Batterie Titanium. E’ la novità che ha portato ad Eicma la romana Hurba Scooter. Possono reggere 30.000 cicli e si ricaricano in 12 minuti.
Camillo Piscitelli, dalla Cina con furore
Immaginatevi un ragazzo di ventiquattro anni, laureato in lingue orientali, che va in Cina due anni per perfezionare il suo Mandarino tornando con le competenze (l’idea) per progettare e realizzare uno scooter elettrico, Ma questo l’abbiamo già raccontato: è la storia di Camillo Piscitelli, il millenial romano che ha fondato Hurba Scooter.
La novità è che non si è accontentato di aver messo in piedi un’impresa che ha già venduto 120 pezzi. Ha voluto reinventarsi anche le batterie. Con relativi brevetti e società di scopo. Una batteria rivoluzionaria perché può durare una vita. E aprire la strada a un modello di business capovolto: compri una batteria che è per sempre, come i diamanti, e ogni sei sette anni cambi il veicolo: che può essere uno scooter, una e-bike, un veicolo leggero. La batteria made in Rome si chiama Titanium ed è coperta da due brevetti.
Batterie Titanium & Colonnine dedicate
A partire dalle celle per arrivare all’assemblaggio e alla elettronica di gestione. «Il litio è sempre l’elemento chimico di base _ spiega Camillo _ ma abbiamo utilizzato altri elementi chimici come il titanio per ottenere un accumulatore che può arrivare a reggere fino a 30 mila ricariche senza degradi significativi. A conti fatti parliamo di 120 anni di vita utile».
Per di più la batteria Titanium regge una ricarica molto più veloce di quelle tradizionali: in 12 minuti può passare da 0 al 100% delle sua capacità. Si può ricaricare dalla spina di casa a 220 volt, in tal caso i tempi salgono a una quarantina di minuti, ma anche da colonnine dedicate per raggiungere la performance massima.
E un’altra parte del business che ha in mente Camillo è proprio quella di produrre e commercializzare le colonnine dedicate alle batterie Titanium. Per completare l’architettura della sua impresa Camillo ha creato una nuova società, la Aenerga, che si occuperà delle batterie Titanium (con l’obiettivo di venderle anche a terzi) e di impianti di ricarica.
Ma pesano di più e occupano più spazio
Una “rosa senza spine”? Non del tutto. «L’architettura delle nostre celle batteria Titanium richiede più spazio e più peso a parità di capacità. Per questo sui nostri nuovi modello di scooter, che le monteranno, non è stato possibile farle estraibili. E per questo penso che non siano utilizzabili nel settore auto. Ma potrebbero equipaggiare camion e altri mezzi pesanti».
Il peso e l’ingombro aumentano di circa un terzo; ma, scommette Camillo, questo handicap è ampiamente compensato dalla velocità di ricarica. E dalla durata pluridecennale. «Pensi che il costo di una batteria è circa un terzo del costo totale di un veicolo elettrico. I nostri scooter, per esempio, costano poco più di 2.000 euro e la sola batteria incide per 750 euro. Immagini di riutilizzare la stessa batteria su tre generazioni successive di scooter, cioè per 20-30 anni, e vedrà a quanto ammonta il risparmio». Magari un privato fa fatica ad immaginare un percorso a così lungo termine, ma flotte commerciali o società di scooter sharing un pensierino potranno certamente farcelo.
Le Batterie Titanium sono state sviluppate in-house, sull’asse Roma-Cina. Lo stesso che ha prodotto gli scooter City Go e Urban Ranger, oggi affiancati dai due nuovi modelli presentati ad Eicma, potenziati con motori da da 3 e 5 kW e le nuove batterie Titanium. E per finire il vulcanico Camillo ha sfoggiato in Fiera anche due esili monopattini elettrici.
Un solo appunto: come accennato nell’articolo, lo svantaggio delle batterie al litio-titanato, rispetto a quelle agli ioni di litio, è rappresentato dalla tensione intrinseca di circa 2,4 V, che determina un’energia specifica inferiore, variabile dai 30 ai 110 Wh/kg.
Ragion per cui, bisogna necessariamente aumentare le dimensioni e il peso.