Il 70% dei gestori dei porti turistici partecipanti alla conferenza mondiale del settore, svoltasi ad Atene a fine ottobre, ritiene che nei prossimi 10 anni una parte della clientela userà barche a propulsione elettrica. Segnale incoraggiante.
I gestori dei Marina Resort, i porti turistici, di almeno 40 Paesi al mondo credono nello sviluppo della nautica resort. Lo conferma un sondaggio tra i 400 rappresentanti dei più importanti porti turistici mondiali – riuniti nell’associazione di categoria ICOMIA – partecipanti alla World Marinas Conference 2018. L’appuntamento da non perdere per conoscere i trend futuri della nautica e del diportismo. Ebbene, ad Atene, come ci sottolinea Roberto Perocchio, presidente di AssoMarinas, la visione elettrica è molto concreta: “Il 70% dei partecipanti è sicura che nei prossimi anni ci sarà un aumento considerevole di clienti che userà barche a propulsione elettrica. Una crescita massima“.
Fiducia nello sviluppo della tecnologia
Il presidente dell’associazione italiana (lo è stato anche di quella mondiale di cui è membro, al ritorno da Atene ha preparato un report per gli associati. Report che abbiamo potuto consultare. Interessante la fiducia dei gestori dei Marina nello sviluppo tecnologico: “Ci si attende un balzo di efficienza nei modelli di batterie. C’è fiducia nelle tecnologie che possono convertire energia solare in idrogeno da pannelli solari applicati alle barche e trasformare l’idrogeno in energia elettrica per i motori elettrici attraverso fuel cells“. Ma non è finita qui: “C’è interesse per i pontili galleggianti rivestiti con pannelli solari e per l’introduzione di house-boat autosufficienti nei marina“.
Quale sarà la forma precisa di questa trasformazione non è ancora chiaro. Ma oltre allo sviluppo di barche e natanti di ogni sorta, è chiaro che bisogna adeguarsi anche nei servizi da offrire al diportista che viaggia a batteria.
Banchine elettriche
Il presidente Perocchio ha moderato gli incontri dedicati alle novità del mondo elettrico: “Hanno partecipato degli esperti di fama mondiale come lo statunitense Anthony Baro che ha illustrato le piattaforme navali autonome ad alimentazione autonoma progettate e prodotte per soddisfare le esigenze operative delle barche a propulsione elettrica”. Innovazioni per andare oltre le tradizionali colonnine presenti in banchina. Per conoscere lo sviluppo dei motori elettrici, è stato invitato a relazionare un responsabile di Torqeedo. C’è fame di informazioni su questo settore tutto da far crescere.
La situazione italiana
Il mondo si muove verso le emissioni zero? E in Italia: “Il tema della propulsione elettrica è ben presente tra gli operatori. Abbiamo accolto Energy Observer nei nostri porti dove si è fatta informazione sul tema (guarda). Ad Atene sono state presentate alcune esperienze italiane e con il nuovo codice della nautica si è passati alla propulsione full eletric che prima non era possibile, ancora non lo è in altri Paesi, perché il motore elettrico era inquadrato come motore ausiliare, non principale”. Piccoli grandi segnali, anche se c’è ancora da navigare per approdare alla nautica ad emissioni zero.