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Hurba Zefiro. Moto elettrica da 11 kW con batterie semi-solide e un prezzo di 12.880 €

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Si chiama Zefiro la prima moto elettrica di Hurba. Ha un motore da 11 kW e batterie allo stato semi-solido che garantiscono 200 km di autonomia, anche alle basse temperature.

La filosofia di Hurba è stata ben definita fin dagli esordi nel mondo degli scooter: creare prodotti in grado di rispondere alle necessità dei consumatori puntando sulla tecnologia più avanzata. Con lo stesso spirito ha lavorato su un progetto che arriva quasi inaspettato, certamente in anticipo sui tempi. Poche ore fa infatti Hurba ha svelato la Zefiro, la sua prima moto elettrica. Un mezzo prima di tutto intelligente e innovativo, costruito in Italia con tecnologia proveniente dalla Cina.

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Batterie allo stato semi-solido

Guardando la scheda tecnica della Zefiro, la particolarità che immediatamente spicca è la batteria allo stato semi-solido. Una tecnologia all’avanguardia che per la prima volta si vede su una moto elettrica di questo calibro. Il pacco è da 8,64 kWh e Hurba dichiara autonomie da prima della classe: fino a 250 nel ciclo urbano, 200 km nel ciclo misto e 150 km in autostrada. Le batterie utilizzano un elettrolita semi-solido e sono considerate più sicure rispetto a quelle tradizionali visto che Hurba assicura una migliore stabilità termica e una riduzione dei cortocircuiti in caso di incidenti e danni al pacco batterie.

Un altro vantaggio di questo tipo di batterie è la loro efficienza in condizioni di basse temperature. Quando fa freddo possono aumentare la loro autonomia rispetto alle batterie tradizionali fino al 50%.

La ricarica avviene tramite un modulo chiamato Parallel Super-Charging. È una presa Tipo 2 che permette una carica a 3.3 kW, con tempi da 0 a 100% di 157 minuti. Hurba ha inoltre specificato che presto arriverà anche un caricabatterie in DC che permetterà di ricaricare l’80% della batteria in meno di un’ora.

Tecnologia aerospaziale per la Hurba Zefiro?

Hurba ha scelto per la Zefiro un motore brushless a magneti permanenti con una potenza nominale di 11 kW e una potenza di picco di 14.5 kW. Il propulsore sviluppa una coppia di 100 Nm e raggiunge una velocità di massima di 130 km/h. Sullo 0-100 km/h, la Zefiro stacca un tempo di 5,9 secondi.

La filosofia progettuale e la tecnologia della Zefiro sono mutuate dall’esperienza aerospaziale. Grazie infatti alla collaborazione con un produttore cinese di questo settore, Hurba ha potuto portare sulle due ruote un sistema di ridondanza basato su quattro centraline indipendenti. Queste, gestendo in modo autonomo ogni modulo della batteria, garantiscono il funzionamento della moto anche in caso di guasti che coinvolgono il 90% della componentistica.

La ciclistica punta poi un solido telaio a traliccio in acciaio con forcella a steli rovesciati e mono ammortizzatore al posteriore. I cerchi sono da 17 pollici e la frenata è assicurata da freni a disco dotati di ABS. Sulla bilancia la Zefiro pesa solo 175 kg.

Connettività e sicurezza

L’interfaccia principale tra il pilota e la Zefiro è lo Smart Dynamic Display, uno schermo LCD che integra al suo interno tutte le funzioni di sicurezza e ausilio alla guida. Oltre alla navigazione e al supporto per la dash-cam, si trovano una serie di funzioni basate sull’intelligenza artificiale integrate con il sistema ARAS (Advanced Rider

Assistance System). Un sistema in grado di monitorare i punti ciechi e avvisare in caso di incroci pericolosi. Hurba ha infatti perfezionato gli alert in base agli Open Data dei comuni di Roma e di Milano.

La Zefiro ha inoltre funzioni di connettività avanzata con gli smartphone e permette quindi di sfruttare tutta una serie di comandi vocali hands-free e di mostrare sul display le notifiche in tempo reale.

Prezzo e disponibilità

La Zefiro è disponibile in tre varianti colore (Giallo Solare, Verde Elettrico e Grigio Titanio) a un prezzo di 12.880 euro (8.800 con gli incentivi).

“In Hurba, si crede che la mobilità elettrica non sia solo una questione di tecnologia, ma una visione di un futuro più sostenibile e innovativo – specifica Camillo Piscitelli, fondatore di Hurba -. Con Zefiro, l’azienda non sta semplicemente lanciando una moto elettrica, ma offrendo un prodotto che incarna la sua passione per l’eccellenza e l’impegno per una mobilità di qualità superiore. Ogni aspetto di Zefiro è stato progettato per superare le aspettative, sfruttando le tecnologie più avanzate e l’attenzione ai dettagli che da sempre caratterizzano l’approccio di Hurba”.

Le prime Zefiro scenderanno in strada già nelle prossime settimane e noi speriamo di poterle provare prima del debutto ufficiale ad EICMA. Tutti i dettagli nella pagina dedicata nel sito di Hurba.

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16 COMMENTI

  1. 130 km/h e 0-100 km/h in 5,9″. Il mio 125 2tempi di quando avevo 16 anni faceva stock 172.5 km/h e 0-100 km/h in 6.2″ e pesava parecchio meno. La moto è carina, il prezzo onesto ma non capisco perché è così pippa nelle prestazioni

    • Purtroppo la batteria è ancora il collo di bottiglia della trazione elettrica.. Da una parte garantisce una silenziositá senza pari (e vestiti del passeggero non piú macchiati d’olio nel caso dei 2T 😉 ) ma dall’altra paga pegno per quanto riguarda l’autonomia e la densitá di energia a disposizione. I tempi di ricarica sono un problema concreto piú che altro nei lunghi viaggi “non stop”.

  2. Amo l’elettrico ma proprio non riesco a pensare di acquistare un mezzo a due ruote (nel mio caso sono un ormai raro possessore di maxi scooter endotermico) con un’autonomia così bassa e un tempo di ricarica che annienta ogni possibilità di girare liberamente…finché la tecnologia non avanza (come almeno nelle auto in proporzione) non le vedo minimamente appetibili.

    • Perché bassa? Qualsiasi moto termica ha autonomia 200-300 km al massimo. Il tempo di ricarica inoltre è perfetto per una gita anche di lunga distanza. Non è che uno dopo aver guidato due ore se ne ritorna a casa dopo 5 minuti per altri 200 km.

    • E’ vero che tempi di ricarica sono ancora lunghi rispetto a quelli delle auto ma secondo me dipende dall’uso che si fa del veicolo.. Se il viaggio prevede una sosta per pranzo e/o giretto a piedi, 1 ora o 2 di attesa non dovrebbero essere un grosso problema.

  3. Direi che potrebbe fare concorrenza alla Rezon Bohemia e alla Tinbot RS1 👍 Chissá se la batteria a stato semisolido è addirittura piú sicura delle LFP oltre che delle “classiche” NMC.. A parte gli aspetti tecnici legati alla trazione elettrica, trovo lodevole la scelta di pneumatici sportivi di fabbricanti famosi.

  4. Vado in moto da quando ero bambino. Ho piu di 65 anni. La mia Nissan Leaf recupera energia in discesa e quando rallenta. Questa moto ha classica esclusiva trazione posteriore. Se facesse recupero energia con la ruota posteriore dovrebbe fare ricorso al sistema antibloccaggio, minimizzando la resa del recupero. Io parlerei di tecnologia avanzata se fosse stato messo un motore anche all’anteriore, con funzione di bilanciamento di spinta e principale recupero energetico

  5. astuto il forcellone che incorpora il motore (vicino al fulcro per non far pesare troppo le masse non sospese, vedo un braccio di leva circa 4 a 1 paragonando la deistanza dal fulcro sospensione dell’asse ruota e dell’asse motore) per ridurre i costi, è di una semplicità estrema, anche se non sarà il top come come sospensione posteriore

    interessante la batteria divisa in 4 moduli ognuno con la sua centralina, scrivono che gli altri moduli continuano a funzionano anche se uno va in panne

    stuzzicherebbe sapere il peso della batteria semi-sollida ma per ora il dato non si trova,
    es. se il gruppo batteria da 8,64 kwh lordi pesasse (ipotesi) 43 kg, densità (ipotesi) 200 wh-kg

    come confronto, la Energica (più grande, 260kg) ha batteria tradizionale da 21,5 kwh lordi in 120 kg, densità 179 wh-kg

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