“Ho comprato la Vespa elettrica, ma…”. Rottamare i vecchi ciclomotori per acquistare uno scooter elettrico è spesso impossibile. L’abbiamo già segnalato, lo ribadisce qui Francesco raccontando il suo caso. Insistiamo: il Ministero dovrebbe intervenire per eliminare il problema.
Rimbalzato tra Ministero e Motorizzazione
“È dal 12 aprile che ho acquistato una Vespa elettrica, almeno cosi pensavo….
La Vespa è pronta consegna, io ho un ciclomotore Piaggio Zip del 1997 da rottamare per accedere al contributo statale. Ma è da quasi un mese che non riusciamo a concludere perché, nel momento in cui il concessionario ha inserito il numero di targa del ciclomotore (ritargato a 6 cifre dal 2011). Il sistema si è bloccato per dati mancanti, classe ambientale e categoria ciclomotore. Dati che non sono presenti sul libretto e neanche in archivio alla Motorizzazione civile. È ovvio che si tratti di un Euro 0, perché all’epoca dell’immatricolazione 1997, se non diversamente indicato, si trattava di un Euro 0. E ovvio anche che si tratta di un L1, perché (come indicato sulla carta di circolazione) ha una potenza di 2,8 kW“.
Quei dati mancanti
Contattato il Mise, Ministero dello Sviluppo economico, ci hanno risposto che il proprietario deve far aggiornare alla Motorizzazione (MTC) il propio archivio. Ho contattato la MTC di Bari tramite un’agenzia di pratiche auto e mi è stato risposto che la cosa non è possibile. Denuncio a voi la cosa. Assurdo che la semplificazione informatica non faccia altro che complicare le cose. Penso che il Mise debba tener conto del fatto che tanti vecchi ciclomotori si troveranno in questa situazione e deve permettere di forzare la procedura della piattaforma con l’invio di documenti che attestano i dati mancanti. Poi non so se la mia sfortuna è quella di avere come ufficio di competenza (Bari), un ufficio di incompetenti e negano di poter fare una procedura in realtà fattibile”. Vi ringrazio in anticipo,
Francesco
SECONDO NOI. La norma sulla rottamazione dei vecchi ciclomotori, a fronte dell’acquisto di un veicolo elettrico, nasce da un’idea sacrosanta. Ovvero togliere dalle strade delle nostre città vecchie stufe a due ruote super-inquinanti (e rumorose). Sostituendole con moderni scooter a emissioni e rumore zero. Il tutto con un contributo sull’acquisto del nuovo pari al 30% del prezzo, fino a un massimo di 3 mila euro. Peccato che la norma di fatto tagli fuori molti vecchi macinini, per i motivi che Francesco illustra bene nel suo appello (la MTC di Bari non ha colpe). Questo spiega perché l’ecobonus per le due ruote non decolli, al punto che in quasi un mesi sono stati erogati incentivi per poco più di 70 mila euro (qui il contatore on line del Ministero).
Qui sotto: il nostro video-test con la Vespa elettrica
Vi aggiorno
Ho scritto ha Invitalia la stessa mail che ho mandato a voi e mi è stato risposto:
la informiamo che è stato avviato specifico confronto con il ministero di riferimento al fine di individuare possibili soluzioni. Appena possibile forniremo maggiori informazioni al riguardo.
Rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti
SPERIAMO BENE
Proposi io l’incentivo del 30% con contributo max di 3000 Euro con contestuale rottamazione di vecchi ciclomotori o motocicli, interessando della cosa la capogruppo M5S in Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. Ho segnalato il problema già il mese scorso ed è stato interpellato anche il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Michele dell’Orco, che ha confermato che il problema esiste ed ha dichiarato che al più presto verrà aggiornato il sistema Ecobonus per ovviare al problema, così da poter inserire anche i mezzi più obsoleti. La Motorizzazione non ha nessuna colpa, applica semplicemente la legge. Se nell’omologazione del mezzo certi dati mancano, non possono essere inseriti.
Grazie Christian
Non capisco questi incentivi alla rottamazione (soldi anche delle mie tasse) in uno stato dove si moltiplicano gli affezionati alle vecchie stufe super inquinanti ed i club di tali affezionati. Vespa club, auto storiche, Guzzi club, ecc. Con vari incentivi e sconti, se non esenzioni, da parte dello stato, su tasse di circolazione. Si vieti categoricamente la loro circolazione. Se ad uno piace la vespa fumante è puzzolente se l’accenda in casa.
È solo una passione, Alessandro, questi veicoli storici fanno pochissimi km all’anno, non sono loro il problema per l’inquinamento.
Cito la FAQ n 19 dal sito Ecobonus:
Come comportarsi in caso di dati mancanti sulle targhe dei ciclomotori da rottamare?
In tal caso si invita il proprietario del ciclomotore a rivolgersi direttamente all’Ufficio della Motorizzazione Civile per l’aggiornamento dei dati. Si rammenta che ai fini del riconoscimento del contributo Ecobonus, i ciclomotori devono rispettare quanto previsto dalla riforma della legge del Codice della strada (Legge 120/10) ossia devono essere muniti del certificato di circolazione e della targa.
Potete spiegarmi perché voi escludete colpe della MTC di Bari?
Francesco, che cosa può fare la Motorizzazione di Bari se la procedura va fatta in modo digitale e, mancando alcuni dati, non si riesce a compilare tutti i campi obbligatori del format? Temo che sia Roma a dovere farsi carico del problema e a fare qualche correzione.
Invece che liquidarmi con : Non si può fare niente, potrebbero indicarmi un altra via.
Magari ss è come dici tu, che dipende dalla MTC di Roma, potrebbero girarmi i contatti diretti a cui girare personalmente la pratica.
Anche se secondo me, gli uffici territoriali di competenza hanno un senso se sostituiscono sul territorio l’ufficio centrale.
L’archivio dovrebbe essere unico con accesso abilitato a tutti i distaccamenti, poi non so se sbaglio io ad interpretare la parola ‘semplificazione’.
Francesco