I maxi incentivi in arrivo , ancora prima di essere approvati, fanno già discutere, per gli oltre 13 mila euro concessi a chi ha l’ISEE entro 30mila euro. Ecco il parere di due dei tanti lettori che ci hanno scritto Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate all’indirizzo info@vaielettrico.it
I maxi incentivi in arrivo: troppi redditi bassi mascherano l’evasione, perché concederli?
“Non condivido di spendere soldi pubblici per incentivare acquisto auto elettriche che a mio parere non avranno futuro. Soprattutto se si concedono a chi denuncia redditi bassi a volte mascherati da evasione e che poco contribuisce alla spesa pubblica. Un governo di destra non deve fare questi errori. Non è bastato il maledetto 110%????„. Ennio Simonelli

Non confondete l’ISEE con la denuncia dei redditi
“Sui nuovi incentivi è doverosa una serie di precisazioni. L’ ISEE non rappresenta la denuncia dei redditi. Nell’ ISEE ci sono anche i patrimoni. Non ho dati esatti, ma avendolo fatto per tanti anni so che: 1) Le case hanno una franchigia di 50.00 euro, poi in qualche misura risultano nell’ ISEE (non so in che misura perchè non ho casa). 2) I soldi nei C/C hanno una franchigia di 20.000 euro, poi vengono considerati a reddito al 20% della cifra eccedente.
Oltretutto vi è un parametro divisorio che se hai 2 redditi la loro somma non viene divisa per 2 ma per 1,54 (mi sembra). E quindi già con 2 redditi (lordi) familiari di 24.000 euro (48.000 euro totali) si ha un ISEE di 31.000 euro anche senza avere case o conti in banca. È vero che gli evasori tendono anche a nascondere le ricchezze accumulate. Ma a mio avviso a queste condizioni è meno probabile che un evasore soddisfi tutti questi requisiti„. Massimiliano
Risposta. Come dicono gli inglesi: wait and see. Aspettiamo il testo definitivo che andrà in vigore e capiremo se la norma è equa o meno. Molto spesso tra gli annunci e la realtà dei provvedimenti c’è di mezzo un bel mare, fatto di controlli da parte della Ragioneria dello Stato e di altri organi. L’unica cosa certa è che non si può tenere bloccato il mercato per settimane e settimane.
- Auto elettrica e legge 104: ecco come funziona, VIDEO
Io ho beneficiato del 110 e pure degli incentivi rottamazione del 2020. Eppure ho sempre sostenuto che va incentivata l’autoproduzione di energia pulita e le comunità energetiche che permettono di condividere il beneficio degli impianti rinnovabili con coloro che non li possono installare. Con 9000€ si può installare un impianto fotovoltaico da 6kW senza accumulo, l’auto elettrica è a tutti gli effetti un accumulatore perciò non servono le batterie domestiche. Considerando che il 50% già è detraibile bastava sommare un bonus di 3000€ sottoforma di rimborso diretto al consumatore così da evitare che gli installatori se li intaschino pompando i prezzi. Fate voi i conti di quanti MWh si potrebbero incentivare con 800mln di euro. Semplificazione burocratica per la formazione di comunità energetiche, informazione corretta (questo costa 0 ma è la parte più difficile da attuare) e le auto elettriche si venderebbero da sole
“Non è bastato il maledetto 110%?”: è arrivato a terminare la scuola dell’infanzia ?
Lo scandalo è incentivare ancora auto non elettriche o plugin….
Io invece trovo strana una cosa, che non so se verrà confermata, ma fino ad ora era così: per ricevere l’incentivo rottamazione c’è il vincolo del possesso dei 12 mesi.
Ora io dico, se lo scopo è quello di togliere dalla circolazione le auto più inquinanti, perchè metterlo? Ci sono tantissime auto in vendita sotto gli euro3, ma chi è che le compra? Non sarebbe meglio dare l’occasione di rottamarli sti catorci?
Se mi dai un incentivo di 3000 euro in più per rottamare un euro 0, e magari ne spendo 1000 compresa voltura, fai felice me, il venditore del catorcio e lo stato che toglie dalla circolazione auto super inquinanti.
Chi vende il mezzo inquinante, invece, vuole solo monetizzare, sennò lo avrebbe già rottamato in caso di sostituzione
😂😂😂 il mondo è proprio vario e lei la scrive pure un’idea indicibile!
Vergognarsi anche solo di pensare di speculare sui soldi pubblici, no?
Perché truffa? Voltura da notaio
Questo significherebbe legalizzare le truffe
Io come vincolo avrei messo 2/3 anni e non solo 12 mesi.
Invece avrei proprio messo gli incentivi con l’obbligo di rottamare. Vuoi un aiuto dallo stato? Bene, te lo da se mi rottami un’auto inquinante, altrimenti ti arrangi.
800 milioni di euro (stanziamento 2024) e incentivo di 8mila, risultato: rottamazione sicura di 100.000 auto!
Tanto difficile da capire?
Da quello che ho letto, c’è l’obbligo di rottamare se si vuol usufruire degli incentivi più corposi. D’altra parte se c’è qualcuno che non ha mai comprato un’auto o vuole acquistare una seconda auto, gli incentivi senza rottamazione sulle elettriche hanno lo scopo di disincentivare l’acquisto di una ICE a favore di una BEV in accordo con la politica di riduzione degli inquinanti legati ad una ICE.
NB: è passato il concetto (consumistico) che un’auto vecchia sarebbe in quanto tale più inquinante, ma non sarei d’accordo se viene sostituita da un’altra ICE nuova, e se l’usata rottamata era un benzina euro (2)-3-4, che è sostanzialmete identico (diciamo dall’euro 3) ad un benzina nuovo euro 6 nelle emissioni reali misurabli e nelle emissioni di Co2
anzi considerando che mantenendo l’auto usata non bisogna fabbricare una scocca nuova (+10 tonn di Co2), piuttosto che incentivare/comprare una ICE nuova, ambientalmente era meglio tenere una ICE benzina usata post anni 2000,
magari farla durare un ‘altro paio di anni, aspettando che arrivasse sul mercato una BEV ritenuta più adatta e conveniente
discorso diverso secondo me per i Diesel, per loro natura con polveri fini e NOX elevati (con riserva del dubbio sui modelli euro 6, migliorati in parte), specie se chilometrati o modificati; nel caso particolare del nord italia, per me ha senso ritirarli dalla circolazione
per cui mi do due spiegazioni al generoso incentivo rottamazione:
– si vuole togliere dalla strada i vecchi diesel ( e i vecchissimi benzina euro 0-1), ma sarebbe stato un “messaggio” complicato, o divisivo, fare distinzioni tra diverse motorizzazioni, e allora incentivano la rottamazione in modo agnostico
– più probabile un motivo commerciale, si tolgono dal mercato auto usate benzina da 2000-3000e che avrebbero potuto servire utenti che fanno pochi km all’anno, così un po’ alla volta si è costretti a comprare più auto nuove (fosse anche il solito pandino a rate) facendo felici i costruttori auto, con spreco consumistico e ambientale se vengono sostituite da nuove ICE invece di BEV
poi per carità, si vive una volta sola e potendoselo permettere, prendere un’auto nuova (persino una Ice) è sempre una “festa”
solo fa specie che passi il messaggio che comprare una ICE nuova (ripeto, al posto di un benzina usato, magari un’utilitaria; non un diesel) sia una azione per “ridurre l’inquinamento” da polveri o ancora più grottesco per la Co2, che anzi viene gravata da un contributo di fabbricazione
suona come negazionismo climatico creato dal marketing e applicato con l’avallo della politica
Con il tuo metodo avresti alimentato un mercato di “rottami”. Il venditore sapendo che il suo rottame vale 3.000 euro non te lo vende a 1.000 ma a 2.500. tu guadagneresti poco e gran parte dell’ incentivo pubblico andrebbe ad uno che non ha interesse a sostituire alcunché ma solo ad accaparrarsi l’incentivo. Inutile dire che questo probabilmente sarebbe fatto da intermediari preparati che ritirerebbero dal mercato i rottami a 1.000 euro per poi rivenderli a terzi o sfruttandoli per immatricolare loro vetture nuove da rivendere
Premetto: dal mio punto di vista, non sono d’accordo con questi incentivi legati all’ISEE.
E spiego il perchè facendo un’analisi a tutto tondo:
lo sviluppo delle auto elettriche mira alla riduzione dell’inquinamento causato dalle emissioni di gas combusti che vengono prodotti dalle auto “c.d. termiche”.
Il problema però è concentrato nelle grandi città e metropoli…. dove, è chiaro che, oltre all’inquinamento causato dalle auto, ci sono ben altri problemi legati alla viabilità, alle caldaie e soprattutto dalla concentrazioni di popolazione.
Oltremodo, un ISEE così basso, è senza dubbio riconducibile ad una nicchia piccolissima di popolazione…. soprattutto se presa nelle grandi città.
Ergo, il problema iniziale, di certo non si risolve così.
Piuttosto, io punterei ad incentivare lo sviluppo dei sistemi di ricarica nelle città e, se proprio vogliamo legarlo all’automezzo “fisico”, trovare una forma proporzionale di incentivazione legata all’utilizzo del mezzo stesso: in pratica, incentivare l’uso delle auto elettriche, magari in forma condivisa, dando la possibilità all’utilizzatore di detrarsi il leasing del mezzo elettrico utilizzato.
Quindi da questo ragionamento si deduce che invece che combattere l evasione fiscale con tutti i mezzi possibili,si giunge a conclusione che siccome ci sono furbi,non si possono agevolare che ha veramente l ISEE con quella percentuale,ma che problemi avete,poi il commento su l auto elettrica non ha futuro….lo decide lei,ma non avete niente da fare che scrivere questi commenti…
Nel 2023 sono stati sprecati 63 miliardi in sussidi ai fossili (solo in italia).
Coloro che continuano a dire che l’elettrico non ha futuro sembrano gli stessi che voglio frenare con le mani una alluvione o persone che non sanno quello che dicono o conservatori che pensano di poter tornare all’era dei nonni, come se fosse stata migliore della nostra. Forse non ha studiato a sufficienza ed essendosi precluso all’esperienza non saprà mai qual’è la piacevolezza di guidare un’auto elettrica. Vorrei solo che sapesse che la sua libertà si ferma davanti alla mio diritto alla salute.
Spero che questa ondata di conservatorismo termini al più presto e che la maggioranza delle persona si accorga di quanto stiamo rimanendo indietro come Paese e non solo nel campo delle auto elettriche.
Per l’ennesima volta: certo che l’elettrico ha futuro, è stato imposto per legge. Smettetela di agitarvi.
E lei la smetta di scrivere bugie.
Hanno imposto le emissioni zero, non una tecnologia.
Il fatto che ad oggi lo si raggiunge solo con l’elettrico, è solo una conseguenza. Chi può dire cosa ci sarà tra 11 anni?
Lei ha tecnicamente ragione. Ma ad oggi, appunto, l’elettrico è una scelta obbligata, quindi io ragiono coi dattiattuali, non con quelli futuribili.
Certamente si potrebbe anche ragionare di riduzione di emissioni ma vista la levata di scudi contro l’ Euro 7 la fossa è ben che scavata e l’ unica opzione possibile sono le emissioni zero
L’obbligo di emissioni zero è per il 2035, quindi si deve ragionare su cosa sarà disponibile a tale data.
Ad oggi nessuno obbliga ad acquistare una ZE.
Buongiorno… Sulla differenza tra isee e denuncia dei redditi, avete già risposto voi. Sulla frase un po’ buttata lì, sul fatto che l’auto elettrica non avrà futuro, mi sembra di sentire quello che si diceva più di cent’anni fa,quando cerano carretti e cavalli e alla novità delle prime auto, si commentava:quelle carrette non avranno futuro.. poi si è visto com’è andata a finire. Tra qualche anno ne riparliamo, amico. Buona giornata
Eh sì, mi trovo d’accordo Maurizio.
E aggiungerei che chi fa queste affermazioni, difficilmente lo possiede, e ancor più difficilmente ne ha mai provato uno di mezzo elettrico.
Scardinare abitudini consolidate è drammaticamente difficile… l’Italia si sta dimostrando una roccaforte conservatrice…
Io abito in un paese di 1400 abitanti, in pianura, ci sono ad ora 4 veicoli elettrici, tra cui il mio, presto ce ne saranno 5…
L’80% ha possibilità di caricare in proprietà privata.
Ma la cosa più drammatica, sono coloro che hanno fatto investimenti cospicui in FV, ma non si fidano a prendere un veicolo BEV, e via di SUV, BERLINONI a Gasolio…..