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Ho una ibrida plug-in e ricaricarla è mio diritto

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La Seat Leon ibrida plug-in in ricarica: 60 km di autonomia in elettrico.
Ho una ibrida plug-in, una Seat Leon, e ricaricarla è un mio diritto. Lo scrive Giulio in risposta a un altro lettore, Paolo, che lamentava di trovare le colonnine spesso a lungo occupate da auto col doppio motore. Vaielettrico risponde.

ho una ibridaHo una ibrida plug-in, che ricarico (piano) a casa…

“Scrivo in risposta al post del signore possessore di una vettura elettrica per l’occupazione da parte dei possessori di ibride plug-in (PHEV) delle colonnine. Inizio descrivendo il mio caso: io sono fiero possessore da più di un anno di una Seat Leon PHEV (versione 204 Cv, autonomia dichiarata intorno ai 60Km). Ho scelto questo tipo di alimentazione perchè mi permette di fare il tragitto casa lavoro (andata+ritorno 40Km) in elettrico. E riservare il motore termico alle (poche) vacanze, dato che ho la possibilità di caricare la vettura in garage tramite presa domestica alla potenza di 2kW. Potenza che spesso riduco a 1.4kW, per caricare la batteria lentamente e non occupare il mio contratto da 6kW)

ho una ibrida…ma nelle colonnine trovo le AC occupate da chi potrebbe usare le DC

Il problema sorge appunto nei lunghi viaggi o quando un top-up di corrente a 3.4kW farebbe comodo. Allo stesso modo di come il possessore precedente si lamenta dell’occupazione delle colonnine, noi stessi potremmo lamentarci. Di che cosa? Del fatto che, più di una volta, i possessori di auto elettriche tipo Tesla o comunque dotate di sistema di carica in DC usano il cavo AC. Impedendo a noi (che ovviamente la DC ce la sogniamo) di caricare la vettura. Per chi è di Modena, il centro commerciale GrandEmilia è un esempio lampante in cui un possessore di Tesla si rifiuta di caricare in DC. Per concludere: non trovo giusto dire che chi ha la PHEV ha meno diritto di occupare una colonnina in carica AC, se carica la vettura. Perché a questo punto verrebbe da imporre, nelle colonnine miste DC/AC di caricare le BEV in DC e lasciare libera le AC per chi non può usare altro. Giulio Rayneri
ho una ibridaRisposta. È ovvio che, come abbiamo già scritto in risposta a Paolo, ha pieno diritto di ricaricare anche chi guida un’elettrica plug-in. E non vorremmo che nascesse una contrapposizione con chi invece possiede una EV. Il problema si risolve  non solo aumentando il numero delle colonnine pubbliche, di tutte le potenze. Ma anche facilitando la possibilità di ricaricare a casa, soprattutto nei grandi condomini. Con potenze e costi ideali per tutti, ma in particolare proprio per le plug-in.

Di quali colonnine ha bisogno chi vive in città? Guarda il video-short

TAG: Ho una ibrida
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49 COMMENTI

  1. In questa diatriba vale più che mai il detto “la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri”… mi spiego.
    Fatto salvo che ognuno ha diritto di caricare e caricare dove preferisce (la ricarica DC costa di più della AC, se uno non ha fretta quindi meglio AC – anche perché stressa meno la batteria).
    Quello che non è corretto (e la gente se ne accorge) è di forzare la ricarica a livelli di potenza molto più bassi di quello che permetterebbe quella colonnina per sfruttare lo stallo senza dover cercare parcheggi (per esempio mentre si fa shopping)… è anche una questione di educazione e rispetto per gli altri: se devo ricaricare (diritto assoluto) lo devo fare nel minor tempo possibile per lasciare la possibilità anche agli altri.
    Traslando sulle endotermiche è come se uno andasse al distributore e dicesse al benzinaio “mettici 2h a farmi il pieno” e intanto se ne va a fare spesa… e intanto si forma la coda di automobilisti indignati..

    • Buongiorno,
      come scritto nel primo capoverso (non bisognava leggere molto oltre il titolo) la lettera nasce in risposta a chi ci accusa di occupare il posto a chi ha potenze di carica maggiori. Buona giornata

  2. “ho la possibilità di caricare la vettura in garage tramite presa domestica alla potenza di 2kW. Potenza che spesso riduco a 1.4kW, per caricare la batteria lentamente e non occupare il mio contratto da 6kW”

    Riguardo a questa affermazione mi permetta di dire che con i suoi 6 kw può tranquillamente caricare (immagino nelle ore notturne) alla massima potenza, eviterà dispersioni di energia (più la potenza è bassa più energia si disperde generalmente).

    Sempre che di notte non faccia il panettiere… 😅

    • Mi permetta di spiegare meglio questo punto: preferisco ridurre la potenza di ricarica per salvaguardare al massimo lo State of Health della batteria, essendo a casa mia ho tutto il tempo per caricare lentamente, cosa che non faccio quando sono fuori, appunto per non togliere le colonnine a chi ne ha bisogno.

      • Come preferisce. Sappia solo che una buona quantità di energia così si disperde.
        Una ricarica giornaliera anche a 16A alla batteria fa il solletico, poi ognuno a casa sua fa quello che vuole e lei sicuramente così fa danni (limitati) al suo portafogli ma non certo all’auto che starà benone a lungo. Saluti.

        • La ringrazio, conti che la corrente a casa la pago ancora 0.02 euro kilowattora (ho ancora la tariffazione di ingresso, l’aumento è stato bloccato per legge ad agosto scorso), terrò presente il consiglio.

          • anche io pensavo come te di “salvaguardare la batteria” ma in realtà, per le auto non è come per il cellulare, vai a tenere la climatizzazione attiva molte più ore, quindi vai a stressare l’impianto maggiormente, già la 10ah è una ricarica lenta rispetto i 7kw e ancor più rispetto i 20kw (che la mia ha come optional).

            Tra la 6ah e la 10% potrebbe significare consumare anche un 70% in più, non è poco

            Dubito poi che paghi 0,02, saranno 0,17-0,20, considerando gli oneri proporzionali di sistema. Ora siamo sui 0,35-0,45 coi nuovi contratti.

          • Non riesco a rispondere a Simone, la mia tariffazione fortunatamente per me è ancora bloccata alla data del mio trasloco, doveva essere aumentata il 31 agosto scorso, ma per legge sono stati bloccati gli adeguamenti tariffari. Confermo che pago veramente poco, non lo nego.

          • Comunque davvero, ho fatto le misurazioni, per una carica sfioravo i 16kwh a 6ah, ma a 10ah scendevano a 12kwh (per caricare 10,9kwh), per quanto ti costi poco, i 4kwh di differenza se li mangia il sistema di climatizzazione delle batterie, che lavora per ore in più, come resta sotto carico l’impianto di casa ecc.

            A dicembre però ho avuto un aggiornamento importante e non ho rifatto la prova, ma l’auto fa oltre 10km in più con basse temperature, chissà cosa perdo in ricarica ora.

  3. Da ex possessore di plug in dal lontano 2017 poi passato felicemente all’elettrico posso dire che la “colpa” delle plug in è che caricano troppo lentamente. Dovrebbero obbligare le case a produrre plug in che caricano a 11 o al minimo 7,4 per evitare soste di un’ora o due per produrre autonomie in elettrico ridicole.
    Io stavo (legittimamente sia chiaro) un paio d’ore in carica per garantirmi si e no 30 km di autonomia elettrica.
    Tutto legittimo ma mi rendevo conto di essere un po’ ridicolo rispetto a chi in quelle due ora avrebbe immagazzinato energia per farsi 150 km invece.
    Ripeto, la colpa non è del possessore della plug in, ma di chi l’ha prodotta con quella ricarica lentissima in rapporto all’autonimia elettrica.

    • La Volkswagen assicura che la prossima generazione delle sue plug-in arriverà a 100 km di autonomia in elettrico con ricarica in corrente continua. Vedremo.

    • La mia carica a 24kw come optional e 7,4kw di base (che poi è il più comune), sono d’accordo che ricariche a 3-4kw non abbiano senso…
      Però, ora le poche colonnine ti costringono a rimuovere l’auto terminata la ricarica, ma se sei a lavoro o visiti una città, o fai un’escursione e magari stai a 5 o 10km di distanza?
      Beh carica lenta e gli altri si attaccano.

      Per questo motivo sono contrario alle colonnine, ma andrebbero fatti degli “hub” delle canaline con tante prese in tutto il parcheggio, senza posti riservati, sul totem 2 opzioni:
      l’opzione “comunista” dove suddivide la potenza disponibile, a prezzo scontato, tanto hai tempo
      l’opzione “ho fretta”, prezzo pieno, ma poi ti levi dai piedi quando finisci.

  4. Sarebbe stato il caso di far notare tuttavia a Giulio che sì, lui ha tutto il diritto di usare le colonnine con la sua PHEV, ma che il discorso che le Tesla dovrebbero usare le DC solo perché posso farlo è decisamente inappropriato, perché le DC non sono un’alternativa alle AC ma servono per scopi diversi in situazioni diverse.

    • Buongiorno Mauro, visto che parli con me permetti la risposta. Ovviamente era una esagerazione visto l’articolo precedente che accusava i possessori di plug-in di fare un danno perché occupano un servizio fornito. Posso essere d’accordo con il collega sopra che anche io vorrei avere 7.5 Kw di capacità di carica, ma non li ho, quindi cosa posso fare? Vado a benzina perché forse se appoggio la macchina in carica alle colonnine arriva uno con il bev e gli ho rubato il posto?

      • Io ho scritto che hai tutto il diritto di usare le colonnine con la tua plugin. Quindi questo mi pare chiuda il discorso, da questo punto di vista.

        Ciò che contesto è il discorso opposto: capisco che l’hai scritto per provocazione, ma proprio non sta in piedi. Le DC non si usano come le AC e non servono per il medesimo scopo. Oltretutto in un altro messaggio scrivi che dal body computer si può modulare la velocità di ricarica: ma questo NON si può fare con le colonnine in DC.

  5. Siamo alla follia assoluta. Ma chi ve lo fa fare? E poi quale risparmio con l’elettrico? Ma fate bene i conti una buona volta.

  6. Scusate ma la differenza è stra evidente. Una colonnina è un distributore. Una plug in non ha problemi di rimanere a terra e spesso usa la colonnina per parcheggiare a gratis peraltro per molte ore vista la potenza di ricarica. Una elettrica deve ricaricare come al distributore. Per fare un paragone sarebbe come se un diesel al distributore occupasse lo stesso per caricare lentamente l’ad blue. Quelli dietro che devono riempire il serbatoio di diesel ti linciano. Elementare watson

    • Esistono già le tariffe di occupazione quando la carica è finita e sono stato ben attento a tornare e spostare la macchina nel caso. Poi non capisco il paragone: sto caricando corrente al massimo delle capacità della vettura, al massimo il tuo paragone vale per chi con una vettura come dicevo dotata di carica in DC mi occupa il posto ac

      • La ricarica in DC costa di più di quella in AC, perchè dovrei pagare di più per lasciare il posto ad una plug-in? E magari pagare anche la tariffa di occupazione perchè la ricarica è finita prima dei miei acquisti? Ogni auto ha le sue limitazioni, se la AC non è disponibile andrà a benzina, ma non trovo giusto chiedere ad altri di spendere di più per permettere a lei di risparmiare.

        • Le plug-in devono avere la batteria carica, altrimenti consumi di più e spendi di più. Quindi il problema è semplicemente ribaltato su un altro, perché allora quello con la plug-in ha il dovere di spendere di più?
          Ragazzi, ma ancora con la pay per use?

        • Qualsiasi vettura tramite body computer o app permette di modulare la ricarica, quindi la tariffa di occupazione Lei potrebbe non pagarla. Ciò detto, come scritto nell’articolo, se Lei sostiene che io ho meno diritto di occupare una colonnina con i miei miseri 3kW di potenza assorbita, io posso sostenere allo stesso modo che Lei, avendo la possibilità di caricare in DC dovrebbe farlo

          • Ripeto, a parte consigli che facciamo finta non abbia postato, una macchina elettrica va ad elettricità. Una plug-in no. Una plug-in non starà MAI a terra. Una elettrica, se non trova una colonnina libera SI. Quindi dire io sto tutto il giorno a 3 kw per fare 50 km in elettrico è una bestemmia contro l’elettrico. E inoltre non serve a risparmiare ma a parcheggiare in centro senza pagare il parcheggio. Spero che in futuro mettano semplici prese 3 kw per le plug-in che infatti in Italia, popolo di furbi, spopolano.

          • Hanno no. La Zoe carica sempre al massimo disponibile dalla colonnina e senza nemmeno poter gestire il soc, va al 100% punto. Quindi non tutte possono modulare ne scegliere quando fermare la carica. Parlo di AC.

  7. Io penso ci sia da tenere in considerazione anche un altro aspetto. Tenere la colonnina occupata oltre il dovuto costa e ricaricare un’elettrica a massima potenza ti obbliga ad andare a spostarla dopo pochi minuti. Molto più comodo (e molto più stronzo) ricaricarla lentamente, se tanto so che devo fare il pomeriggio al centro commerciale a fare shopping, e non dovermi preoccupare di spostarla e trovare successivo parcheggio…

  8. Non so se ce ne rendete conto, ma sono proprio questo genere di discussioni che fanno dire, a chi come me ha tanti dubbi sulla praticità dell’elettrico, puro o ibrido, ………ma chi me lo fa fare!

  9. aggiungere all’articolo: la facilitazioni normative devono valere anche per i luoghi di lavoro, perchè caricare di giorno fa bene al sistema.

  10. Scusate, ma mi pare assai naturale che un pendolare dell’hinterland (per fare un esempio) che parte con la sua plug in con un massimo di 60 km di autonomia od anche molto meno, raggiunta la metropoli e percorsi una trentina di km abbondanti debba necessariamente ricaricare per non rischiare di rimanere a secco al ritorno. Necessità molto meno sentita dallo stesso pendolare che avesse una qualunque Bev, anche quella con l’autonomia più scarsa, che gli consentirebbe di caricare comodamente a casa senza patemi d’animo.

    Caspita, mettersi a fare la guerra sull’occupazione degli stalli è del tutto illogico, anche perché pure le Bev hanno velocità e tempi di ricarica assai dissimili e chi ha diritto a stabilire quale sia il tempo giusto per occupare uno stallo?

    E tutto l’elogio della lentezza e della bellezza di sostare e ricaricare mentre si pranza e passeggia che, con toni da elegia, viene sovente fatto dagli utenti, se ne va a quel paese solo perché una plug in sosta per mezz’ora di troppo? Allora diciamo la verità ovvero che, fino a quando gli stalli erano sempre liberi, magari era bello fermarsi esattamente davanti alle porte di Bergamo alta e ricaricare alla faccia di tutti gli altri che non trovavano nemmeno il parcheggio a pagamento ed ora che, magari, qualche “barbone” con la plug in si permette di sostare anche lui, è un mezzo scandalo (so che le plug in costano come le Bev, ma qui molti le vedono come il fumo negli occhi e prenderli in giro ci sta, eccome). Contessa, dove andremo a finire di questi tempi:)

    Ovviamente sono ironico ma, alla milanese: stiamo un po’ tutti “schisci” perché, quando saremo tutti in elettrico, i parcheggi torneranno ad essere pochi per tutti, perciò cominciate ad abituarvi. Magari anche a farvi la salita a Bergamo alta in funicolare o a piedi perché è tutta salute.

    PS: io per uscire dalla città per lavoro spesso uso biciclettina pieghevole “muscolare” di una nota casa francese più treno regionale, inquino sicuramente meno di qualunque veicolo e piazzo la bici dove mi pare. I 100 Euro e rotti meglio spesi di sempre e, se anche solo il 20-30% delle persone facesse come me, non ci sarebbero più ingorghi in tangenziale.

    • E questo è un altro cartellino da comprare. Bella Luca, un ragionamento lucido, ben argomentato e perfettamente esposto. 110 e lode con plauso accademico, commenta più spesso.

      Oggi la settimana era iniziata male ma sta recuperando alla grande. Ragazzi miei ma fino a oggi dov’eravate? Il mondo ha bisogno dei vostri contributi (o almeno io ne ho bisogno).

      Solo una curiosità: come mai la bici pieghevole e non il monopattino? Lo fai per stare in forma? (non è una presa in giro, è una domanda serissima)

      • La bici normale, una city quasi mountain bike, ce l’ho da sempre ma onestamente a Milano è scomoda e pericolosa. La pieghevole l’ho presa per caso perché dovevo andare a ritirare la macchina nuova fuori città, non vicinissimo alla fermata della metro, così ho pensato di fare metro + bici e poi di metterla nel (modesto) bagagliaio della mia vettura. Dopo di che mi è venuta voglia di usarla più spesso perché è piccolina, la metti dove vuoi, è molto meno ingombrante di una bici normale e, al limite, puoi salire (a passo d’uomo) sul marciapiedi per brevi tratti senza accoppare nessuno etc. e, tutto sommato, fa pure bene:)

    • Scusa ma una plug-in non sta MAI a secco! Una elettrica si. Questa è la differenza fondamentale. Per la prima ricaricare è un vezzo, per la seconda necessità! Inoltre se con elettrica carichi di media a 11 kw mentre plug a 3 direi che la differenza non è 30 minuti. Inoltre le plug vengono caricate al 100, le elettriche quasi mai.

  11. PREMESSO CHE OGNI AUTOMOBILISTA PUO’ CARICARE DOVE GLI PARE….
    Qual’è il problema?
    Ma se andiamo al free to x e troviamo una nissan leaf del 2015 che carica su una colonnina a 300kw?
    Fa ridere ma sia mai?
    Il punto non sarebbe questo ma bensì altro.
    Ho un contratto da 6kw… e vado al centro commerciale a caricare?… mah .. forse c’è qualcosa che non va…
    o al centro commerciale è gratis…
    ALLLORA…. .. bravo!!! .. ma se trovi quello più furbo.. uno con la Tesla tipo… che arriva lì alle 4 del mattino e mette l’auto sotto carica… hai voglia…
    Te la stacca al pomeriggio.
    Altrimenti la colonnina costa sempre più di casa e magari a casa è gratis con il fotovoltaico.
    Certo… sta nell’ordine delle idee una cosa lampante….
    Ti GIRANO I MARONI quando vedi che t’arriva una plug in che si parcheggia nell’unica colonnina disponibile e il proprietario scende e se ne va su altra auto che l’accompagna.
    Sono distorsioni che verranno un pò alla volta appianate con le nuove colonnine
    quelle del BONUS COLONNINE DRAGHI MELONI.
    Arriveranno nel 2029, dopo l’elezione di B. a presidente della repubblica.
    Saranno tutte brandizzate FORZA ITALIA ELETTRICA e appena attaccherete la presa tipo due partirà il jingle. Se poi ci attaccate la ccs combo ci sarà persino il sospiro di una velina (alquanto erotica come idea)… altro che Eni station con le frasi in dialetto.

    PS: Ciao colonnine!!!

  12. Hai perfettamente ragione.
    Pensa che la mia auto è presa spesso di mira, perché a loro dire carica lenta in DC. Ho letto il post a cui ti riferisci e non vale affatto la pena di commentarlo.

  13. Trovo l’osservazione da “io sono più elettrico di te” di Paolo molto poco costruttiva, come il lettore.

    Chi ha un’elettrica manterrà la presa occupata lo stesso tempo di una PHEV, perché la batteria di una EV è molto più grande e quindi, anche a 11kW, qualche ora ci deve stare sempre.
    Considerando che in 3 ore, nella stragrande maggioranza delle EV, con 11kW carichi si e no il 50% della batteria, mi sembra una polemica sterile… appunto da “io sono più elettrico di te e ho più diritto”.
    Per questo motivo, io da possessore di PHEV, ho acquistato un cavo Tipo 3A. Carico a 2kW nella maggior parte delle colonnine, ma sono sicuro di trovare la presa libera e aspettare 1 ora in più non mi crea alcun problema e non lo crea a chi vuole caricare a potenze superiori.

    Il problema non è tanto “quanto ce l’abbiamo lunga” la ricarica, ma quante prese ci sono. Un altro problema sono gli abusivi.
    Quindi smettiamo di fare i soliti e darci addosso per qualsiasi cosa o pretendere maggiori diritti quando non ne abbiamo.
    Stiamo diventando tanti con una presa sulla macchina, quindi i problemi REALI a mio avviso sono due:

    1- Gli abusivi che occupano gli stalli da incivili
    2- Servono più prese

    Io sono sempre stato un grande sostenitore di più prese a bassa potenza che ad alta potenza.
    Se invece di mettere 2 colonnine con 22kW erogabili, ne mettessimo una da 22kW e 8 da 3kW saremmo tutti più felici.

    • Mi sembra che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino e basta.

      Ho una BEV allora voglio colonnine in DC da 300kW.
      Ho una twingo allora voglio tutte le colonnine in AC a 22 kW.
      Ho una plug-in allora voglio tutte le colonnine in AC a 3 kW.
      Ho una Leaf allora voglio tutte le colonnine con la presa Chademo.

      Ci vogliono più colonnine. Punto.

      • Ciao Marcos, non mettermi in testo frasi che non ho scritto. Non voglio colonnine AC 3kW, semplicemente trovo poco corretto che ci si accusi di occupazione abusiva. Tanto che mi sono organizzato per portarmi dietro anche il cavo per collegarmi alle poche colonnine che ancora hanno la presa di ricarica industriale blu (detta 3A mi pare), sacrificandomi su quella se necessario per non occupare 22kW per caricarne 3. Sul fatto che servano più stalli, siamo tutti d’accordo, ma non ci accusiamo a vicenda di occupazione.

  14. Esatto. Aggiungerei solo che tutti i conducenti – di elettriche e di plug-in – devono assolutamente evitare di lasciare l’auto collegata dopo che la ricarica è finita, come invece purtroppo accade abbastanza spesso.

    • Questa Luciano é la prima regola ma aggiungerei anche il divieto di ricaricare oltre l’80% .. Dopotutto é questione di software delle colonnine..

      • Scusa e ora se ne esce anche con il divieto di caricare al 100? Ma scusa, perché? Considera che le plug-in vengono sempre caricate al 100. Le elettriche mediamente no ma sulle colonnine a 11kw la ricarica è costante fino al 100%. Peraltro almeno per la mia auto è obbligatorio ogni mese a caricare al 100 per equilibrare la batteria. Quindi ripeto, perché on si dovrebbe? E le plug-in si? Con 6 ore a 3kw carichi 18, peraltro con perdite elevate. Con 6 ore a 11 carichi con meno perdita a 66 quindi praticamente quasi qualsiasi elettrica media e ci fai 500 km… Contro 50!

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