Non basta più comprare le celle: i costruttori devono capirle, svilupparle e guidare la transizione elettrica partendo dalle batterie. È il messaggio forte lanciato dall’Alkeemia Battery Forum 2025, dove l’Europa ha risposto con determinazione alle sfide globali. Il futuro della mobilità si gioca sulle batterie. E chi rimane spettatore rischia di uscire dalla partita.
La corsa globale: NIO e IVECO cambiano marcia
In dieci anni, NIO (leggi anche) è passata da start-up a colosso dell’elettrico. In Cina domina il mercato premium con il 40% delle vendite. In Europa, invece, NIO ha già installato 59 stazioni di battery swap, supportate da una nuova fabbrica in Ungheria.
Il battery swap consente di sostituire una batteria in tre minuti, senza scendere dall’auto. Ogni stazione, grande quanto un piccolo garage (65 m²), può effettuare oltre 400 operazioni al giorno e ospitare fino a 21 batterie. Con oltre 50 milioni di swap nel mondo e 70.000 in Europa, NIO vuole rendere la ricarica elettrica più rapida, semplice e automatizzata di un pieno tradizionale.
Ma c’è di più. Queste stazioni possono anche stabilizzare la rete elettrica, funzionando come sistemi di stoccaggio decentralizzato. Una rivoluzione silenziosa che potrebbe cambiare il volto delle infrastrutture energetiche europee.
IVECO punta ai battery pack personalizzati

Anche IVECO Group accelera. Storico protagonista dei camion e della mobilità pesante, ha presentato soluzioni elettriche modulari, con battery pack ad alta densità energetica e gestione termica ottimizzata. L’azienda già produttrice di 365.000 motori e 250.000 trasmissioni all’anno ora vuole diventare leader anche nei battery pack stradali, agricoli e off-road, creando soluzioni su misura per ogni segmento.
IVECO sa che la chiave della competitività passa dall’interno delle batterie. E anche per questo i costruttori di auto Europa devono investire.
Tra i costruttori di auto anche il Cavallino rampante
Non solo veicoli commerciali o SUV elettrici. Anche il mondo delle supercar è in piena trasformazione.
Ferrari, simbolo della velocità e delle emozioni su quattro ruote, ha raccontato la propria rivoluzione interna: solo pochi anni fa a Maranello non si conosceva a fondo la chimica delle celle. Oggi, grazie a una collaborazione con l’Università di Bologna, il Cavallino ha costruito una competenza tecnica che unisce ricerca accademica e pratica industriale.
L’obiettivo? Capire davvero come funziona una batteria. E scegliere la chimica giusta.
Ferrari studia attentamente diverse soluzioni: le LFP (litio-ferro-fosfato), più sicure ma più pesanti, NCA (nickel-cobalto-alluminio) e NCM (nickel-cobalto-manganese), più performanti ma più soggette a rischi termici.
In parallelo, il team di Maranello osserva le solid state battery: promettenti sulla carta, ma ancora lontane dalla maturità industriale. La scelta di una batteria non è mai semplice. È un equilibrio delicato tra energia, potenza, sicurezza e compatibilità dei materiali.
Costruttori come Ferrari dimostrano che il futuro non si compra. Si costruisce.
BMW Neue Klasse: efficienza, velocità e sostenibilità
Dopo la pionieristica Mini E del 2009 (GEN1) e la rivoluzionaria i3 (GEN2), BMW è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia elettrica. Oggi siamo alla quinta generazione di vetture elettriche, ma il vero salto avverrà nel 2025 con la Neue Klasse, che segnerà l’arrivo della sesta generazione e porterà la mobilità elettrica a competere definitivamente con i motori termici.
Le nuove batterie promettono fast charging, densità energetica aumentata del 20% e autonomia estesa.
La produzione sarà ottimizzata nei processi chiave: dosaggio, miscelazione, rivestimento e asciugatura (dosing, mixing, coating, drying). Non solo efficienza: BMW punta anche a una filiera più sostenibile e più indipendente, selezionando fornitori che rispettino standard ambientali elevati e, ove possibile, mantenendo il controllo sulle celle stesse.
Con la crescita esponenziale delle vendite EV, BMW vuole offrire più scelta ai clienti: più autonomia, più rapidità di ricarica, più sostenibilità. Il tutto senza perdere l’identità sportiva che ha reso il marchio iconico.
I costruttori di auto: da spettatori a protagonisti
L’Alkeemia Battery Forum lancia un messaggio chiaro: i costruttori di auto in Europa devono diventare protagonisti.
Non basta più delegare lo sviluppo delle celle a partner asiatici. Serve una strategia di investimento in ricerca scientifica, formazione tecnica e progettazione industriale.
Costruire una catena del valore interna significa anche immaginare un futuro in cui l’Europa possa: sviluppare nuove chimiche, produrre batterie più sicure e sostenibili, gestire infrastrutture di ricarica intelligenti, riciclare e riutilizzare i materiali strategici.
La sfida è enorme. Ma anche l’opportunità. Perché la mobilità elettrica del futuro non si costruisce comprando batterie. Si costruisce diventando padroni della tecnologia.
- Guarda anche il VIDEO che spiega come V2L, V2H e V2G potrebbero rivoluzionare il futuro della auto a batteria
// queste stazioni possono anche stabilizzare la rete elettrica, funzionando come sistemi di stoccaggio decentralizzato \\
Vero ma anche le auto in ricarica possono svolgere la stessa funzione (forse in modo piú incostante ma non è detto..)
“La sfida è enorme. Ma anche l’opportunità. Perché la mobilità elettrica del futuro non si costruisce comprando batterie. Si costruisce diventando padroni della tecnologia.”
Ben svegliati. Speriamo che non abbiano già perso il treno…