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I furgoni elettrici non si vendono, neppure col bonus

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I furgoni elettrici non si vendono, per ora neppure col bonus. Anche se l’incentivo è operativo solo dall’ultima settimana di maggio e occorrerà attendere i dati di giugno per un primo bilancio più compiuto.

i furgoni elettriciI furgoni elettrici? Solo l’1,5% del mercato

L’apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi governativi, avvenuta lo scorso 25 maggio, non ha avuto alcun effetto positivo sul mercato dei veicoli commerciali. Il fondo di 10 milioni di euro messo a disposizione dei soli veicoli elettrici puri a fronte di rottamazione, è ancora praticamente integro. Le prenotazioni hanno impegnato un importo di poco superiore a 400 mila euro. E la quota di mercato dei furgoni elettrici è ferma all’1,5%, meno della metà della quota della automobili a batterie. Ma è tutto il mercato ad esser fermo, con un quarto calo mensile consecutivo. A maggio sono stati in totale 15.835 i veicoli immatricolati, in calo dell’11,3% rispetto ai 17.847 dello stesso mese 2021. E’ quanto emerge dalle stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE. Il cumulato dei primi cinque mesi conta 74.076 immatricolazioni, in calo dell’8,5% rispetto alle 80.925 del periodo gennaio -maggio 2021.

furgoni elettrici
Michele Crisci, presidente dell’Unrae.

Il diesel cala, ma è ancora al 74,%, cresce l’ibrido

L’analisi della struttura del mercato evidenzia che i veicoli a benzina raddoppiano i volumi ed arrivano al 6,9% del totale. Il diesel perde oltre 10 punti, al 74,9% di quota. Il metano scende all’1,6%, mentre il Gpl rimane stabile al 2,7%. I veicoli ibridi più che raddoppiano la quota, all‘11,9%. “La scelta di escludere dai benefici i veicoli a combustione tradizionale, che oggi con il 98,5% coprono la quasi totalità del mercato dei veicoli commerciali, rende molto esigua la platea dei veicoli incentivati”, commenta il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “E soprattutto riduce il numero delle possibili rottamazioni. Ritardando il ricambio del parco circolante, che anche in questo comparto è tra i più vecchi d’Europa, con un’età media di 14 anni“.

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87 COMMENTI

  1. Ma prima di rompere le scatole a furgoni e auto endotermiche perché inquinano, avete mai fatto un ragionamento su quanto inquinano le inutili navi da crociera e quelle da trasporto che hanno aumentato il loro numero in maniera esponenziale in seguito alla delocalizzazione delle imprese? Meditate gente meditate perché di questo non si parla mai. Per pura informazione una nave da crociera in una settimana consuma l’equivalente di petrolio di una cittadina di 10.000 abitanti e senza essere euro 6

    • Noi non rompiamo le scatole a nessuno, abbiamo pubblicato un articolo riportando dati ufficiali secondo cui i furgoni elettrici si vendono poco. Punto, senza chiedere nulla né rompere le scatole a chicchessia. Dov’è il problema?

      • https://www.dday.it/redazione/42991/oggi-e-australia-domani-litalia-vietati-gli-elettrodomestici-e-ospedali-con-poca-energia-linverno-ha-portato-una-crisi-mai-vista
        Le suggerisco di leggere questo tipo di notizie.
        Lei, ex direttore di Quattroruote, combatteva ed aiutava gli utenti, oggi da il suo contributo, unito a chi governa, per portarci dritti contro un muro. Parlate di colonnine, parlate di rinnovabili, bla bla bla, ma l’energia va prodotta e le rinnovabili che oggi conosciamo, seppur utili e doverose, non risolveranno i problemi di un incremento esonenziale di energia a causa delle obblogatorie auto elettriche e, a breve, delle pompe di calore in luogo delle caldaie. I prezzi schizzeranno a livelli insostenibili da utenti e soprattutto industria. Lei, bravo combattente, dovrebbe invece dare una mano a frenare gli entusiasmi. Non posso credere che lei sia cambiato così tanto come sono scandalizzato che si sia messo in affari con il signor Degli Esposti che non fa che coprire di insulti coloro che, con tutto il diritto e con la dovuta educazione, esprimono la loro opinione. Prende posizioni senza averne le competenze e da degli ignoranti a chi ha studiato taluni argomenti spendendo molti anni della propria vita. Sono molto amareggiato, molto! Non è questo il mondo migliore che avevo immaginato.

        • Quindi secondo Lei sono le 100 mila o poco più auto elettriche che ci sono in circolazione ad avere creato questa crisi climatica? Le rinnovabili non sono un bla-bla, sono una strada che molti Paesi più virtuosi del nostro stanno percorrendo da anni. Alcuni, come la Norvegia, addirittura producono da rinnovabili gran parte dell’energia che consumano ed esportano altrove il petrolio che estraggono, lasciando che siano altri a godersi le emissioni.

        • spero la redazione accetti di pubblicare il link che segue, di una testata documentatissima in tema energia:
          https://www.qualenergia.it/articoli/crisi-energetica-atto-australia-non-colpa-rinnovabili-fossili/

          gentile Danx, ora si tratta di capire
          se è più attendibile Qualenergia oppure DDay.
          – Qualenergia riporta link ufficiali, DDay no
          – Qualenergia spiega nel dettaglio, l’articolo richiede qualche minuto per la lettura, DDay se la cava con 20 righe leggibili in 20 secondi
          – Qualenergia si occupa di energia, DDay nella stessa homepage descrive l’apocalisse fotovoltaica elettrica e qualche pixel più in basso dei dispositivi a energia solare per videosorveglianza

          Solo a me viene il dubbio che DDay sia un sito “leggermente” clickbait?
          niente di male in questo, dipende da che tipo e che livello di informazione si desidera, non vado dal geometra di paese a farmi progettare un grattacielo,
          e il geometra di paese è ottimo per tantissime altre cose.

          Poi magari dia anche una occhiata alla redazione di entrambi i siti:
          Qualenergia: “Il portale web che analizza mercati e scenari energetici per accelerare la decarbonizzazione dell’economia”
          DDay: “DDay.it “…si rivolge a tutti…, a coloro vogliono rimanere aggiornati sui trend del momento, i nuovi prodotti in uscita…trovare tutte le informazioni sul prodotto dei sogni” diciamo non propriamente un portale scientifico da cui attingere scienza. niente di male in questo, lo dichiarano, il loro intento è altro.

          Ora: ma possibile che nel 2022 si debbano ancora far notare queste cose?

          e per tornare al tema di questo sito:
          paventare apocalissi basandosi su informazion iraccolte a strascico su Internet
          mi ricorda il fronte contro il wifi, anni fa, perchè il wifi uccide
          i no 5G perchè uccide alla stessa maniera ma anni dopo
          i no mask perchè ci si intossica di CO2
          i no vax perchè il vaccino ucciderà milioni di persone…
          Credo che se si vuole parlare di scienza si debba usare il linguaggio della scienza
          e anche per la scienza, come per qualunque attività umana, non è vero che tutti sanno tutto e tutti han diritto di sproloquiare di tutto.

          ben venga il dubbio anche sulle questioni di cui sopra, ben vengano gli studi sceintifici e il principio di precauzione, ma non attingendo informazioni dal geometra di paese.

      • Non sono i 100 mila veicoli elettrici ad aver creato la crisi energetica danno solo innescata insieme a tutto il resto della conversione verso l’elettrico, come per esempio le pompe di calore. La richiesta di energia ne fa aumentare il prezzo, e la legge del mercato che nessuno può cambiare. Per bla bla, intendo il fatto che le rinnovabili, intese come oggi, da qui a 13 anni non saranno in grado sicuramente di soddisfare la richiesta. Ci insegnano gli australiani l’erogazione di energia di queste, hanno dei limiti legate al clima e all’alternarsi del giorno e della notte. Per assurdo, proprio quando ci sarà la maggior richiesta di energia per ricaricare le vetture di notte, i pannelli FV erogheranno energia pari a zero. Inoltre, per favore, non mi citi la Norvegia, paese con conformazione fisica totalmente diversa dalla nostra e con densità di popolazione decisamente inferiore. Loro hanno l’idroelettrico, sto tipo di rinnovabile non si ferma né con il vento né con la notte né con il brutto tempo! I paragoni si fanno tra elementi simili, cioè confrontabili. 13 anni, tempo in cui non saranno più venduti veicoli con motore a combustione interna, sono troppo pochi e le infrastrutture non saranno pronte. Vorrei anche sottolineare che non sono assolutamente contro le rinnovabili. Sostengo soltanto che si fanno prima le infrastrutture e poi si diffondono gli utilizzatori, non il contrario, come sta succedendo. Anche il nucleare del futuro non è ancora pronto, e non si cerchino scusanti addossando la colpa alla guerra, come stanno facendo i nostri cari governanti di tutta Europa. La crisi energetica era già iniziata quando il signor Putin ha deciso di peggiorare la situazione. Io le sto chiedendo umilmente di dare una mano a fare scelte consapevoli a tutti coloro che non hanno una cultura sufficiente, o non hanno nozioni tecniche tali da permettere di fare analisi oculate ed ottenere risultati utili a tale scopo. Non tutti hanno una laurea, non tutti sono colti, molti seguono semplicemente le correnti, soprattutto quelle di cui si fidano. Ed il suo nome è appunto una garanzia… dia una mano a costoro. Grazie P.S.: basta insulti tra i commenti, su Quattroruote queste cose non si erano mai viste. Ho richiamato il signor Degli Esposti più volte con educazione, ottenendo altri insulti

        • Chi è lei che richiama il signor Degli Esposti alla gentilezza? Ah, lei è Danx, quello del dialogo costruttivo che ha scritto: “L’uomo che cambia il clima…. ma per cortesia PIANTATELA DI BERE TUTTO. Nella storia è successo di tutto ed il petrolio non si sapeva nemmeno cosa fosse. Il buco nell’ozono… le bombolette spray, il surriscaldamento del pianeta…. a no…. i cambiamenti climatici…. la siccità… a no…. le alluvioni… bastaaaaaaaaaaa”.

          Le ripeto gentilmente: su questo sito non acettiamo commenti negazionisti. Spero che le sia chiaro il concetto

          • Con lei, caro signore, non ho più nulla da dire. Visto che sono solo un troll. Parlo solo con le persone capaci di esprimersi in maniera educata e di porsi al pari dell’interlocutore, e non sempre da un gradino più alto. È così che mi interfaccio ed ascolto i suggerimenti del signor Tedeschini, persona che dimostra sempre di interagire in modo costruttivo, educatamente, ed argomentando con citazioni convincenti.

          • Bene Danilo. Nemmeno io ho nulla dirle. Se non che, decidendo noi cosa ammettere tra i commenti e cosa no, qui lei ha chiuso.

          • Danza
            “PIANTATELA DI BERE TUTTO”
            non è esprimersi in maniera educata.

            inoltre qui è casa di Tedeschi i e Degli Esposti, non sia e nemmeno mia.

          • Danx 18 Giugno 2022 at 14:36
            Certo che castronate ne hai dette anche troppe, e se le rinnovabili al posto di essere solo il 43% fossero già state 80/90% tutto il problema del aumento dei prezzi carburante non avrebbero toccato nessuno, ma siccome siete tutti azionisti delle lobby del petrolio vi scaldare per prezzi assurdi 🤔🤔 direi che dovreste esser contenti più aumentano più incassate nelle vostre azioni/partecipazioni.
            O se non lo siete state puntando il dito dal lato errato, visto che si acquista dal estero e il prezzo lo fanno i terzi, se fosse da rinnovabili il prezzo sarebbe ZERO visto che sole, vento, ed acqua li abbiamo , e potremmo essere già come il Portogallo 99% da rinnovabili.
            Ma gente come voi frena per parte presa e non ho ancora capito il motivo se non siete soci o azionisti.

        • danza come le ho detto
          non è con link ad articoli clickbait che si alza il livello di conoscenza soprattutto per quelli che non hanno specifiche competenze.
          si legga l’articolo che ho linkato sopra e vedrà che le cause dei blackout australiani sono da ricercare esattamente nella mancanza di determinazione di correre verso le rinnovabili, lasciando invece fare ancora a “santo mercato” al quale del bene del pianeta non frega un tubo.

          che le rinnovabili diano intermittenti non ci piove, che siano razionalmente prevedibili con la statistica è altrettanto sicuro: certo non si vive industrialmente di fotovoltaico senza una rete ampia e diffusa e capillare, ma studi e simulazioni citate più e più volte anche qui dimostrano che si può fare e non è un bagno di sangue, cosa che sta invece accadendo con le fossili, sia per le emissioni di CO2, sia per i costi: miliardi e miliardi he ripagheremo in interessi sul debito
          che avremmo molto più astutamente speso in rinnovabili, divenendo più autonomi.

          circa i consumi delle auto elettriche rimando ancora una volta alle simulazioni di Terna, che parla di pochi punti percentuali di richiesta elettrica aggiuntiva al 2030, niente che non sia affrontabile già oggi.

          la questione sono le emissioni: quel che sta accadendo A GIUGNO nel mio Piemonte ha dell’incredibile, e restano luglio e agosto davanti e TUTTA L’ESTATE. possibile non ci si arrivi?

        • “prima di fanno le infrastrutture”:
          geniale! e chi le paga? su che basi?

          nel 1900 non hanno fatto prima le autostrade
          e poi la Ford T, semmai il contrario

    • Si, ma in tutto contribuiscono per meno del 2% alle emissioni totali. Le auto quasi il 20%. Il contributo di ogni singolo settore va calcolato in modo diverso: emissioni a km per kg trasportato. Vedrà che le grandi navi sono il più pulito dei mezzi di trasporto.

  2. Siediti un momento;
    Sfoglia internet e cerca ,per esempio, le mattonelle che calpestate accendono la luce nelle sale da ballo, oppure le scarpe con le cartucce incorporate che ricaricano il cellulare, oppure quel meccanico bresciano,credo, che ha presentato alla RAI una ruota idraulica BREVETTATA che fa quello che dico io: GIRA E ACCENDE LE LUCI.
    Esistono, funzionano, e, soprattutto, non offendono alcuna legge della fisica.
    Fattene una ragione. Ciao

    • No Raffaele, mi spiace, ma lei ha preso un abbaglio: l’energia che potrebbe ricavare dal funzionamento dei cristalli piezoelettrici è inferiore all’energia che le serve per comprimerli.
      Una ruota piena di cristalli avrebbe un attrito di rotolamento superiore ad una ruota che ne fosse invece priva, in misura superiore all’energia che produrrebbero i cristalli.
      Purtroppo la termodinamica (con l’eccezione del “motore a gatto imburrato” sul quale abbiamo scherzato più sotto) non ammette deroghe.

      • Anche a lei manca un passaggio: l’energia da utilizzare non è quella di rotolamento che resta la stessa se il cerchione mantiene lo stesso peso ma è quella che la costringe ad andare al Pronto Soccorso se mette il piede sotto la ruota. Ci sono almeno 300 kg di forza peso a disposizione trasformabili da attrito necessario in energia di compressione.
        Spero che mi abbia capito.
        Saluti

        • La ruota sopra al piede non ci si materializza dal nulla. Ci deve andare. E mentre ci SALE, subisce una accelerazione inversa. . Il riuscire a salirci è il delta di forza che manca alla tua equazione.
          Tu stai introducendo nello penumatico un elemento che assorbe la deformazione. In base ai tuoi esempi siamo concordi che sarebbe come far andare la macchina sui pavimenti che si illuminano che citi? Bene. Un elemento di quel tipo, per creare un’energia che sia un minimo sensata, deve comprimersi di più. Come far rotolare uno pneumatico normale su un materiale che si deforma, come un materasso o la sabbia bagnata.

          Nessuno qui sta dicendo che il tuo metodo non crea energia. Stiamo solo dicendo che, per farlo, aumenta la resistenza al rotolamento e quindi è come attivare una frenata rigenerativa permanente. 🙂

          • Grazie del parziale riconoscimento.
            Ci risentiamo dopo la costruzione di un semplice prototipo dimostrativo,per valutarne il rendimento
            Saluti

  3. Anche in pieno inverno, con la temperatura esterna a zero gradi, produci 30- 40 kWh al giorno? Anche in pieno inverno, quando fa buio alle 4 di pomeriggio, carichi la tua macchina?
    Sei al corrente che il rendimento di un generico impianto fotovoltaico, normalmente sotto il 15%, cala drasticamente d’inverno?
    Sei al corrente, ancora, che le fonti rinnovabili, in primis energia eolica e fotovoltaico, variano pesantemente la frequenza della rete elettrica nazionale? Se la frequenza incomincia a variare troppo, le protezioni di rete incominciano a sganciare le linee, di conseguenza le restanti si sovraccaricano e le protezioni intervengono di nuovo per evitare di sovracarricare le restanti linee elettriche e i gruppi alternatori turbine. Morale: intere zone vanno in black out. Quindi e’ la variazione di frequenza sulla rete a 380-220 kV a causare i blackout. Questo succede, in parte, perche’ la rete elettrica nazionale ad altissima tensione e’ stata progettata per ricevere energia da poche centrali elettriche site nel territorio italiano. Pertanto ci sara’ un limte, oltre il quale, non sara’ piu’ possibile immettere in rete l’energia elettrica prodotta da decine di migliaia di pannelli fotovoltaici. Prima di tutto, pertanto, occorre adeguare la rete elettrica alla GD. Non e’ sufficiente piantare colonnine di ricarica a macchia d’olio se prima non adeguiamo la rete elettrica a ricevere tutti i GWh prodotti dalle rinnovabili. Piantiamola, anzi piantala anche tu, con la menata che le rinnovabili sono esenti da problemi e sono oro colato. Come tutte le tecnologie coinvolte nella conversione energetica, presentano pro e contro. Il fotovoltaico ha pochi pro e molti contro.
    Secondo te, quanti impianti fotovoltaici ci sarebbero in Italia senza i vari Conto Energia che si sono succeduti dal 2008? Attualmente, se non ci fossero gli incentivi statali, quanti impianti fotovoltaici verrebbero installati? Per farla corta, se il governo italiano non avesse drogato o incentivato (questione di vedute) il mercato, quanti kWh verrebbero prodotti attualmente? Secondo me pochi.

    • e secondo te quanto ha GUADAGNATO lo Stato italiano per il fatto che, attraverso gli incentivi dei conti energia (malfatti, beninteso, in particolare il secondo)
      1. ha fatto circolare denaro e IVA
      2. ha creato una (piccola) filiera di installatori
      3. ha ridotto le emissioni inquinanti e risparmiato a livello sanitario
      4. ha risparmiato in multe UE per mancate emissioni di CO2
      5. ha ridotto il flusso di denaro in uscita dal Paese perché il sole arriva gratis
      6. ha ridotto (di poco, 10-15%) la dipendenza dagli strozzini del gas e del carbone

      ecco, tutte queste cose le sai quantificare
      o sei anche tu un laureato all’Università online dei “basterebbe”, facoltà dei “ma anche e comunque”?

      • circa i dettagli tecnici delle reti distribuzione che non reggono o reggerebbero i carichi dell’eolico e del fotovoltaico
        mi fa un po’ sorridere pensare che nel 1950 le strade italiane erano tutte da asfaltare perché pensate per cavalli e carrozze, EPPURE 15 anni dopo non era più così.
        c’era il desiderio forte, e il problema tecnico di solito si risolve.
        quindi mi amareggia il tuo commento, specchio di una Italia che non ci prova nemmeno più.

  4. Ma si intende immatricolato o venduto? Per avere un furgone adesso ci vuole quasi un anno, logico che ci siano poche immatricolazioni, anche quelli che vorrebbero cambiare il proprio furgone fanno fatica a trovarlo.

  5. È sempre il mercato a decidere,le forzature che stanno imponendo i governi,sono tecnicamente fallimentare!

    • il mercato decide anche il fallimento delle aziende
      e quando succede
      le aziende corrono a farsi salvare dallo Stato

      non che sia contrario, ma insistere sul mercato che si regola da sé come regola buona e santa
      mi sembra un controsenso

  6. Env200 e ecrafter li ho visti girare, funzionano bene entrambi, ma il primo e’ reference. Non ci sono soldi per cambiare veicolo per il lavoro, tutto qua, oltre alla necessita’ di avere un pannello solare dedicato.

  7. Infrastrutture carenti e attesa che arrivino batterie allo stato solido con raddoppio di autonomia, tempi di ricarica dimezzati, vita della stessa, peso e dimensioni quasi dimezzate, temperatura supportata 160′ C.

    Il mercato è in attesa si sviluppi che arriveranno entro il 2023.

    Oggi come oggi acquistare ana EV è matematicamente e praticamente sconveniente, questo è solo un banco di prova, ma con la nuova tecnologia in arrivo tanti tabù saranno sfatati e tutti ne potremo beneficiare.

    • “…oggi acquistare una EV è matematicamente e praticamente sconveniente…”

      parlare per assoluti è fuorviante, Vaielettrico lo dice e dimostra da tempo.
      nel mio caso
      l’anno scorso ho risparmiato 1100 euro NETTI, quest’anno andiamo verso i 2000euro.
      tutto DIMOSTRABILE perchè mi segno tutto.

      vedi tu se la tua affermazione non sia un po’ da ritoccare

      • Assolutamente No

        Tra costo d’acquisto, rincari dell’energia, tempi di ricarica, infrastrutture mancanti e con le nuove batterie in arrivo l’attuale auto elettricha non varrà più nulla. Già adesso l’usato dell’elettrico a grosse difficoltà figuriamoci quando l’anno prossimo entreranno in commercio le nuove batterie allo stato solido.

        Non sto dicendo che l’elettrico è sbagliato ma è evidente che con l’avvento di nuove tecnologie il vecchio diventa subito obsoleto. Quindi meglio attendere.

        • mah, dimentichi che qualunque sistema ha dei transitori:
          se il prossimo anno le batterie a stato solido saranno realtà
          diventeranno per tutto chessò, tra 3-4 anni,
          il che non è male
          ma intanto io risparmio OGGI un bel po’ di dindi.

          se invece le batterie a stato solido saranno a basso costo da subito
          ci sarà un momento in cui ci sarà il pareggio tra quello che si spende nel cambiare l’auto, s-vendendo l’usato
          e quello che si spende a tenere quella vecchia.

          di nuovo, si tratta di farsi due conti senza tanti preconcetti.
          io, onestamente, 18 mesi fa all’auto elettrico proprio non pensavo.
          mi opadre ha stuzzicato, ho fatto fare un preventivo con molti molti dubbi, poi ho fatto i conti, e per ora sono in linea con quel che guido

          • Io in un anno ho già risparmiato 2000€ si proprio tutti e dimostrabili, compreso il prezzo d’acquisto, ovviamente non ho preso un auto da 40K ma neanche da 30K per l’uso casa lavoro e commissioni i 100km giorno li faccio, e mi muovo anche nel weekend più di quando avevo il diesel, e la bolletta non ha subito grosse variazioni, mi sbatto da un ventennio a trovare l’offerta migliore ora la sto usufruendo a pieno regime.
            Se per te non sono ancora matite le auto elettriche, non posso farti cambiare idea ma alla fine metti tu il carburante nel serbatoio 🤷

  8. Come tutte le innovazioni tecnologiche (vedi internet) prima partono i più “smart” poi piano piano gli altri.

  9. Amazon lo fa più per ritorno di immagine che per utilità vera e propria ( per esempio la pubblicità di quella ragazza trasferita in Spagna che si occupa di energia green per alimentare la stessa Amazon) , poi non tutti possono avere un parco mezzi di rotazione soprattutto per i costi.

    • Chi? Amazon lo fa x l’immagine? Non credo che Amazon, con tutti i guadagni giornalieri che ha, abbia di bisogno di immagine o visibilità! Poi posso anche sbagliarmi, d’altra parte, non sono certo il contabile di Amazon! Ma so per certo che i miei fotovoltaici, appena 40 metri quadri, producono dai 30 ai 40 kWh al giorno! Io ne riesco a sfruttarne solo dai 12 ai 14 kWh al giorno e carico anche l’auto elettrica ed uso i condizionatori. Mi dispiace solo che non mi ci posso fare il bagno, innaffiare le piante e fare il pieno all’uto diesel ed alla moto con la restante energia elettrica! E sul tetto, ho altri 80 metri quadri disponibili! Attenzione, non sono un miliardario, ma un modesto pensionato ex impiegato! Non ho il Villone, na una casa da 106 metri quadri, in un contesto condominiale di villette a schiera! E se la politica, al posto di regalare fiumi di denaro in RdC o incentivi, investisse in fotovoltaico su tutti i tetti tegolati italiani, non solo non avremmo bisogno di importare energia dall’estero, ma anche il gas Russo, che se lo tenesse pure il caro Putin! In ultimo, al posto di acquistare materiali dall’estero (Cina in primis) noi non siamo in grado di costruire prodotti? Ma noi italiani siamo diventati più incapaci degli altri? Ci siamo giocato fabbriche, industrie, artigianato ed importiamo tutto! Presto anche l’acqua ed il sale! Dimenticavo di aggiungere: non ci sono investimenti su ricerca e sviluppo; Ecco perché i cervelli italiani fuggono all’estero!

  10. Incredibile!
    Eppure la quasi totalità dei furgoncini amazon che girano per Torino è a batteria!
    Rientrano anche questi ultimi nelle statistiche?

    P.s. sono usciti i dati di vendita delle vetture EV di maggio? Mi sembra di non aver letto nulla, me lo sono perso?

    Grazie

  11. Probabilmente i mezzo oggi a listino sono inadeguati per prezzo, autonomia e tempi di ricarica rispetto alle necessità ed alle richieste dei potenziali acquirenti. La tecnologia del BEV è in evoluzione, ma ad oggi non ha risolto questi problemi, che, se sono per certi aspetti accettabili in un’auto, non lo sono nei veicoli commerciali

  12. Per i furgoni il tempo è denaro, se un privato puo aspettare ore per la ricarica un professionista no. L’elettrico fatica e non poco a fare breccia ntra i privati, figuriamoci tra i professionisti.

    • Eh si. Povera Amazon che consegna con i furgoni elettrici. Che sfortuna non avere Apiso che lavora per loro. Falliranno a breve, ma che dico, sono già falliti e non se ne rendono conto.

      • Infatti si vedono falliti anche UPS, GLS, SDA, Bartolini, DHL, praticamente per strada non se ne vede nemmeno uno di questi.

      • Lo dicono i dati mica io, tra l’altro non ho mai visto un furgone elettrico Amazon in giro, la propaganda verde è sempre attenta a sbattere fumo negli occhi è probabile che abbiano lo 0.1% della flotta elettrica.

        • Certo certo. Non li vedi tu e quindi non esistono. Scommetto che visto che non vai in orbita non accetti nemmeno che la terra è sferica.
          Gia un altro commentatore ha detto che lui a Torino ne vede un sacco. Io in Emilia ne vedo molti e quasi tutti quelli che consegnano a me in ufficio in città o a casa in paese sono elettrici.
          Non è propaganda. Non mi importa di cosa propagandano. Metti il naso fuori.
          Oppure nella tua zona non accade per vari altri motivi quali orografia, arretratezza culturale, paura dell’uomo nero.. Ciò non toglie che si stanno diffondendo.
          I “piccoli” ancora non ne capiscono i vantaggi? Vero. Amazon può avere energia gratuita con i pannelli sui depositi e mezzi in rotazione? Altrettanto vero.
          Poi c’è che un libero professionista spesso cambia mezzo solo quando cade a pezzi. Mentre una flotta aziendale deve privilegiare l’efficienza perchè il tempo è denaro. Quindi mezzi più affidabili e sempre pronti.
          Insomma le situazioni ci sono. Non facciamo di tutta l’erba un fascio.
          E il problema molto spesso è che si ha “paura” di prendersi dei rischi. E si viene mangiati dai big. E poi si piagnucola perchè il big di turno ha mangiato il pesciolino.

          • e si, vengono mangiati perché non hanno l’elettrico.. 🤦‍♂️
            nella mia città, che ha bologna come centro spedizioni amazon, tutta la movimentazione è affidata a corrieri esterni dhl, i quali si muovono con i diesel.
            dire a uno che racconta balle perché hai un’esperienza diversa ( amazon in ufficio? hanno una tenuta diversa? badge con scritto bev? lo dicono appena entrano?) è un bel modo di porsi. adeguato a..

          • @ernesto grottaferrata

            In breve. Sia quando amazon consegna al mio ufficio in città, che all’indirizzo di casa nel paese usano furgoni elettrici perchè semplicemente il furgone amazon (con il logo Prime) è nero e blu ed è… elettrico. Ci faccio caso perchè mi interesso della cosa.
            Inoltre ne incontro parecchi in giro per strada.
            La mia zona è l’area di Parma e Reggio Emilia. Un altro commentatore parlava di Torino.
            Serve altro?

          • Invece che Amazon mantenga un parco veicoli elettrico per l’immagine non ti sfiora nemmeno? Eh già tutti fessi i professionisti che non colgono l’occasione di dotarsi di veicoli commerciali elettrici da pagare il doppio ed utilizzare la metà. Non tutte le realtà sono uguali, ci sono veicoli commerciali che si fanno 500/600 km al giorno, poi vediamo come li fanno con l’elettrico. Dare sempre degli ignoranti agli altri è il migliore biglietto da visita. Visto che non si vendono e lo dice l’articolo, allora sono tutti stupidi e gli unici intelligenti voi.

          • Certo, i piccoli muoiono perchè non comprano elettrico. Il fatto che multinazionali come Amazon riescano praticamente a non pagare tasse invece non c’entra, giusto?

          • Amozon usa auto elettriche perchè non paga le tasse, parola dell’Astuto. Ma piantala

          • @carlo
            Beh potevi almeno leggere la mia risposta fino in fondo prima di scrivere cose alle quali avevo già risposto. Ma sei troppo impegnato a voler avere ragione a tutti i costi. 🙂

            @astuto
            Moltissimi muoiono perchè si accontentano di quello che hanno senza guardare al futuro. E poi si ritrovano accerchiati e mangiati.
            Certamente non è solo la forza motrice del parco auto o del mezzo di lavoro. Ma come in passato hanno deciso di usare il diesel perchè a parità di km e potenza spendevano meno, ora la scelta è altra. Il problema delle tasse delle big tech esiste ovviamente ma è riduttivo puntare tutto su quello. Infatti, nonostante voi lo sosteniate, non ho mai scritto che i piccoli vengano mangiati perchè non usano furgoni elettrici. Ma perchè non sono coraggiosi e lungimiranti a tutto tondo. Ma qui si parla di furgoni quindi mi sono soffermato su quello. Non è difficile, su.

      • Amazon, BRT, GLS e via dicendo usano con successo furgoni BEV sull’ultimo miglio (con il plus dell’accesso facile alle ZTL), chi compra invece furgoni preventivando la possibilità di utilizzi e percorsi più vari difficilmente si rivolgerà ad uno strumento di lavoro che pone invece delle limitazioni nel suo utilizzo. Come per le automobili private, se si ragiona in termini di strumenti di mobilità e trasporto si avranno delle esigenze sicuramente ed efficacemente soddisfabili dai BEV, altre continueranno a richiedere il classico gasolio.
        Non vedo scandalo in questo..

  13. Le EV vanno benissimo come auto di famiglia nel 90% del tempo, ma questa tecnologia sui mezzi da lavoro è semplicemente cara, insufficiente, ed inefficiente a prescindere da incentivi o quant’altro

    • Ni.

      L’elettrico sui commerciali è ancora troppo “specialistico”. Ci sono fior di situazioni dove vince già ora a mani basse. Risolto il problema delle medie e lunghe percorrenze (sostanzialmente l’autostrada) gli elettrici potrebbero veramente diventare più convenienti.
      Tenga presente che io un Transit ce l’ho e lo sfrutto abbondantemente. Quindi ho almeno una mezza idea di come “gira” un furgone . 😉

      • Il fatto che tu lo hai non vuol dire che va bene per tutti.
        Semplicemente, non si vendono perchè costano troppo, richiedono troppa pianificazione dei viaggi (per gente che spesso è già in difficoltà anche solo a guidare decentemente) e hanno un’autonomia limitata.
        I numeri di Amazon non dicono niente, il mercato è sostenuto più che altro da tutti i trasportatori ma anche dalla miriade di artigiani e piccole aziende che non possono permettersi investimenti di quell’ordine di grandezza e hanno difficoltà ad accedere al credito.
        Inoltre, una batteria da 70 KWh non la puoi ricaricare in tempi onesti con 2 KW, altrimenti la usi ogni 2 giorni, hanno bisogno di forniture elettriche più performanti che gli artigiani quasi mai hanno.

        • Se prima di perdere lettetalmente tempo a rispondermi avesse letto i miei altri commenti, scoprirebbe che stiamo dicendo esattamente le stesse cose. 😉 ma proprio uguali uguali. 😉

      • Si Alessandro, anch’io ho guidato un boxer passo lungo per un anno facendo service su batterie su frontali, trespallet, e quant’altro (prettamente logistiche) . Semplicemente l’imprevisto è all’ordine del giorno, un cliente in più da visitare, un giro al volo da un fornitore per qualche pezzo, e già quando andava bene in ballo 12 ore. Anche i trasportatori (i vari brt, gls e chi più ne ha più ne metta) sono sempre all’osso (e a canna xD). Il problema è l’imprevisto. Io imprenditore non invesiteri mai in un mezzo che rischi di farmi spendere a straordinari per una ricarica di troppo

        • -Il problema è l’imprevisto-

          Esattamente. Questo molti faticano a comprenderlo perchè non ne hanno mai avto una vera esperienza diretta. Non gliene faccio una colpa, ma è così. Il resto sono considerazioni già fatte, compreso che con l’affacciarsi della possibilità di “ricaricare” in movimento, per lo meno in autostrada, una quota di problemi andrebbe a scomparire.

  14. A.A.A. cercasi finanziatore a piè di lista per la ricerca.
    Lo scopo è dimostrare che si può raddoppiare l’autonomia dei veicoli elettrici dotandoli di due ruote capaci di produrre energia purché girano, con elettrocalamite come raggi assiali oppure pulsanti piezoelettrici.
    È SOLO UN RIMBORSO SPESE.
    C’è un Mecenate lungimirante che capisce la possibilità che può funzionare?
    Grazie

        • Se la redazione permette le battute tipo gatto imburrato deprime il livello del Forum, a prescindere da chi abbia torto o ragione

          • Lol. Secondo me non sai di cosa stanno parlando e ti sei fatto un film decisamente diverso!!!! 😀
            Il motore a gatto imburrato deriva dal fatto che un pezzo di pane imburrato cade sempre dal lato del burro. Un gatto cade sempre in piedi. Quindi mettendo un gatto attaccato di schiena alla parte non imburrata del pane si crea moto rotativo perpetuo!
            Francamente conoscere queste battute underground non deprime nulla, anzi. Dimostra solo che il forum è frequentato da nerd che ne alzano il livello rispetto a grugnanti tifosi calcistici da bar. 🙂

          • -a prescindere da chi abbia torto o ragione-

            Quindi lei ha torto a prescindere. 😂😂😂😂😂

            https://youtu.be/Z8yW5cyXXRc

            P.s. io non sono un nerd. Anzi, di robe da nerd ci capisco ben poco. Sono un intellettuale letterario generico brillante. ☝️🤡

      • Dilettante…
        Il motore a improbabilità infinita, è la soluzione (di questo, perchè diversamente è 42)

        • Indubbiamente anche il motore a improbabilità infinita è un’ottima soluzione, purché non se ne preveda l’utilizzo esclusivamente tramite autostop. 👍

    • Secondo me le leggi della termodinamica dimostrano inequivocabilmente che no, NON può funzionare 🙂 le ruote in folle dovrebbero restituirti più energia di quella che usi per farle girare, il che ovviamente é una piena violazione delle tre leggi.

    • Ma ancora un’altro??? Ma come fate a pensare di recuperare energia? Se la prendi, le ruote frenano.
      Nulla si crea, nulla si distrugge…
      Mio Dio, povera termodinamica… Non ci posso credere

      • Non è la ruota che gira semplicemente, ma lo pneumatico che si schiaccia, si deforma mentre gira.
        Hai mai misurato il raggio superiore ed inferiore della ruota? È quel delta con oltre 300 chilogrammi di forza peso che può dare energia gratis.

  15. I mezzi commerciali non vengono praticamente mai toccati dai blocchi sul traffico: il fatturato non viene toccato e viene meno un importante motivazione al rinnovo del parco mezzi.

  16. Aspettiamo che Giorgetti si svegli a estendere anche alle imprese gli incentivi, ma probabilmente non basterà perché rimane il vincolo della rottamazione, trovatemi un azienda che tiene un veicolo più a lungo di quattro anni….

      • Che su 60.000 euro minimi di furgone non spostano la questione di chissà quanto. Sia chiaro: non è lei l’autore degli incentivi. Quindi nulla contro la sua considerazione, anzi. 😉

  17. “I furgoni elettrici non si vendono neanche con gli incentivi.”

    Strano… chissà perchè… 🙄🙄🙄🙄

    Ricarica in movimento! Subitoooo! 😂

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