
I droni, come sceglierli e quanto costano. Abbiamo chiesto a un grande esperto, Massimo Biancone, di guidarci nella scelta. Per dare un’idea dei prezzi, abbiamo poi realizzato un Listino che comprende una selezione di modelli, una quarantina, tra le centinaia in commercio. Di droni ci siamo occupati spesso, per gli utilizzi più svariati, persino per scovare i bracconieri in Sardegna (qui l’articolo). Oggi se ne parla molto per rintracciare i renitenti all’obbligo di restare a casa per evitare il contagio.
di Massimo Biancone
Il settore dei droni è molto variegato. Esistono droni (termine corretto è APR, ovvero Aeromobile a Pilotaggio Remoto) per uso ludico, consumer e professionali. Le differenze sono:
1. costo (giustificato dalla tecnologia)
2. numero dei rotori (tricottero, quadricottero, esacottero, ottocottero)
3. qualità/risoluzione dispositivo ottico
4. tempi di volo
5. peso
I droni, partiamo dal costo: da 50 a oltre 50 mila euro
Troviamo tanta roba in giro. Esistono droni da 50 euro ed altri che possono arrivare a oltre 50 mila. La differenza risiede nella tecnologia. Una macchina da 50 euro ha un’autonomia di volo pari a qualche minuto, una risoluzione video scadente ed un raggio di comunicazione (radio-drone) che non supera i 10 metri. Nella fascia 1.000/2.000 euro troviamo giù oggetti con un’ottica superiore, una portata di comunicazione sopra i 500 metri, un’app dedicata per missione di volo e sensori anti-urto. Dopodiché, superati i 5.000 euro, troviamo prodotti di fascia elevata dove, ad esempio, si possono scegliere quali ottiche montare o quali sensori. Quindi: è ovvio che il costo sale con il salire della qualità. Anche se bisogna tener bene a mente che per un geometra, quindi per l’uso professionale di un tecnico, può andar bene un mezzo che non superi il kg di peso e un costo di circa 1.500 euro.
I droni: quanto conta il numero di rotori
Il numero dei rotori indica il numero di eliche. Il fatto di avere più rotori significava, agli albori del drone per uso civile (parliamo dal 2013), più stabilità, sacrificando la durata di volo… Sì, perché più rotori significa anche avere più ESC (regolatori dei motori), più eliche (anche se non sembra, hanno un peso) e, soprattutto, batterie con capacità superiori alle 10.000 mhA. Una batteria di circa 5.000 mhA può raggiungere anche i 700 grammi di peso!!! Tornando alla stabilità: oggi, grazie all’evoluzione dell’elettronica, al design e all’utilizzo di materiali nobili, si riesce tranquillamente ad avere un quadricottero stabile in volo.
Il Dispositivo ottico: va di passo con il prezzo
Questo va di pari passo con il costo. Molti prodotti commerciali (fascia di prezzo tra i 50 euro e i 3 mila euro) hanno un’ottica standard, ovvero il pilota non può smontarla o sostituirla con un’altra. Su una macchina commerciale non si troverà mai, per il momento, un dispositivo con una risoluzione da 30 mpx!
I tempi di volo condizionati da otto fattori

Ovviamente più il drone ha:
1. un buon design (sotto l’aspetto aerodinamico) e costruzione con materiali nobili,
2. cablaggio elettronico a bassa dispersione
3. bilanciamento pesi e giusta proporzione rotori, ESC ed eliche…
… e una batteria adeguata, più riesce a restare in volo. Il peso, come detto, è importantissimo… ma non solo. Fondamentali, anche se non sembrerebbe, sono:
4. le eliche (plastica, carbonio, morbide, dure, corda…) in quanto per ogni altitudine esistono quelle dedicate
5. buone condizioni atmosferiche e di temperatura, oltre al modo in cui si utilizza il drone
Ad oggi, per quanto riguarda il multicolore, i tempi di volo – a prescindere dal costo – sono tutti entro i 30 minuti max.
Diversi “patentini” a seconda del peso
Secondo la nuova normativa Europea, in vigore in Italia dal 1° luglio 2020, a seconda del peso del drone esistono diverse tipologie di attestato (in gergo chiamato patentino) – e quindi di formazione. E , soprattutto, diversi standard costruttivi e tecniche da rispettare. Troviamo droni da 250 gr., con un’ottica da 12 mpx, segnale radio 2.4 Ghz (quindi facilmente “dirottatile” in quanto la maggior parte dei dispositivi, ovvero parabole, segnale wi-fi, viaggiano alla stessa frequenza). Per pilotare i quali serve un corso online basico da 30 euro. Fino ad arrivare a quelli da 4 Kg, per pilotare i quali servono invece degli step successivi.
“La mia esperienza con il drone Leonardo”
Sfatiamo anche il mito che più costa più fa, assolutamente falso. Dovrebbe essere il contrario! Un esempio: noi della Firmato Biancone (industrial design company) abbiamo provato ad ottimizzare il tutto disegnando, sviluppando e realizzando una macchina professionale, Leonardo. Con un design aerodinamico, una monoscocca interamente in fibra di carbonio e kevlar e l’opportunità di montare, in modo alternato, ben 7 dispositivi/sensori. Raggiungendo, secondo un test in modalità perfetta (velocità non superiore ai 5 m/s, vento sotto i 10 nodi, temperatura intorno ai 21 gradi), i 25 minuti di volo. Il peso della macchina, incluso i 750 gr. di batteria, è di circa 2 Kg, mentre l’interasse è di 50 cm”. Per avere una macchina che si avvicini come prestazioni, dobbiamo prendere un modello con un interasse di circa il doppio e la doppia batteria. Risultato? Con le ottiche arriviamo a 5 Kg abbondanti. Costo? Leonardo, senza ottiche, siamo intorno ai 4mila euro; l’altra intorno ai 7.000!
I droni li usano anche i sindaci, ma spesso male

Non metto in dubbio la validità dei droni, metto in dubbio il modo in cui vengono usati. Un esempio? Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in questi giorni sta facendo una giusta battaglia contro chi non rispetta il divieto di uscire. Come vigilare? Con il drone! Si sta avvalendo di operatore/pilota che utilizza una macchina (DJI Inspire 1) con a bordo un’ottica da 12 mpx e una durata di volo di circa 10 minuti (in condizioni climatiche ottimali). Il peso è di circa 3 Kg. Per di più, ha fatto montare un’altoparlante (che consuma energia) per trasmettere la sua voce! Il problema è che, oltre a lui, molti sindaci si stanno organizzando in tal senso, sbagliando di grosso. Sapete perché? Se si vuole monitorare il territorio, sarebbe più indicato un drone ad ala fissa che sfrutti, come l’aereo, le correnti ascensionali. Risultato? Tempo di volo oltre i 120 minuti! Invece:
1. a 100 mt di altezza, con un’ottica pressoché inutile, non si riesce a mettere a fuoco
2. la macchina (nel caso specifico un modello un po’ datato) ha una durata di volo limitata, dunque quale area riesci a coprire?
3. il multicolore fa rumore: ecco perché si chiama drone, in inglese, la parola drone (pronuncia corretta dron) significa fuco, proprio a causa del suo ronzio….
— Ecco il nostro Listino dei droni, dai più cari ai meno costosi*. Per info o suggerimenti potete scrivere nello spazio dei commenti sotto o a info@vaielettrico.it
*Cliccando sul nome del drone, in verde, le caratteristiche principali
Marchio | Prezzo |
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Ballylelly
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343,55 € |
DishyKooker
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386,59 € |
DJI Mavic
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799 € |
DJI Mavic
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1049 € |
DJI Mavic
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836,99 € |
DJI Phantom
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623,00 € |
Eachine
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109,99 € |
Goolsky
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365,99 € |
GoPro
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917,98 € |
Hubsan
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439 € |
Hubsan
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229 € |
JJRC
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125,12 € |
Mobiliarbus
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160,59 € |
Mondo Motors
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110 € |
Ocama
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288,41 € |
ODS
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119 € |
Parrot
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440,64 € |
Parrot
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203 € |
Potensic
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149,99 € |
Potensic
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199,99 € |
Redpawz
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N.D |
Tech rc
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139,99 € |
UDI R/C
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N.D |
Yuneec
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427,9 € |
Marchio | Prezzo |
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Abblie
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52,89 € |
Adsvtech
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79,94 € |
Atoyx
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26,99 € |
Atoyx
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40,99 € |
Drocon
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59,99 € |
Drocon
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99,99 € |
Eachine
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66,99 € |
Goolsky
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75,99 € |
Hubsan
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90 € |
Inkpot
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99,99 € |
iUcar
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39,99 € |
Jamara
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59,90 € |
LbLa
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37,99 € |
Potensic
![]() |
55,99 € |
Potensic
![]() |
56,67 € |
Snaptain
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79,99 € |
Syma
![]() |
28,99 € |
Tech rc
![]() |
55,99 € |
Top Race
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42,99 € |
Xiaomi MiTU
![]() |
69 € |
Articolo e guida all’acquisto sintetica ed interessantissima.
Un consiglio, anche se non piloto droni, ma conosco chi lo fa per ragioni professionali (geologi nei rilievi dei fronti e dei conoidi di frana, topografi per rilievi planoaltimetrici e videomaker che inseguono gare sportive in movimento): il paracadute balistico e il visore indispensabile per pilotarli sulle lunghe distanze. Il paracadute balistico oltre a salvare il drone dalla distruzione, se urta in aria qualsiasi cosa, scongiura la caduta su cose e persone.
Quella dei droni volanti è una tecnologia appassionante resa possibile con l’avvento dell’elettrico.
Oltre ai multirotori ci sono i droni ad ala fissa, impiegati per ilrilievo del Cervino in 3D ottenuto in un solo giorno, facendo volare contemporaneamente più droni ad ala fissa. Definizione e resa strabilianti.
I droni ad ala fissa per fotografia, agricoltura, geologia, topografia e rilievo hanno fotocamera ad alta definizione, guida autonoma con waypoint GPS, laser scanner 3D, immagini georeferenziate e consentono ore di autonomia di volo ad alta quota e velocità importanti. Ci sono anche i lanciatori per il decollo rapido.
Per i rilievi d’alta quota ci sono i droni solari ad ala fissa con superficie alare fotovoltaica. Oltre ad avere 12 ore di volo consecutive ed essere impiegato in campo agricolo, topografico, oceanografico, geologico, controllo aeroportuale, controllo dell’inquinamento atmosferico, vengono utilizzati anche per la posta aerea e i rilievi meteo e termografici.
Addio ai postini volanti delle Alpi, addio ai Meteorologi volanti delle Alpi sui motoalianti Stemme.
Si chiude così un’era avventurosa dell’aviazione postale e meteorologica iniziata sulle Alpi nel 1919 con i biplani Häfeli DH-3.
Grazie, Airbus.
https://www.survey-copter.com