare, come tutto il resto dell’asia, dell’africa e della Russia quindi ogni nostro annullamento totale è più che sopraffatto dal comportamento dei “concorrenti”, quindi inutile.
ultimo fatto da notare:
il mercato cinese dell’elettrico nel 2019 è calato più di quanto sia aumentata la domanda in europa.
la domanda di elettrico in europa è aumentata solo perchè esistono gli incentivi e perchè i governi hanno emesso leggi che penalizzano gli altri tipi di motore.
attenzione a rompere il giochino che porta i soldi nelle casse degli stati…. no industria dell’automobile, no posti di lavoro, no tasse,
auto elettriche importate sovvenzionate significa più soldi spesi, zero incassi sui carburanti, ancora più spese per incentivi e detassare l’elettrico.. credo sia un bel percorso verso il suicidio ed il fallimento, lo stesso prospettato dai democratici in California e che ha portato alla crisi attuale di quello stato in fase di totale perdita di orientamento.
PS sono curioso di vedere se questo commento passa la fase di moderazione/censura
Sono davvero contento di questo commento Luca, purtroppo è esattamente così che è andata anche con la joint venture Italtel cinese che dopo aver trasferito knowhow è stata buttata fuori nel giro di un paio d d’anni. Cosi che fanno e senza nemmeno rispettare le regole dei brevetti internazionali, però se Trump li frena in dogana è quello cattivo. Noi (europei) invece siamo buoni e quindi ci possiamo dare una zappa sui piedi per aiutare loro a crescere ed invaderci liberamente. Che idioti!