Ho scelto l’auto aziendale elettrica, ma il Fisco…

chi inquina non paga

Come va tassata la ricarica effettuata nel proprio garage dal contatore domestico di un’auto aziendale elettrica ad uso promiscuo? Come rimborso spese o come un benefit? Inviate i questiti a info@vaielettrico.it.

La mia auto aziendale elettrica è in uso promiscuo: per l’Agenzia delle Entrate la ricarica domestica va tassata come un benefit

Visualizza commenti (30)
  1. Buongiorno ho letto un po’ di commenti e molti strampalati. Tipo fatti rimborsare sotto forma di buoni pasto che costituisce chiara violazione della normativa tributaria e altri che alludono alla gratuità

    Premetto che mio padre, mio fratello, mio zio, i miei cugini, mio nonno (insomma tutti i miei parenti tranne me) sono o sono stati imprenditori e che quindi mastico di aziende e fisco…

    La questione è chiara e visto che siamo in Italia lo sarà ancora di più: in genere per un’azienda è vietato “scaricare” costi che facilmente potrebbero essere oggetto di abusi..

    quindi una tuta da meccanico la puoi scaricare ma non la tuta da ginnastica anche se in linea di principio potresti usare a fini lavorativi (ma io ci lavoro con quella!!! Non frega niente…), così come un abito elegante per chi deve “presentarsi bene”, non è scaricabile; per il carburante è un casino, e quindi come molti di voi sapranno ci sono carte o schede carburanti dove devi segnare la percorrenza chilometrica e in caso di controllo la finanza controlla litri comprati su percorrenza effettuata ; mio padre ebbe problemi perché da un controllo un furgone fece 100 litri di gasolio ma il serbatoio aveva una capienza di 80 litri (gli operai avevano preso 20 litri o per loro, rubandoceli o più probabilmente per una tanica per il generatore da cantiere), ma la multa arrivò e non ci puoi fare niente…
    Per assurdo altrimenti un contadino potrebbe comprare una Lamborghini per trasportare patate e scaricarla…

    quindi, tornando a noi, se uno ricarica a casa è vero che ha la wallbox che certifica che quei 100 kw/h sono andati in una vettura e non ad alimentare la casa, ma non c’è certezza che la macchina ricaricata sia quella della tua ditta, potrebbe essere quella del coniuge o addirittura quella del vicino dietro compenso!
    Quindo visto l’alto tasso di probabile evasione…. Non si può fare!

      1. abolite nel 2018, vero! per essere sostituite da documento elettronico quindi? cosa si aggiunge o toglie al mio ragionamento? ahaaa saperlo…..

        1. Perché, il carburante pagato con card aziendale, chi certifica che sia finito nell’auto aziendale e non in quella privata della moglie?
          O nella macchina dell’amico che te la paga metà prezzo?

          1. effettivamente.. in realtà la differenza formale (ma riconosco non sostanziale) è:

            1) le pompe di benzina sono aperte al pubblico e sorvegliate

            2) fa fede il chilometraggio quindi se uno con la propria golf percorre 50.000km con 8.000 litri di gasolio….

            mi si dirà per il punto 2 è uguale per la elettrica e sono d’accordo.. nella fattispecie credo che i consumi elettrici siano materiale sconosciuto per i decisori e quindi quando hanno sentito.. il problema che suona “se uno ricarica a casa con colonnina che registra le quantità può scaricare?” la risposta è no!!!!!

            ma mi arrendo posso aver detto una mezza cassata ab origine…. attendiamo un commercialista, se c’è, che ci illumini

    1. Alessandro D.

      -altrimenti un contadino potrebbe comprare una Lamborghini per trasportare patate e scaricarla…-

      Se fosse una Lamborghini Spire potrebbe anche farla franca. 😂

  2. Fatemi capire: hai a disposizione un’auto che non hai pagato, puoi usarla sia per lavoro sia privatamente e le ricariche ti vengono completamente rimborsate dall’azienda;
    Cioè, per girare tutti i giorni, ferie comprese, non spendi un soldo, non hai nemmeno dovuto acquistare l’auto.
    E ti lamenti se per qualche volta usi la corrente di casa per ricaricare, perché non te la possono rimborsare?
    Ti lamenti per qualche manciata di € non rimborsati ogni mese a fronte di centinaia di € mensili ( già solo di acquisto ) non spesi?
    Perché per ricaricare la mia id3 che ho pagato io di tasca mia, a casa spendo 0,2€/kWhx58kWh=11€ !!!!!!
    11€ per fare 0-100% !!!!!
    E tu non lo fai perché ricarichi quanto ti basta per andare ad una HPC per ricaricare gratis!

    E ti lamenti anche?
    Ma sul serio?

    1. Prima di tutto, l’auto ad uso promiscuo è parte della retribuzione, non è un regalo.
      In secondo luogo, l’azienda rimborsa anche se la ricarica viene fatta alla colonnina pubblica dove il costo per kwh è maggiore.
      Quindi certo che uno si lamenta. Caricando a casa e venendo rimborsati, il datore di lavoro risparmierebbe ed il lavoratore avrebbe la comodità di poter ricaricare a casa durante la notte.

      1. L’auto ad uso promiscuo è parte della retribuzione.
        Certo, ma vogliamo pesarla economicamente?
        Quant’è la trattenuta mensile?
        Molto inferiore a rata/costo di acquisto spalmato + costi di carburante, bollo e manutenzione.
        Non prendiamoci per i fondelli, per favore.
        Il risparmio rispetto a doverli sborsare per acquistarla è enorme.

        Per quanto riguarda la ricarica pubblica, l’azienda acquista un abbonamento tipo BeCharge e via.
        Il costo diventa molto simile a quello casalingo.

        1. Quindi la tua disquisizione non è sull’oggetto della lettera, ovvero l’assurdità che non sia possibile ricaricare da casa ed essere rimborsati, ma è sulla retribuzione di Marco che, includendo un’auto ad uso promiscuo, è a tuo parere eccessiva, ho capito bene?

          1. No, no hai capito.
            Dico che, avendo già molte agevolazioni, se anche dovesse, per qualche volta, ricaricare a casa senza rimborso, non dovrebbe strapparsi i capelli.
            Ricaricare a casa una batteria da 60kWh, già grandicella, quindi, costa circa 12€.
            Facendo 0-100%.
            Ogni tanto, proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno e non soffermiamoci solo sul mezzo vuoto.

            Un’altra considerazione: la tariffa di casa è per una utenza familiare.
            Non per una azienda.
            Se sei azienda, paghi di più.
            Quindi, essendo l’auto di una azienda, perché dovrebbe scaricare?

            Ah, per inciso: sono contro queste facilitazioni, se è per lavoro la si usa per lavoro
            Se la vuoi per uso privato, compratela!!!!!

          2. @Andrea
            “sono contro queste facilitazioni, se è per lavoro la si usa per lavoro
            Se la vuoi per uso privato, compratela!!!!!”

            Mi limito a dire che non sarebbe molto ecologico: si dovrebbero produrre due automobili ad uso di una sola persona.

    2. sono l’autore della lettera.
      chiariamo un paio di punti. il mio lavoro prevede di andare dai clienti, quindi l’auto per me è anche uno strumento di lavoro. Con la carta carburante aziendale si può fare carburante e ricariche ma NON mentre si è in ferie, perchè giustamente in quel caso mi devo pagare io il carburante.
      Stessa cosa per il telepass: se faccio autostrada nel fine settimano o mentre sono in ferie i pedaggi li pago io.
      E si, il 30% dell’auto è ad uso personale e fa parte della mia retribuzione, sulla quale pago le tasse. Il vantaggio, per me e per l’azienda, è che io parto al mattino da casa e vado direttamente dove devo andare, senza dover passare prima in azienda a prendere un mezzo aziendale e senza dover usare 2 diverse auto.

      non mi sto lamentando di dover pagare il rifornimento nel weekend o per le ferie, è già cosi. Sto dicendo che se non si permette di partire al mattino da casa con la batteria carica, chi ha una plugin non caricherà mai e girerà tutto il giorno con 2 quintali di zavorra inutile, mentre con una BEV si dovrà fare una sosta in piu che magari si poteva evitare, e l’azienda sarà costretta a pagare la ricarica il doppio o piu probabilmente il triplo.

  3. Cristian conti

    A casa le ricariche le paghi la metà quindi conviene, come sempre in Italia, fare tutto in NERO , l’azienda risparmia e l utilizzatore ci guadagna pure se ha il fotovoltaico

  4. io sono agente di commercio. Fiscalmente acquisto, uso e manutenzione dell’auto la scarico all’80%. Avevo pensato ad istallare a casa i pannelli solari ma poi come posso dedurmi i costi della ricarica? Posso acquistare come azienda i pannelli solari per casa mia?

    1. Fares Brandoli

      La detrazione al 50% in 10 anni per l’impianto fotovoltaico spetta solo alle persone fisiche, quindi come azienda no.
      Chieda comunque conferma al commercialista, saluti

  5. Questo problema si risolve al momento facendosi rimborsare le bollette dal datore, fino a fine anno è completamente esentasse ( a patto di avere figli a carico).
    Poi si vedrà

  6. Quando ci sono cose gratis, gli italiani sanno sempre dare il meglio! Aspetto domani per conoscere il bollettino di guerra tra contusi e accoltellati.

  7. franco zappa

    mettere un conta kw che monitora la wallbox e fare scucire dalla ditta il controvalore in buoni pasto .

  8. Leonardo (R)

    Qual è la differenza tra auto aziendale a benzina/gasolio e elettrica per il fisco? Che porto a rimborso dei kWh senza una fattura o ricevuta?

    1. Come fai a portare a rimborso x litri di carburante senza ricevuta?
      Dalle mie rimembranze di ragioneria dalle superiori (anche se poi all’università sono passato ad altro) occorre una ricevuta.
      Unico rimborso fattibile è quello da tabelle ACI che vanno a KM e qui sarebbe interessante se sono state aggiornate per considerare anche le auto elettriche.

        1. Leonardo (R)

          Era esattamente ciò che intendevo, ma il rimborso chilometrico si applica quando utilizzi l’auto privata per servizio aziendale.
          Quando usi l’auto aziendale il fringe benefit è l’auto aziendale e i rifornimenti o le ricariche, però senza fatturazione separata tra utenze domestiche e ricarica auto il fisco, arcinoto per avere la flessibilità di un paracarro, non accetta importi senza giustificativi fiscalmente validi.
          Le aziende si tutelano evitando di fare caricare le auto aziendali a casa..

      1. Guido Baccarini

        Sì, vengono considerate, anche se in modo estremamente approssimativo.
        Fino a 12 mesi fa la Model 3 era presente in un paio di versioni chimera, la fusione della standard e della long range con potenze inesistenti (sia effettive che di omologazione).

      2. nel caso di auto aziendali con card del distributore (es. ENI, Esso), generalmente del tracing si occupa l’azienda di noleggio (es. ALD) che comunica (spesso in modo automatico) i dati al referente aziendale che gestisce il parco auto.

        1. Corretto , auto aziendale a noleggio+carta DKW , quando faccio benzina non serve che tenga scontrini perché la card è associata alla macchina e manda il dato telematico direttamente al sistema di gestione della flotta auto. Io segno solo km di uscita e km di rientro.per quelle elettriche /ibride nessuna card, si ricaricano solo in ditta e se si fa strada lunga con l:ibrida si va a benza ;per policy aziendale è stato deciso così.

          1. Anche io DKV, però in versione +charge , che permette di caricare alle colonnine di quasi tutti i gestori, addebitando il costo (a consumo) direttamente all’azienda.
            utile per le elettriche, le ibride di solito si caricano solo in azienda

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