I numeri della settimana / Bastano 9 ore per produrre la R5. Skoda Enyaq leader in Germania. Free to X: altre 3 stazioni in autostrada. Sagelio 120 kW in Puglia.
I numeri della settimana / Bastano 9 ore per produrre la nuova Renault
Occorreranno solo 9 ore per produrre la nuova Renault 5, circa la metà di quante ne servono per fabbricare il modello che nel 2024 si andrà a sostituire, la Zoe. La Casa francese, co il piano Re-Industry, punta a ridurre i costi industriali per veicolo, entro il 2027, del 30% per i veicoli termici e del 50% per gli elettrici. Il piano contribuirà anche ad accorciare i tempi di sviluppo da tre a due anni e a potenziare tutti i settori classici della performance industriale. Reinventando il modo di produrre con processi innovativi e dotandosi (primo costruttore a farlo) a dotarsi di un Metaverso Industriale. Alla base di Re-Industry c’è anche la necessità di essere competitivi soprattutto con Tesla nei sistemi di produzione. A maggior ragione dopo il recente annuncio di Elon Musk sulla “piccola” in arrivo, costruita con metodi che il patron ha definito “ancor più rivoluzionari”.

Skoda prima in Germania con 3.588 Enyaq in novembre
Ci pensa la Skoda a difendere l’onore del gruppo Volkswagen in quello che è il primo mercato europeo anche per l’elettrico, la Germania. Il Suv della marca ceca si è piazzato al primo posto con 3.588 auto vendute, superando anche la Tesla Model Y, che resta comunque in testa nel totale delle vendite dei primi 11 mesi 2023. Ottimo terzo posto per la BMW i4, auto tutt’altro che economica, mentre la VW si deve accontentare del 4° posto con l’accoppiata ID.4-ID.5. Seguono BMW iX1, Tesla Model 3 e VW ID.3, mentre la Fiat 500e si deve accontentare dell’ottavo posto, restando comunque il modello Stellantis più venduto. Complessivamente nel mese scorso in Germania si sono vendute 245.698 auto. Di questa più di un quarto erano auto con la spina, per la precisione il 25,7%, con le elettriche al 18.3% e le ibride plug-in al 7.4%.
Altre 3 stazioni Free to X in autostrada, in A1, A7 e A13
Non si ferma il piano di aperture di Free to X nelle reti di Autostrade per l’Italia. In settimana annunciate altre 3 aperture, tutte dotate di caricatori Alpitronic da 300 kW:
👉 Tevere Est, sulla tratta laziale della A1. Con questa apertura Free to X fa sapere di “avere completato il piano di infrastruttura nella regione e sulla tratta Roma-Firenze“.
👉 Giovi Ovest, in Liguria lungo l’autostrada A7
👉 Adige Est, sulla A13, con la quale si completa l’infrastruttura della tratta Bologna-Padova dove oggi sono presenti 6 stazioni con un’interdistanza inferione a 30 km.
I numeri della settimana/ A Gioia del Colle ricarica DC Sagelio 120 kW
Inaugurata a Gioia del Colle la prima stazione di ricarica in corrente continua. GrowUp, impresa locale di produzione e rivendita di energia, ha installato una DC da 120kW con due connettori CCS2, nei posti auto antistanti i propri uffici. Vicino a due postazioni AC da 22 kW ciascuno già esistenti. La stazione è interoperabile su gran parte delle app di e-mobility, ma è possibile anche il pagamento senza app con un QR code, inserendo i dati della carta di credito. GrowUp mette a disposizione degli utenti in carica, negli orari di ufficio, monopattini elettrici ed e-bike gratuiti per muoversi in città. Il dispositivo è stato fornito da Sagelio, altra azienda pugliese, charge-point operator e fornitrice di infrastrutture di ricarica multibrand. L’installazione è stata effettuata dalla casertana EV Field Service, partner tecnico di Sagelio.
Allora mi spiego meglio:
Vanno montate colonnine tutte fast in strada, supercharger, con relativi scavi etc etc (cosa crede che non lo so?) ove possibile, ad esempio al posto delle attuali stazioni di benzina. L’infrastruttura va posata prima poi, di certo non lo si potrà fare in centro davanti al Colosseo, ma neanche oggi ci sono stazioni di servizio e di certo non si può pretendere di piazzare colonnine ovunque.
Inoltre stazioni veloci permetterebbero di ridurre i tempi da attesa quand’è le autoelettriche saranno tante.
Per il connettore, dato che noi europei dobbiamo sempre fare i diversi, nacs è migliore di ccs, per me tutte le auto prodotte per l’Europa devono avere il connettore nacs americano, molto più maneggevole del pistolone. Infatti i costruttori in us stanno virando su nacs sia per poter usare supercharger sia perché è più apprezzato dagli utenti.
Anche se Ccsc2 ha i suoi vantaggi, non possiamo ogni volta farci il nostro standard.
Rinuncio e mi arrendo. Per curiosità, Dubbioso: da quanti anni usa l’auto elettrica? Che modello possiede? Dove ricarica?
Non possiedo personalmente una elettrica, non saprei dove ricaricarla. Ma ho avuto una Model S p90d per un anno datami dalla società per cui lavoro nel 2017/18 quando ero in US e per 4 anni in Germania, renania, ho guidato a noleggio Model S/Taycan. L’azienda metteva inoltre a disposizione BMW i3 e Leaf (oltre a varie auto ice) per fare tutti i giorni cliente-hotel in base alla posizione. quindi praticamente un uso quotidiano. Inoltre le colonnine erano dentro l’azienda non spare se sui vari marciapiedi. Diciamo che ne ho provate varie per lungo tempo negli anni.
Nemmeno io ho la possibilità di ricaricare a casa. Per questo trovo comodissima la ricarica notturna in AC in una delle 4 colonnine pubbliche più vicine. Perderei molto più tempo se fossero fast.
E aggiungo, la stessa domanda che sottintende che chi non ha una elettrica non è meritevole di scrivere, la fa anche a coloro i quali qui osanna o il, mezzo pur non possedendolo?
Chi non ha un’auto elettrica può scrivere, leggere, chiedere, argomentare, eccepire, contestare. Quando spara sentenze e spiega a noi come deve essere la rete di ricarica, di solito si rende ridicolo.
Io non ho spiegato a lei come deve essere la rete di ricarica, ho scritto quello che deve essere PER ME, per il mio modo di vedere le cose, condivisibile o meno.
È condivisibile o meno, un parere non può mai essere attaccato a presicndere. È proprio questo atteggiamento che rende le discussioni pesanti.
Il mio modo di vedere, battute a parte, mi porta a desiderare la tecnologia democratica, che vuol dire dare possibilitàa chiunque, nello stesso momento, di usufruirne, e non sperare che le. Cose si aggiustino
Faccio un esempio: scrivete della nuova colonnina di Gioia del Colle, città che conosco benissimo perché ho amici e è ogni estate visito. Quella colonnina è stata installata in una zona residenziale dove in un’area con un raggio di 500 metri intorno alla colonnina ci sono a memoria 7 stazioni di servizio tutte con grandi aree di parcheggio. A Gioia del Colle ci sono 3 collonine inclusa quest’ultima, una è in una stazione di benzina su una provinciale fuori dal centro abitato. Ora Grouwup ha installato le colonnine a sue spese, notevole. Il mio caro amico ha una bella villa di 500mq, è decisamente benestante, dove con il 110% ha messo fotovoltaico con accumulo da 20Kw e infissi nuovi, per una spesa di più di 100K. Tutto fatto i regola e secondo legge ma spese della collettività, quando lui poteva benissimo pagare da sé (poi nel frattempo ha acquistatovari appartenenti tutti con il sisma bonus, sempre tutto in regola e a orma di legge).
Beh secondo lei è una cosa normale questa?
Con quei soldi quante colonnine si potevano installare nelle 7 stazioni di benzina senza aspettare quella di growup? (il sindaco tutto soddisfatto che vede nella foto è di Fratelli D’Italia a proposito)
La mia è una visione demenziale? Pazienza.
Mi scusi: io non l’ho insultata e non ho scritto che la sua visione è demenziale. Però credo di avere il diritto, e l’esperienza, per dirle non la condivido, spiegando anche il perché. Non condivido la sua visione di come dovrebbe essere la rete di ricarica perfetta e non condivido la sua idea di finanziare l’installazione di colonnine fast con i soldi pubblici (così come non furono finanziati i distributori di carburanti) se non nelle cosiddette zone a “fallimento di mercato”. Il Superbonus 110% con cessione dei crediti fu pensato per consentire di efficientare l’abitazione di proprietà anche a chi non disponeva dei mezzi necessari a farlo autonomamente (le ricordo che l’Italia ha sottoscritto l’impegno di ridurre i consumi energetici del 30% entro il 2030). Se l’incentivo è finito soprattutto nelle tasche dei benestanti è per le ben note distorsioni unanimemente denunciate. Spero almeno che il suo amico abbia installato una wallbox e immediatamente acquistato un’auto elettrica, non potendo accampare le sue giustificazioni (“non so dove ricaricarla”)
Chiedo venia per gli errori, ma ho scritto men mentre camminavo
Beh mi ha scritto che mi rendo ridicolo, se secondo lei è corretto faccia pure.
Il mio amico ha ben due wall box in garage, ma guida un Q7 diesel e una Jeep Cherokee.
Mentre io nel mio garage non posso installarla per beghe condominiali (sub contatore).
Per il super bonus sembrano più le distorsioni che le attuazione corrette, altro che efficientamento.
Perché secondo lei sarebbe stato sbagliato impegnare quei denari per tappezzare le aree di servizio e i parcheggi dei centri commerciali di fotovoltaico pubblico e immettere quell’energia nella rete per ospedali, uffici, centri storici etc etc laddove non è possibile avere impianti a, pannelli?
Ma poi si vuole usare parcheggi pubblici per le colonnine sottraendo posteggi, ma poi non si devono dare soldi per colonnine perché andrebbero alle compagnie? E gli incentivi sulle wallbox e sull’auto a chi vanno? Ame sembra un controsenso.
Per me le auto non vendono non per colpa di Salvini, ma principalmente per infrastruttura deficitaria.
Lei non pontifica, non ci dice come deve essere la rete elettrica perfetta, non dà lezioni di buona politica agli amministratori. Esprime solo la sua “visione”. Quindi perché si sente chiamato in causa? Il suo amico con due wall box in garage gira in Audi Q7 e Gran Cherokee perché l’infrastruttura a Gioia del Colle è deficitaria?
Ripeto, il mio è un parere come un altro. Ora è vietato avere un parere su come dovrebbero essere distribuiti bonus e su come si potrebbe creare infrastruttura? Ora è un problema che qualcuno esprima pareri che poi alla fine non contano nulla?
Oltretutto quando qualcuno scrive di togliere gli incentivi alle ICE, oppure che “é colpa del governo” etc etc non sta pontificando esattamente sugli stessi argomenti? Dov’è il problema, nell’esprimere un parere perché solo alcuni possono oppure il parere non è gradito perché non segue una certa linea?
Il mio amico sostiene che per le sue esigenze di spostamento l’infrastruttura è carente sui luoghi che frequenta quotidianamente per lavoro. vedendo le mappe online delle colonnine pubbliche suppongo sia vero che ci sia una scarsa distribuzione di colonnine rispeto alla popolazione, non conosco le zone limitrofe, ma dato che dalle mappe sembrano tutte libere credo che lui non avrebbe avuto problemi, anche perché alla sera quando torna a casa può mettere l’auto sotto carica e non fa 500km al giorno. Quindi scatta la domanda: se non servivano le wallbox perché le ha? Lui sostiene che le wallbox erano incluse nel prezzo e nel progetto di efficientamento. Un laconico: “me le ha pagate lo stato”…
Ripeto tutto in regola e seguendo le regole.
Ma anche a Milano dove vivo, molti che hanno fatto il 110%, si ritrovano la wallbox in garage e non loa usano perché la carta carburante aziendale non copre la ricarica alle colonnine pubbliche, quindi prefersicono avere auto azinedali diesel/hybride.
Sono tantissimi quelli che ragionano così.
Si stimano truffe pari a 12miliardi sui bonus edilizi, saranno meno o di più, mi attengo ai dati che leggo sui mezzi di informazione, poi aggiungo le frodi morali, cioè quelle delle persone che pur rispettando le leggi e senza fromalmente rubare nulla o truffare lo stato di fatto approfittano di una situaizone per trarre un vantaggio che avrebbero potuto sostenere da soli.
Di fronte a queste cose io non posso esprimere un parere mio completamente negativo rispetto all’uso dei fondi pubblici per l’efficientamento energetico? Non posso dire che forse quei soldi potevano essere utilzizati per l’infrastruttura pubblica, per sostenere le aziende nella distribuzione delle colonnine imponendo prezzi calmierati alle società energetiche, oppure fare dei “parchi” fotovoltaici su suolo pubblico?
troppo arrogante il mio pensiero…
Solita acidità. E chi ha scritto in città?
Serve occupare spazi equivalenti alle pompe di benzina, non i marciapiedi sotto casa. Poi in garage l’auto la si ricarica anche a velocità basse, ma per strada non si può congestione gli stalli.
Ccsc2 è meno performante e più ingombrante di nacs e infatti Tesla sta cercando di imporsi o lo vuole negare?
Serve che tutte le auto abbiano la stessa presa.
Ma tanto il giorno che scriverò che l’auto elettrica è bellissima lei pur di darmi contro scriverà che è meglio il diesel.
Scriva che l’auto elettrica è bellissima e vedrà che le darò ragione. Ma il problema della colonnine fast non è lo spazio fisico occupato, ma i lavori di scavo per l’allacciamento alle cabine a media tensione, che in città sono spesso irraggiungibili. Il tipo di connessione, CCS, ChaDeMo o Nacs non c’entra nulla.
Festeggerò il giorno in cui tutte le auto e le colonnine elettriche avranno lo standard di ricarica unico di tipo nacs.
La comunità europea deve definire uno standard obbligatorio e senza adattatori.
Sarebbe un primi passo verso uno standard comune.
Inoltre tutte le colonnine in strada dovrebbero essere a ricarica veloce per obbligo con prese per il cavo proprietario o cablaggi retraibili incorporati (come le pompe di benzina?)
Almeno sull’inftrastruttura deve finire la giungla che c’è in giro.
Lei sa poco di ricarica. Gli impianti fast ad alta potenza non si possono installare ovunque (soprattutto in città). I cavi in dotazione non sono dimensionati per reggerla. La giungla di cui parla non esiste, tranne che per lo standard ChaDeMo di Nissan.
Lo standard NACS (che usa lo stesso connettore sia per AC che in DC) non supporta il trifase, che è il sistema di distribuzione standard in Europa. Quindi le ricariche lente in AC sarebbero ancora più lente. Per la ricarica fast in DC non ci sarebbero problemi invece. Però modificare nuovamente gli standard creerebbe soltanto maggiori costi e incertezze a fronte di quale vantaggio?
Riconosco il progresso delle installazioni di FreetoX nella rete ApI ma nello stesso tempo mi chiedo come sia possibile che gli altri gestori non abbiano obblighi da adempiere. Mi riferisco, nel mio orticello, ad Autovie Venete, vergognosamente immobile e sorda sul tema colonnine HPC in autostrada. Può la redazione di Vaielettrico mettersi in contatto con i vertici della società per chiedere lumi al riguardo?
Abbiamo tentato, finora senza successo
Stesso problema sulla roma-l’aquila dove ci sono vari operatori ma nessuna colonnina fast.. L’autostrada ora è in gestione ANAS, anche da loro nessuna informazione?
Grazie