Non ce la faccio più: Franco è soddisfatto della sua Tesla, ma è esasperato dalle difficoltà di ricarica alle colonnine pubbliche (ma i Supercharger non li usa mai?) e non ricomprerebbe un’auto elettrica. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

Mi sono trovato bene con l’automobile? Sì.
Comprerei ancora automobili elettriche? No, almeno per ora. Sono incoerente, lo so. Ma la colpa è dell’Italia, non delle automobili elettriche. È una guerra (persa) tutti i giorni, non ce la faccio più.
La ricarica? Una guerra tutti i giorni

Non ce la faccio più a trovare gli stalli di ricarica occupati da automobili non in carica; a sentirmi dire dalle forze dell’ordine che non possono venire o che possono venire ma non possono rimuovere nulla, ad arrivare alle stazioni di ricarica che da app risultano attive, ma poi sono inaccessibili per svariati motivi.
Non ce la faccio più a segnalare da due anni e mezzo stazioni di ricarica malfunzionanti, sentirmi dire che i problemi sono stati risolti, ma così non è; a rischiare di non poter caricare per colpa degli italiani incivili o per colpa delle aziende italiane che non sanno gestire le infrastrutture di ricarica o per colpa delle forze dell’ordine che ogni volta hanno una scusa per non fare nulla.
Sono stanco di fare l’apripista
Sono arrivato alla conclusione che non sono disposto a fare da apripista, lo lascio volentieri fare agli altri. Magari fra qualche anno le cose saranno migliorate, ma ho forti dubbi.
L’Italia non è pronta e chissà se lo sarà mai.„ Francesco
Non esageriamo: comprendiamo lo sfogo, non le conclusioni

Risposta-Lo sfogo è comprensibile. Le conclusioni no. Se l’Italia elettrica è l’inferno che descrive (secondo noi c’è del vero, ma eviteremmo le sue esagerazioni) è perché troppi italiani preferiscono adeguarsi al “così fan tutti” piuttosto che darsi da fare per migliorare le cose, facendo valere i propri diritti senza rinunciare al cambiamento .
Fare i follower, insomma, piuttosto che gli apripista. Per carità, non c’è nulla di male. Ma nemmeno c’è motivo di ergersi a censori dei comportamenti altrui.
Mah, l’unico motivo per cui posso credere che un utente tesla non sia contento dell’esperienza di ricarica è che non usi i tesla charger. Possibile? Sì, se abita e lavora lontanissimo dai grandi centri. Personalmente con la tesla ricarico sempre al supercharger tesla e rabbocco dove capita in situazioni di zero stress, tipo durante il lavoro, al supermercato, la domenica se vado a fare una gitarella e via dicendo.
beh io per dire ho un SUC tesla dall’altra parte della città (rispetto l’ufficio), tra andare e tornare sono 25km…..dalla mia abitazione sarebbero 43km
onestamente riuscite a dire la qualsiasi pur di cadere in piedi quando la verità che ha descritto il signore è pienamente vera.
a me che capita spesso di viaggiare e vedo la condizione delle colonnine elettriche in giro viene l’orticaria al solo pensiero di doverlo trovare occupato (come spesso avviene).
questo articolo avete proprio toppato
Lei viaggia in auto elettrica o guarda le colonnine passando con il suo diesel?
Mi aggrego alla risposta. Due anni in elettrico e raramente ho avuto problemi. Ok, è vero che mi è capitato di trovare stalli di ricarica occupati da auto non elettriche (ma ho anche avuto la soddisfazione di vedere i vigili a Milano mentre ne multavano una), ho avuto qualche rara esperienza di colonnine guaste o non ancora attive mentre le app le davano per funzionanti ed anche una pessima esperienza con un operatore francese che prometteva ottime tariffe ma di fatto non sono mai riuscito a ricaricare, ma in due anni le esperienze negative le posso contare sulle dita di una mano…esageriamo pure e diciamo anche due mani ma visto che viaggio tutti i giorni e ricarico a giorni alterni la statistica è facile da intuire.
Io resto fermamente convinto che l’elettrico sia un’ottima scelta.
“ho anche avuto la soddisfazione di vedere i vigili a Milano mentre ne multavano una”
gné gné gné!!
OK, ma, poniamo che le fosse servita la colonnina: che avrebbe potuto fare, con la multa sul trasgressore ma la colonnina comunque inservibile?
In generale quando mi è capitato ho fatto segnalazione ai vigili, ho impostato sul navigatore un’altra colonnina in zona e sono andato a quella, esattamente come si fa quando si trova un distributore con la cassa automatica fuori servizio o che per qualunque altra ragione non eroga.
È una scocciatura? Sì
È la fine del mondo? Direi di no
Il signore è sicuramente poco fortunato e, almeno al momento, scoraggiato…
Non tutti vivono questa spiacevole situazione…e non è neppure detto che duri ancora a lungo (tra i tanti “ricatti” al governo di Stellantis potrebbe pure arrivare una robusta richiesta di rendere le colonnine pubbliche utilizzabili… altrimenti è inutile costruire in Italia auto plug-in e BEV).
Comunque il sig. Francesco almeno per due anni ci ha provato… Lei invece?
“I problemi sono altrove, nel caso dell’Italia il problema è il governo che tramite decreti irresponsabili e le sue partecipate che rappresentano il suo braccio armato (Eni ed Enel) vuole bloccarne la diffusione per salvaguardare i suoi interessi personali stringendo rapporti con lobby del petrolio e petrolieri arabi.”
Più vi leggo, più mi convinco che soffrire si serie manie di persecuzione, che andrebbero trattate clinicamente.
Curatevi!
Pensi un po’: a lei basta smettere di leggerci. E soprattutto di scriverci. Avremmo tutti da guadagnarci
È palese che il sofferente qui sei tu, non certo io. Con l’auto elettrica non si soffre, con l’auto elettrica si gode ogni esperienza di guida. Quindi per te la cura ci sarebbe, io non ne ho bisogno
Sì ma neanche le multe possono fare alle auto parcheggiate negli stalli per la ricarica?
Perché se non c’è, purtroppo tanti maleducati non cambieranno i loro modi incivili…
“Sì ma neanche le multe possono fare alle auto parcheggiate negli stalli per la ricarica?” certo che possono, anzi, DOVREBBERO, non farle è omissione di atti d’ufficio. Il problema è che se chiamati, non vengono.
Ergo: legge inapplicata.
Guarda, se proprio sei così frustrato te la compro io…
Io ho la colonnina a casa comprata insieme al fotovoltaico…. E non funziona!!!! La ditta che me l’ha installata.per conto di Shell (ma come mai tutti i maggiori produttori di petrolio hanno in mano questo mercato… Mah) non l’ha provata perché non ha una macchina elettronica…
Maurizio, santiddio… ma proprio Shell sei andato a scegliere??? 😱
Falla riparare, anzi spesso basta solo impostare i parametri giusti. Non rinunciarci, è molto comoda, oltre che economico, ricaricare a casa.
Mi ricorda Alex Drastico: “bella l’auto elettrica, bravo Elon Musk… Ma dopo 5 minuti rompi il c…”.
Questo sfogo dimostra ancora una volta che il problema non è l’auto elettrica, l’auto elettrica non ha particolari problemi, anzi l’auto elettrica è fantastica. I problemi sono altrove, nel caso dell’Italia il problema è il governo che tramite decreti irresponsabili e le sue partecipate che rappresentano il suo braccio armato (Eni ed Enel) vuole bloccarne la diffusione per salvaguardare i suoi interessi personali stringendo rapporti con lobby del petrolio e petrolieri arabi. Tristezza, che spero presto finirà
Ancora non l’avete capito che la sfida sull’auto elettrica è la sfida tra gruppi continentali sulle tecnologie?
la sfida è sul “carburante”, cioè spicciarsi a tagliare le importazioni di petrolio,
perchè quei 40 miliardi anno farebbero comodo, e tagliare le emissini carboniche
fai caso che i sovranisti si oppongono sia a Bev che alle energie rinnovabili, come con le forzature nel recente decreto agricoltura e ora anche nel decreto aree idonee; vogliono che restiamo a spendere con gas e petrolio, compresa la prossima crisi dei prezzi
sembrano finanziati da Eni e Putin, più che da noi come parlamentari
E si accaniscono contro l’Italia!?
Va bene che qui c’è una certa mentalità ristagnante abbastanza diffusa però potremmo anche farci furbi e invece di frenare l’evoluzione dovremmo agevolarla.
Mi pare che a livello europeo, almeno centro-occidentale, le cose siano in media molto più chiare.
La sfida è tutta in questo piccolo (in tutti i sensi) paesello, e non è sulle tecnologie, ma banalmente su denaro e potere.
Io trovo che sia soggettivo, c’è chi sclera subito anche solo a tirare fuori il cavo dal portabagagli (magari faceva benzina al servito) e c’è chi è più sereno.
La media degli italiani ha il culo pesante, la media degli italiani è composta da analfabeti funzionali, la media degli italiani non capirebbe come caricare a 0,35€/Kwh anziché a 0,90€/kWh. La media degli italiani non siete voi, la media degli italiani NON può farcela.
Forse ha ragione. Ma se la media degli italiani è questa, la vedo molto male per l’Italia, mica per l’auto elettrica
In realtà ce ne sono tante di Italie e la situazione descritta da Francesco rappresenta la maggiore difficoltà di vivere in alcune parti di questo paese, non in tutto. Volesse il cielo questa difficoltà si vedesse solo nel voler implementare le auto elettriche. A voi del sito, pur non chiedendovi di farvi paladini dei più deboli, vi chiedo di far presente queste realtà, perché se non sono queste a cambiare e a potersi avvicinare con facilità all’auto elettrica, difficilmente essa potrà realmente prendere piede in tutto il paese. A meno che non si intenda parlare di “autonomia differenziata” della ricarica……
Ahimè, quanta verità in queste pesanti parole… 😢
“la media degli italiani è composta da analfabeti funzionali” ovviamente gli altri, quelli che non hanno un’auto elettrica. Quelli sono gli eletti.
Esatto, quelli che hanno un’auto elettrica (oggi, in Italia) sono gente che mette in gioco le proprie abitudini per sperimentare nuove tecnologie. Che non sempre si rivelano comode ed immediate, e spesso richiedono studi e voglia di adattarsi al nuovo. E credo che questo sia espressione di intelligenza. Tutti gli analfabeti funzionali stanno comodi nel loro brodo senza sperimentare nulla di nuovo.
Fa piacere che lei confermi quanto ho scritto. Questa è la vostra convinzione. Gli altri sono idioti. Ottimo. Poi vi chiedete perchè c’è conflittualità con chi non sposa la causa dell’elettrico. Ricordo un articolo il cui titolo era una cosa tipo “Ma perchè gli altri ce l’hanno con noi?”. Ecco, se gli si da degli idioti….
Io ho un sacco di amici, tutt’ altro che idioti, molti laureati anche in discipline tecniche… Che di auto elettriche non sanno nulla…e fanno domande talvolta bizzarre…a volte proprio assurde…quasi sempre rimangono stupiti quando spiego come uso la vettura…che vantaggi mi dà…quali “problemi” devo affrontare, come li risolvo…
Molti pensano che forse la prossima sarà elettrica (non ho scritto “tutti”…)
Diversi colleghi, non giovani, stanno comprando ibride. Sanno che ho un’elettrica ma sono poco interessati. Non provo mai a convincerli che un’elettrica sarebbe un investimento migliore. Per me lo è, ma non mi prendo la responsabilità di farli ragionare pur sapendo che sono persone che tengono a lungo l’auto.
Spero che non se ne pentiranno: se dovessi fare una previsione ne saranno entusiasti nei primi 3/5 anni ma saranno in difficoltà nei successivi. Non ho la sfera di cristallo, dovrò aspettare per vedere se ho ragione o meno.
Infatti…noi facciamo le scelte giuste per il nostro contesto d’uso…e fidandoci che il futuro dovrebbe (dovrebbe!) essere ancora migliore…
Comunque anche loro un primo piccolo passo lo hanno fatto…
Mi rendo conto di aver scritto un’inesattezza. Non è che sono poco interessati, in realtà lo sono, ma il fattore prezzo di acquisto fa scartare la possibilità di scelta, come d’altra parte avrei fatto anche io se non avessi avuto l’opportunità di acquistarla con una differenza di prezzo rispetto a una ibrida non particolarmente alta.
D’altra parte abbiamo visto con gli incentivi che la domanda in realtà ci sarebbe, ma i prezzi ancora alti delle auto elettriche scoraggiano ancora gli acquirenti.
Più che altro in certi casi non sono in grado di anticipare una cifra un po’ più alta (qualche k €) che viene però compensata da minori costi nei primi 4 anni…
Io se fossi passato da Jeep 4×4 2.0D a 4xE plug-in (autonomia complessiva 500km!) avrei dovuto spendere di più (a pari accessori); ho valutato costi mantenimento ed ho scelto una Meg. E-tech.. 470 WLTP…che mi abbatte costi annui di parecchio! (e tra l’altro è costata pure meno)..anche se ho “accorciato” l’ auto…ma gli spazi interni sono quasi uguali e mi torna molto comodo per città.
Autostrada cerco io di scansarla se posso… Sta diventando troppo pericolosa (auto gran massa a velocità troppo elevate…e ADAS che possono fare “frenate fantasma 👻”… Ne ho già fatto esperienza…)…
Certo questo w.e. son rimasto sbigottito pure io dai consumi…solito percorso…solite condizioni e velocità medie (non basse..per le strade) son sceso a 10.0kWsu100km !
Manco in città 😂
La cosa più importante è posizionarsi dalla parte giusta (un certo Darwin disse qualcosa in proposito dei più adatti un po’ di tempo fa).
Se sei dalla parte sbagliata sarai travolto dagli eventi e dai cambiamenti, se sei da quella giusta otterrai benefici dal cambiamento (anche se cambiare ti sarà costato fatica e sacrifici, e nel mondo moderno anche soldi).
Ora, non è neppure difficile capire come sta cambiando il mondo, e gli scienziati e altri studiosi lo stanno dicendo da anni: il mondo che conosciamo, sostenuto principalmente dalle fonti fossili, non è sostenibile ed è destinato al collasso.
Parte sbagliata = continuare con i fossili.
Parte giusta = ridurre pesantemente l’uso di fossili.
Quanto sopra purtroppo tende a essere perfettamente chiaro ai più giovani ma indigesto ai più maturi e agli anziani.
Chi si adatterà prima vincerà il premio Darwin, chi resterà indietro sarà eliminato ed è destinato all’oblío.
A molti italiani piace crogiolarsi nei fasti degli anni passati, vediamo come sopravviveranno col passare degli anni!?
In fondo basta aspettare…
Spiegami dove sarebbero i fasti degli anni passati: l’industria automobilistica italiana è morta trent’anni fa, con Romiti alla guida della Fiat e l’auto elettrica di là da venire.
Anche questo è vero, sicuramente in Italia è rimasto ben poco oltre al mito Ferrari.
Qualcuno guarda al resto d’Europa senza focalizzare bene cosa stia effettivamente accadendo: dallo scandalo del diesel gate per Volkswagen e, per ora, il fallimento della transizione verso l’elettrico, tra cambi di vertici e mille ripensamenti sulle strategie di sviluppo dei motori termici, a
Stellantis che ingloba tutto, con un’apparente migliore strategia elettrica, ma con grosse difficoltà a mantenere i prezzi bassi, e anch’essa troppo spesso su posizioni critiche relative alla riduzione rapida delle produzioni di motori endotermici.
I fasti passati sono soprattutto quelli dei bei tempi andati delle Alfa, delle Lancia e delle produzioni Fiat che hanno fatto la storia, non per niente le più critiche sulla mobilità elettrica sono spesso persone dai cinquant’anni in sù, non certo giovani che vedono più contenuto in una Tesla o in una cinese visto che per loro conta l’esperienza a 360 gradi, non soltanto la qualità degli interni. Anzi gli interni spogli sono l’equivalente dello smartphone, oggetto che ormai non ha più design, essendo diventato un parallelepipedo da tenere in tasca, di qualunque marca sia.
Stanno cambiando i parametri di valutazione del prodotto auto, e in molti non l’hanno ancora metabolizzato.
Pienamente d’accordo!!
veramente il termine “Idioti” l’ha usato lei
L’Astuto, non travisi le mie parole.
Non ho dato dell’idiota a nessuno, ho detto che chi esce dalla zona di comfort e vuole rischiare con una nuova tecnologia lo fa sfruttando la propria intelligenza (e aggiungo ora, CURIOSITA’).
Non ho detto che TUTTI gli altri sono analfabeti funzionali, ma per certo un analfabeta funzionale fugge dall’auto elettrica e preferisce crogiolarsi nel suo brodo.
Visto il tenore dei suoi post Le consiglierei di cambiare il suo nickname in “L’Avvocato del Termico”.
“Tutti gli analfabeti funzionali stanno comodi nel loro brodo senza sperimentare nulla di nuovo”
Magari, se gli early-adopters ci aiutassero a capire meglio, anziché continuare a sfottere..
Vaielettrico ha pubblicato 12.363 articoli per aiutare quelli come lei a capirci qualcosa. Senza mai sfottere nessuno. Il problema è suo, che sfotte e non legge.
Citerò Qualcuno di estremamente più titolato di me: “Tu lo dici” (Giovanni 18,37).
“la media degli italiani non capirebbe come caricare a 0,35€/Kwh anziché a 0,90€/kWh”
OK, aiutateci voi, con dei tutorial, anziché perculare chi non è così avanti come voi.
Ma mi pare che se ne parli a sufficienza di questi argomenti su queste pagine.
Una volta sui forum si lurkava e si imparava, e chi arrivava sbattendo i piedi veniva accompagnato alla porta.
Il problema è che se si parla di App è tutto un apriti cielo le App no, vogliamo il POS.
Se si parla di Navigatori che permettono di pianificare le soste prima di partire è tutto un apriti cielo che prima di partire non si deve mai pianificare.
Se si parla di soste al ristorante è tutto un apriti cielo che mica vuoi scegliere il ristorante sulla base che sia vicino a una colonnina. E così via
Insomma c’è gente che di professione trova un problema per ogni soluzione, ma non solo per sé stessi, vogliono che i problemi siano anche degli altri.
Una volta quando si voleva imparare e scoprire qualcosa di nuovo si ascoltava chi quella cosa la faceva e la conosceva, adesso si pretende di insegnare agli altri senza conoscere le cose, e si critica ancora prima di avere provato.
Purtroppo anch’io darò addio alla mia per la stessa ragione. Non riesco a caricarla al box perché in condominio è sempre una guerra. Belle colonnine c’è sempre un pirla e nessuno può mais fare niente… Torno al diesel… Peccato… C’ho provato.
secondo me rischi di passare da una scelta giusta (ma non fortunata) ad una sbagliata … perché per il gasolio non vedo un futuro molto brillante… (per motivi tecnici, legislativi e… di forniture nel medio periodo)
Caso mai valuta una buona full-hybrid….
sul gasolio ci andrei molto cauto a darlo per spacciato, tutta la movimentazione medio/lungo raggio continuerà con quello per molti decenni a venire. e credo che il boicottaggio legislativo in atto aprirà gli occhi molto presto, basta vedere la crisi che ha causato ai produttori di auto europee che erano all’avanguardia sul termico. scelte di politiche scellerate, se oggi migliaia di operai perdono il lavoro sanno a chi rivolgersi.
sembra che vivi dentro ai romanzi fantasy di propaganda sovranista,
poi a me fai un po’ schifo chi usa la pelle dei lavoratori per farci retorica fallata a fini elettorali, significa che dei lavoratori non gliene frega niente, è un mentitore senza scrupoli
chi ha industrie di automotive o di componentistica dice il contrario, che i posti di lavoro li fanno perdere i sovranisti e i petrolieri,
che vorrebbero far rimanere indietro le industrie auto invece di lasciarle aggiornare ai nuovi prodotti che il mercato richiede
è spiegato bene dagli imprenditori nella puntata di Presa Diretta che si trova goglando “raireplay – Presa Diretta – la Scossa elettrica”
la puntata c’è anche su youtuibe ma tagliata, su Rairelay è completa
“… se oggi migliaia di operai perdono il lavoro sanno a chi rivolgersi.”
Certo: ai lungimiranti e illuminati manager delle case europee che, invece di correre ad alzare le vele per prendere il vento dell’innovazione, hanno alzato muri per cercare inutilmente di fermarlo.
“Erano all’avanguardia sul termico”. Una cosa che leggo spesso ma a guardare i dati di vendita NON sembra proprio. In basso i cinesi fanno man bassa con prezzi irraggiungibili dalle europee. Con le ibride giapponesi e coreane falciano il mercato alla grande.
Sull’elettrico, tolta VW, BMW di europeo io non ricordo successi mozzafiato.
Restano le vendite in EU dove ancora un 13% compra diesel… nel resto del mondo solo motori per lavoro.
Non so in base a quale statistica le europee sono il meglio del termico.
Mi scuso ma non sono stato a dettagliare i diversi motivi di preoccupazione su veicoli a gasolio: personalmente ne ho avute 7 di fila fino ad Euro 6D quindi ho molto apprezzato la tipologia.. finché non sono arrivate diverse situazioni a mettere in forte dubbio la scelta.
Intanto una resa della uscente Commissione Europea nei confronti delle case OEM in grave difficoltà ad ottenere i risultati necessari alla quota indicata originariamente per Omologazione Euro…che è stata sterilizzata ad Euro6Final con piccoli adeguamenti; questi interventi portano ad ulteriori aggravi di costi (e tecnologie) per mantenere Effettivamente le emissioni nel range indicato.
È stato indispensabile eliminare i motori diesel sotto i 1600cc per impossibilità a raggiungere i livelli omologati Senza arrivare a costi ed ingombri/pesi a bordo esagerati.
In questo particolare momento storico la provenienza del petrolio da gasolio è fortemente influenzata da conflitti (spesso con armi) tra paesi produttori, paesi raffinatori e paesi consumatori (Italia, Europa) in quanto alcuni produttori di petrolio sono soggetti a sanzioni e non possono (ufficialmente e direttamente) fornire prodotti da distillare nelle specifiche raffinerie; se non fosse per il mercato nero e l’ aggiramento con triangolazioni tra paesi esterni alle sanzioni
staremmo già subendo pesantemente una scarsità di gasolio da autotrazione, con inevitabili costi sociali; la nostra inflazione “core” ha toccato le 2 cifre causa costi prodotti energetici…roba da anni ’80…ma francamente rischiamo un ritorno al 1973 (crisi del Kippur e impennata costi petroliferi).
Ultimo pensiero (sennò mi dilungo troppo..e mi scuso) ho già vissuto 20 anni fa le problematiche di funzionamento motori turbodiesel messi in crisi da petrolio inadeguato (all’ epoca sanzioni USA vs Iran e Iraq) che proveniva da zone del mondo dove il petrolio non è adeguato chimicamente .. e le raffinerie europee non potevano essere adeguate in tempi brevi; attualmente molte raffinerie non vengono aggiornate per costi enormi rispetto ai tempi di ammortamento necessari (viste le politiche di uscita dagli idrocarburi in tutti i paesi avanzati ed emergenti).
In breve… Tra 5 anni non vorrei che in famiglia qualcuno viaggiasse a gasolio..
Ci voleva tanto per dire questa cavolate?
Risponda argomentoando..
Carlo
Quale parte contesta e perchè? Motivi.
Se non risponde, è abbastanza evidente che la cavolata sia la sua. Se lei è il Carlo che penso, non ci sono molti dubbi.
Le do qualche spunto, si diverta.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0098135421001393
https://www.researchgate.net/publication/294170140_Refining_Crude_oil_and_quality_variations
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1319610321001757
https://rienergia.staffettaonline.com/articolo/34993/La+raffinazione+europea+nel+contesto+di+un+potenziale+embargo+alla+Russia/Ulivieri
Più che altro centinaia di migliaia di operai che non trovano lavoro sanno a chi rivolgersi.
Da una parte un mercato sempre più alla frutta (marcia) nell’altro infinite possibilità.
Vuoi mai che proprio quegli operai prima o poi finiscano per tirare il collo a qualcuno?
Per quanto mi risulta l’Italia da decenni è un’eccellenza nel campo dei motori elettrici (visto un documentario qualche tempo fa).
Siamo indietro solo sulle batterie (ovviamente perchè manco ci abbiamo provato) e sul software… ma quali sarebbero i software italiani non di nicchia che dominano il pianeta?
Per tutto il resto non cambia nulla, quindi no, se gli operai perderanno il posto non sarà per l’auto elettrica.
Tra l’altro c’è pure un articolo qui su VaiElettrico che riporta la storia iniziale dell’ auto elettrica in Cina !
È merito di…. un italiano!
(ovviamente snobbato dai costruttori -FIAT- nazionali)
L’ ho già scritto altre volte e mi ripeto …
La Cina industrialmente forte l’ abbiamo creata noi occidentali…per lucrare di più sui loro bassi costi”…
Ma loro (i cinesi..ed i loro governi!) sono stati abili a sfruttare la situazione a loro favore…
Venti anni fa in Italia si producevano 1,8 milioni di auto termiche. Oggi siamo appena sopra le 450 mila. Sarebbe colpa dell’auto elettrica? ci dica lei quali sarebbero le scelte politiche scellerate.
Credo al momento l auto elettrica abbia senso solo o prevalentemente per chi può ricaricarla “privatamente”,a casa cioè o a lavoro se ha tale fortuna, diversamente non è una fonte di risparmio ne di confort
Provi a spiegarlo alle centinaia di Taxi Tesla che ci sono in giro per l’Italia.
provi a scaricare un’app su cellulare (Nextcharge, EnelX, BeChargeENI, etc etc) o a guardare su gMaps (o Google) “colonnine ricarica auto elettrica” …
conti quante ne vede vicino a casa, al lavoro .. dove va a far la spesa* (!)
* quasi tutti i supermercati hanno più postazioni di ricarica a velocità discrete;
io coi punti spesa mi faccio pure le ricariche gratis; ad un supermercato addirittura regalano 1 ora gratuita (che già a 11kW sono praticamente 100km)
Ma come fate a commentare “c’è del vero” ad in lettore che ha solo riportato la sua esperienza!!! Quello che ha descritto è il motivo per il quale l’elettrico non decolla. Punto. E, per favore, non fate i fenomeni delle APP di ricarica. Siate un pochino più realisti. Il vostro aiuto sarebbe di dire che così non va: magari potreste sensibilizzare il governo ed in particolare le utilities che non pensate altro a trovare modi per fare soldi (vedi abbonamenti, tariffe variabili, etc).
Quello che non va lo scriviamo tutti i giorni. Anche perché tutti i giorni, e da molti anni, quasi tutti noi viaggiamo in auto elettrica. Lei pensa di saperne di più?
Oltre all’inopportunità del vostro comme to tra parentesi sui supercharger (non vi siete nemmeno domandati dove abiti il lettore, magarii supercharger lì non ci sono) ora aggiungete anche l’arroganza. Come detto da Pier, è stata riportata un’esperienza con motivazioni più che plausibili e realistiche e voi non avete di meglio che rispondere con un “ne vuole sapere più di noi?”
Questo atteggiamento non vi fa onore. Cercate di essere più obiettivi se volete avere più credibilità.
Lei è più obiettivo di noi? Allora ci illumini sulla sua ampia esperienza in auto elettrica. O forse, come noi, gestisce da sette anni un sito specializzato?
eh, fosse solo quello, per i prezzi stellari no invece? Per la poca e scadente scelta dei modelli nel segmento B, no?
Sono le stesse case madre costruttrici europee che non vogliono ancora far decollare l’auto elettrica. Non decollerà sicuramente fintanto continueranno a produrre le auto termiche, di cui molte da smaltire che sono attualmente in magazzino.
Ah questo si che è interessante. Al momento pare che ci siano alcune migliaia (parecchie) di tesla ferme in un aeroporto in disuso in Germania, più (tante) decine di migliaia di auto elettriche cinesi. Può dirmi dove sono queste auto termiche “da smaltire attualmente in magazzino”? La ringrazio.
Per essere realisti, ormai serve un’ App per quasi tutto, solo con la benzina gli italiani diventano incapaci di usare uno smartphone? Saranno i vapori saturi di aromatici…
A Modena, come in moltissime altre città, per buttare la spazzatura serve o l’App o la tessera RFID, esattamente come per caricare l’auto.
Che sia utile una semplificazione, d’accordissimo, direi che però i problemi siano altri e ben più importanti, a partire dal cartello prezzi da strozzinaggio.
Ma è poi così più complicato usare un’APP per la ricarica rispetto al Facebook od Instagram (o altro ciarpame preistallato sugli smartphone) che la stragrande maggioranza della gente ha sul proprio cellulare?
Qui da noi non arriveranno mai le elettriche, 2 colonnine per 3500 abitanti, distanti 2km da me e molto più da altri, colonnine da 22kw, per ricaricare in 3 ore, quando ci sono i turisti, sempre occupate, inoltre il prezzo dell’ energia è troppo caro, da 71 a 80 centesimi al kW per chi non ha garage. Per ricaricare 56kw, 40€ e ci fai 350km, esattamente quanto fa un’auto a benzina, figurati un auto diesel…con una differenza di almeno 10000 euro sul prezzo…non ci siamo proprio…
penso sei un po’ pessimista, perchè può fare da apripista chi può ricaricare a casa e che compra una segmento C o D:
> con la corrente domestica siamo sui 3euro ogni 100 km
> segmento C e D già siamo alla parità di costo di aquisto in tanti casi
per i prezzi delle segmento B mi aspetto che un anno migliore sarà il 2025..più modelli e magari un pizzico di concorrenza..vedremo
Ci sono operatori, vedi Northe, che alle colonnine AC paghi in pay per use solo 0.53 €/kWh, non 0.80. Cambia molto. Quindi auto elettrica ok.
3.500 abitanti vuol dire che la stragrande maggioranza vive in case singole o piccole palazzine con box quindi non avrebbero problemi a caricare alla presa domestica. Avanti il prossimo troll.
Qui non si tratta di fare d’apripista di una nuova tecnologia, ma di combattere una piaga quale è l’imbecillità degli automobilisti. Cosa faresti se la gente parcheggiasse anche alle pompe di benzina, andresti a cavallo col calesse? Non credo proprio. Qui bisogna farsi sentire, bisogna alzare la voce, e obbligare le forze dell’ordine a fare il proprio lavoro, prima che siano i cittadini a farsi giustizia da sé (perché prima o poi capiteranno fiancate rigate o specchietti mancanti). Non possono toccare il veicolo? Allora che comincino a dare multe esemplari!
Anche chi gestisce le colonnine dovrà fare qualcosa, perché lede i propri affari. Non credo proprio che un negoziante rimarrebbe con le mani in mano se all’improvviso un energumeno bloccasse l’ingresso del negozio ai clienti e li mandasse via.
Onestamente penso che perdere dei diritti per colpa di qualche idiota mi renderebbe veramente furioso, anche perché tornare a ciucciare la tetta ai petrolieri per far muovere la propria macchina è una sconfitta per l’intera comunità.
Abbiamo appena approvato un nuovo codice della strada. Poteva essere l’occasione per introdurre una norma che permettesse ai vigili urbani (anzi, più che permettesse richiedesse…) la rimozione dei veicoli termici che impediscono la ricarica. Invece no, questo perché il nostro ministro dei trasporti è un irriducibile anti-elettrico. Questo è il maggior problema in Italia al momento: non solo c’è da parte del governo una totale indifferenza nei confronti dell’elettrico, ma anzi, un’aperta ostilità. I problemi descritti dall’utente sono reali. Altre cose da imporre: un uptime minimo che deve essere rispettato da chi installa le colonnine, se Tesla riesce a garantire il 99,97% significa che è tecnicamente possibile. Stabilire norme sulle tariffe e la concorrenza. Imporre ad esempio tariffe a consumo chiare e basate sul costo dell’energia più uno spread massimo, e vigilare sui cartelli. Imporre pagamenti con carta di credito. Quando avremo un governo che sarà più sensibile a queste tematiche prenderò un’elettrica, per adesso capisco perfettamente come si sente l’utente nell’aver fatto da apripista in un paese dove il governo lo osteggia apertamente.
“Poteva essere l’occasione per introdurre una norma che permettesse ai vigili urbani (anzi, più che permettesse richiedesse…) la rimozione dei veicoli termici che impediscono la ricarica.”
Tommy, il problema non è la norma, che esiste già — Codice della Strada, art. 159 “Rimozione e blocco dei veicoli”. https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento.html) — ma il fatto che le polizie locali non riescono ad applicarla (non voglio pensare che non vogliano applicarla!).
Però riescono a multare l’auto elettrica che occupa abusivamente lo stallo senza ricaricare.
Credo che non vogliano (loro o i superiori) possa essere molto vicino alla realtà.
Quindi tesla ha due ore di fermo per colonnina all’anno. Sono dei fenomeni rispetto agli altri gestori, che sono evidentemente degli imbecilli, non c’è altra spiegazione.
L’ha detto lei
Una volta tanto sono d’accordo con lei.
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Il problema non è dovuto agli italiani ma a chi ha pensato che si potesse cambiare tutto di fretta e in maniera semplicistica
questo è un altro discorso, che non c’entra nulla con il problema segnalato dall’utente. E non mi sembra che ci sia nessuno ai poteri che abbia voluto mettere fretta, pure la UE ha deciso che le auto termiche potranno essere prodotte fino al 2035. Alla faccia della fretta….
Vorrei ricordare a tutti che su benzina e gasolio pesano più di un euro al litro di accise,altrimenti i calcoli sarebbero ben diversi sulla economia delle elettriche.
Nulla contro l elettrico…auspico però prezzi più bassi delle auto,più colonnine,autonomia di almeno 800 km teorici che poi in pratica si ridurrebbero a poco più della metà o meno in autostrada…
Beh lo sfogo è più che comprensibile, l’Italia è un paese lento, se son rose fioriranno.. Il motore elettrico è una figata, ma fino a quando avremo questi grossi limiti di accumulo l’auto totalmente elettrica è per pochi. Non tutti sono disposti ad immolarsi per un principio. Penso che sino a quando non avremo un sistema di accumulo davvero performante resterà una nicchia. Poi paghiamo l’energia elettrica più cara d’Europa….
L’auto elettrica per pochi? Con 12.000 km di percorrenza media e il 68% delle abitazioni con posto auto di pertinenza più della metà degli automobilisti potrebbe ricaricare sempre a casa durante la notte. Se dice invece che l’auto elettrica non è per tutti le diamo pienamente ragione
Ma basta con questa media del pollo. 12mila km all’anno non vogliono dire niente, c’è gente che magari ne fa 6 o 7mila ma quando muove l’auto è per farne almeno 200, altro che dividere la percorrenza annua per 365!
Quanto ai box, i dati catastali sono fuorvianti. Tanti sono in realtà tinelli (eh, accatastare come box riduce le tasse, fatta la legge trovato l’inganno), o sono box in cui entravano le 500 degli anni ’60, non certo i mostruosi SUV odierni (anche se elettrici). Alla fine il posto per ricaricare a casa ce l’hanno solo quelli con villetta indipendente, box, e tetto disponibile per un fotovoltaico a completa disposizione. Cioè una frazione infinitesima della popolazione.
Non è “per molti ma non per tutti”: in Italia è semplicemente per pochi, al netto del costo dell’auto.
Ma basta con le chiacchiere, direi. Porti i dati della sua “frazione infinitesima di popolazione”.
A parte il fatto che 200km si fanno tranquillamente con quasi tutte le bev che ci sono sul mercato, se uno 200km li fa più di 10 volte ogni anno, molto probabilmente la sua percorrenza non è 12000km….
I dati sono l’enorme numero di auto parcheggiate in strada. Al punto che uno dei problemi dei Comuni, per non creare malcontento nei residenti, è garantire loro dei permessi di parcheggio gratis anche in zone a pagamento. Tutti i fantomatici garage di questa gente dove sono? È evidente che quel 68% è pura fantasia, la realtà pratica è estremamente più bassa.
@Massimo
se ti metti davanti a un cinema a intervistare chi esce, conteggerai che tutti gli italiani vanno al cinena
idem se pensi a una categoria specifica, cioè chi vive nel centro di una città invece che nelle case più attrezzate della periferia, e in particolare il gruppo che parcheggia in strada
PS: ci sono auto elettriche di larghezza normale:
> parecchie sui 1,74 cm
> Seagull a circa 1,70 cm
> Twingo mi pare 1,66 cm
> Spring 1,58 cm, questa poi entra in ogni box
Alt, eh no, non è proprio così. Intanto vorrei sapere dove ha reperito quel dato del 68%. Secondo, parcheggio pertinenziale non vuoldire parcheggio privato riferito ad un proprietario specifico, non è la stessa cosa, potrebbe coincidere, ma non è detto. Beati quelli che ce l’hanno pertinenziale privato. Avere di diritto il posto auto di fianco alla carreggiata, fuori dall’abitazione, condominio, assegnati dal Comune, non vuoldire che quei parcheggi siano assegnati ciascuno ad ogni proprietario dell’abitazione, degli appartamenti del condominio. Possono scambiarseli tra di loro.
Terzo, è un grosso problema prevedere una wallbox in strada, anzi direi che molto probabilmente non vengono nemmeno consentite le installazioni dal Comune. Quarto, vorrei vedere anche nel caso fosse concesso, dove la metti la wallbox, sotto l’asfalto??? E se ci sono le fognature, i cavi di qualsiasi tipo che devono passare, e se il Comune un giorno dovesse fare dei lavori?, se dovesse essere rifatto l’asfalto, se l’asfalto col tempo crepasse? Sulla ringhiera o muretto dell’abitazione? E faccio passare il cavo esternamente??? Direi assolutamente di no.
Quindi quel 68% molto probabilmente andrà molto ridotto, io presumo almeno dimezzato, come possibilità concrete da parte dei privati. Se parliamo poi dei condomini, che devi chiedere a tutti i condomini il passaggio dei cavi in una zona comune, figuriamoci!
Il dato è ufficiale (Censimento Istat 2001, come abbiamo scritto più e più volte). Non riguarda affatto la carreggiata stradale eventualmente concessa in uso dal Comune, ma la pertinenza dell’abitazione a Catasto. Quindi parliamo di garages, box o posti auto all’aperto ma in aree private di proprietà.
penso che il punto sia l’ordine di grandezza, cioè se non sono 40 milioni, e sono “solo” 20 milioni, sono comunque abbastanza per vendere Bev in quantità anche in questi primi anni
che sono anni in cui la rete di ricarica fuori casa sta ancora maturando ( come numero ma anche come modalità e anche per il discorso concorrenza e prezzi delle ricariche alle colonnine che devono scendere)
https://www.vaielettrico.it/guardate-che-belli-i-lampioni-da-ricarica-di-new-york/#comments
basterebbe mettere questi…
Non è vero che più della metà deglj italiani può ricaricare a casa. Smettiamola di dire stupidaggini. Un conto è avere un posto auto di pertinenza e un altro la possibilità di ricaricarci l’auto.
Non ci siamo mai azzardati a dire che la metà degli italiani può ricaricare a casa. Quindi le stupidaggini le dice lei. Noi sosteniamo che l’auto elettrica è per molti più dei 220 mila attuali automobilisti elettrici, cioè lo 0,2% degli automobilisti italiani
Forse quel 68% di abitazioni con garage non è veritiero nella pratica.. Tutte le abitazioni dal 1980 in giù l’autorimessa non è più agibile in quanto troppo piccola per auto dei nostri tempi almeno per mia esperienza personale..
Mi scusi sig. Massimo Degli esposti ma io ho risposto ad un suo commento che recita testualmente: “Con 12.000 km di percorrenza media e il 68% delle abitazioni con posto auto di pertinenza più della metà degli automobilisti potrebbe ricaricare sempre a casa durante la notte”. poi quando le osservo che non è vero che più della metà degli italiani non ha la possibilità di ricaricare a casa mi risponde che voi non vi permettete di dire questo e che le stupidaggini le dico io?? Mi aspetterei una maggiore coerenza, non è che per difendere il concetto, secondo me assolutamente errato, che l’auto elettrica è per molti si possono scrivere queste cose per poi disconoscerle
Ha ragione, ci siamo spiegati male. Non abbiamo mai detto che metà degli italiani può sicuramente ricaricare a casa, perchè un dato in proposito non esiste. Ma i dati ufficiali disponibili su percorrenza media e posti auto di pertinenza delle abitazioni farebbero pensare di sì. Di certo chi può farlo non sono “pochi”, come sostiene lei. Ci dimostri, il contrario dati alla mano.
“il 68% delle abitazioni con posto auto di pertinenza ”
Eccolo qua!
Ho un box privato in un condominio degli anni 50.
L’elettricità è sotto contatore condominiale.
La distanza tra la mia abitazione ed il box è siderale.
Dovrei far arrivare una nuova linea, con altri costi, altro contratto, altro contatore…
Me li paga lei i lavori di installazione e lo sbattimento di rimanere a casa mentre il tecnico lavora?
Ok, al 68% di 22 milioni di abitazioni sottraiamo uno. A meno che non acceda anche lei al bonus colonnine condominiale, nel qual caso l’80% glielo paga lo Stato.
Però il 12% dei tedeschi scieglie elettrico. Il 15% del mondo sceglie elettrico.
Gli unici che hanno capito tutto siamo noi in Italia col 2,7%… la qualcosa non torna.
Cercate di essere più precisi il 12’/, dei tedeschi che hanno cambiato auto ( per assurdo anche gli stessi tutti gli anni) ecc,ecc
A che punto siamo arrivati… beh di certo quelli che non cambiano auto è difficile metterli nelle statistiche 🤷
Se il governo modifica la normativa.. rendendo legale il V2H (e V2G) per usare la BEV come accumulo (per casa … azienda… stabilizzazione rete) compro la BEV alla moglie..visto che mi piace tanto una seg.B con quella funzione già presente 😁
Probabilmente però, se raddoppiassero (2x uguale benzina a 4 euro circa al litro) il prezzo della benzina in un anno facendo cartello come hanno fatto coi prezzi di ricarica, gli italiani si lamenterebbero di più, magari con le forche e i bastoni
Ma quale forche adesso iniziano anche gli europei e voilà il gioco è fatto.
Mi spiace ma la vedo proprio come Vincenzo.
Dopo quattro anni in cui le auto elettriche sono diventate più familiari ancora mi chiedono quanto tempo ci metto a ricaricare.
E io ho smesso di rispondere.
non siamo francesi, gli aitaliani in piazza non ci vanno piu’…
Oneri e imposte gravano pure sulle ricariche elettriche…e poi bisogna calcolare pure le tasse sui grossisti delle ricariche (ENI & ENEL) che ci vendono l’ energia a 10xPUN … (qualcuno aveva parlato di extra-profitti ?🤔) sui cui dovrebbero pagare delle giuste tasse sui bilanci con super ricavi tanto festeggiati in borsa …
(un po’ come Stellantis che da un lato si esprime -con Tavarez – invocando indispensabili aiuti di stato ed incentivi al cliente, così “loro” non fanno sconti… bilanci con utili record… e compenso CEO stellare….
Tesla M3 da 3 anni e mezzo, appena tornato da un viaggio (4gg) di varie tappe fino ad Avellino, da Piacenza. Poco meno di 2.000 km. Nessun problema per la ricarica, come sempre, uso i Supercharger e dormo in Hotel con la ricarica.
So fi essere fuori moda ( o forse no) ma a me ristoranti e hotel piace ancora scieglerli per millemila motivi che appaghino i miei desiderata
Quando l’hotel è o il ristorante lo farò scegliere al mio cane o alla mia macchina probabilmente sarà il momento di far visita ad uno psicologo
E pazienza se non capite questa differenza
Non è questione di essere di moda oppure no, abbiamo sempre scelto hotel e ristoranti secondo diversi parametri e servizi (ubicazione, disponibilità di posto, tipo di cucina, prezzo, ecc.) il fatto di sceglierli secondo la disponibilità della ricarica è un parametro aggiuntivo, quello che può far scegliere tra due ristoranti preferiti di andare preferibilmente in quello che offre la ricarica o ha una colonnina vicina. Fare l’iperbole per cui si sceglierebbe un ristorante non per la qualità ma per la sola presenza della colonnina secondo la mia modesta opinione è soltanto un argomento fantoccio.
Si può fare anche il ragionamento al contrario: dato che mi fermerò in una certa zona per ricaricare e mangiare, sceglierò di utilizzare una certa colonnina anziché un’altra perché vicino a quella colonnina c’è un ristorante che mi interessa.
Sono d’accordo si può fare tutto ciò che abbiamo detto entrambi tranne che……fermarsi dove ci pare nell’estate memento in cui ne abbiamo voglia
( intendo ovviamente senza aggiungere ulteriori soste) e mi spiace ma per qualcuno questa è ancora una differenza sostanziale
Mi permetta, ma se pretende di andare in vacanza libera (non programmata) con una Citroen Ami, o similare con autonomia di 100 Km allora le scomoditá se le cerca…
Buon giorno Fabio , colpa mia mi sono male espresso
Intendevo che nei miei numerosi medio/lunghi viaggi a parte gli hotel che acquisto con criteri miei la cui ricarica oltre a non essere contemplata da me e anche poco presente se non nelle grandi città e catene alberghiere più importanti i ristoranti o le soste eventuali sono decise al momento e richiedono lo stretto tempo necessario ad espletare i bisogni , siano cibo o toilette o altro
Da lunedì a giovedì ho noleggiato( termica diesel) all’aeroporto di Bari, riunione a Bari stessa pernottamento a Roseto la mattina dopo riunione a Teramo ripartenza per Roma dove la mattina seguente o fatto riunione e poi di corsa all’aeroporto per il rientro zero soste fuori dai pasti e pieno a 10 km da Fiumicino pre-restituzione auto
Tradotto zero sbattimenti o tempo perso
Così è più comprensibile?
Quindi lei rappresenterebbe l’italiano medio. Facciamo un piccolo sondaggio nella nostra community ?
Sig Degli Esposti non so dirle se sono medio ma le assicuro che persone che fanno vite simili alla mia o anche peggio ne conosco parecchie
Io ne conosco molte di più che fanno 50 km al giorno, sì e no. Ma nè io né lei siamo una statistica. La percorrenza media annua e la percentuale di abitazioni con posto auto di pertinenza sono invece dati ufficiali. Ragionerei su quelli
magari se riusciamo ad “esentare” tutti quelli che vivono così..ma coinvolgere tutti gli altri… riusciamo a raggiungere già un buon risultato per l’ ambiente e la salute (di tutti…)
Bnonasera Ivan.S.
La giornata che ha riportato per me sarebbe una giornata tipo da uomo d’affari o comunque che non gira per lavoro con con la propria auto. Nel caso che riporta, l’auto elettrica comporterebbe difficoltà anche perchè per usarla bene dovrebbe conoscerne bene il modello e le stazioni a cui ricaricare (non esiste una completa standardizzazione della modalità di uso della porta di ricarica e dei tempi di ricarica), e nel suo caso convengo che sia più conveniente un veicolo ICE.
Per il sottoscritto che usa l’auto solo per spesa domestica (al lavoro ci vado a piedi) , qualche puntata per corsi di aggiornamento lavorativi e per gite e vacanze, l’elettrico va comunque molto bene, facendo apprezzare il piacere di guida rilassato (ho anche la ricarica domestica).
Per quello che riguarda le soste, avendo la mia auto una batteria capiente, mi permette In ogni caso la scelta dell’hotel o del ristorante senza preoccuparmi troppo di avere una colonnina nei dintorni, poi se ci fosse sarebbe un plus, non un obbligo, le auto elettriche si imparano a gestirle come si è imparato a gestire le auto ICE.
e se il suo ristorante preferito non ha una colonnina vicino?
cosa fa? non ci va più?
Mi sanguinano gli occhi!!
E lei, cosa farebbe?
Se proprio ci tenessi a visitare quel ristorante sicuramente mi organizzerei con una diversa tappa di ricarica, non c’è bisogno di stressare sempre il caso peggiore spacciandolo per impossibile.
Intanto il ristorante deve trovarsi al di fuori dell’autonomia dell’auto, lontano da colonnine, senza possibilità di ricarica (stia tranquillo che saprei essere molto convincente col proprietario sull’opportunità di avere la possibilità di caricare).
In un’ora e mezza di ricarica su una AC si caricano circa 16 kWh per un rabbocco di circa 100 km, roba che fermandosi ad una colonnina veloce e caricando a 100 kW sono ben 10 minuti di ricarica, ovvero ristorante preferito in c..o ai lupi più dieci minuti di tempo “perso” a sgranchirsi le gambe, una tragedia epocale! 🙄
Mi sa che qui gli occhi sanguinano alla gente che ha un minimo di buon senso…
Il mio ristorante preferito sta al max 50km da casa. Se mi sposto per vacanza non è necessariamente il ristorante il problema, vado dove voglio, avendo una batteria con una capienza oltre i 70 KWh. Ovvio che il mezzo deve essere adeguato al viaggio, mi dica se lei con una Smart ForTwo (a benzina o elettrica fa lo stesso) va al Suo ristorante preferito in 4 persone: se ci deve andare con quell’auto deve fare 2 viaggi.
Concordo al 100%.
Conosco tantissimi che si muovono con i loro amabili cani 🐶🐕 che progettano tutti i loro spostamenti (dove.. come.. quando!) in funzione della esigenza delle loro bestiole… Per qualcuno è una schiavitù…per altri un dolce impiego del cervello…
Ci sono persone che sono motivate nelle loro scelte…e le perseguono adattandosi …altri che non muovono un dito…
Io preferisco i primi…. (anche quando non condivido le loro scelte)
Infatti la mia era una battuta , per non essere troppo brusco ci ho aggiunto il cane ma ovviamente il riferimento era esclusivamente per una macchina di qualunque tipo.sia
👍avevo capito anche l’ ironia 😁(sempre gradita)..ma anche io ho scritto di casi che conosco bene (avendoli in famiglia 🐕🐶🐈) e vedendo quante “dolci complicazioni” comporta ..
L’ importante è non essere tranchant … come alcuni che fanno del loro modo di vivere un modello unico…
Io nel mio piccolo sono abituato a cercare di dare informazioni e suggerimenti a quelli che magari pongono dubbi e problemi (anche per “deformazione professionale”…dopo tanti anni in assistenza a clienti 😂).. cercando di suggerire la soluzione più adeguata al caso specifico..
Buon weekend 👋
A me la MG4 arriva Martedì pomeriggio… non incoraggiatemi così per cortesia.
C’è chi diventa parte dei problemi e chi invece cerca le soluzioni. Se ne parla da mesi se non da anni… La BEV senza wallbox in garage va presa se nel raggio di 500-600mt da casa hai più di una colonnina e normalmente disponibili (non di quelle sovraffollate o a usate abitualmente). In ogni caso uno che ha la Model 3 se viaggia su lunghe tratte ha i Supercharger sempre disponibili e veloci e se gira in città ha bisogno di caricare ogni 2-3 settimane, quindi ci si può ben organizzare… Io sono stato 4 anni senza wallbox in garage senza alcun disagio… Entro 500 Mt ho 4 stalli e andavo a caricare il sabato mattino, mai tutte piene. Consiglio: procurati App e card Electroverse (di Octopus). Oltre a tariffe migliori di altri operatori anche in roaming, hai accesso a colonnine di innumerevoli operatori (tra cui Volvo, Porsche, Elli, Ewiva, FreeToX, Duferco, Route220, Neogy, ecc. più o meno famose) che ampliando la possibilità di carica.
Se hai il garage nessun problema ma davvero nessuno
Senza manco per sogno salvo essere fortunato ad avere una colonnina sotto casa
Non ho il garage ma posso caricare a casa. Ho anche una colonnina pubblica a fianco casa.
Grazie tante. Io caricherò a casa per la maggiorparte, ma vedrò di fare subito richiesta della card electroverse
scaricati subito anche l’app TariffeEV 😉😁 e dai un’occhiata…
Grazie Damiano. Fatto. Questa “tariffeEV” è la pietra angolare per la ricarica EV.
Una stele di rosetta della ricarica BEV. Bravi.
Attenzione però, ma so che già lo saprai, Electroverse non è assolutamente la più economica, io ho preso la loro card quando qualche settimana fa avevano tirato giù il prezzo alle HPC, arrivata la card i prezzi li avevano già rialzati di parecchio. Meglio Northe e Repower, ugualmente interoperabili. Poi, come detto da altri, è utile l’app tariffev
Sono proprio questi sbattimenti che non tutti sono disposti a subire… come spesso avevo commentato: fornirsi di cavi ricarica lunghi, parcheggiare dietro l’auto “fuorilegge” e ricaricare…
Sará lui poi a sbattersi a chiamare i vigili…
Da qualche punto dobbiamo partire.. e se ci fosse qualche giornalista che poi fa un articolo sul giornale sarebbe il top… si comincerebbe a fare visibilità sul problema… qualcuno comincia?
in effetti l’occupante abusivo di una postazione di ricarica preclude la mobilità di una persona che non ha (molte) alternative in giro….
è quasi un “sequestro di persona” …😮😒
Basterebbero pochi ausiliari del traffico agguerriti e multe salate, e l’italiano medio (anche il più tonto) impara la lezione. Non servono i vigili, servono le MULTE. Nella mia citta’ in centro abbiamo una colonnina ancora spenta ma nessuno ci parcheggia… Indovinate perché!
Magari occorre dotare tutte le colonnine di ricarica con un sensore presenza: se entro 5 minuti non viene collegato il cavo e inizia la ricarica Scatta una foto e la invia direttamente al Comando Polizia Municipale del Comune ove è installata…
Così si evitano tutti i furbetti… compresi quelli con BEV che non ricaricano ma posteggiano soltanto.
“è quasi un “sequestro di persona” …😮😒”
anche chi, con cavo lungo, si parcheggia davanti all’occupante abusivo, fa quasi un “sequestro di persona”
Infatti… È “violenza privata”… in entrambi i casi…
Io ho una proposta per le colonnine guaste o non attivate , inondare di segnalazioni i gestori a quel punto gestirle ha un costo maggiore della riparazione
Così poi ci risponderanno “non abbiamo potuto riparare le colonnine a causa del troppo tempo usato per rispondere alle segnalazioni” 🙂 🙂
Saremo anche pochi ma bisogna fare gruppo. Anche le segnalazioni sui social a livello di immagine non sono il massimo per i gestori quando arrivano da diversi utenti
Suggerisco inoltre, come già fatto e come qualcuno ha seguito, lasciare una valutazione negativa, chiara ed esaustiva, su Trustpilot, portale di riferimento a livello globale per recensioni alle aziende. Qualche bella valutazione negativa per BeCharge, Enel-x e A2A e magari cominciamo ad abbassare un po la cresta, su costi e manutenzione.
Segnalazioni da mandare magari in CC ad idonea Associazione Consumatori pronta a promuovere una ClassAction in casi di numerose e ripetute segnalazioni?
Le class action sono l’ultima spiaggia, è dura farle ammettere. In ogni caso le segnalazioni numerose alla fine producono i risultati anche se prese singolarmente sembrano cadere nel vuoto. Nelle aziende ci sono manager dedicati alla soddisfazione del cliente e se molti clienti lamentano un problema questi manager chiedono conto agli operativi dei motivi e chiedono soluzioni.
Vero…conto di più sull’interesse di Stellantis di dover vendere qualche elettrica anche in Italia. Se vuole avere vendite sufficienti a mantenere i turni alle catene assemblaggio.
Anche Imparato anni fa dichiarò che tra colonnine ed incentivi preferiva le prime….