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I ragazzi di Daze, ricariche anche per i grandi

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L'auto parcheggia sopra al Dazeplug, prodotto di punta di Daze, e si ricarica in automatico. Per la connessione bastano 16 secondi.
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I ragazzi di Daze continuano a crescere. C’è lo zampino dell’azienda bergamasca anche nella Easy WallBox appena presentata da FCA e Engie.

I ragazzi di Daze anche nella wallbox di FCA

Il bello dell’elettrico è anche questo: tante start-up che nascono, anche in Italia, con tecnologia e buone idee. Daze, per la verità, non è più una start-up: è nata nel 2016 (qui il sito) per sviluppare sistemi di ricarica manuale ed automatica. Ed è via via cresciuta lavorando anche con grandi aziende, come Enel X.

Daze
La Easy Wallbox (qui in versione Jeep), con design curato da Daze per FCA e Engie.

E ora i ragazzi di Daze hanno curato il design della wall-box con la quale la Fiat vuole rendere semplicissima la ricarica domestica. Anche per quel che riguarda il montaggio, da effettuare fai-da-te con un paio di viti, senza elettricista.

Una storia iniziata nel 2016 da due giovani ingegneri

Dazetechnology (questo il nome integrale) è stata fondata tre anni e mezzo fa da due ingegneri meccanici, Andrea Daminelli e Giacomo Zenoni. Dal primo momento la mission della società è quella di “risolvere il problema della ricarica manuale dei veicoli elettrici“.

Daze
Andrea Daminelli e Giacomo Zenoni, i due ingegneri che hanno fondato Daze nell’agosto 2016.

Già il 20 settembre 2016 Daze presentò la domanda di brevetto intitolato “Power Supply Equipment for Electric Vehicles”. Da questa prima versione, il brevetto si è sviluppato, fino a oggi seguendo le principali evoluzioni tecniche. La prima a credere nei ragazzi di Daze è stata Fondazione Alamo, con un “seed investment” all’inizio del 2017, con cui avviare la progettazione di Dazeplug.

Dazeplug, la ricarica conduttiva, senza fili

Dopo un anno di ricerca e sviluppo, supportato da Daminelli e Fae Technology,  nel febbraio 2018 il primo prototipo di Dazeplug ha ricaricato una Nissan Leaf . In modo completamente autonomo, senza fili per intenderci. Dallo scorso anno Dazeplug è diventato disponibile all’acquisto, primo caricatore autonomo conduttivo per veicoli elettrici al mondo a essere commercializzato. È composto da un sistema a terra – il caricatore – e da un sistema a bordo – modulo on-board – installato sotto il veicolo elettrico. L’ideale per i parcheggi, senza la necessità di trovare spazio per montare le colonnine, e senza dover armeggiare coi cavi per l’automobilista.

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Un’immagine che dà l’idea delle dimensioni a terra del Dazeplug, rispetto al veicolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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1 COMMENTO

  1. La easy box non mi sembra ne innovativa ne tantomeno sicura. Chi garantisce che la presa sul muro (che fa parte dell’installazione dello stabile) è stata montata in modo sicuro, rispettando le normative e sia in grado di erogare 2,2 kW? In questo tipo di collegamento (che effettivamente è di tipo 2) la PWM non dialogherà mai con l’impianto domestico. E 2,2 kW sono sufficienti per creare problemi seri, quali incendi. In Inghilterra l’associazione degli installatori elettrici ha già constatato in varie occasioni questo tipo di problemi ed ha avvertito da tempo il governo che sta rendendo illegale questo tipo di connessione. Presto sarà illegale anche in altri paesi.

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