Ho la Spring e il fotovoltaico, ma ricaricare…

Ho la Spring e l’impianto fotovoltaico, ma non riesco ad avere l’autorizzazione per gli allacci e ricaricare l’auto in garage, ci scrive Luigi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

ho la daciaHo la Spring…/ Non mi danno i permessi, di questi tempi dovrebbero agevolarti

“Vi racconto la mia esperienza con il fotovoltaico e l’auto elettrica. Ho realizzato un impianto fotovoltaico da 4 kW con una batteria da 10 kW, con molta fatica in un edificio in condominio, da ormai 3 anni. E sono pienamente soddisfatto, dando alla rete da Aprile e Settembre da 10 ai 15 kW giornalieri. L’anno scorso ho comprato una Dacia Spring con cui ho percorso circa 27.000 km con un consumo di circa 10,5 kWh per 100 Km. Solo che al momento non riesco ancora ad avere l’autorizzazione per portare la mia linea elettrica in garage o al mio posto auto privato. Questo a causa del condominio o dell’autorizzazione Comunale, per via del passaggio dei cavi nella sede stradale adiacente al mio posto auto. E così da sfruttare in pieno la produzione in eccedenza del mio impianto. Visto il momento, dovrebbe essere più agevole avere queste autorizzazioni“. Luigi Deleonibus

ho la spring
credit foto: Chargemap.

Chi auto-produce dovrebbe essere premiato e invece…

Risposta. Da una semplice mail non siamo in grado i valutate la congruità degli allacci che servono a Luigi per alimentare la sua Dacia Spring. Condividiamo in pieno, però, le ultime parole del messaggio. Chi affronta la spesa di installare un impianto fotovoltaico, dovrebbe godere di una normativa che agevoli l’utilizzo dell’energia prodotta per tutti i suoi utilizzi. E la stessa sensibilità, in tempi di (possibile) scarsità di energia, andrebbe dimostrata da parte di Comuni e amministratori di condominio. Tutti bravi a parole, ma nei fatti si fa ben poco per premiare i comportamenti virtuosi. Il condominio è un terreno critico per quel che riguarda la ricarica e lanciamo un appello a chi ha esperienze virtuose a condividerle. Infine un accenno ai consumi di Luigi: poco di più di 10 kWh/100 km sono un ottimo dato. Se poi l’energia gli arrivasse dal fotovoltaico,,,

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Visualizza commenti (13)
  1. Dubito sia legale, economico e semplice, ma, come si dice, quasi ad ogni problema c’è soluzione.

    Come con i combustibili liquidi, in casi estremi, si usa la tanica, così per l’elettrico, si potrebbe usare una “tanica elettrica”.

    L’idea sarebbe quella di un “power bank” per automobili… 🙂

    Se il sistema di accumulo a valle del solare è espandibile in parallelo, un buon tecnico potrebbe predisporre attacchi volanti con opportuni sezionatori DC e moduli di accumulo aggiuntivi da 5 kWh da portarsi all’auto per ricaricarla.

    Visti i costi, forse il gioco non vale la candela, però.

    1. Scusa perché non dovrebbe esser legale, è solo una questione di permessi e autorizzazioni comunali, qui vicino un privato ha fatto un tunnel sotto la strada per passare da un edificio al altro, ha fatto i progetti, approvati, ha chiesto i permessi e ha fatto i lavori.
      Non c’è nessun problema, forse il signore del articolo ha involontariamente sbagliato qualche passaggio con il comune, sempre che abbia tutte le autorizzazioni del condominio.

      1. Perché potenzialmente illegale? Perché in Italia il principio fondamentale del legisatore è quello per il quale una (qualsiasi) cosa è legale se e solo se una norma dice esplicitamente che lo è. È il principio fondamentale opposto di quello che ispira le legislazioni inglese/USA: se una norma non lo vieta, è legale.

    2. In pratica un accumulo da affiancare a quello domestico, da portare poi dietro…. Il problema oltre al costo è il peso…

      1. Quando ho scritto il commento, avevo in mente il modulo Elerix EX-S5 che pesa 57 kg e quindi si potrebbe portare a zonzo con un normale carrellino che si compra ai fai-da-te (magari legato per non farsi, o fargli male).

        1. Il modulo Elerix ha uscita a 48V 100A, bisogna anche prendersi un inverter 48DC/230AC da x kW. Il modulo ha 5kWh di capacità, al meglio sono 50km e se mettiamo un po’ di perdite…
          Costa 2.500$ tasse escluse (+ importazione?), direi che è una soluzione azzardata.

          1. Si, Daniele CL, concordo. Infatti, nel mio commento iniziale, concludevo dicendo che non sapevo se il gioco valesse la candela.

            Mi sembrava importante segnalare che, inefficiente e costosa quanto si vuole, c’era, tecnicamente parlando, anche una soluzione “laterale”, affrontando il problema da un’altro punto di vista: banalmente e senza vantare chissà quale originalità, se devo andare dove mancano rubinetti e ruscelli, mi porto una borraccia.

            Per l’inverter DC/AC, corretto: mi ero concentrato solo sul lato accumulo esistente, ma chiaramente, come sottolinei, va attrezzato opportunamente anche il garage nell’altro sito per poter sfruttare il/i pacco batteria “portabile” per ricaricare la Spring (o altro), secondo le esigenze e le modalità dell’utente finale (rabbocco 50 km ogni notte? ogni fine settimana? etc). Potendo avere fino a 12 EX-S5 in cascata, uno potrebbe pensare di portarsi “da casa” teoricamente fino a 60 kWh… a prezzi e con fatica appunto impossibili).

  2. Per quanto riguarda l’installazione della wall box per fortuna avendo il garage sotto il mio contatore non ho avuto problemi, l’unica incognita era il passaggio di una canalina nello spazio comune ma anche in questo caso non ho avuto problemi ad essere autorizzato dall’assemblea. L’anno prossimo sto pensando di installare anche l’impianto fotovoltaico, spero che continuino a non mettere ostacoli …

    1. Ah cavolo, non avevo capito che con le comunità energetiche funzionasse così, son rimasto alquanto stupito in positivo, non capita quasi mai in queste cose 😂

  3. E pensare che per una cosa del genere, se solo volessero, si potrebbe bypassare qualunque scavo, se hai un contatore separato per il garage basterebbe collegarli virtualmente come utenza, tot kwh immessi in rete da una parte vengono conteggiati e scalati completamente dal consumo del secondo contatore, ma che sia veramente a zero, zero trasporto, costi di rete, almeno quelli progressivi al consumo.
    Ma non lo faranno mai perché non interessa a nessuno (inteso come a chi dovrebbe implementare la cosa a livello sistemi informatici)

  4. Fares Brandoli

    Sarebbe interessante una planimetria per comprendere la situazione che, a parte il posto auto improbabile, potrebbe trovare una soluzione attrezzando il garage.
    Ma é un edificio scorporato dalle unità abitative?
    E cosa bisogna attraversare per poterlo cablare?

  5. In realtà il condominio, giocandosela bene, potrebbe anche essere un problema risolvibile. Il vero guaio è l’attraversamento della strada pubblica. Su quello non ho assolutamente idee se non quella di suggerire al nostro amico di mettersi in mano a un professionista e vedere che tipo di ragno riesce a cavare lui dal buco. Sinceramente la vedo durissima.

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