Honda EV Fun: cosa sappiamo della moto elettrica che verrà presentata a settembre?

Il 2 settembre 2025 Honda svelerà ufficialmente la sua prima motocicletta elettrica di medie dimensioni. Derivata dal concept EV Fun, promette prestazioni da 750 cc con un design da naked moderna che strizza l’occhio al passato.

 

Eravamo rimasti all’EV Fun vista all’EICMA 2024. Una concept di moto elettrica delle dimensioni (e si suppone dalle prestazioni) di una moto di media cilindrata. Quella vista a Milano era molto più di una suggestione o un esercizio di stile. Ci era sembrata un progetto già in avanzato stato di lavorazione. Ora Honda con un teaser ha annunciato il lancio di una moto elettrica. Una moto che di pochi fotogrammi sembra assomigliare molto alla EV Fun. Il video si conclude con un appuntamento ben preciso: il 2 settembre.

Come sarà la nuova moto elettrica Honda EV Fun?

Abbiamo appena scoperto nei dettagli il Honda CUV e:, ma sappiamo ancora poco della EF Fun. Ad iniziare dal nome: sarà mantenuto quello di EV Fun o cambierà? Quella che abbiamo visto ad EICMA è una moto molto ricercata che ci ha impressionato per il suo equilibrio tra modernità e richiami al passato, tra design muscoloso e soluzioni tecniche semplice e lineari.

Difficile indovinare quali saranno le prestazioni, ma giudicare dalle dimensioni, dalla ciclistica e da alcune dichiarazioni fatte da Honda, potrebbe trattarsi di una moto elettrica con prestazioni paragonabili a quelle di un 750 cc termico. Un mezzo per chi ha la patente A con all’incirca una cinquantina di cavalli con una potenza di picco che si suppone possa arrivare anche intorno ai 70 cv.  Non si sa ancora nulla di ufficiale nemmeno su batteria e autonomia, ma è facile supporre che con prestazioni simili l’autonomia difficilmente possa superare i 100-150 km con standard CCS, supportando quindi anche una la ricarica rapida in corrente continua.

Le prime informazioni ricavate dall’EV Fun avevano rivelato una moto costruita su un telaio in alluminio e un pacco batteria integrato come elemento strutturale. Il motore è centrale, il che favorisce la distribuzione dei pesi e il bilanciamento in marcia, mentre la trasmissione finale è a cinghia dentata.Una delle soluzioni più raffinate riguarda il forcellone monobraccio: grazie al posizionamento coassiale tra asse motore e fulcro del forcellone, la lunghezza della cinghia resta invariata durante il movimento della sospensione. Un accorgimento tecnico che evita la necessità di tenditori o rinvii meccanici, e aumenta l’affidabilità complessiva del sistema.

Questo, ripetiamo, è quanto visto nel concept, ma non ci sarebbe da stupirsi se Honda nella versione di serie optasse per una soluzione più semplice, con forcellone a doppio braccio, per contenere i costi di produzione e ridurre il peso complessivo.

Honda: 10 moto elettriche entro il 2025

Honda si era prefissato l’ambiziosissimo obbiettivo di lanciare 10 moto elettriche entro il 2025 e più di 30 entro il 2030 e con un ancor più ambizioso target di 4 milioni di unità elettriche vendute l’anno. Siamo solo agli inizi e attendiamo con curiosità i dettagli tecnici della EV Fun (chissà se si chiamerà così?) e soprattutto il dato sull’autonomia. Perché se le voci confermassero un’autonomia così limitata, resteremmo ancora lontani da una “vera” moto elettrica. 

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