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Honda, Jeep, Tesla, ProLogium: settimana flash

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La e:Ny1: il secondo modello elettrico Honda sarà l'ennesimo Suv a batterie.

 

Honda lancia la 2°elettrica, un Suv – Nuova Jeep Wrangler in arrivo -Prezzi Supercharger – Altra fabbrica di batterie in Francia / Settimana in 4 flash.

hondaHonda e:Ny1, nuovo Suv da 412 km di autonomia

Finalmente arriva il secondo modello elettrico della Honda, dopo lo scarso successo della Honda e, troppo costosa e dotata di un’autonomia modesta. Si tratta di un SUV compatto dal nome un po’ complicato, e:Ny1, dotato di un motore da 150 kW abbinato a una batteria da 68,8 kWh. L’autonomia arriva a 412 km, secondo il consueto standard  WLTP. Per il momento non si conoscono né i prezzi né la data di lancio, probabile che gli ordini vengano aperti nella seconda parte dell’anno, con consegne a seguire. I vertici di Honda preferiscono concentrarsi su altri aspetti. Enfatizzando “il packaging intelligente dei componenti della trasmissione elettrica, che offre spazio interno e comfort notevoli”. E ricordando che l’infotainment  èassicurato da un grande touchscreen da 15,1 pollici, diverse opzioni di archiviazione e ricarica wireless per dispositivi portatili. Quanto alla ricarica, si può riportare la batteria dal 20 all’80% (colonnine rapide DC) in 45 minuti.

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Christian Meunier, capo della marca Jeep.

Honda e…/ La Jeep conferma l’arrivo della Wrangler elettrica nel 2024

La Jeep conferma che anche la Wrangler sarà presto elettrica e che la nuova propulsione renderà ancora migliore il modello iconico del marchio americano. In un’intervista a Auto Express, il numero uno Christian Meunier ha spiegato che “il bello dell’elettrificazione è che rende una Jeep più capace. Ci dà più coppia, la rende più fluida e precisa”. Aggiungendo: “L’architettura che la ospita, il sistema di sospensione, l’asse che utilizzerai, può essere qualsiasi cosa: un asse solido o una sospensione indipendente“. I progetti elettrici della Jeep sono stati accelerati dopo il sorprendente successo del primo modello, la piccola Avenger, che ha già raccolto oltre 20 mila prenotazioni. Con le prime consegne in corso in queste settimane di maggio. La nuova Wrangler dovrebbe arrivare nel 2024, con ogni probabilità prima negli Stati Uniti e poi in Europa.

hondaPrezzi dei Supercharger: che differenza tra Italia e Germania

I Supercharger Tesla rappresentano anche un termometro interessante del costo dell’energia nei vari Paesi. Da pochi giorni il costruttore americano ha ribassato le tariffe  di ricarica in tutta Europa. In Italia si è scesi a 0,46 euro al kWh fuori dagli orari di punta (off peak) e a 0,51 euro nelle fasce di maggiore congestione. Peccato che in Germania chi guida una Tesla paghi invece da 39 a 47 centesimi, sempre a seconda delle fasce orarie in cui ricarica. Come dire che se si rifornisce l’auto nelle fasce orarie più conveniente, immettendo 50 kWh di energia, un cliente tedesco risparmia 3 euro e mezzo rispetto a un italiano. Colpisce anche il fatto che, mentre da noi i grandi gestori mantengono i prezzi invariati, Tesla in tutta Europa ha recepito il calo nei prezzi dell’energia. In Spagna i prezzi sono scesi del 25%, in Francia e Germania fino al 23% e in Belgio del 18%. E anche in Italia c’è stato un bel taglio.

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Il presidente francese Emmanuel Macron con il n.1 di ProLogium

Altra mega-fabbrica di batterie in Francia. E l’Italia…

L’Italia continua ad avversare il passaggio all’elettrico e i grandi investimenti in nuove fabbriche se ne vanno altrove. ProLogium, azienda taiwanese, costruirà a Dunkerque,  nel Nord della Franci,a una gigantesca fabbrica di batterie, investendo poco più di 5 miliardi di euro entro il 2030. L’obiettivo è raggiungere una capacità annua di 48 GWh, con inizio produzione  produzione a fine 2026. Due sono gli aspetti significativi dell’accordo con il governo francese. Il primo è che a Dunkeque  verranno prodotte batterie allo stato solido, di nuova generazione, che consentono di aumentare l’autonomia e ridurre i tempi di ricarica. Il secondo è che per convincere ProLogium a scegliere la Francia si è mosso personalmente il presidente Emmanuel Macron. Invitando  il n.1 di ProLogium a Choose France 2022 e ricevendolo all’Eliseo. Quello taiwanese è il quarto stabilimento di batterie a insediarsi nella regione di Dunkerque, dopo quelli di ACC, di Envision e di Verkor. Qui sta nascendo una vera e propria Battery Valley, favorita dal fatto che in zona c’è una forte produzione di energia da rinnovabili.

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10 COMMENTI

  1. Alla Honda sono riusciti a peggiorare il muso della HRV…
    Parlando di efficienza… 412km di WLTP (siamo buoni diciamo 350 effettivi) con 68kWh di batteria è un dato imbarazzante assai.

  2. Prima di passare ad una BEV pura avevo preso in considerazione l’Honda HR-V, lo scheletro su cui hanno cucino questo modello elettrico.
    A vederla mi sembra un puro adattamento attingendo probabilmente a quanto sviluppato dal loro partner cinese. Purtroppo per Honda ha fatto meglio la Hyundai con l’attuale Kona.
    Però è innegabile come stiano arrivando in commercio sempre più BEV e meno versioni endotermiche.
    Vediamo come si muoveranno i marchi europei. Già oggi sono troppo in ritardo, specialmente Stellantis.

    • Ma soprattutto come si muoverà il governo e tutto l’apparato pubblico italiano.
      Speriamo che inizino a capire dove occorre investire.
      Ma la vedo dura.

  3. Solo il Governo italiano poco lungimirante e retrogrado sta denogrando le EV .. così si realizza la loro paura.. ovvero che l’economia italiana ne risentirà.. ma per il motivo opposto a quello che indicavano… chi resta fuori dal progresso pagherà caro.. auguri all’economia italiana.. a chi venderemo bielle e pistoni ?

    • Sottoscrivo! Da osservatore esterno (vivo in Svizzera) posso confermare che l’Italia sta diventando il mercato meno interessante per tutto ciò che ruota attorno a elettrico e rinnovabili.
      Proprio venerdì parlavo di viaggi con una coppia di amici di Berna, che prevedono di andare in Francia con la i3. Ho chiesto se non hanno pensato all’ Italia e hanno sorriso, no grazie! Eppure la amano, è proprio solo un problema logistico.
      Idem varrà per Tesla, immagino che non vogliano proprio investire in un paese dove tutto è un’incognita, quando invece in Germania, Olanda, Francia, persino Portogallo hanno maggiori tornaconti.

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