I prezzi di Ariya, altro Suv da €50 mila e più

I prezzi di Ariya, il nuovo Suv elettrico Nissan di cui si sono aperte le prenitazioni, partono da 50.500 euro. Un’altra elettrica prestazione e fuori incentivi, che va ad arricchire un listino fatto soprattutto di costose Sport Utility.

i prezzi di AriyaI prezzi di Ariya, con batterie da 63 o 87 kWh

L’Ariya è disponibile in tre versioni, con batterie da 63 o 87 kWh, autonomia fino a 520 km e potenza fino a 306 CV. La prenotazione avviene online, in stile Tesla, con quattro passaggi. Si sceglie la versione, il colore esterno, degli interni e dei cerchi, si inseriscono i dati personali individuando una concessionaria e infine si conferma il pre-ordine. Il cliente riceverà una e-mail di conferma contenente il numero identificativo della prenotazione, valida per 30 giorni. Periodo entro il quale potrà finalizzare l’acquisto in concessionaria: in caso contrario la prenotazione decadrà automaticamente. Solo per il periodo di preordini, fino al 30 giugno, chi sottoscrive un contratto di acquisto di Ariya ha incluso nel prezzo un anno di abbonamento al circuito Ionity. Con ricariche ultrarapide a 0,30 €/kWh, competitivo rispetto alle normali tariffe delle colonnine HPC.

i prezzi di AriyaLa gamma ha tre versioni: la top a €63.500

  • Ariya 63 kWh Advance – 2WD: autonomia fino a 403km (WLTP), studiata per per chi usa l’auto principalmente in città e dintorni.  Il motore ha una potenza di 160kW/218 CV e una coppia di 300 Nm, la velocità massima è di 160 km/h. Prezzi da 50.500 euro.
  • Ariya 87 kWh Evolve – 2WD: autonomia fino a 520km (WLTP), adatto a chi percorre lunghe distanze. Il motore ha una potenza di 178kW/242 CV e una coppia da 300 Nm, la velocità massima è di 160 km/h. Prezzi da 60.100 euro.
  • Ariya e-4ORCE 87 kWh Evolve – AWD: autonomia fino a 493 Km ( WLTP), dotazione della tecnologia Nissan e-4ORCE. Il motore ha una potenza di 225kW/306 CV e una coppia di 600 Nm, velocità massima 200 km/h. Prezzi da 63.500 euro.

i prezzi di Ariya

Visualizza commenti (23)
  1. Mi sa che con il potere d’acquisto dell’italiano medio tra un po’ al massimo vedremo in giro Citroën Ami…

  2. Dario Ferrari

    Ha fatto bene l’Italia a ridurre il valore massimo per accedere agli incentivi.
    Abbiamo bisogno soprattutto di utilitarie elettriche per diminuire l’inquinamento delle città.

    1. Simone Millefanti

      Le città hanno bisogno di ridurre le auto circolanti e favorire il più possibile i mezzi pubblici.

      1. Dario Ferrari

        La risposta non sarebbe neanche sbagliata a mio modo di pensare.
        Dovrebbe essere più facile e veloce potenziare i mezzi pubblici che far comprare a tutti macchine elettriche. Ma come pensi di poter arrivare a questa soluzione?

      2. EV(nontroppo)Fanatic

        Caro Simone, ci dice in quale città vive?

        Per il resto di noi che vive in provincia in cittadine estese e con densità di popolazione bassa la chiameremo per mettere su un sistema di trasporto pubblico a spese sue che non sia deficitario economicamente.

        Sempre facile parlare di trasporto pubblico da Milano, Firenze, Torino, Roma o Genova. Bisogna guardare al di là del proprio naso.

  3. La versione top di questa Nissan costa quanto un’Audi Q4 e-tron 50 in allestimento S-Line. A pari prezzo non entrerei mai in un concessionario Nissan, nemmeno per curiosità

  4. Considerazioni:
    – produrre auto elettriche non costa un tubo e possono permettersi che rimangano invendute (mio vero pensiero);
    – per il resto del mondo, Italia esclusa, 50.000 € di partenza è come comprare un cartone del latte.

    1. EV(nontroppo)Fanatic

      Sogno o son desto?

      Per resto del mondo intende quali paesi?

      Forse ha dimenticato un paio di continenti, tipo l’Africa e il sud America, ma potrei aggiungere l’India e il sud est asiatico.

      Ma ehi, evidentemente questi per lei non fanno nemmeno parte del “resto del mondo”.

      A casa mia però l’Italia fa parte del primo mondo a pieno titolo, così come spagnoli, portoghesi e greci, che ovviamente anche loro sono esclusi dal suo singolare e snob “resto del mondo”.

      Non saper guardare alla realtà, e cioè che ci sono paesi che stanno messi molto ma molto ma molto ma molto peggio di noi, e voler sempre comprarsi con…con chi di grazia? quali sono i suoi mitici bellissimi paesi da sogno di riferimento? …la cosa ha un po’ (è un eufemismo) di mania di grandezza.

  5. Grande Nissan! In Giappone sorge ancora il sole? Qualcuno farà seppuku o sono tutti dell’idea di essere sola strada giusta? (Devo fare attenzione a non conformi con l’altra pratica che a questo punto sarebbe più appropriata)

    E sapete che vi dico? Che in effetti hanno ragione! Perché mai fare un prodotto come la LEAF che pur con i suoi limiti ha fatto progresso prendendo 💩 quando si può fare il solito SUV e sfruttare la post-buy rationalization? Questi magari avranno anche dei follower su YouTube! Vuoi mettere! Scommetto che nessuno si lamenterà!

  6. Massimiliano Chiarenza

    Perchè questi carriarmati pesanti e non aereodinamici?
    Linee più filanti aumenterebbero l’autonomia.
    Prezzi inaccessibili anche per l’incertezza nel valore futuro.

  7. Dopo la LEAF (Leading, Environmentally Friendly, Affordable Family car) tanto valeva che la chiamassero CNEW (Copy-Paste, Not so environmentally friendly, Expensive, Wannabeteslamodely car). 90kWh di batteria per fare meno del doppio dei km che la mia piccola, fuori moda, tecnologicamente arretrata LEAF fa con poco più di un terzo di batteria …

    1. Questa é un pochino più bella… ma non vale la cifra che chiedono… le case dovrebbero smetterla di giocare al rialzo dei prezzi, lamentandosi che non hanno clienti… per forza!

      1. A me questa fa appena appena cacare… Trovo molto più bella la Leaf che, almeno nella sua seconda versione, trovo discreta. De gustibus

  8. un’ altra auto inutile. chi comprerà mai una nissan da 50 mila euro quando per quella cifra porti a casa un Vw o una tesla?

  9. Roberto Gallerani Guidetti

    Finchè i produttori continueranno su questa strada, i BEV non potranno ambire ad una diffusione di massa. Ma forse il destino è segnato: dobbiamo dimenticare l’utilitaria cinqueportecinqueposti, economicamente accessibile, buona un po’ per tutte le occasioni e l’auto tornerà ad essere alla portata solo di una fascia di utenti ristretta. Ma potrebbe essere spiacevole non solo per i singoli, ma anche per le nostre società. Sembra che i governanti si siano distaccate dalle lealtà e dagli interessi dei propri governati. Non è difficile capire perché tante persone comuni si sentono alienate. Loro sono i perdenti, almeno in senso relativo: non ricevono una parte equa dei benefici. Si sentono usati e abusati. Dopo la crisi finanziaria del 2008 e il lento recupero del tenore di vita, le élite sono viste da molti come una massa di predatori incompetenti. Non c’è da stupirsi che in tanti siano arrabbiati, c’è da stupirsi al contrario che in tanti non lo siano: nella distribuzione il grosso della popolazione dei paesi ad alto reddito in questi anni non ha guadagnato praticamente nulla, in termini reali, o, addirittura, ha perso. Invece, è indubbio che abbia portato benefici ai più ricchi, aziende comprese. Se però i diritti di questi cittadini non verranno tutelati, e tra questi ci metto anche quello a muoversi in autonomia, senza dover tornare agli assalti ai treni di pendolari e vacanzieri degli anni ’50 del XX secolo, questo risentimento pericoloso crescerà. In molti posti è già cresciuto. Ed allora la transizione ecologica sarà soppiantata da altri più gravi problemi

    1. EV(nontroppo)Fanatic

      Non c’è bisogno di tutto sto popo di poema.

      Glielo dico io, vero proletario (economicamente e patrimonialmente parlando) cosa pensiamo.

      Io non sono affatto arrabbiato, si vive come si può, anche col il lavoro precario e stagionale.

      Ho un Qashqai del 2013 diesel, comprato usato perché dopo aver incidentato la Fiesta nuova comprata nel 2008 non ne potevo più di andare in giro con una vecchia Saxo comprata per 300 euro da un amico.

      Vorrei che ci fossero auto elettriche alla mia portata, cioè puntando a un sostanzioso mercato dell’usato elettrico che ancora non esiste (nel senso di grossi numeri, c’è l’usato delle pioniere simil Leaf che mai comprerei), cioè roba usata sui 10K.

      Aspetterò, semplicemente.

      Non vedo perché dovrei arrabbiarmi per qualcosa che non posso permettermi, sarebbe come essere arrabbiato perché non posso comprarmi la villona con giardino.

      Che triste sarebbe vivere così da frustrati?

      Ne conosce parecchi di arrabbiati perché non possono permettersi cose materiali?

      Io no. Viva sereno che io vivo serenissimo.

      Pace e bene.

      1. Roberto Gallerani Guidetti

        La ringrazio per la risposta ed i relativi commenti. Vorrei comunque rassicurarla, vivo serenamente e non mi sento affatto nè arrabbiato nè frustrato, pur limitandomi, per le mie necessità quotidiane, ad una semplice utilitaria della quale sono più che soddisfatto: non ambisco a nulla di più. Purtroppo, però, temo che, se si guarda intorno, di gente frustrata e/o arrabbiata ne vedrà parecchia, specie in questi ultimi due anni

  10. Giampaolo Carboniero

    Le industrie e gli stati stanno correndo il rischio di far apparire il mercato delle auto elettriche come un mercato solo per ricchi, uno status symbol e non una conversione verso la mobilità elettrica; un boomerang che allontana la maggioranza dall’auto elettrica per i prezzi toppo alti; urge aprire alle auto piccole, anche se cinesi, indiane, o marziane che siano. Con il PV sui tetti, di cui tutti prevedono uno sviluppo incredibile, sarebbe una buona politica per la transizione.

  11. Altro SUV che ha in comune con la Model Y solo il prezzo e tutto il resto è inferiore (mi riferisco alla versione AWD dato che al momento non esiste una Model Y RWD) e non mi riferisco solo a prestazioni, consumi e aggiornamenti OTA.
    “Piace perdere facile”, Toyota non è Mercedes e non credo la si comprerà solo per il nome (o per i cruscotti tamarri berluccicosi)

    Ma una bella Aygo elettrica, invece???

    1. Guido condivido il tuo discorso sino al punto in cui citi Toyota: questa è una Nissan, che c’entra Toyota?

      1. Santo cielo… Lapsus… Ariya per assonanza mi ha richiamato alla mente Aygo e nella mia testa stavo guardando una Nissan anzichè una Toyota! Il discorso non cambia di una virgola, comunque…

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