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Ho demolito la Tesla incidentata, ma che peccato…

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Anteriore e posteriore danneggiati della Tesla Model Y del lettore dopo l'incidente in A14: auto demolita.

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Ho demolito la Tesla incidentata: per ottenere il rimborso dall’assicurazione, Renato non ha avuto alternative, nonostante molte parti dell’auto fossero sane. Un peccato, che lascia l’amaro in bocca al lettore. Vaielettrico risponde. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

ho demolito la TeslaHo demolito la Tesla, non mi hanno lasciato alternative

“Solo per informarvi sulla conclusione della mia vicenda… Ho purtroppo dovuto demolire la mia Tesla Model Y RWD di meno di un mese: l’assicurazione, infatti, per riconoscermi il danno totale, l’ha preteso.
Ho anche chiesto a Tesla se potessi utilizzare le batterie (che non hanno subito alcun danno) come accumulo per il fotovoltaico domestico e mi è stato risposto negativamente. Mi pare francamente che la transizione all’elettrico manchi ancora di una normazione chiara e comprensiva di tutte le casistiche.
In assenza della quale si sperperano denari, oltre a sminuire o azzerare i benefici ambientali. Cordialmente Renato Fuchs

ho demolito la TeslaDue lezioni da trarre da questa brutta esperienza

Risposta. Ricapitoliamo la vicenda capitata al lettore. Renato stava guidando in autostrada, sulla A14, quando è stato coinvolto in un tamponamento a catena. L’auto che lo seguiva, con targa svizzera, lo ha urtato spingendolo contro la macchina che lo precedeva, con danni sia all’anteriore che al posteriore. Condividiamo in pieno l’amarezza del lettore, ma purtroppo il metodo di costruzione di auto come le Tesla, su un grande blocco unico, fa sì che in molti casi non convenga la riparazione.
Giustamente il lettore fa notare che non c’è nulla di ecologico in tutto questo e condividiamo in pieno la sua amarezza. Con un’ulteriore annotazione: con auto come queste va raccomandata una copertura assicurativa Kasko, che copra anche sui danni subiti riportati dalla propria auto. Che salasso avrebbe dovuto sostenere Renato (costo di demolizione compreso) se nell’incidente avesse avuto torto?  
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40 COMMENTI

  1. Io non sono del tutto a favore delle auto elettriche ma sta cosa del telaio in un pezzo unico di Tesla che oltretutto richiede la Kasko è ridicola. Sembra che ormai lo sport nazionale sia andare contro Tesla. Mi è successa la stessa identica cosa con un audi A3 con 10k km. Incidente con danni pesanti e l’assicurazione ha preteso la rottamazione per il rimborso.

  2. Più che un commento una domanda; se io demolisco una termica a fine vita,lo sfasciacarrozze mi fa pagare qualche decina di euro. Se invece demolissi un’elettrica a fine vita,il costo di demolizione è più alto? E se si di quanto?

  3. Un mio cliente ha acquistato delle batterie usate tesla e le usa come accumulatore…e poi ricarica la sua up elettrica

  4. Domanda che stranamente nessuno ha posto: come e chi può convertire quelle batterie per casa?
    Ho batterie di moto elettriche e altro che potrei usare così, a chi posso rivolgermi?

    • Al momento non c’e’ nulla di certo esistono progetti, ma sono lontani da essere commerciali, sopratutto per i privati . Probabilmente in futuro se la normativa lo imponesse , creando uno standard certo per l’uso in questo ambito , vi sarebbe una forte spinta , questo anche perchè le batteria auto “debilitate” hanno una enorme capacità residua rispetto gli accumuli standard del fotovoltaico casalingo . Ad esempio un accumulo di taglia grande è il powerwall Tesla da 13,5 kWh molto meno di una batteria , che so di una Zoe da 40 kWh debilitata al 70 %, che fornirebbe ancora ben 28 kWh, ma il futuro non è oggi .. vediamo domani !

      • Ma il rendimento di una batteria debilitata è buono o si disperde molta energia nel carica scarica?

  5. Quindi altro costo da aggiungere per chi pensa di volersi comprare un’auto elettrica: la copertura assicurativa Kasko. Che in questo caso sarà sicuramente molto rilevante.
    E non pensate che riguardi solo le Tesla questa problematica.
    E lo dico io che sono molto favorevole alla diffusione delle auto elettriche.

    • la kasko non e’ ad esclusivo utilizzo delle elettriche , anche chi vuole assicurare una termica con la kasko deve sborsare .

    • Dunque se uno si prende una A4 nuova di pacca, gli è vietato fare la kasko?

      Se comperi un’auto nuova di un certo valore e non fai la kasko per almeno i primi anni, devi essere proprio un pollo.

      • Il discorso però è diverso se uno acquista una spring o una eC3 … per una equivalente ICE la Kasco può valere ka pena farla pef 2 o 3 annj dopo il valore della vettura e gli eventuali danni (magari sistemato con parti usate come ho fatto io a volte in passato) potrebbero non giustificare il costo della kasco, al contrario il costo di sostituzione di jna batteria probabilmente si

  6. E mi permetto di aggiungere:
    – se necessitava di essere messa sul banco dima, meglio demolita.

    Per esperienza diretta posso solo sconsigliare la riparazione di vetture che richiedano il banco dima o di essere semplicemente “tirate” in quanto poi non saranno più le stesse.

    Ed inoltre: dopo la riparazione vengono sempre fuori un certo numero di danni non rilevati al momento della stessa che se sommati al costo della stessa portano il costo a livelli molto più alti.

    Faccio un esempio (ma ne avrei): per la Polo di mio padre la sonda lambda ed il catalizzatore si guastarono dopo qualche mese, nel blocco di climatizzazione si ruppe un componente il cui malfunzionamento provocava un appannamento anomalo al parabrezza (ce ne accorgemmo dopo anni).

    Morale: auto sinistrate e riparate diventano una cambiale ….meglio demolirle.

    • ti do ragione al 100% soprattutto quando si parla di veicoli a scocca portante ; anni fa ho falciato un filare di vigneto con la lotus exige danneggiando il telaio che era portante in alluminio estruso incollato , riparabilità 0 ….. la stessa officina ufficiale Lotus ha dato responso negativo

  7. Il fatto che l’assicurazione abbia preteso la demolizione è dovuto a due fattori:

    – probabilmente gli sarebbe costato di più ripararla;
    – probabilmente ha dei ritorni dalla pratica di demolizione (legali o materiali)

  8. con auto come questa va raccomandata una copertura assicurativa Kasko, che copra anche sui danni procurati ad altri, ……mentre per i danni ambientali pazienza….
    Sono comunque convinto che se l’auto va in demolizione, il demolitore possa vendere tutti i pezzi buoni, ammesso che ci siano carrozzerie autorizzate a ripristinare Tesla e che se ne prendano la briga….

  9. C’è un errore di fondo, comunque.
    L’auto viene demolita “figurativamente”: le targhe vengono depositate e l’auto non può più essere reimmatricolata…
    Ma se pensate che venga veramente demolita senza essere smontata e senza recuperare parti sano, allora siete fexxi

    • Se possibile, potrebbe far smontare lui le parti e rivenderle in rete. Ma non sono sicuro sia possibile dopo che l’assicurazione ordina la rottamazione.

      • @ Loris
        Nei primi anni 2000 comprai un’auto nuova dal costo di 13.000.000 di lire ..dopo 3 mesi feci un incidente a ragione con un danno di 11.5000.000 l’assicurazione mi pagò con un assegno e mi lasciò l’auto.
        Il carrozziere me la comprò per 2 milioni…poi andò dallo sfasciacarrozze prese i pezzi che servivano e se la mise a posto nel tempo libero, infine la vendette per 9 milioni….
        Fu la mia prima auto nuova… Ed anche l’ultima!!! Ora per essere ecologico compro quello che gli altri vendono…

          • … e quindi … l’italiano usato è corretto: 2000 e 2001 = Primi anni 2000. Sono 2, ed il plurale è corretto

          • Sto perdendo i colpi….
            La macchina era per mia moglie e gli ho chiesto quando l’avevo comprata…..1999 ;-))))

  10. Quell’auto demolita non finirà certo nella pressa, ne ricaveranno più di quanto è costata nuova. Un sacco di pezzi di ricambio praticamente nuovi, batteria in primis. E i ricambi costano cari

  11. Ulteriore beffa: visto che le BEV raggiungono il “pareggio ecologico” solo dopo qualche decina di migliaia di km, rottamarne una dopo un mese di vita, è una pessima cosa dal punto d vista ecologico

    • ancora questa storia del pareggio ? le metto una pulce nell’orecchio e non le fornisco alcun link ,se e’ una persona onesta si informera’ senno’ resti pure della sua opinione .

      • Non è un’opinione, è un fatto: per produrre qualcosa, si consuma energia, e quindi si inquina. Se quella cosa dopo 1 mese la demolisci, hai inquinato per niente, o comunque se riesci a riciclare qualcosa, allunghi i tempi di pareggio
        Se invece lei dice che il pareggio per un’auto si raggiunge in un mese, ne prendo atto.
        “se e’ una persona onesta si informera’ senno’ resti pure della sua opinione” (cit.)

        • Ma mica buttano via tutto eh, riciclano! La batteria è ancora in buono stato, l’energia di cui parli spesa per costruirla mica è buttata!

        • si inquina per produrre auto termiche e auto elettriche . la sua affermazione riguarda il fatto che ci vogliono decine di migliai di kilometri per compensare il presunto maggior inquinamento per produrre elettriche . su questo punto il mio consiglio di informarsi .

          • Mi sono informato, e questo è un breve riassunto:

            In sintesi:
            – La produzione di auto elettriche è più inquinante di quella delle auto a combustione.
            – Durante l’uso, le auto elettriche sono meno inquinanti, soprattutto se alimentate da fonti rinnovabili.
            – Nel complesso, le auto elettriche hanno un potenziale per ridurre l’impatto ambientale rispetto alle auto a combustione, ma è fondamentale considerare l’intero ciclo di vita e la fonte dell’energia elettrica.
            – Studi indicano che, in media, il punto di parità si raggiunge tra i 30.000 e i 90.000 chilometri.

            Quindi, visto che già 30.000 km rientra nel concetto di “decine di migliaia di kilometri”, esattamente cosa avrei scritto di errato, che le sue informazioni smentiscono ?

    • Sul singolo caso è vero, sulla totalità dei casi per avere un vantaggio ecologico è sufficiente che la media dei chilometri prima della rottamazione sia superiore al punto di pareggio.

  12. Caro Renato : mi spiace !
    Purtroppo sei incappato in una serie di paradossi all’italiana con buona pace dell’ambiente !
    -La tua assicurazione con tutta probabilità NON è convenzionata con nessuna delle tante carrozzerie convenzionate con Tesla ! per cui riparazione troppo costosa.
    -La tua assicurazione per “rimborsarti il danno totale” chiede prova della rottamazione totale dell’auto, forse a causa dei tanti imbrogli già accaduti nel tempo.
    -Tesla, vista la complessità della normativa e delle verifiche da effettuare sui sistemi di accumulo domestici e la scarsità di batterie “sopravvissute ad incidenti” , non può autorizzarti ad un uso stazionario in Italia.

    • Non serve che l’assicurazione sia convenzionata con le carrozzerie “Tesla body shop” (che comunque non sono tante). Anche le altre carrozzerie, se abilitate a lavorare sulle auto elettriche, possono riparare Tesla (in modo assolutamente a norma). Il problema è che qui evidentemente la riparazione costava più che l’auto nuova. Che poi non sono mica tanto sicuro che non fosse lo stesso se l’auto fosse stata di un’altra marca, di pari categoria…

    • mi permetto, non è un paradosso; l’assicurazione aveva dato due scelte possibili, l’auto veniva riparata integralmente o veniva risarcita per il suo valore. Il signor Renato ha scelto la seconda. l’opzione è esattamente la stessa anche in altri paesi della EU ma anche negli USA. L’assicurazione valuta entro determinati parametri la riparabilità a “regola d’arte” cioè mantenendo le caratteristiche di sicurezza del mezzo oppure dichiara la non riparabilità e risarcisce in toto o per il valore residuo. Se ti risarcisco in toto , come assicurazione, divento proprietaria del “rottame” e ne faccio fare un cubo 1x1m e diventa perdita certificata nel fatturato dell’anno fiscale.

  13. Non c’entra niente il “metodo di costruzione”. Con un’auto nuova, poter usufruire del danno totale e quindi rimborso della somma pari all’intero costo del mezzo è l’opzione di gran lunga più conveniente per il cliente! In questo caso l’assicurazione ha lavorato bene e scelto la strada migliore.
    In caso contrario, l’automobilista avrebbe dovuto attendere tempi lunghi e ritrovarsi comunque un’auto riparata (anche se a regola d’arte), e quello si avrebbe lasciato l’amaro in bocca.
    Sarà poi un problema del rottamatore gestire l’eventuale recupero della batteria.

    • Infatti sembra anche a me che meglio di così al nostro amico non poteva andare: rimborso totale e pace all’anima. Soprattutto, qua nessuno si è fatto male. Chiedere di poter avere la batteria fa davvero morir dal ridere.

  14. non capisco di che si lagna lo scrivente.. voleva rimborso totale dell’auto e pure tenersi i pezzi in bandiera all’ecologia?

    Addirittura hanno “preteso la demolizione” .. ehh volevo vedere se lui non avrebbe “preteso” il rimborso ..

    A parte che se l’ha “demolita” avrebbe benissimo potuto riacquistare i pezzi dal Demolitore o trattare la restituzione di alcuni pezzi in via privata (di demolitori ce ne sono parecchi) e come feci anche io alla demolizione del veicolo chiesi tranquillamente la restituzione dei cerchi in lega.

    magari facendo un offerta (5-10k€) forse gli avrebbero ceduto il veicolo da rottamare, certo non gratis.

    come si fa a pubblicare certa roba .

    • Questi sono fuori come dei balconi, sono completamente avulsi dalla realtà.
      Sono così abituati ai privilegi ed agli incentivi, che pretendono il tappeto rosso ovunque.

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