La motonautica elettrica parla italiano e spesso veneziano. Lo abbiamo visto con Race Bird, ma ci sono anche le barche volanti di Franco Moro.
Un protagonista del Motosport (leggi qui), anche su terra, che con Huracan Power ha dato un contribuito fondamentale per il lancio di questa nuova categoria elettrica presentata dall’AMV (Associazione Motonautica Venezia). E’ guidata da Giampaolo Montavoci che tra i piloti del team ha ingaggiato anche l’ex campione di sci Kristian Ghedina che gareggerà insieme allo stesso Montavoci, Marco Crosera, Fabio Magnani e Francis Notschaele. Atleti che speriamo di vedere anche in elettrico.
Ma torniamo a Moro che ci svela alcuni dettagli tecnici: “L’imbarcazione pesa in totale 200 chili compreso il motore e la batteria. Un gran risultato. L’obiettivo? Per ora i 20 minuti circa di gara, tempo corrispondente ad una manche di competizione. I modelli a benzina non fanno tanto di più“.
Nelle gare con motore endotermico “si usa il 30 CV e fanno sui 70 km/h che corrispondono a circa 40 nodi. Noi con l’elettrico usiamo il 15 Kw – circa 20 CV – e potremo raggiungere quella velocità aumentando un po’ la potenza; ma abbiamo pensato di fare un passo alla volta e partire da 50 km/h che sono buoni per iniziare“.
Il debutto a Venezia
All’interno del Salone Nautico di Venezia è previsto il debutto sportivo (seppure ancora in fase di test) di questa variante a batteria. Appuntamento ai primi giorni di giugno per la gara. “Si disputerà in due manche, al momento abbiamo l’opzione di ricarica lenta in quattro ore, ma pensiamo di arrivare a una ricarica da un’ora. La direzione è quella di far ricaricare tra una manche e l’altra. La capacità della batteria è pari a 8 kWh“. L’obiettivo futuro è arrivare a 30 minuti, il progetto del powertrain è 100% Huracane: “Dalla progettazione alla realizzazione“.
Va forte il motore da 30 kW
Sul fronte elettrico Moro punta ad occupare la fascia di mercato dei 30 kW. “Una taglia sempre più richiesta. Il mercato non offre tanto, si concentra sui 20/25 kW oppure si salta ai 50/70 kW ma per certe barche non ha senso anche per questioni di peso. Il nostro da 30 kW arriva ai 50 chili. – sottolinea Moro -. La batteria è da 30 kWh. Lavoriamo molto con il marchio spagnolo Magonis, ma abbiamo anche richieste dal nord Europa“.
Sull’ibrido al lavoro con Mercury e Hyundai: Amore e Nuvolari Lenard
Franco Moro punta molto sull’elettrico, ma visto lo stato della tecnologia, ancora da sviluppare per alcuni utilizzi, lavora tanto con l’ibrido. “A Venezia ci sono due taxi con i miei motori e sono entrambi certificati RINA. Gli unici. Il primo è Amore, il più famoso della città, usato per il matrimonio di George Clooney, che ha un motore Mercury con sistema ibrido Huracan, il secondo è disegnato da Nuvolari Lenard. Un nuovo concetto di taxi veneziano con motore Hyundai con il kit ibrido Huracan“.
Un ottimo riconoscimento. “Anche perché il test è serio ovvero su barche da lavoro, in acqua tutti i giorni e non per poche decine di ore l’anno. Siamo soddisfatti. Quando si va sotto un certo numero di giri entra in automatico il motore elettrico“.
Falcon Tender, la limousine sull’acqua da 2,5 milioni di dollari
Ultima interessante novità per Moro parla inglese e si chiama Falcon Tender. “Una limousine da dieci metri e monta un bimotore Hyundai ibrido. Un tender da imbarcare su navi grosse“. E lussuose visto che il Falcon viene a costare 2,5 milioni di dollari. Un tender da sceicchi.