La tecnologia di Hyperion XP-1 è ancora avvolta da mistero. La società californiana Hyperion che la produrrà non dice come otterrà le strabilianti prestazioni che promette. Ma ha rilasciato immagini, video e alcuni dettagli.
Si sa che è alimentata ad idrogeno (prima auto ad alte prestazioni in assoluto ad utilizzare le celle a combustibile) e che avrà un’autonomia di mille e 16 miglia, 1.635 km) nel percorso misto 55% urbano e 45% autostradale. Roba da far impallidire l’altra debuttante del momento, Lucid Air.
Per ottenere performances del genere Hyperion punta sulla leggerezza: appena 1.032 kg. Gran parte del telaio e della carrozzeria, nonchè i serbatoi di stoccaggio dell’idrogeno saranno in fibra di carbonio. La cella a combustibile utilizzerà una, la trazione, con tre velocità, sarà su tutte e quattro le ruote. Strabilianti anche le prestazioni velocistiche: accelererà da 0 a 96 km/h in meno di 2,2 secondi e toccherà una velocità massima di 356 km/h.
Utilizzerà ultracapacitors (leggi) sia per accelerare il recupero di energia in frenata sia per fornire un boost in accelerazione. Uno schema che dovrebbe essere alla base della Terzo Millennio, la futura elettrica di Lamborghini (leggi).
Il telaio sarà una monoscocca realizzata con una matrice composita in metallo-carbonio-titanio. La carrozzeria swoopy sarà in composito rinforzato con titanio. Il diffusore sottoscocca sarà in composito rinforzato con kevlar. L’XP-1 monterà grandi freni in carbonio-ceramica. Le ruote sono 21 pollici all’anteriore, 22 al posteriore, con l’opzione di compositi di carbonio.
Il design è quasi sconvolgente, a partire dalle spirali delle prese d’aria con anelli dorati sia all’anteriore e al posteriore, sia sui due lati dell’auto fino al tettuccio. Tutta la carrozzeria è percorsa da nastri neri che sono in realtà innovativi pannelli solari. Orientabili seguendo il sole e funzionali a ricaricare i supercondensatori.
La società dice di voler costruire 300 esemplari di questa XP-1 e di essere pronta a consegnarli entro il 2022. Ovviamente il prezzo non è ancora stato svelato. Ma questo poco importerà ai futuri acquirenti che si porteranno a casa un’auto da museo della scienza e della tecnica. Per tutti gli altri l’attesa riguarderà invece le soluzioni tecnologiche adottate per raggiungere un risultato così eclatante.
Il problema in Italia è che esiste un solo distributore di idrogeno, a Bolzano, e la vedo dura a costruirne altri a 1 milione di euro ciascuno. Inoltre i rischi legati a un carburante stoccato a pressioni altissime e con elevatissimi rischi di esplosione non favoriscono certo la sua diffusione, sopratutto sulle auto.
I1600 Km di autonomia ti servono solo per trovare i distributori di idrogeno…..maperpiacere.
invece i 400 km/h della Bugatti Chiron dove li fai ? e se li fai, ogni quanti minuti devi fermarti a fare il pieno ?
Mi sembra evidente che sono auto “laboratorio” per pochissimi e che di certo non verranno usate per andare a fare la spesa. A volte leggo dei pensieri…di cemento armato. Un pò di elasticità.