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Hurba Scooter, idea vincente di un ventiquattrenne romano

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Sicurezza informatica, tracciabilità dei prodotti e Hurba Scooter, cioè scooter elettrici. Sono i business lanciati in appena un anno da un poliedrico millennial  romano con un piede in Italia e l’altro in Cina. Ecco la sua già ricca storia.

Forse è eccessivo definirlo “il più innovativo scooter elettrico italiano” come ripete più volte il comunicato che ne annuncia la nascita. Ma certamente l’Hurba Scooter, presentato a Roma qualche giorno fa, qualcosa di unico ce l’ha: i 24 anni del suo ideatore.

Camillo Piscitelli, a sinistra, durante un’intervista

Si chiama Camillo Piscitelli, è romano, ha una laurea in Lingue Orientali alla Sapienza, ma un sacco di altre attitudini: musica, danza, teatro, poesia e informatica. Per perfezionare il suo Mandarino è rimasto due anni a Pechino. Lì ha scoperto l’ e-scooter. La Cina, si sa, è l’impero, seppur celeste, degli scooter elettrici: ne circolano ad oggi più di 20 milioni, se ne producono alcuni milioni l’anno. Ovvio che Camillo ne sia rimasto impressionato. Tanto impressionato che appena rimesso piede in Italia ha deciso di fondare una sua azienda e lanciare in Patria un suo scooter elettrico “Pensato per l’Italia”.

Ed eccolo qui, Hurba Scooter. E’ fornito in due versioni (City Go con 50 km di autonomia e Urban Ranger con 100 km di autonomia) entrambe con colori personalizzabili direttamente dal sito. Il prezzo non raddoppia, ma sale da 1.890 euro più Iva del modello base a 2.490 euro più Iva di quello superiore che deve la maggior autonomia al raddoppio della batteria da 60v e 20ah.

La batteria è estraibile (pesa 8 kg, “come una cassa di acqua minerale” recita il comunicato) e può essere ricaricata in casa come uno smartphone. Indubbiamente prezzo e caratteristiche sono interessanti nel panorama degli scooter con marchio e ideazione italiane. Vespa Elettrica esclusa, però, tutti i progettisti e tutti i marchi, anche in Italia, si rivolgono alla manifattura cinese per la pura e semplice produzione. Camillo Piscitelli non fa eccezione.

Il suo Hurba Scooter pensato per l’Italia e ideato in Italia, e cioè semplice ma ben digitalizzato, maneggevole ma scattante, comodo da gestire per chi in città non ha garage ma a prova di furto, arriva bell’e pronto da uno dei grandi e anonimi produttori cinesi. I primi esemplari sono esposti in questo week end a latere del Gp romano di Formula E. Chi volesse vederli può recarsi venerdì e sabato alla Nuvola, E-Village – ABB Formula E Roma – Area StartUp.

Per un ragazzo nato nel ’93 è già tanta roba. Camillo, però, fa molto altro ancora. Nel novembre scorso ha fondato Originem, un sistema anti-contraffazione  in grado di
identificare ogni singolo prodotto a livello genetico (DNA), certificando i processi
produttivi con la Blockchain. Originem è uno spin-off di Sicurezza Etica Srl, altra società fondata da Camillo Piscitelli meno di un anno fa per sviluppare soluzioni per la sicurezza informatica di aziende e agenzie governative, dispositivi e sistemi anti-spionaggio e anti-tracciamento, test di penetrazione, controllo della sicurezza online, crittografia.
In precedenza era stato blogger con il sito Applemobile.it, disk jokey, organizzatore di eventi sportivi, spettacoli teatrali e concerti. Hurba Scooter nasce però con ambizioni più vaste: diventare protagonista della mobilità elettrica a due ruote.

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