I dubbi di Fabrizio: è vera l’autonomia che dichiarano?

I dubbi di Fabrizio sulla vera autonomia e la domanda di Matteo che deve sostituire la vecchiaauto a benzina … Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre domande vanno inviate all’indirizzo mail info@vaielettrico.it 

I dubbi di Fabrizio: gli piace la Skoda Enyaq, ma quanto fa davvero…?

“Sono molto interessato all acquisto di una Skoda Enyaq iV 60, ma ho dei dubbi sull autonomia nel ciclo WLTP. Ho Letto che bisogna considerare reale un consumo pari al 60% di quello dichiarato nel ciclo WLTP. Quindi una macchina che dichiara 400 km WLTP nel reale farà al massimo 240 km? Fabrizio Gini
Risposta. I dubbi di Fabrizio sono legittimi, giusto sapere in anticipo quanti km farà veramente il modello a cui sei interessato. L’autonomia reale di un’auto elettrica è condizionata da molti fattori. Tra questi citiamo la velocità, la possibilità di usare frenata e decelerazione rigenerative e la temperatura: col freddo intenso la batteria ha una resa inferiore. Quanto è affidabile, dunque, il dato di omologazione WLTP?
i dubbi di Fabrizio
Un’altra immagine della Skoda Enyaq, iV, un Suv nato sulla piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen.
Si tratta di un valore medio ricavato in laboratorio, simulando il comportamento su strada. A partire dall’avviamento a freddo, sul banco di prova a rulli vengono misurati quattro range di velocità: fino a 60, a 80, a 100 e oltre 130 km/h. All’interno di queste fasi si susseguono ripetutamente accelerazioni e frenate, con una temperatura di 23°, ottimale per un’auto elettrica. Che cosa significa tutto questo per un’auto come la Enyaq? Che i 400 km dichiarati sono più che realistici viaggiando in città e dintorni a queste temperature. Non lo sono se si viaggia a velocità autostradali, soprattutto se la temperatura scende e il freddo si fa intenso. Solo in quel caso, pianificando un viaggio, è prudente considerare un’autonomia di poco più di 250 km, anche perché non bisogna mai arrivare con la batteria a zero.

Matteo fa 140 km al giorno, l’elettrica fa per lui?

“Per andare al lavoro faccio il pendolare, con circa 1 ora e mezza di auto+treno per il tragitto da casa. Destino vuole che l’ufficio si sia spostato di sede dal centro città – Torino – comodo alla stazione, alla periferia, molto scomoda. Ragion per cui adesso ci metto dalle 2 alle 2 ore e mezza per tratta con i mezzi pubblici quando va bene, viaggio non sostenibile a lungo termine. Usando l’auto impiego invece circa un’ora (traffico incluso) per percorrere circa 70 km a tratta, 140 km/giorno o 30-35 mila anno, arrotondando. Nella zona in cui lavoro ci sono un paio di colonnine Enel X, un’altra è vicino casa. il dubbio di FabrizioIl ricovero dell’auto è al momento senza elettricità e non sono sicuro della fattibilità di installazione di una wallbox o altra presa di corrente. È fattibile, nella mia situazione, passare dall’attuale citycar a benzina (sic!) a una full-electric? L’ibrido in tutte le salse l’ho già scartato, non permette di risparmiare granché in termini di carburante in autostrada. L’altra alternativa sarebbe prendere una GPL, magari usata, per contenere i costi e non cedere un rene (ma questo vale per tutte le auto, specialmente quelle nuove anche a combustione).  Il mio spirito giovane e ambientalista non vorrebbe trovarsi con un diesel che non si sa bene per quanto ancora potrà circolare in città…Matteo Ficara

Risposta. I reni sono una cosa seria, non scherziamoci sopra. Quanto al cuore della domanda, non ci sentiamo di consigliare un’elettrica a chi fa 140 km al giorno (almeno) e non ha la possibilità di ricaricare a casa o al lavoro. Che succede se le due colonnine Enel X sono occupate da altri automobilisti? Servirebbe un’auto con un’autonomia sui 400 km o più, per stare nel sicuro, ma il budget per acquistarla aumenta di parecchio.


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Visualizza commenti (22)
  1. essendo comunque marketing , i consumi dichiarati dalle case sono sempre abbastanza abbondanti rispetto al reale su strada; ho provato un nissan evalia per alcuni giorni sulla tratta Cittadella-Ferrara
    1/3 statale e 2/3 autostrada ; la Nissan dichiara 200 km in combinato e 300 km urbano , io sono sempre arrivato a destinazione consumando circa il 90% della carica (un’altro po va a spinta); premetto che quando entro in autostrada ,traffico permettendo , blocco il cruise a 130kmh (velocità max del veicolo).

    1. Bernardo+Panizzo

      Eh caspita, povera Evalia a 130 kmn/h sfido io ,e poi ha la forma di un furgoncino quindi maggior attrito con l’aria, è una velocità che non ha senso per una auto EV,la velocità corretta che sia un compromesso tra consumi e tempo di viaggio sono i 110 km/h, a 130 km/h i consumi aumentano uno sproposito soprattutto per un furgoncino e si guadagna poco sul tempo di arrivo saranno 15 minuti di differenza.

  2. Andrea Ceria

    140 km al giorno secondo me sono più fattibili se c’è una colonnina vicino al lavoro ed una vicino a casa. Da capire a) velocità media, perciò consumo reale della tratta b) possibilità di uscire da lavoro per andare a staccare l’auto e spostarla di parcheggio
    Una “normale” Corsa elettrica fa il doppio di quei 140 km se non ad andatura autostradale, perciò con colonnina in AC vicina a casa, e AC vicina a lavoro non vedo problemi con una flat.
    Potenzialmente anche una vecchia eUp da 18 kwh (meno di 10.000 euro sul mercato dell’usato) potrebbe andare bene per fare quella tratta, ma ci vorrebbero le colonnine sempre funzionanti, oppure una Fast lungo il percorso in caso di necessità.

    Altrimenti una ibrida convertita a GPL/metano, magari con qualche km sulle spalle, è un buon compromesso in termini di costo iniziale, costo chilometrico, emissioni CO2 ed autonomia

  3. Se il sig. Fabrizio ha un ricovero privato per la sua auto attuale non vedo ostacoli ad installare un punto di ricarica privato in cui lasciare l’auto in ricarica 12-14h ogni notte, a costo di farsi mettere un contatore dedicato in caso di riottosità del condominio. Consiglierei magari un’auto con una batteria da almeno 50Kwh nominali, giusto per avere un pò di margine. Anche ricaricando al 100% ogni giorno, ovvero stressando un pò la batteria, l’auto dovrebbe offrire una longevità ed un risparmio interessante nel breve/medio periodo. Al più si può consigliare una prova di 1 anno o due con un noleggio a lungo termine.

  4. Senza un punto di ricarica in garage, non è economico e nemmeno pratico. Basterebbe una semplice presa 220 volts per la notte e, ad esempio, una BMW i3 94Ah da rabboccare per 5-6 ore ogni notte alla massima potenza di ricarica del carichino originale (poco meno di 3 kw). Questa versione (senza range extender) d’inverno fa poco più di 200 km, in estate anche oltre 240 (rimango volutamente basso). Ad ogni modo senza avere la possibilità di ricaricarla a casa, si rischia di rimanere delusi e di pentirsi di aver preso un’auto elettrica.

  5. Se c’è distributore “comodo” compra auto a metano.
    Autonomia certa, costi mantenimento ridicoli, rifornimento più rapido e meno problematico, ecologico, collaudato, sicuro.

  6. Bernardo+Panizzo

    Ma con il metano sarebbe costretto a fare rifornimento ogni settimana Ammesso di poter disporre almeno di una presa elettrica per il carichino e una batteria di almeno 50 kWh, con la EV basterebbe la ricarica notturna e nel week end nel box per i 140km al giorno nei giorni lavorativi.
    Senza presa di corrente nel box, si il metano diventerebbe la miglio scelta alternativa

  7. Bernardo+Panizzo

    Il problema degli ibridi è che per un motivo o per l’altro il motore termico si accende sempre andando a ridurre il risparmio potenziale nel rifornimento

  8. Bernardo+Panizzo

    Pensando al caso esposto in articolo, forse con un auto a basso consumo e confortevole come una una e-Golf con PdC potrebbe farcela a caricare 140km in una notte anche con il solo carichino con integrazione di una fast durante la settimana
    Una e-Golf con PdC nell’extraurbano/urbano consuma 14 kWh/100km d’inverno, quindi servono 20kWh giornalieri, il carichino in dotazione fornisce 1,5kWh/h utile alla batteria, ci vorrebbero 13h, però andando a lavora a 1h da casa, credo che la permanenza serale in box non basti , anche collegandola alle 20:00 sarebbe pronta alle 9:00 del mattino troppo tardi, mancherebbero all’appello 5 kWh pensando di partire alle 6:00, bisognerebbe andare una volta alla settimana da una Fast 20 minuti per rinforzare la ricarica, in pratica funzionerebbe così: Lunedì mattina 31,5 kWh pieni, massima disponibilità utile della e-Golf,Lunedi sera restano 11,5 kWh, ricarica notturna 15 kWh, Martedì mattina si riparte con notturna 26,5 che alla sera diventano 6,5, Mercoledì si riparte con 21,5, Mercoledì sera 1,5 kWh, ma ci si ferma prima di arrivare a casa ad una fast 20 minuti, si arriva quindi non con 1,5, ma con 16,5 ( in 20 minuti a 40 kW si ricaricano 15 kWh), poi il Giovedì mattina si è a 31,5 kWh (16,5+15 della notturna), la sera di Giovedì 11,5, Venerdì mattina 26,5 e la sera 6,5, poi c’è tutto il weekend per ricaricarla a casa e riportarla a 31,5 per Lunedì mattina o fast in caso di gite fuori porta.
    D’estate la e-Golf consuma meno 11 kWh/100 e forse non servirebbe andare alla fast.
    Si può andare anche a ricaricare di lusso tipo Ionity, in tal caso converrà un tariffa flat mensile tipo 70 kWh mese a 25€.
    Oppure anche Enyaq, ma temo che consumi di più però ha più batteria bisognerebbe fare i conti con lo stesso schema e con consumi reali di quest’auto,però due sono le cose si cure:
    1) Nel Box ci deve essere almeno una presa di corrente per il carichino che assorbe circa 1,8 kW
    2) Una volta alla settimana ci vuole una sessione di fast
    Parrebbe abbastanza pratico se ci sono questi due elementi e si risparmierebbe moltissimo nel rifornimento

  9. Loris Bravi

    Una valida alternativa è rappresentata dal noleggio dell’auto elettrica. Le opportunità sono notevoli e consentono di non dissanguarsi (altra cosa seria dopo il rene e il cuore) con l’esborso di cifre considerevoli, soprattutto nella considerazione che al momento il mercato dell’usato elettrico è un punto interrogativo. Chiaro che la possibilità di ricaricare a casa con una wallbox è imprescindibile.

  10. Un consiglio per Matteo. Valuta l’ipotesi di una plug-in. Ho una Renegade plug in e con un minimo di attenzione, se non hai tratte autostradali importanti con 10 kW i 40/50 km in elettrico puro sono assicurati. Poi viaggi come un ibrida. Una volta a destinazione, se puoi ricaricare, meglio, altrimenti vai a benzina. Peraltro più il traffico è incasinato, più frenate rigenerative fai più aumenta l’autonomia. Poi se hai possibilità di ricaricata a casa, 10 kW li carichi la notte comodamente mentre dormi e ti costano mediamente 2 euri

  11. Per il momento ti consiglio una macchina a metano, io ho da 7 anni una golf 7 tgi e una meraviglia, il portafoglio sta molto meglio, 15€ a pieno e via. Aspetta ancora per l’elettrico, anche io opterò per un’auto elettrica ma a tempo dovuto. Non siamo ancora pronti per fare questo.

    1. Ho appena acquistato una enyaq 62 kwh. Ho fatto un viaggio di 280 km quasi tutta autostrada con carico di 300 kg. All’andata non conoscendo la macchina ho caricato a 50 kw in 30 min. 30 kwh. Al ritorno non ho fatto nessuna ricarica. Ovviamente non ho superato i 100 km/h. Usando la frenata rigenerativa che su viaggi lunghi serve sempre.

  12. Una ID3 da 58kWh dovrebbe assicurare l’autonomia necessaria quasi per 2gg di seguito (nel caso un giorno non riesci a caricare). Ideale sarebbe caricare mentre sei in ufficio… Anche solo una presa industriale monofase di quelle blu montata all’esterno ed un misuratore (per pagare i consumi a fine mese), ti fai una bella prolunga e ci attacchi il carichino. 9h tutti i giorni bastano per recuperare i 140km.
    In garage si casa se in condominio può essere complicato portare la propria linea dal contatore di casa (se lontano dal garage)… Esperienza personale.

  13. Assolutamente no, io ho una elettrica da 7 mesi autonomia circa 300km.
    In pieno inverno sui 160/180km in base alle condizioni atmosferiche e allo stile di guida ,che nel mio caso è un tantino aggressivo.
    Percorro 70 km giornalieri e rabbocco tutti i giorni all’ 80%.
    Sinceramente se non potessi ricaricare a casa mai avrei acquistato un auto elettrica.
    La mia situazione mi permette di sfruttare al meglio i vantaggi di una elettrica anche in considerazione del prezzo di acquisto che è stato di circa 22k (evo Electric).
    Nel caso di Fabrizio lui dovrebbe affidarsi giornalmente alle colonnine che alla lunga diventerebbe un tormento , anche perché dovrebbe liberarla a fine ricarica ,magari di notte.
    I costi sarebbero esagerati.
    Ed infine se fossero colonnine fast andrebbero , forse ad accorciare la vita utile delle batterie.
    A meno che non stia pensando di acquistare una Tesla, allora forse potrebbe cambiare qualcosa …..
    Specialmente la spesa iniziale.

  14. Bernardo+Panizzo

    A mio pare se non c’è modo di ricaricare la EV a casa di notte è troppo scomoda, fuori discussione fare affidamento sulle colonnine pubbliche per via dell’occupazione , disservizi e costi, viceversa se c’è modo di ricaricarla a casa di notte diventa perfino più pratica di una termica perché non devi mai andare alla stazione di servizio.
    Devi cercare di reperire una fonte di elettricità nel box, non servirebbe tantissimo basterebbe anche una Wallbox da 3kW, così dovresti riuscire a caricare i 140 km giornalieri

    1. Volere è potere.
      Ricordiamoci che il 97% degli scienziati climatologi dice una certa cosa da anni.
      Quindi difronte a qualche scomodità direi che chi economicamente può permettersela e non la compera o ignora certi problemi (che sono ormai sotto gli occhi di tutti) o lavora nell’indotto petrolifero/ICE oppure è insensibile.

      1. È vero, questa è una cosa importante. Se uno vuole avere un’auto elettrica pur non avendo la possibilità di ricaricarla a casa o se vuole comprarla come unica auto è libero di farlo. L’importante è che sia cosciente di vantaggi e svantaggi. È liberatorio fare ciò che riteniamo giusto fregandocene di chi potrebbe avere qualcosa da ridire magari perché è invidioso di non avere lui il coraggio di fare scelte fuori dal comune.

  15. Vai tranquillo con l’elettrico, ma se proprio non te la senti prendi una gruppo VW a metano.

    Il GPL è pericolosissimo: ha un finestra d’innesco molto ampia, ha un peso specifico superiore a quello dell’aria (quindi stagna) e le bombole sono sempre all’interno dell’abitacolo e non in tutti parcheggi riesci ad accedere.

    Il metano invece è più leggero dell’aria, la finestra d’innesco è strettissima, le bombole sono all’esterno dell’auto e siccome sono corazzate (il metano è a 200 bar) se si rompono è perché hai disintegrato in modo devastante e definitivo l’auto ( e non hai problemi di parcheggio).

  16. se va 140 km al giorno hai almeno due giorni di autonomia (come minimo) quindi trovera’ una colonnina liberta in 2 giorni…
    quindi io direi si’… anche se potresti guardare auto piu’ economiche e meno assetate come Kia E-niro per esempio

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