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6 concetti chiave per spiegare l’auto elettrica…a un bambino

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Credit Foto: Green Energy Consumer Alliance.

6 concetti chiave per capire l’auto elettrica: energia, corrente, tensione, potenza, capacità, densità. Spiegati in modo semplice, per far capire anche…un bambino.

6 concetti: l’energia, come e dove si produce

L’energia elettrica è generata dal movimento delle cariche elettriche. Si genera attraverso altre forme di energia. Ad esempio chimica (nelle batterie) o meccanica (nei generatori), solo per citarne un paio. A oggi l’energia viene prodotta principalmente:

  1. attraverso le centrali termoelettriche. Qui, attraverso la combustione di fonti fossili (energia termica), si produce energia meccanica, che a sua volta è utilizzata per produrre energia elettrica.
  2. con le centrali nucleari: il calore generato dalla fissione è utilizzato per produrre il vapore che muove le turbine, permettendo all’alternatore di produrre energia.
  3. con le centrali idroelettriche, nelle quali il flusso dell’acqua si utilizza per mettere in azione le turbine. Che, anche qui, permettono all’alternatore di produrre l’energia.
  4. con il fotovoltaico: l’energia si genera attraverso i fotoni che raggiungono la superficie della cella fotovoltaica. L’energia dei fotoni è trasferita quindi agli elettroni nel pannello. Questo induce il moto degli elettroni e quindi la produzione di energia.
  5. con l’eolico, sfruttando l’energia meccanica del vento e convertendola in elettrica.

— Leggi anche: 6 concettiricaricare a casa? 10 cose da sapere

6 concetti: la corrente, che cos’è, come si misura, come ricaricare in fretta

6 concetti

La corrente è la quantità di carica elettrica che passa attraverso un conduttore in un determinato intervallo di tempo. Si esprime in Ampere. Perché è utile saperlo? Ad esempio perché la maggior parte delle wall-box destinate all’installazione presso le abitazioni sono da 16 o 32 Ampere. Immaginiamo di ricaricare l’auto elettrica a 16 Ampere in un impianto a 230 volt di tensione (come quello che tutti abbiamo a casa). Significa (16 x 230 = 3680 watt) ricaricare a 3,7 kW di potenza. Se invece sullo stesso impianto montiamo una wallbox da 32 Ampere, raddoppiamo la potenza di ricarica.

6 concetti / La tensione, perché devo conoscerla?

i 6 concettiLa tensione è sostanzialmente la “pressione” che spinge la corrente attraverso un circuito consentendo lo svolgimento di un lavoro. Come ad esempio il movimento di un motore elettrico. Se volessimo, potremmo visualizzarla come la pressione idraulica con la quale l’acqua di un fiume muove le pale di un mulino. Si misura in Volt. Perché è importante conoscerla? Le maggior parte delle colonnine FAST attualmente installate sul territorio funzionano a 400 volt. Ma della tensione ci interessa anche conoscere la natura. Perché può essere in corrente alternata (AC) o corrente continua (DC). Quando la tensione è AC o DC anche la corrente che transita lo è.

6 concetti / AC/DC, no, non parliamo di musica…

La forma più diffusa di tensione è quella in corrente alternata, quella che tutti abbiamo a disposizione nelle nostre abitazioni. E quella più comunemente diffusa nelle colonnine di ricarica, per la maggior parte AC. Ma le batterie di trazione delle nostre auto elettriche sono invece per eccellenza una fonte di corrente continua. Per questo motivo, quando ricarichiamo l’auto collegandola alla wallbox di casa o a una colonnina AC, il caricatore di bordo dell’auto converte la corrente alternata della rete in corrente continua per la batteria. La maggior parte dei caricatori di bordo non supera gli 11 kW. Se quindi colleghiamo l’auto a una colonnina pubblica AC da 22 kW, il caricatore fa da collo di bottiglia, non consentendo di sfruttare tutta la potenza a disposizione.

6 concetti

Nel caso di una ricarica in una colonnina FAST (DC), in continua, viene bypassato il caricatore di bordo e la corrente raggiunge direttamente la batteria. Essendo la rete elettrica in corrente alternata, esiste sempre un caricabatteria, che converte fra l’altro l’energia da alternata a continua. Nel caso della ricarica DC, è all’interno della colonnina. Ovviamente, a seconda della potenza che la batteria è in grado di sostenere, l’elettronica di gestione regola la potenza di ricarica. Pertanto, un’auto in grado di accettare ricariche a 150 kW ricaricherà comunque al massimo a 150 anche in una colonnina da 350. Durante tutta la ricarica esiste un dialogo tra colonnina e auto, in modo che la potenza sia compatibile sia con le esigenze di entrambe. Può accadere che con una colonnina da 350 kW la carica inizi a 150 kW, ma poi, man mano che la batteria si riempie, la potenza si riduca. Le celle molto cariche non assorbono alla stessa velocità di quando sono scariche.

Che cos’è la potenza? E come si misura?

La potenza che può passare attraverso la sezione di un circuito è data dal prodotto della corrente per la tensione. Nel caso della corrente alternata trifase, quella usata nelle colonnine in AC, la potenza è il prodotto di radice quadrata di 3, per tensione, per corrente. La tensione trifase in tutta Europa è 400 V. Quindi, ad esempio, con 16 A, la potenza è 400 X 16 X radice quadrata di 3, quindi proprio gli 11 kW di molto colonnine pubbliche. La potenza si esprime in Watt. Se parliamo della ricarica di auto elettriche, o dell’erogazione dei motori elettrici, l’ordine di grandezza impone l’utilizzo di kilowatt (kW). Diremo pertanto che un impianto di ricarica FAST è un impianto da 50 kW o che il motore della nostra auto è un motore da 100 kW.

E la capacità? Può dirci quanta strada faremo?

La capacità, con riferimento alla batteria della nostra auto elettrica, è la quantità di energia che è possibile stoccarvi. Si esprime in kWh (kilowattora) e potremmo immaginarla come l’equivalente della capacità del serbatoio di un’auto termica. Più energia è possibile stoccare nella batteria a partità di peso, dimensioni e ogni altro parametro, più strada potremo percorrere con la nostra auto.

Che cosa intendiamo per densità energetica?

Densità energetica, ovvero uno dei più importanti aspetti sui quali si stanno concentrando gli sforzi nello sviluppo delle batterie. La densità energetica è la quantità di energia stoccabile in una batteria in rapporto alla sua massa. Torniamo all’esempio del serbatoio dell’auto termica. Nel caso di diesel e benzina, se voglio aumentare la quantità di energia stoccata a bordo, posso solo aumentare le dimensioni, serbatoio compreso. Un impatto minimo, se analizzato in percentuale su peso e dimensioni complessive dell’auto.

Il pianale del Mercedes EQC, con il pacco-batterie da 80 kWh.

Fare la stessa cosa in un’elettrica è più complicato. A oggi l’impatto della presenza della batteria di trazione sul peso complessivo è notevole. Si sta quindi lavorando su un aumento della densità energetica delle batterie. In futuro potremo avere batterie che, a parità di dimensioni e peso, potranno contenere molta più energia. O, ancora meglio,  ridurre notevolmente peso e dimensioni mantenendo la capacità attuale, con un impatto positivo sui consumi. Non solo. Produrre batterie più piccole e leggere significa utilizzare meno materie prime e ridurre l’impatto ambientale per la produzione dell’auto. Non ultimo: ridurre i costi (anche ambientali) di riciclo e smaltimento. Oltre che rapportare l’energia alla massa, è utile rapportarla al suo volume. Entrambe molto importanti: abbiamo necessità di non appesantire il veicolo, ma anche di non occupare troppo spazio!


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20 COMMENTI

  1. In generale senza l’energia elettrica di origine nucleare importata dalla Franci,a già oggi non sarebbe possibile soddisfare la richiesta nazionale.
    Per poter soddisfare i consumi aggiuntivi dovuti alle EVs sará indispensable che Francia, Slovacchia ed altri paesi confinanti installino altre centrali nucleari per venderci energia elettrica. D’altronde già lo stanno pianificando per gestire le ulteriori crisi energetiche del traballante sistema tedesco in preda ai capricci del vento e del sole.

    • Mi scusi Mattia ma non è vero. le importazioni dalla Francia avvengono per normali arbitraggi di mercato. Poichè le centrali nucleari non si possono spegnere, quando francesi, svizzeri o slovacchi hanno energia in eccesso la svendono sottocosto e ovviamente noi ne approfittiamo. Non servirà alcuna nuova centrale nucleare (nessuna è in programma in Europa) per alimentare le EV. Legga questo articolo che spiega bene tutto https://www.vaielettrico.it/terna/“>Terna guarda al 2050: ecco i conti dell’Italia green (e in auto elettrica)

  • Per la capacità di carica delle batterie ho sentito che bisogna tener conto anche della temperatura, della pressione atmosferica e altitudine, quindi questi fattori possono variare la durata e capacità?

  • Se vai a vedere ogni ragione ha circa 10 o 20 megawatt di produzione di energia elettrica e questa energia elettrica è giusta per alimentare le attività industriali e civili per buona parte della giornata di notte è abbastanza abbondante in certi periodi ci costringe ad importarla dalla Svizzera. Una centrale tranne quelle idroelettriche non si può fermare dall’oggi al domani quelle eoliche sono soggette a vento e quelle fotovoltaiche al sole. Una batteria di un auto ricaricata fast chiede circa 300 kilowatt di assorbimento quindi 100 auto che fanno il pieno contemporaneamente portano via tutta l’energia regionale. Io penso che in questo momento ci siano 100 auto nella regione in cui abito che stiano facendo il pieno e questo succede con un pieno che dura circa 2 minuti quindi se il pieno durasse mezz’ora ci sarebbero molte più auto in contemporanea a fare il pieno. La domanda è questa: adesso che solo qualche radical-chic ha l’auto elettrica non ci sono problemi ma se si dovesse arrivare alla follia di avere tutti un auto elettrica dove andiamo a prendere la corrente caricarla?

    • La potenza elettrica in generazione installata in Italia è pari a circa 114 GW, vale a dire 114.000 MW. Resta difficile quindi giustificare la tua affermazione iniziale “ogni regione ha circa 10 o 20 megawatt di produzione”. C’è poi tutta una serie di errori di calcolo e di valutazione nell’intervento, quindi consiglio di rileggere e di riformulare i quesiti. Magari studiando prima un po’ di elettrotecnica di base e informandosi su come funziona una rete nazionale di trasmissione elettrica, che ad esempio non necessariamente risente di vincoli su scala regionale è che è interconnessa a livello continentale.

  • Grazie molto a Nello Roscini che mi ha dato varie informazioni. Ma gli faccio alcune domande precise : :
    Immaginiamo di avere una vettura che puà caricare da una wallbox FINO a 7,4 Kw; supponendo che io d notte abbia disponibili solo 5 Kw. posso ottenere che si “accontenti ” solo di 5 Kw ?
    E se limito io in qualche modo, gli ampere, lei si adegua?
    E allora se la risposta è SI come posso regolare a mio piacere gli ampere da fornire con un dispositivo che fossa adeguarsi anche a nuove situazioni e cioè se domani dispongo di 6 Kw lo possa regolare in maniera da fermarsi prima dei 7,4 che non ho?
    E’ il centellinare che può fare questo? Ma se la vettura per assorbire 7,4 Kw deve farlo con un cavo di tipo 2 posso avere una uscita da questo centellinare di quel tipo?
    Insomma in generale io credo che CHIUNQUE voglia organizzarsi dovrebbe avere la possibilità di preparare un impianto che possa variare nel tempo la fornitura di energia per la ricarica, senza ricomprarne uno ogni volta che si dispone di più potenza e che sia anche adatto a qualunque vettura e non che sia necessario a seconda della vettura disporre di un apposito sistema.
    Questo avevo chiesto a vailelettrico e che sarebbe utilissimo a chi vuol fare il passo verso la mobilità elettrica. Grazie a chiunque mi farà un quadro completo delle possibilità

    • si ci sono diversi step,
      la wall box dialoga con il caricatore anche a 20A 24A che sono meno di 32A massimi in monofase

      ti consiglio di usare il configuratore di wall box dei vari produttori cosigliati per i vari modelli di auto
      come wallbox.com o
      http://www.e-station.store

      puoi dare un’occhiata anche a quelli disponibili su amazon , con relativi commenti degli utilizzatori

      • Io ti ringrazio. Ma mi sembra impossibile che non possa esistere una wallbox che possa eoagare un numero di ampere variabile regolabile anche con una semplice manopola per cui una volta acquistata quella la si può utilizzarla da quando si hanno solo 3Kw fino almeno a quando si abbiano 7 Kw. Il fatto di dover cambiare la wallbox ad ogni cambio della propria disponibilità di potenza e anche al cambio di vettura mi sembt
        ra un assurdo. E sono sicuro che si potrebbe progettare e produrre una wallbox come quella che mi piacerebbe avere.

        • infatti è così , la wallbox ha come minimo un dip switch interno che ti setta l’elettricista quando lo monta l’elettricista , ma quella è roba di 5/10 anni fa un’era geologica

          adesso hanno tutte uno schemo coi pulsanti in cui setti il limite massimo
          alcune hanno una app bluetooth
          altre più rozze un selettore rotativo
          le più sofisticate , parlano anche con l’impianto fotovoltaico e coi consumi casalinghi per impostare il limite massimo di potenza erogata

          la macchina si adegua a questo , se hai un’auto elettrica vecchia o una plug in di qualche anno fa come me , ma hai una wall box ultramoderna con potenze di carica enormi , l’auto caricherà sempre a max 3,2 Kw
          se hai un’auto nuova che carica max 32A e imposti la wallbox o “la ciabatta di carica indutriale” a 8-10-12-16-20 A la macchina si cariche al valore inferiore da te impostato

          per essere brevi ,
          la macchina non caricherà mai di più di quello che può caricaricare in monofase o in trifase

          la machina può caricare meno di quello che la tua wallbox o la tua “ciabatta di ricarica” può fornire

          è un protocollo dui dialogo tra auto e wallbox , che stabilisce la modalità
          alcuni dicono che è una semplice resistenza che regola il PWM
          dell’auto

          comunque il sistema è aperto , esiste perfino un wallbox open hardware/software
          con gli schemi e i programmi della wallbox
          https://www.openevse.com/

    • si come ti ho scritto ci sono centellinari che possono arrivare a 32 A monofase , alias 7.4 kw
      A patto che tu disponga una presa a muro INDUSTRIALE da 32 A
      su amazon ne trovi diversi modeelli

      • Benissimo e questo andrebbe proprio bene, Ma supponendo che io un certo giorno abbia disponibile 30 ampere da utilizzare probabilmente sarò limitato dalla vettura che deciderà di assorbire solo 6 ampere. E’ così? Se è così penso che anche le vetture dovrebbero poter assorbire una corrente variabile pino ad un massimo di una trentina di ampere prendendo tutto quello che si è in grado di fornire. E’ questyo passaggio che mi manca o meglio che mi preoccupa perchè ho paura che tutte le vetture dalla presa dal centellinare non possanoprendere piuù di 2,8 kw. Mi dici se è così e mi metto l’animo in pace? Grazie ancora

        • io ne ho una da 16A e a 3,2 KW ci arriva
          NON HA LA SPINA SHUCO , ha la spina blu industriale da 16A
          devi farti fare dall’elettricista un impianto adeguato per sezione di cavi per supportare 16A per molte ore
          a maggior ragione vale per le recenti 32A che hanno la spina ancora più grande ,è più grande della spina da 16A che ho io

          Quelle a 32A ,uscite da poco ,penso che funzionino come la mia , in fondo non fanno altro che collegare con relais la macchia alla rete
          al massimo “dicono” all’auto , guarda tu puoi assorbire massimo 10 A
          oppure 12 A o 20A
          ovviamente hanno controlli per la temperatura e cotrolli di perdite verso terra
          se tu colleghi una di queste a cavi sottili da 1,5 , 2,5 mmq per molte ore
          rischi di farle surriscaldare i cavi elettrici
          non si scherza con incendi e folgorazioni , fatevi certificare la presa da un elettricista

          • Perfetto. Lo so bene che se voglio far passare in un cavo 30 ampere devo averlo di sezione opportuna e anche la presa e la spina ovviamente. Con il tuo aiuto penso di essere finalmente sulla buona strada (peccato che quelli di vaielettrico non abbiano pensato di spiegare queste cose); ma per fortuna io ho incontrato te che hai capito bene quello che io cerco e che dovrebbe essere un interesse di tutti coloro che si avvicinano alla mobilità elettrica.
            Come io immaginavo quindi il centellinare potrebbe essere una bella soluzione, costare anche meno di una wallbox e consentire quella regolazione continua da un minimo ad un massimo che come tu mi hai detto può essere anche di 32 ampere.
            Ora però c’è l’ultima cosa che ti chiedo che però riguarda le vetture. Supponiamo che io mi sa provvisto di un bel cavo SPESSO che parte dal contatore e giunge ad una bella presa indistriale da 32 ampere e prima della presa ho questo centellinare (che ora provo a cercare in rete e che potresti eventualmente anche consigliarmi tu) ti domando: come si regola l’amperaggio massimo da fornire al carico? Con una manopola, con un selettore a scatti o anche forse dal uno smartphone? La regolazione è proprio continua o a scatti di un certo numero di ampere alla volta?
            E’ corretto pensare che inizialmente, anche se tutto l’impianto è per 32 ampere io lo tenga in funzione inizialmente limitando l’output a 4 o 6 ampere e poi, se cambio solo il contratto elevo la corrente di output? Penso che su questo mi darai delle risposte molto positive
            MA:
            Quando vado da un concessionario (e nessuno ci loro ci capisce niente) di solito nella migliore delle ipotesi ti dice che con la presa domestica si carica a 1,8 Kw e cioè circa 8,2 ampere oppure a 2.8 Kw circa 13 ampere. E allora questo significherebbe che se io avendo aumentata la potenza di contratto, comunque, anche se metto a disposizione 30 ampere sempre a a 8,2 o a 13 ampere devo andare. E’ così?
            Allora mi domando un’altra cosa e se la risposta è positiva anche questa allora sarei “a cavallo”; poiché sembra che di solito le vetture con un cavo di tipo 2 (di solito da collegare ad una wallbox) sono capaci di assorbire come limite 7.2 Kw (cioè circa 33 ampere) io riuscirei a caricarla (a parte i tempi diversi) attraverso l’uso del centellinare sia quando ho solo 3 kw che quando decidessi di passare ai 7 kw di contratto.
            E allora, sempre che tutto quanto ma me ipotizzato sia corretto, l’ultima domanda è: si può convertire la spina di tipo 2 in una spina industriale da 32 kw? Io penso di SI e forrse possono esistere anche degli appositi adattatori, ma te lo chiedo ugualmente.
            Tu hai capito molto bene cosa ho in mente di fare e quindi mi affido alla tua bontà per avere anche queste notizie.

            Non so se è possibile scambiarci gli indirizzi email, ma se è possibile mi farebbe piacere poterti contattare anche più privatamente anche perché poiché vedo che sei esperto e mi piacerebbe anche esporti una mia idea sui motori elettrici per le vetture e sentire un tuo parere.
            Ti saluto cordialmente. Franco

  • Avete spiegato molte cose che sono anche interessanti per chi di elettricità non ne sa proprio niente, ma che comunque non sono non INDISPENSABILI. Invece avete mancato di informarci su cose molto utili che vi avevo chiesto nel dettaglio con un lungo apposito documento. Forse non vi piace leggere, ma solo scrivere, ma vi ripeto che è importantissimo invece sapere ciò che vi riporto più sotto.

    Tutto quello che segue è riferito alla ricarica da rete domestica ed è sinteticamente quello che mi avevo chiesto con una email molti giorni fa e alla quale non avete proprio risposto.

    1) Si può caricare a QUALUNQUE amperaggio oppure è la vettura che decide quanto vuole assorbire in ampere?
    2) Visto che è possibile mettere a disposizione per la ricarica da rete domestica da un minimo di 5 ampere ad un massimo di 35 (visto che inizialmente ci si può accontentare dell’impianto dei 3 kw e poi si potrebbe passare a potenze maggiori) siamo noi a decidere a quanti ampere caricare oppure ogni auto ha un proprio valore di assorbimento in ampere anche disponendo di ad esempio 30 ampere occorre rispettare la sua richiesta?
    3) Ci sono sistemi che consentono di regolare a proprio piacere (sempre che le vetture lo consentano) l’amperaggio da mettere a disposizione in momenti diversi (giorno e notte ad esempio) e quindi il tempo di ricarica?
    Se non vi bastano queste domande, leggete il documento che vi ho inviato per email oppure chiedetelo e ve lo invio di nuovo.

    • 1) decide l’auto daccordo con la colonnina
      in ac le auto in commercio caricano in monofase fino a massimo di 7.4 kw a 32 A , 7.4kw è molto diffuso sulle auto recenti di fascia media
      in ac le auto in commercio caricano in trifase fino a un massimo di 22 Kw a 32 A per fase sulle auto attuali 11 kw trifase è abbastanza diffuso 22 kw trifase meno
      in dc le auto in commercio caricano da 20KW a 350KW , le auto più diffuse e le colonnine più diffuse ora caricano a 50Kw, le più lussuose ,colonnine e auto, anche 250KW 350kw

      2 ) a casa col contatore normale , il caricatore centellinare in dotazione , per motivi di sicurezza può caricare fino a un massimo di 10A con la presa shuco , che per sicurezza andrebbe collegata alla presa a muro , non a prolunghe e ciabatte di dubbia affidabilità
      la potenza erogata può su alcuni modelli , essere impostata sul “caricatore” o dall’auto
      di solito si parte da 6 A
      in commercio ci sono “centellinari” con presa industriale fino a 16A e 32 A monofase a buon mercato , costano qualche centinaio di euro in meno di una wall box , ma va fatto comunque un cablaggio professionale con presa industriale da 16 A con cavo da almeno 4mmq o da 32A con cavo da almeno 6mmq
      boi ci sono le wall box trifase o monofase che si solito usano lo stesso cavo che si usa per collegarsi alle AC pubbliche , altre che lo hanno in dotazione (type 2)
      3) io ho una plug-in kia, mi permette di impostare anche un timer dell’ora a cui voglio che cominci a caricare, nel mio caso,da dopo le 22 fino alle 7 a tariffe Eni scontate , gli ampere assorbiti li impoosto sul “carichino” 6 A per tranquillità
      sulle ev , Kia e tesla so che si può impostare l’assorbimento massimo anche dall’auto

    • Il titolo dice 6 concetti da spiegare a un bambino. E sono stati utili anche a me che non lo sono più da tempo. Evidentemente l’articolo per i cintura nera di elettricità lo stanno ancora preparando. Rilassati e porta pazienza.

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